Le origini di La Cavalcata dei Magi a Firenze possono essere ricondotte al 15 ° secolo, quando una confraternita laica dedicata ai Magi ha organizzato uno spettacolo nel giorno dell'Epifania e sfilato per le strade di Firenze. Il 6 gennaio ° la Chiesa cattolica celebra l'Epifania, in origine una parola greca che significa "manifestazione" o "sorprendente aspetto", riferendosi alla rivelazione della natura divina di Gesù, ancora un bambino, a tre Magi (Re? Astronomi? Filosofi? )
La sfilata si è svolta ogni 3 o ogni 5 anni, essendo un evento eccezionale, ed era formata da tre diversi cortei riunendo del Battistero e termina in Piazza San Marco, dove si sono tenute riunioni del gruppo. La manifestazione è stata istituita nel 1997, nell'ambito delle celebrazioni per i 700 anni della fondazione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e della fondazione dell'Opera, quando si decise di riprendere un'antica consuetudine fiorentina, organizzando un corteo storico, con la collaborazione dell'Arcidiocesi, del Capitolo del Duomo e del Comune di Firenze. con un solenne corteo con fastoso apparato, che intendeva, appunto, rievocare l'arrivo dei tre saggi stranieri nella piccola Betlemme, alla ricerca del Re-Messia.
La Cavalcata era composta da tre diversi cortei che si riunivano davanti al Battistero e proseguivano uniti fino alla Basilica di San Marco, dove con canti e preghiere adoravano Gesù Bambino.
Della Compagnia dei Santi Magi (detta anche La Stella con riferimento all'astro guida di cui parla il Vangelo), fecero parte i maggiori componenti della famiglia dei Medici e per questo con la loro cacciata da Firenze, nel 1494, l'iniziativa fu soppressa. Da quel momento la Cavalcata dei Magi subì trasformazioni che, negli anni, la resero sempre meno di carattere religioso fino ad estinguersi.
Descrizione : La manifestazione si articola in momenti celebrativi, devozionali e folcloristici, scanditi dalla tradizione:
ore 14.00: partenza da Piazza Pitti del solenne corteo, con in testa i Magi a cavallo, composto da oltre 700 figuranti con sontuosi abiti di seta, ispirati al ciclo di dipinti murali con il Viaggio dei Magi (1459) di Benozzo Gozzoli, ubicato nella cappella del Palazzo Medici-Riccardi di Firenze. Alla sfilata partecipano anche i rappresentanti delle diverse comunità etniche, presenti in città, con i loro abiti tradizionali. Il corteo si snoda lungo le strade e le piazze del centro storico fino a Piazza della Signoria, dove ad attenderlo vi sono i Bandierai degli Uffizi del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina che, dopo essersi esibiti, si uniscono alla sfilata.
ore 15.30: il corteo giunge in Piazza Duomo, dove, dopo il saluto dei figuranti e lo scoppio della colubrina (antico cannoncino da campagna di epoca rinascimentale), i Magi depongono i loro doni (oro, incenso, mirra) ai piedi del presepio vivente. Segue la lettura e la meditazione sul brano evangelico dei Magi, guidata dall'Arcivescovo di Firenze, al termine della quale i bambini sono chiamati a riflettere sul significato dell'Epifania con lancio finale di palloncini.
LA CAVALCATA DEI MAGI NELL'ARTE
La Cappella dei Magi è un famoso ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli, ospitato all'interno di Palazzo Medici Riccardi a Firenze. La Cappella è tuttavia celebre per il ciclo delle pitture murali di Benozzo Gozzoli con gli "Angeli adoranti" nella scarsella e il "Viaggio dei Magi" nell'aula. Il Palazzo Medici Riccardi ha una storia particolarmente affascinante, densa di eventi artistici ma anche politici culturali e mondani. Costruito alla metà del Quattrocento da Michelozzo per volere dei Medici, l’edificio divenne il prototipo dell’architettura civile rinascimentale.
Dipinte negli anni successivi al 1459, e comunque entro il 1463, rappresentano il capolavoro del pittore, che dedicò al soggetto sacro, ma ricco di spunti di fasto ed eleganza secolare, tutta la cura che Cosimo e Piero de' Medici, committenti esigenti ed intenditori d'Arte, si aspettavano da Iui. Le schiere degli angeli cantano e adorano sullo sfondo di una campagna civilmente scompartita, come quella del contado fiorentino, mentre si avvicina a Betlemme la splendida cavalcata dei tre Re con i rispettivi cortei, godendosi per via una signorile partita di caccia con falchi e felini. Le vesti sontuose e varie e le finiture principesche dei personaggi raffigurati fanno di questo ciclo pittorico una testimonianza tra le piu affascinanti dell'arte e del costume di tutti i tempi.
Delle tre pareti maggiori è raffigurata la Cavalcata dei Magi, che fa da pretesto per rappresentare un preciso soggetto politico che diede lustro alla casata dei Medici, cioè il corteo di personalità che arrivò a Firenze da Ferrara in occasione del Concilio del 1438-1439 Durante questa occasione i Medici ebbero l'onore di presiedere alla riunificazione fra la chiesa latina e quella bizantina, anche se in realtà questo accordo rimase solo sulla carta ed era il tentativo disperato dell'Imperatore di Bisanzio di ottenere aiuto dall'occidente in vista dell'assedio sempre più stretto del Sultano dei turchi Mehmet il Conquistatore alla città di Costantinopoli, che cadde nel 1453 senza alcun vero aiuto da parte del papa e dei signori occidentali.
Il fastoso e solenne viaggio dei Magi rappresentato dal Gozzoli nella cappella di Palazzo Medici, parte da Gerusalemme - bianca città fortificata in alto sulla parete orientale, a destra entrando - e si dispiega lungo le tre pareti in senso orario in direzione di Betlemme, cioè verso la scarsella.
I magi sono rappresentati secondo l’iconografia tradizionale dei tre re, ognuno con un dono da offrire al Bambino (oro, incenso e mirra): Gasparre è il re più giovane, Baldassarre è quello dalla pelle scura e in età matura, Melchiorre in rosso è il più anziano in testa al corteo.
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