E' stata seguita con successo una trasmissione dati quantistica con un satellite, coprendo una distanza di 1.700 chilometri. A riportare l'evento è la rivista Physical Review Letters . L'esperimento è nato dalla collaborazione fra Centro di Geodesia Spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e università di Padova. Ciò consiste nell'avere 'imballato' i dati in particelle di luce per inviarli al satellite Lares, lanciato dall'Asi nel 2012 , la cui superficie è coperta da specchi. Raggiunti dal fascio luminoso, gli specchi lo hanno riflesso verso la stazione ricevente a Terra. Questo è un passo decisivo che avvicina le comunicazioni quantistiche, impossibili da intercettare. Cercare di catturarle significherebbe, distruggerle automaticamente. Gli autori di questo esperimento sono Paolo Villoresi, dell'università di Padova, e Giuseppe Bianco, del Centro di Geodesia dell'Asi a Matera.
Oggi le informazioni viaggiano in fibra o in onde radio utilizzando i bit - spiega Roberto Battiston presidente dell'Asi. Ogni bit può essere memorizzato oppure copiato, o intercettato". Dunque i bit non rendono sicure le comunicazioni per le quali, serve una chiave crittografica che deve essere conosciuta solo dai corrispondenti legittimati. "La soluzione a questo problema è offerta dalla comunicazione quantistica, che si fonda sui principi della fisica e che sfrutta le tecniche della meccanica quantistica, riuscendo a garantire comunicazioni sicure. Se l'interessato riceve il messaggio, vuol dire che nessuno lo ha violato, altrimenti viene distrutto".
marilinalincegrassi
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