GERMANIA: TONELLI (SAP), MANCANO 45MILA AGENTI, ISIS COLPIRA' IN ITALIA
'Stanziare subito risorse per formazione antiterrorismo, equipaggiamenti ed organici'
'Stanziare subito risorse per formazione antiterrorismo, equipaggiamenti ed organici'
"Quello che sta accadendo a Monaco di Baviera certifica che le denunce che da oltre due anni stiamo veicolando nella quasi indifferenza delle istituzioni deputate alla sicurezza dei cittadini, sono rimaste lettera morta. Gli ultimi governi italiani sono stati miopi, anteponendo alla sicurezza del Paese, il primo dovere di uno Stato, le logiche della spending review". Così in una nota Gianni TONELLI, segretario generale del Sap, sindacato autonomo di Polizia. "Renzi e Alfano devono immediatamente dare mandato al Prefetto Gabrielli, Capo della polizia e Direttore del Dipartimento della Pubblica sicurezza, di rivalutare tutte le nostre proposte in termini di formazione, equipaggiamenti ed organici; stanziando le somme necessarie per un corso di formazione antiterrorismo per tutte le donne e gli uomini in divisa su strada (15mila solo nella polizia di Stato); equipaggiando i dipendenti con armi e giubbotti antiproiettile per arma lunga; sbloccando il turnover al 100% e invertendo la tendenza per colmare il vuoto di organico (almeno 45mila uomini) in tutte le Forze dell'Ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato"."La sicurezza di una Nazione - continua TONELLI - si produce con uomini, equipaggiamenti, risorse e professionalità. E' necessario prevenire anziché curare, perché l'emergenza causata dall'integralismo islamico sta colpendo tutto l'Occidente e non preserverà il nostro Paese. Non vorremmo mai trovarci nella condizione, in futuro, di dover puntare il dito contro qualcuno, ed è per questo che il governo deve procedere in questa direzione. Le nostre denunce sono state sempre represse illecitamente, sospendendo quattro poliziotti che avevano detto la verità; anche in questa direzione ci aspettiamo un segnale di giustizia. Siamo in guerra, se qualcuno non se ne fosse ancora accorto. E la 'guerra' va combattuta mettendo la sicurezza al primo posto nella scala delle priorità", conclude TONELLI.
fonte AdnKronos
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