Nel film la protagonista sarà interpretata dall'attrice Barbra Sukowa, sotto la regia di Margarethe von Trotta
L'attrice Barbra Sukowa nel ruolo di Hanna Arendt |
Oggi
, 4 novembre ricorre il 108°
anniversario della nascita di Hannah Arendt una filosofa tedesca, che
nel vede la luce nel 1906
a Linden, in
un
sobborgo di Hannover, dove all'epoca
abitavano i suoi genitori Martha e Paul Arendt. La
sua famiglia non aveva particolari legami
con
il movimento e con le idee sioniste ma nonostante ciò Hannah non
negò mai la propria identità ebraica, anzi,
professò
sempre la sua fede in Dio. Laureatasi
ad Heidelberg, ebbe
insegnanti come Heidegger,Rudolf Bultman
e
Karl Jasper col
quale nel
1929 , discusse la tesi su : Il
concetto di amore
in S.Agostino
.
Sempre
nel 1929, sposa Günther Stern, anch'egli filosofo. Ma a causa dell'
l'inizio delle persecuzioni verso le comunità ebraiche, Annah
abbandona la Germania nel 1933 attraverso il "confine verde"
delle foreste della Erz.
Giunge
infine a Parigi dove conosce altri intellettuali ma
priva
però
dei
diritti politici finché non acquisisce la cittadinanza statunitense
nel 1951,
e
dove
collabora
presso istituzioni che
hanno come scopo, di
preparare i
giovani come operai o agricoltori in Palestina,convinta
che l'agire
politico,sia
la
dimensione pubblica dell'esistenza umana.e dove
per
un breve periodo diventa segretaria della Baronessa Germaine de
Rothschild
. Ma
gli sviluppi della seconda guerra mondiale la portano a doversi
allontanare anche dalla
Francia.
Fu
Internata nel campo di Gurs come "straniera sospetta"
successivamente
rilasciata e dopo una serie di traversie riesce a salpare da Lisbona
alla
volta di
New York, che raggiunge insieme al suo secondo marito Günther Stern,
e
nel
maggio 1941 fino
al
1957 iniziò
la sua
carriera
di
docente
ottenendo
insegnamenti
presso Università come
la
Berkeley, Columbia, Princeton e, dal 1967 anche alla New School for
Social Research di New York che
mantenne fino alla sua morte.
E'
molto importante ricordare il suo i costante impegno
nella lotta e
condanna
verso i regimi totalitari , che si concretizzò con il suoi
due
libri-inchiesta
su Adolf Eichmann e il nazismo: "La banalità del male" e
nel 1951, con il suo
secondo
e fondamentale
saggio
su "Le
origini del totalitarismo", frutto di una accurata indagine
storica e filosofica dove emergono giudizi negativi sia sulla
Rivoluzione francese che su quella russa.
La
Arendt parlando di Heichman concluse dicendo che si trattava di una
persona comune, spesso incapace di pensare, come spesso
succede alla
maggior parte di noi che
siamo
per lo più incapaci di soffermarci proprio
a
pensare,e
a
riconoscere
persino
a noi stessi, ciò che stiamo facendo. Hannah
conclude dicendo che infatti noi siamo creature
soggette all'abitudine o ad
impulsi
meccanici,
Per
questo suo
pensiero definisce
il male come
"banale", riprendendo
la
teoria
socratiana
secondo cui
e il male è generato dalla
ignoranza del bene, per
cui
non ha nessuna
profondità,
nè
essenza alcuna.
Il
nucleo dello studio di Hannah Arendt, sul totalitarismo è espresso
in modo nitido da una frase di Blaise Pascal "La
cosa più difficile al mondo è pensare" ma
non estende questa sua riflessione
a
Hitler, Goering e Himmler che invece erano impegnati ideologicamente
quindi con l'impegno
della
propria volontà.
I
due
libri di
Hannah Arendt
si
possono
considerare
una
riflessione proprio
su questa
realissima frase di Pascal Quindi
, secondo la benevolenza del suo pensiero, Hannah ritiene Himmler
soltanto un esecutore
meccanico, un
funzionario cosa
che
rende giustificazione alla sua
idea di
“banalità del male” e
la differenza fra i suoi
due
libri consiste nel fatto che il primo parla di tutti coloro che
fomentano il male, mentre il secondo,ne
completa
l'analisi poiché tratta della mentalità dei funzionari del male.
D'altronde il pensiero della Harendt ruota sulla convinzione, che il
più grande criminale del XX secolo sia
l'uomo .Hannah
si
impegnò strenuamente anche
durante la guerra del Vietnam per
la
difesa dei diritti dei lavoratori e verso gli episodi di
disobbedienza civile.
Tenne
un
primo ciclo delle
Gifford Lectures all'Università scozzese di Aberdeen dove
fu invitata
nel
1972 e nel 1974 durante il secondo ciclo , subisce il primo infarto.
Il
4 dicembre 1975 nel suo appartamento di Riverside Drive a New
York,la grande pensatrice si spegne in
seguito
ad
un
secondo arresto cardiaco, nel suo appartamento di Riverside Drive a
New York.Ci sarebbe moltissimo da scrivere sulla grande Hannah Arendt ma per ora mi fermo qui aggiungendo il bellissimo Doodle di Google
Grassi Marilina
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