Video - AGORÀ - INTERVISTA AL COMANDANTE ALFA
Il comandante Alfa, tra i fondatori del Gruppo di Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri, è un siciliano dalla voce ferma, mimetizzato per ragioni di sicurezza, ha spiegato come si entra a far parte di quel corpo elitario, arruolandosi nel reggimento Tuscania – avendo superato test molto severi – dopo 5 mesi di corso e 1 anno di affiancamento ad agenti esperti. I membri del reparto non sono dei Rambo, ma persone con qualità di base che vengono sviluppate con un addestramento serio. Dopo 38 anni di servizio, Alfa è sempre più convinto della scelta che ha fatto perché consapevole dell’utilità del Gis e convinto della vocazione che lo tiene anche a lungo lontano dalla famiglia: assicurare i delinquenti alla giustizia, senza fare giustizia.
Sotto l’apparente durezza, si cela un uomo che ancora si emoziona a ricordare episodi come il sequestro della bimba Patrizia Tacchella di 8 anni o il collega Enzo Fregosi caduto a Nassiriya.
L’incursore spiega che uno dei loro compiti è non lasciarsi alle spalle né morti né feriti e che il coraggio consiste nel non lasciarsi sopraffare dalla paura.
Di fronte ad eventi come l’Expo e il Giubileo, la squadra è pronta ad agire 24 ore su 24, con determinazione e passione per il proprio lavoro.
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