Propongo un pensiero assolutamente condivisibile
e significativo dell’amico Ammiraglio in quiescenza Vittorio Guillot., da
sempre impegnato come ogni buon Comandante, a seguire le vicende dei due Marò
italiani in difficoltà. Un interesse spontaneo che non traspare invece in molti
altri che come lui e come il sottoscritto sono titolari di uno status particolare
che fin dai banchi dell’Accademia ci è stato proposto come “una missione e non
un mestiere”. La missione di uomini a
cui è delegata la gestione e tutela di loro concittadini e che non possono
sottrarsi da questo impegno in particolare quando uomini in uniforme sono in
difficoltà per aver obbedito a degli ordini..
Un impegno che deve essere concreto e non
affidato a parole di circostanza o ad assoluta indifferenza come sta avvenendo
purtroppo nei confronti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Grazie Vittorio per il tuo contributo . Fernando
Termentini
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In Italia ci si indigna fortemente, e giustamente
, perché due donne, moglie e figlia di un perseguitato politico, anche se molto
controverso , vengono rispedite
frettolosamente in Kazakistan. anche se la faccenda indigna profondamente anche me, francamente
non mi sorprende dal momento che, per motivi, che forse non sono tanto oscuri,
ci siamo già platealmente piegati alla
arroganza straniera consentendo che due marò, in servizio per conto dello stato
ed imputati di un fatto verificatosi in una zona in cui la giurisdizione
spettava solo ed esclusivamente all'Italia , fossero rispediti in India.
Chiacchiere a parte, ricordiamo, fra l’altro, che in quel paese , per i reati
di omicidio e terrorismo , vige la pena di morte. Perché , in quel caso, non si
è portata con determinazione la questione di fronte ai competenti tribunali
internazionali? Non credete che, almeno per evitare un “precedente” fortemente
lesivo dei legittimi interessi di tutti
, seguendo tale via, si sarebbe potuta
ottenere la concreta solidarietà delle organizzazioni internazionali e degli
stati che non sono certo disposti a
tollerare che le ripetute violazioni del diritto
ripetutamente perpetrate dal bestione indiano diventino prassi e consuetudine
consolidate ? Perché stupirsi inoltre,
se un pazzo criminale , quale è quell’africano che a Milano ha ucciso a
picconate tre persone, è stato lasciato libero di scorrazzare indisturbato per
il nostro territorio, malgrado che ne avesse combinate di tutti i colori, mentre due donne inermi, tra cui una bimba di
pochi anni, sono state consegnate, con
una procedura inusuale ed in tutta fretta, ad
un regime che pratica tranquillamente la repressione e la tortura? Che
fine ha fatto il tanto decantato
garantismo? Non è che, come il vecchio
Giuda, in entrambi i casi, ci siamo
venduti per trenta denari o, magari, per una cifra un po' più alta? Dove sono
stati ficcati, mi chiedo in ogni modo,
lo stato di diritto, la dignità della persona, i diritti della persona
umana? Che fine hanno fatto i tanto
strombazzati valori di civiltà, di
libertà, di giustizia, di democrazia , di sovranità nazionale , per non parlare
di quelli, assai meno strombazzati in questa povera Italia, di onore e di senso dello Stato? Forse,
fregandocene altamente dei famosi “valori dell’occidente”, abbiamo mostrato di
credere solo nel valore del dio denaro fino al punto di essere disposti a calpestare le nostre
anime? Comunque, considerata la analoga
calata di brache di fronte alla prepotenza straniera, nessuno può accusarci di
non essere stati assolutamente coerenti ! La faccia, quindi , è salva. O forse
no, forse la faccia l’abbiamo persa da un pezzo!