lunedì 11 novembre 2013

Ed ora Verità, Giustizia e Libertà !


11 Novembre 2013, giorno 631

Siamo arrivati al penultimo atto di questo lungo e orrendo dramma, come ampiamente riportato da tutti i media oggi si è tenuto nel territorio indiano presso l' ambasciata di Roma, l' interrogatorio della restante parte del Team di difesa imbarcato sulla Enrica Lexie condotto in videoconferenza dagli investigatori della N.I.A. questo è l' ultimo tassello che mancava per chiudere finalmente le indagini, indagini che dovevano chiudersi in 60 giorni e invece si son protratte oltre questi termini proprio a causa della controversia sul luogo deciso per la deposizione .


Stando a quanto riportato dalle agenzie e dagli articoli forniti dalle TV  e dai quotidiani web,

i quattro restanti componenti del Team sono stati "ascoltati singolarmente", non viene specificato però (e questo lascia ancora grossi interrogativi) chi ha curato la traduzione delle domande e risposte.


Roma, 11 nov. - (Adnkronos) - E'' terminato all''ambasciata indiana a Roma l''interrogatorio dei quattro fucilieri della Marina Militare che insieme a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone erano abordo della ''Enrica Lexie''. L''interrogatorio condotto dalla Nia in videoconferenza era cominciato intorno alle 9, riferiscono all''Adnkronos fonti qualificate, I quattro fucilieri sono stati ascoltati singolarmente. Erano stati accompagnati all''ingresso dell''ambasciata indiana dall''inviato Staffan De Mistura. Con i maro'' anche Carlo Sica, dell''Avvocatura dello Stato.
fonte : Adnkronos

(ANSA) - ROMA, 11 NOV - E' terminato l'interrogatorio in videoconferenza dei quattro fucilieri all'ambasciata indiana a Roma nell'ambito delle indagini sui maro'. 
I quattro militari sono ora riuniti assieme all'inviato del governo italiano Staffan De Mistura e a Carlo Sica, l'avvocato dello Stato che segue i legali indiani di Latorre e Girone. De Mistura e Sica - secondo quanto si apprende - erano in ambasciata ma non hanno assistito all'interrogatorio in videoconferenza.

fonte : ANSA




Questa è una settimana molto importante per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri italiani da quasi 21 mesi bloccati in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori al largo delle coste del Kerala, in India.
L'auspicio, infatti, è che si possa superare l’impasse e arrivare, finalmente, alla chiusura delle indagini da parte della polizia investigativa indiana (Nia). Intanto stamani all'ambasciata di Roma sono stati interrogati i quattro fucilieri che si trovavano sulla nave Enrica Lexie e che gli indiani volevano ascoltare nell’ ambito delle indagini sui marò. I quattro militari, ascoltati singolarmente, erano accompagnati all’ ingresso dell’ambasciata indiana dall’ inviato del governo italiano Staffan De Mistura. Con i marò anche Carlo Sica, dell’Avvocatura dello Stato, che segue i legali indiani di Latorre e Girone.
La loro testimonianza è considerata di particolare interesse soprattutto per un motivo: dalle perizie balistiche risulta che i proiettili trovati nei corpi dei due pescatori potrebbero essere compatibili con armi diverse dai fucili Beretta usati dai due marò. Un particolare molto importante su cui fare piena luce, che era stato rilevato dal rapporto sommario redatto da un ammiraglio della Marina militare nel maggio 2012. 
fonte ; http://www.ilgiornale.it/news/interni/mar-quattro-fucilieri-interrogati-allambasciata-indiana-966366.html


Ora tocca attendere la conclusione delle indagini e la trasmissione del fascicolo al magistrato che deciderà sul processo, ma continueremo a tenere alta la guardia visto che ad oggi non c'è da fidarsi degli indiani, e ricordiamo anche che a nostro avviso tutta la vicenda è viziata da un abuso di giurisdizione, sia per l' immunità funzionale dei soldati in missione, sia perchè la Enrica Lexie è stata fatta rientrare in porto indiano con l' inganno per poter effettuare il fermo della stessa dato che il supposto incidente è avvenuto come testimoniano i verbali a 20,5 miglia dalla costa dell' india.
Vogliamo anche ricordare alcuni punti salienti che sono stati volutamente ignorati, e invece potevano ribadire già tempo addietro l' estraneità dei fatti contestati ai nostri militari, ricordiamo infatti che le perizie ( a cui non furono ammessi periti di parte italiana ) effettuate in modo univoco dalle autorità del kerala che assegnavano i colpi ritrovati alle armi di altri componenti del team, e chiunque ha effettuato il servizio di leva è perfettamente a conoscenza che l' arma è individuale, assegnata e registrata ad ogni militare e regolata secondo le caratteristiche personali, specialmente per quanto riguarda gli appartenenti a corpi ben addestrati come il San Marco a cui appartengono Massimiliano e Salvatore.

ed ancora una ricostruzione dell' accaduto effettuata da Luigi Di Stefano, e l' intervista al Capitano ( secondo in comando sulla Enrica Lexie ) Carlo Noviello :


La " Vera Italia " non lascia nessuno indietro !




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