mercoledì 31 dicembre 2014

I MIEI AUGURI PER UN 2015 SERENO E FORIERO DI PACE

Volevo scrivere qualcosa di pensato e di profondo che potesse essere un' utile riflessione per il nuovo anno che sta per affacciarsi, ma poi sapendo che di discorsi ne sentiremo già tanti , forse troppi , alcuni per imbonire altri giustamente per spronare, ma che probabilmente resteranno tali come al solito , questo mi ha fatto abbandonare l' intenzione. Per questo motivo ho deciso di far capire il mio pensiero nel modo più semplice che ci sia e che è il seguente :
                                       
                                            BUON ANNO A TUTTO IL MONDO , CHE SIA PER TUTTI
ALMENO CON L'INTENTO DI UN DESIDERIO UNANIME DI ONESTA' PACE E SERENITA'


ALBANIAN Gëzuar vitin e ri
ALSATIAN e glëckliches nëies / güets nëies johr
ARABIC aam saiid / sana saiida
ARMENIAN shnorhavor nor tari
AZERI yeni iliniz mubarek
AFRIKAANS gelukkige nuwejaar
BAMBARA bonne année
BASQUE urte berri on
BELARUSIAN З новым годам (Z novym hodam)
BENGALI subho nababarsho
BERBER asgwas amegas
BETI mbembe mbu
BOBO bonne année
BOSNIAN sretna nova godina
BRETON bloavez mad
BULGARIAN честита нова година (chestita nova godina)
BIRMAN hnit thit ku mingalar pa
CANTONESE kung hé fat tsoi
CATALAN feliç any nou
CHINESE xin nièn kuai le / xin nièn hao
CORSICAN pace e salute
CROAT sretna nova godina
CZECH šťastný nový rok
DANISH godt nytår
DUTCH gelukkig Nieuwjaar
ESPERANTO felicxan novan jaron feliæan novan jaron (Times SudEuro font)
ESTONIAN head uut aastat
FAROESE gott nýggjár
FINNISH onnellista uutta vuotta
FLEMISH gelukkig Nieuwjaar
FRENCH bonne année
FRIULAN bon an
GALICIAN feliz aninovo
GEORGIAN gilotsavt aral tsels
GERMAN ein gutes neues Jahr / prost Neujahr
GREEK kali chronia / kali xronia eutichismenos o kainourgios chronos
GUARANÍ rogüerohory año nuévo-re
HAITIAN CREOLE bònn ané
HAWAIIAN hauoli makahiki hou
HEBREW shana tova
HINDI nav varsh ki subhkamna
KANNADA hosa varshada shubhaashayagalu
KHMER sur sdei chhnam thmei
KIRUNDI umwaka mwiza
KOREAN seh heh bok mani bat uh seyo
KURDE sala we ya nû pîroz be
HUNGARIAN boldog új évet
ICELANDIC farsælt komandi ár
INDONESIAN selamat tahun baru
ITALIAN buon anno, felice anno
IRISH GAELIC ath bhliain faoi mhaise
JAPANESE akemashite omedetô
KABYLIAN asseguèsse-ameguèsse
NORWEGIAN godt nytt år
MACEDONIAN srekna nova godina
MALAGASY arahaba tratry ny taona
MALAY selamat tahun baru
MALTESE sena gdida mimlija risq
MAORI kia hari te tau hou
MONGOLIAN shine jiliin bayariin mend hurgeye (Шинэ жилийн баярын мэнд хvргэе)
MORÉ wênd na kô-d yuum-songo
LAO sabai di pi mai
LATIN felix sit annus novus
LATVIAN laimīgo Jauno gadu
LINGALA bonana / mbula ya sika elamu na tonbeli yo
LITHUANIAN laimingų Naujųjų Metų
LOW SAXON gelükkig nyjaar
LUXEMBOURGEOIS e gudd neit Joër
OCCITAN bon annada
PERSIAN sâle no mobârak
POLISH szczęśliwego nowego roku
PORTUGUESE feliz ano novo
ROMANI bangi vasilica baxt
ROMANIAN un an nou fericit / la mulţi ani
RUSSIAN С Новым Годом (S novim godom)
SAMOAN ia manuia le tausaga fou
SANGO nzoni fini ngou
SOBOTA dobir leto
SPANISH feliz año nuevo
SWAHILI mwaka mzuri
SWEDISH gott nytt år
SWISS-GERMAN äs guets Nöis
SARDINIAN bonu annu nou
SCOTTISH GAELIC bliadhna mhath ur
SERBIAN srecna nova godina
SHONA goredzwa rakanaka
SINDHI nain saal joon wadhayoon
SLOVAK stastlivy novy rok
SLOVENIAN srečno novo leto
TAMIL iniya puthandu nalVazhthukkal
TATAR yana yel belen
TELUGU nuthana samvathsara subhakankshalu
TAGALOG manigong bagong taon
TAHITIAN ia ora te matahiti api
THAI (sawatdii pimaï)
TIBETAN tashi délek
TURKISH yeni yiliniz kutlu olsun
UDMURT Vyľ Aren
UKRAINIAN Z novym rokom
URDU naya saal mubarik
WALOON (“betchfessîs” spelling) bone annéye / bone annéye èt bone santéye
WELSH blwyddyn newydd dda
WEST INDIAN CREOLE bon lanné
YIDDISH a gut yohr
VIETNAMESE Chúc Mừng Nam Mới / Cung Chúc Tân Niên / Cung Chúc Tân Xuân

Per fare la pace ci vuole più coraggio che a fare la guerra ( Papa Francesco )



foto di Claudio Alibrandi , modificata dalla sottoscritta

martedì 30 dicembre 2014

Marò : Napolitano perchè li hai fatti rientrare in India ?


Quello che tutti gli italiani vogliono sapere dal Presidente della Repubblica e capo delle forze armate Giorgio Napolitano e perchè li ha fatti rientrare in India.
Siccome  non lo ha capito nessuno ce lo dica nel suo ultimo discorso,a quanto pare,da Presidente. 

#iostoconimarò. gli auguri ( amari ) di Paola Moschetti per il 2015



Quando ci si appresta a salutare un nuovo anno è sempre tempo di bilanci. Quello appena passato non posso definirlo positivo perché aver visto il mio compagno rischiare la sua vita in un ospedale indiano e a distanza di quattro mesi esatti avere ancora serie problematiche di salute non può rappresentare motivo di felicità . 
Vedere la luce di un terzo anno sapendo che la situazione giudiziaria che coinvolge ingiustamente lui ed il suo collega è ancora irrisolta non regala certo tranquillità ... 
Eppure sono innocenti... 
Eppure stavano svolgendo il loro dovere ... 

Desideri per il nuovo anno ? 
Che Massimiliano possa superare i suoi problemi di salute e ritrovare anche solo parte di quella serenità che l'ingiustizia che subisce gli sta togliendo di giorno in giorno e che Salvatore possa finalmente far rientro dai suoi cari che sia restituito a noi tutti parte di quel che ci è stato sottratto ponendo fine a questa acuta sofferenza . 
Anche a Voi tutti auguro salute e serenità perché a mio avviso le uniche due cose che davvero contano e Vi ringrazio per essere instancabilmente al nostro fianco , ormai siete parte delle nostre vite rappresentando un valore imprescindibile : la solidarietà ! 
Sarà un brindisi amaro quello della mezzanotte ma cercheremo di non togliergli quel retrogusto dolce che solo la speranza può regalare .

Buon anno a tutti !

fonte : https://www.facebook.com/paola.moschettilatorre?fref=nf

domenica 28 dicembre 2014

#iostoconimarò, Marò, IL 31 DICEMBRE 2014 TERMINANO LE MISSIONI ANTIPIRATERIA, CHE FARÀ IL GOVERNO???



... e ora vediamo se sotto c'hanno veramente le @@ o gli interessi e le coperture avranno ancora una volta il sopravvento.
Perché: "Il termine naturale delle missioni anti-pirateria Ue e Nato nell’oceano Indiano è fissato per il 31 dicembre. Dopo questa data, l’Italia potrebbe decidere di disimpegnarsi qualora dagli organismi internazionali non arrivi un sostegno concreto per risolvere la questione Marò.
E’ quanto deciso dalle Commissioni Difesa ed Esteri della Camera, che ha approvato all’unanimità la riformulazione di un emendamento del leghista Gianluca Pini che invece prevedeva la sospensione immediata".


Ma intanto da Maria Edera Spadoni veniamo a sapere che:

Stamattina a tal proposito c'è stata l'audizione con ministri Gentiloni (Esteri) e Pinotti (difesa). Si è parlato di ISIS (chiamato più opportunamente Daesh) e dei fucilieri Latorre e Girone. Latorre al momento si trova in Italia per problemi di salute, Girone è ancora bloccato in India. Le mie domande alla Pinotti: - copertura finanziaria missione Inherent resolve: sì perché gli italiani ancora non lo sanno, ma da agosto siamo in “missione” con una coalizione guidata dagli Stati Uniti,senza nessun cappello ONU e senza una legittimazione parlamentare. Ricordo ancora una volta che l’UNICA votazione parlamentare è stata quella del 20 agosto in cui hanno autorizzato l’invio di 200 mitragliette da dare ai peshmerga curdi attraverso Baghdad. Votazione tra l’altro fatta solo in commissione e non portata in aula. Ora visto che hanno rimandato in commissione bilancio la nostra proposta per contrastare la corruzione visto che mancava la COPERTURA finanziaria mi spieghino da quale cilindro magico stanno tirando fuori i soldi per mandare centinaia di militari, lanciagranate, cariche di munizioni, 4 tornado e 2 predator. - documentazione relativa all’entrata in missione: DOVE troviamo l’accordo, QUANDO è stato fatto, CON CHI, QUALI sono le condizioni, ESISTE un termine massimo di durata della missione (della serie, durata aperta e rimaniamo 13 anni come in Afghanistan??) Domande a Gentiloni: - Amici della Siria: la politica estera perpetrata da questi governi è semplicemente schizofrenica: ci troviamo in un’organizzazione, Amici della Siria, che supporta (militarmente e finanziariamente) gli oppositori di Assad. Chiaramente questa organizzazione è guidata dagli Stati Uniti. Poi arriva De Mistura (ve lo ricordate? quello che doveva risolvere la faccenda Marò e dopo anni di inutilità diplomatica lo hanno messo inviato speciale ONU sulla Siria) e attraverso l’operazione freeze Aleppo chiede il congelamento delle ostilità tra oppositori del regime e Assad. Quindi da una parte supportiamo l’opposizione e dall’altra chiediamo congelamento ostilità.
Semplicemente ridicoli. - Azioni CONCRETE per risolvere la controversia dei due fucilieri. COSA vogliono fare, che OBIETTIVI hanno esattamente. E’ pazzesco come il politichese possa salvare questa gente dal prendersi le loro responsabilità. In audizione Gentiloni ha detto: “LA DETENZIONE RECA PARTICOLARE DISAGIO PRENDEREMO ULTERIORI PROVVEDIMENTI…” ma QUALI?????? –
Ha parlato di richiamare l’ambasciatore italiano.
Già fatto col governo precedente e non ha funzionato direi. Quindi AZIONI? NESSUNA. RISPOSTE: - su copertura finanziaria si trova in legge di stabilita (non lo troverete nello stenografico dato che la Pinotti non aveva risposto e incalzata dalla sottoscritta ha risposto a microfoni spenti).
Nella stabilità si parla di 800 milioni di euro per TUTTE le missioni e non nello specifico di questa quindi di che sta parlando? - su documentazione relativa alla missione: nessuna risposta - su amici della Siria Gentiloni non trova incoerente rimanere sia lì che nell’ONU - su azioni concrete: nessuna risposta.
Impressioni generali: ho la netta sensazione che i ministri non siano per niente abituati a domande SPECIFICHE e che, se le domande sono scomode, semplicemente non rispondono".

(Estratto da – Fonte)

Questo il video:

Replica del deputato di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Edmondo Cirielli, al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso del question time sul caso marò - 17 dicembre 2014.

17 Dicembre 2014 - Sibilia del M5S: sulla vicenda dei marò italiani imprigionati in India il Ministro degli Esteri Gentiloni ha confermato l'inganno che c'è stato nei loro confronti.


Giorgia Meloni all'attacco contro il governo sulla questione Marò: 'Sono dei cialtroni, Gentiloni arriva come Alice nel paese delle meraviglie e annuncia presto l'arbitrato internazionale. Presto? Sono tre anni!'

Quindi per dare un segnale “forte” bisognerebbe ritirare i nostri soldati perlomeno dai servizi antipirateria (missione NATO “Ocean Shield” e missione europea “Atlanta”) …. ma lo faranno visto che tutti sono d’accordo, … voi che dite?

Ma cosa è successo di nuovo?
La Corte Suprema indiana ha respinto le richieste avanzate dai due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che chiedevano un allentamento delle condizioni imposte per la libertà provvisoria. In particolare ha deciso di non valutare la richiesta di Massimiliano Latorre di prolungare di altri 4 mesi la convalescenza in Italia dopo l'ictus di cui ha sofferto a settembre. Permesso che che scadrà il 13 gennaio. I giudici hanno anche respinto la richiesta di Salvatore Girone di poter tornare a casa per Natale. L'unica limitatissima concessione fatta oggi è stata quella di dare tre gionri in più a Girone, fino al 16 gennaio, per tornare in India.

La Corte Suprema ha detto che si deve ora procedere con il processo ad oltre 33 mesi dall'evento, quando il 15 febbario 2012 i due marò vennero accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati. Usando termini piuttosto duri contro i due maro, la Corte Suprema, ha spiegato di non poter accogliere le richieste di Latorre e Girone mentre il processo deve ancora iniziare. Pertanto i giudici hanno chiesto ai due fucilieri di marina di rispettare il sistema legale indiano e di tornare ad affrontare il processo.

LA COMPAGNA DI LATORRE - "Reputo che questa sia una enorme ingiustizia nei confronti di due uomini, nei confronti dei loro cari, dei militari e nei confronti di tutto il popolo italiano. Questa notizia ci ha colpiti profondamente. Non è facile", ha commentato la compagna di Massimiliano Latorre, Paola Moschetti.

NAPOLITANO E IL GOVERNO - "Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, fortemente contrariato dalle notizie giunte da Nuova Delhi circa gli ultimi negativi sviuppi della vicenda dei marò, resterà in stretto contatto con il Governo e seguirà con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento", si legge in un comunicato del Quirinale. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, dal canto suo, ha espresso "l'irritazione del Governo per la decisione presa oggi in India sui nostri fucilieri di Marina. Una decisione grave a cui credo che il paese debba reagire con fermezza e unità".

PINOTTI - "E' una decisione grave che non ci aspettavamo. Siamo vicini ai nostri militari e come Italia pensiamo a come rispondere", ha detto invece il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. "Massimiliano Latorre si deve curare qui in Italia, ce lo stanno dicendo i medici e non vedo quindi come possa tornare in India. Noi non ci muoviamo da questa posizione", ha aggiunto poi, in serata, intervenendo a 'Porta a Porta'.

Guardate questo video dell’Avv. Rossella Angiolini.


sabato 27 dicembre 2014

Marò:La Mogherini proprio non riesce a stare zitta.




Una vergognosa Mogherini continua a prendere in giro gli italiani pur non facendo più parte del governo italiano e nonostante le squallide azioni e dichiarazioni fatte, compreso il suo pensiero prioritario verso i due marò ,falso come tutto il resto. 
La ex Ministro degli esteri doveva denunciare l'India al consiglio di sicurezza dell'Onu e mettere in discussione le missioni antipirateria dell'Onu è inutile che giriamo attorno alla questione cosa che non ha fatto perché la Mogherini insieme al governo Renzi ,hanno ricevuto un altro mandato. 
Ora invece di parlare di quello che non hanno fatto e di quello che questi inetti vigliacchi dovrebbero fare,continuano all'infinito a prendere in giro a emettere nell'aria una vagonata di chiacchiere a confondere la questione ,a produrre un infinita disinformazione e sicuramente stanno guidando tutti gli apparati deviati per creare falsa informazione.Qualche giorno fa la Rai,Mediaset,lasette,e sky lo stesso giorno e tutti insieme appassionatamente hanno detto che dalla Enrica Lexie si è sparato sul San Anthony e che si trattava di vedere se l'incidente era avvenuto in acque internazionali o in acque territoriali indiane ,nessuno ha detto niente,  nessuno ha protestato dopo quasi tre anni stiamo ancora a questo punto. 
In America si chiamano guardiani del cancello,quelli predisposti a decidere cosa bisogna o non bisogna dire la velina miavaldiana arrivata a tutte le tv è preoccupante insieme a questa continua vagonata di chiacchiere.Il Presidente Giorgio Napolitano ha datol'esempio con la lacrimuccia e la voglia di approfondimento e certo lui non sa niente,lui scende dalle stelle e Renzino che deve informarlo,intanto  si sanno i nomi di chi ha dato gli ordini sappiamo che sono quelli della squadra navale,del comando interforze ,di Di Paola e Monti come autori delle autorizzazioni,Giulio Terzi è stato informato dopo 5 ore quando la nave era diretta a Kochi e Napolitano ? Qualcuno lo ha contattato? Non è che ha dato lui l'ordine visto che è anche il capo delle forze armate? Se fosse stato lui sarebbe gravissimo un vero alto tradimento nei confronti dell'Italia e degli italiani. 
Ma veniamo alle parole vergognose della Mogherini rilasciate a Repubblica in una intervista un offesa all'intelligenza degli italiani. 

"Il continuo rinvio di una soluzione alla questione dei due marò italiani può anche incidere sulle relazioni Ue-India e sulla lotta globale contro la pirateria in cui l’Ue è fortemente impegnata". 
"Le aspettative finora sono andate deluse - ammette - ma aspettiamo di vedere se vi sono margini perché questa situazione è dolorosissima per i due marò, le loro famiglie e l'Italia" 
 "Come ho sempre detto in parlamento, ho usato i mesi da ministro degli Esteri per completare le procedure preliminari all'arbitrato, che hanno richiesto più tempo e lavoro del previsto - assicura - oggi, nella mia nuova posizione, continuo a seguire da vicino questa vicenda che mi sta molto a cuore, in contatto con il governo italiano". 
Ricordiamo tutti che il 24 aprile 2014 la Mogherini annunciò l'apertura di una procedura internazionale con l'India,salvo scoprire poi che si trattava di una letterina alla Totò comprensiva di punti virgola doppio punto e punto e virgola. 
Cara Mogherini si goda l'Europa e non apra più bocca sui marò. 
Alfredo d'Ecclesia

#iostoconimarò, Marò e il rinnovo missioni anti-pirateria



27 Dicembre 2014, il sequestro continua...

chiediamo " azioni concrete e segnali forti "

Siamo in prossimità del voto per il rinnovo alle missioni antipirateria ( in agenda il 31 dicembre ) a dir la verità sono molto scettico che il parlamento prenda la decisione di sospendere le missioni come accennato nel precedente emendamento sulla proposta del Leghista Pini a settembre, già allora l' On. Pini aveva avuto il fegato di proporre lo stop alle missioni, ma poi i valenti parlamentari avevano ignorato il sequestro dei Fucilieri di Marina  Latorre e Girone ( come sempre del resto dalle precedenti legislature ) e la montagna partori' il topolino...

"la partecipazione dell’Italia sarà valutata in relazione agli sviluppi della vicenda dei due fucilieri di marina del Battaglione San Marco attualmente trattenuti in India"
Si parla di due missioni di contrasto alla pirateria marittima al largo delle coste somale,
( operazione Atalanta, decisa dall’Unione Europea, e quella voluta dalla Nato, Ocean Shield. )

Il 3 settembre u.s. Elio Vito, presidente Commissione Difesa della Camera  dichiarò che :
Le commissioni Esteri e Difesa della Camera hanno dato il via libera alla riformulazione dell'emendamento Pini: la partecipazione dell'Italia alle future missioni anti-pirateria, una volta concluse quelle ancora in corso, sarà legata alla soluzione della vicenda dei marò.

Mentre la proposta originaria dell' On. Gianluca Pini recitava :

"Se i Marò non faranno immediatamente ritorno a casa, il Governo deve ritirare l’appoggio alle operazioni anti-pirateria nell’oceano indiano.
La partecipazione di personale e mezzi militari italiani alle missioni antipirateria dell’Ue (Atalanta) e della Nato (Ocean Shield) è sospesa, fino alla completa definizione del contenzioso che oppone Italia e India.  
La misura è colma, è tempo di azioni concrete e segnali chiari e forti. Se soluzione internazionale dev’essere, non staremo un minuto di più a prestare aiuti a chi non ce ne garantisce."

La richiesta che facciamo al Presidente Vito e a tutti i parlamentari è solo quella di tener fede a quanto da loro dichiarato, in caso contrario sarà chiara la loro posizione, ovvero l' ennesima presa in giro verso gli elettori.

#iostoconimarò
Antonio Milella



TAG:  #iostoconimarò - marò - massimiliano latorre - salvatore girone - missioni anti pirateria - elio vito - commissione difesa -  



Vicenda Marò : La parola resta ai giudici

Per gentilissima e particolare concessione di Ansa New Delhi

(ANSA) - ROMA, 26 DIC - La vicenda maro' resta in primo piano.
E si 'pesa' ogni parola che rimbalza tra Roma e Delhi dopo che
il premier Matteo Renzi ha fatto sapere che c'e' un'ipotesi di
dialogo con il governo indiano per una soluzione "diplomatica
condivisa". Si cerca cosi' di leggere tra le righe di quelle
frasi, arrivate oggi dal portavoce del governo indiano che ha
ammesso, indirettamente, l'esistenza di un dialogo tra i due
governi, lasciando aperto lo spiraglio di un nuovo atteggiamento
nei confronti della vicenda. Ma non senza ribadire che il "tema
resta all'esame della giustizia". Parole che - dopo tre anni di
impasse, senza riuscire a sbloccare la questione con Salvatore
Girone ancora in india e Massimiliano Latorre chiamato a
rientrare dopo il permesso-convalescenza che scade a meta'
gennaio - possono essere lette, ancora una volta, in modo
ambivalente. Ma che, si commenta in ambienti indiani che seguono
il dossier, confermerebbero se non una vera e propria apertura,
un nuovo atteggiamento piu' disponibile da parte di Delhi. Almeno
di quella del governo Modi.
La vicenda dei maro' "non e' solo una discussione fra due
esecutivi, ma e' un tema all'esame della magistratura indiana"
che "deve esprimersi prima che si possa andare avanti", ha
ribadito il portavoce del governo indiano tenendo a ricordare
che "la giustizia indiana e' libera, trasparente e imparziale".
Ma confermando cosi' che c'e' una ipotesi per una soluzione (si
era ventilato di una proposta che passasse per scuse e
risarcimento alle famiglie dei pescatori uccisi e promessa di un
processo in Italia ai due maro') e spiegando che da parte del
governo indiano - si commenta - c'e' un atteggiamento forse piu'
morbido del passato: "possiamo avere un punto di vista e
considerare varie opzioni" ha detto. Come dimostrato anche dal
fatto che Delhi, nei giorni scorsi, non era contraria ad una
proroga del permesso-convalescenza a Latorre. Ma - ha aggiunto
Syed Akbaruddin - la Corte Suprema ha assunto una posizione
diversa" che va rispettata.
Parole che lasciano aperte diverse interpretazioni. Ma anche
quella, piu' favorevole a Roma, di un cambio di rotta da parte
indiana che avrebbe sottoposto - secondo voci circolate la
scorsa settimana - la proposta italiana ad un team di esperti
legali che ne starebbero valutando la compatibilita' con il
sistema giudiziario del paese. 
Un primo segnale che confermi o smentisca le interpretazioni
piu' ottimistiche potrebbe arrivare gia' nei prossimi giorni
quando - si ventila - i legali dovrebbero ripresentare la
richiesta di proroga del permesso a Latorre, viste le sue
condizioni di salute e l'intervento di cui necessita. La
risposta sara' indicativa.
Intanto sulla vicenda e' intervenuta Emma Bonino, ex ministro
degli Esteri, che, dalle colonne della Stampa nei giorni scorsi,
ha rilanciato la strada dell'arbitrato internazionale, "non da
leggere come atto di aggressione". E la vicenda dei due
fucilieri di Marina e' stata anche al centro delle parole del
cardinal Angelo Bagnasco: "le situazioni sono complicate e
complesse ma tre anni sono molti. Si presume che non ci sia
molta disponibilita' da parte di chi dovrebbe dimostrarla. E non
parlo del nostro governo", ha stigmatizzato l'alto prelato.
Girone, che sta trascorrendo le feste natalizie in India,
raggiunto dalla sua famiglia, ha intanto inviato un lungo
messaggio di auguri al suo collega Latorre, ai tanti colleghi e
a tutti quelli che stanno dimostrando sostegno e solidarieta'. E,
dall'Italia, l'altro maro' nell'inviargli gli auguri ha auspicato

di poterlo riabbracciare presto in Italia.(ANSA).

Caso Marò, interviene anche il Vaticano


La permanenza da quasi tre anni in India dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è dovuta “ad una mancanza di disponibilità da parte di chi dovrebbe dimostrarla”.
Le pesanti parole giungono, nel giorno di Natale, da uno dei più alti esponenti vaticani, il cardinale Angelo Bagnasco.
Nelle sue parole sulla vicenda dei due fucilieri trattenuti in India  non c’è un preciso riferimentro alai responsabili dell’inattività, ma è evidente un pesante atto di accusa nei confronti delle autorità indiane e, più in generale, della comunità internazionale.
“E’ un fatto che non comprendo – ha detto infatti Bagnasco, aggiungendo che – le situazioni sono complicate e complesse ma tre anni sono molti. Si presume che non ci sia molta disponibilità da parte di chi dovrebbe dimostrarla. E non parlo del nostro governo”.
Nel frattempo da New Delhi sono arrivati gli auguri di Salvatore Girone e, dalla Puglia, quelli di Massimiliano Latorre: “Buon Natale ai cari colleghi che sono impegnati nelle missioni ed a quanti di essi invece hanno la fortuna di essere riuniti con le loro famiglie”, ha scritto in un messaggio – pubblicato dall’Ansa – il marò rimasto in India. “Un sentito buon Natale – ha scritto il militare – alla gente bisognosa che in questa difficile epoca affronta con difficoltà la quotidianità della vita. I miei auguri di buon Natale vanno poi a tutti i bambini che non possono ricevere calore e affetto dai loro cari lontani”. Il fuciliere ha poi rivolto un augurio a tutti “coloro che per scelta, professione o missione aiutano il prossimo in difficoltà. E a tutti coloro che ormai da lungo tempo ci trasmettono vicinanza, solidarietà e affetto”. Girone poi ha concluso il messaggio con un messaggio al suo compagno di prigione in India: “un buon Natale particolarmente affettuoso al mio collega e amico Massimiliano Latorre, ed agli amici e familiari che da ormai quasi tre anni sono lontani”.
Il collega ha ricambiato in un messaggio attraverso i microfoni del Tg1, da cui, oltre a ringraziare “gli italiani per il calore con cui ci hanno sempre sostenuto durante i tre anni di questa annosa vicenda”, ha espresso l’auspicio di “poter riabbracciare Girone al più presto in patria”.

Sul fronte processuale, il 13 gennaio scadrà il permesso di convalescenza di Latorre e il militare dovrà tornare all’ambasciata italiana in India.

di A.Yari Siporso Retenews


venerdì 26 dicembre 2014

Anche gli ebrei in piazza per i marò e per noi una lezione di orgoglio!

#Bringbackourmarò è la campagna lanciata dalla comunità ebraica romana per riportare a casa i marò italiani, per tre anni imprigionati in India pur senza aver subito alcun processo. Riccardo Pacifici, presidente della comunità romana, promette un’iniziativa al giorno. Il caso dei marò sta assumendo le dimensioni di una vera umiliazione nazionale. Ben tre governi, Monti, Letta e Renzi non sono riusciti a tirarli fuori, nonostante la legge ci dia ragione. Prima di tutto perché i due militari italiani, Latorre e Girone, sono sospettati di un crimine su cui non esistono prove certe. E che, anche nel caso fosse stato commesso, è comunque avvenuto in acque internazionali, dunque non competerebbe neppure alla magistratura indiana.
A muoversi è la comunità ebraica, non tanto la società civile italiana. Solo le giunte di centrodestra stanno esponendo il poster con i volti dei due marò, per chiederne la liberazione. Le giunte di sinistra non ci pensano neppure. Da parte dell’ex ministro degli Esteri Emma Bonino, erano giunte solo parole, incredibili per la loro mancanza di garantismo: “Potrebbero anche essere colpevoli”. Quando tutti sanno che, in un sistema giuridico liberale, si è innocenti fino a prova contraria. La sinistra più chic schifa il populismo di chi rivuole indietro “i nostri ragazzi”. Non è infrequente che l’immagine dei marò subisca lo sfottò di attori, comici, vignettisti. Allo sfottò della sinistra chic, segue la violenza belluina della sinistra dei centri sociali. Quella che, il 25 aprile scorso, a Milano, inneggiava alla morte dei marò. Scene che dimostrano come, in Italia, vi sia ancora una strisciante guerra civile fredda.
Non deve stupire che a muoversi con decisione sia, appunto, la comunità ebraica. Nella cultura ebraica nessuno deve essere lasciato indietro. La storia di Israele è costellata di “soldati Ryan”, il cui recupero, anche in circostanze impossibili, costa la vita di altri valorosi soldati. Il fratello maggiore di Netanyahu, Yonatan, ha perso la vita il 4 luglio 1976 per liberare gli ostaggi israeliani su un aereo dirottato a Entebbe, a migliaia di chilometri da casa sua. Quando il caporale Gilad Shalit venne fatto prigioniero da Hamas nel 2006, gli ebrei di Israele sono stati pronti ad accettare il rilascio di 1000 terroristi in cambio della sua liberazione, dopo cinque anni di trattative e tentativi di liberazione. Sono disposti a scambiare prigionieri, pur di riavere almeno il corpo dei loro soldati caduti, come nel caso di Eldad Regev e Ehud Goldwasser, assassinati da Hezbollah il 12 giugno 2006. Nessuno, in Israele pensa di prendere in giro “i nostri ragazzi”, né tantomeno ne chiede l’assassinio. E almeno le istituzioni italiane hanno mostrato piena solidarietà, sia quando si trattava di trattare per la liberazione dei loro ragazzi, sia per piangerne la morte, come è capitato nel giugno scorso con il rapimento e l’omicidio di Eyal Yifrach, Ghilad Shaer e Naftali Frenkel.
Ma perché è particolarmente importante constatare che la comunità ebraica italiana sia praticamente l’unica a mobilitarsi per i nostri ragazzi? Perché, ancora oggi, a quasi settant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, il 51% degli italiani è ancora convinto che gli ebrei italiani siano più fedeli a Israele che non all’Italia. Lo rivela l’ultimo monitoraggio della Anti Defamation League: alla domanda “gli ebrei sono più fedeli a Israele che a questo paese”, il 51% degli italiani, al 58% maschi, al 52% fra i 18 e i 34 anni di età (giovani adulti), ritiene che “sì, è probabilmente vero” che gli ebrei sono un corpo estraneo.

Gli ebrei difendono i nostri ragazzi, ma noi non siamo mai riusciti a difendere i loro, sul suolo italiano. Li abbiamo lasciati massacrare nella strage di Fiumicino del 1973, nella strage della sinagoga di Roma del 1982, nella seconda strage di Fiumicino del 1985, tutti episodi che l’opinione pubblica italiana ricorda a stento. Perché le considera vittime ebraiche, di un conflitto che non ci riguarda, quasi appartenessero a un altro paese, non al nostro.
E questo in Italia, che è uno dei paesi meno antisemiti d’Europa, ormai. In Francia va peggio, perché si moltiplicano aggressioni fisiche e intimidazioni contro la comunità ebraica più numerosa d’Europa. In Svezia va ancora peggio. Nel paese nordeuropeo, l’unico ad aver riconosciuto l’indipendenza della Palestina, un deputato di destra, Björn Söder, ieri è arrivato a dire che gli ebrei, per essere dei veri svedesi, devono rinunciare alla loro identità religiosa. In Italia nessuno lo dice, ma il 51% degli italiani lo pensa.

di Stefano Magni  su l'intrapprendente  Giornale D'opinione dal Nord


#iostoconimarò, Rinnovo missioni all'estero, di Giovanna Cormio




#iostoconimarò - 
Marò ancora in India? 
Fermiamo rinnovo Missioni il 31/12!!!



Di Giovanna Cormio : 

Quanto sono tutelati i militari italiani impegnati in missioni all'estero?

Perché rinnovare la partecipazione alle missioni anti pirateria quando da tre anni l'India tiene praticamente in ostaggio Massimiliano Latorre e Salvatore Girone?


Due Marò che si trovavano li su quella nave proprio per tutelare la nave dagli attacchi di pirateria.


Lo stato italiano non è capace ,purtroppo ,di tutelare in alcun modo tutti quegli uomini e quelle donne che ogni giorno indossano una divisa col tricolore sul petto.


L'Italia ha assistito all'ingiusto arresto Dei nostri due militari.


Si è piegata al volere dello stato Indiano.


Che senso ha la rinnovata partecipazione alle missioni anti pirateria nell'oceano indiano quando proprio l'India trattiene Massimo e Salvatore?


Perché altri militari dovrebbero partire mettendo a rischio la propria incolumità rischiando di non far più ritorno a casa ?


Non vi è alcun senso in tutto questo è una vergogna.


Perché i due Marò ormai sono vittime, sono ostaggi e il governo Italiano resta a guardare.


Per il 2015 mi auguro che Salvatore Girone possa rientrare al sicuro in Italia , nel calore della sua casa restituito all'amore dei suoi familiari.


Così come spero l'Italia non si pieghi alle richieste Indiane e lasci Massimiliano Latorre qui in Italia al suo posto.


Marò liberi subito
‪#‎iostoconimaro‬


fonte : https://www.facebook.com/events/1609329319290775/?source=1

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