Alfano? No grazie!
Riflessione per i miei colleghi poliziotti.
di Gianni Tonelli
Riflessione per i miei colleghi poliziotti.
di Gianni Tonelli
Carissimi colleghi,
come potete leggere nella lettera al ministro Alfano che ho pubblicato sul SAP flash, giovedì sera non sono andato alla riunione che era stata predisposta per l’ammucchiata generale organizzata con l’unica finalità di intorbidire e di svilire il mio sciopero della fame, giunto oggi al 54° giorno.
Per tutti comincia a essere il tempo delle decisioni. Tutti voi, infatti, mostrate disaffezione e sdegno verso la gestione dell’Amministrazione e disgusto verso un’infinità di aspetti interni e per le politiche fallimentari della sicurezza ma contestualmente non vi rendete conto che la causa del male siamo tutti noi. Noi che siamo disposti a “foraggiare” un sistema consortile basato su clientelismo e consociativismo degno della peggiore Prima Repubblica.
Tutti i giorni ci vendiamo per un punto in più sul rapporto informativo, per una domanda di ferie, per una millanteria relativa a un concorso, per il sostegno ad una proposta premiale, per un’ora in più di straordinario, un servizio di ordine pubblico o altre miserie e non ci rendiamo conto che, in questo modo, siamo proprio noi a foraggiare il sistema che noi stessi contestiamo. Siamo noi con il nostro consenso che diamo forza vitale a questo sistema perverso.
E’ l’ora delle scelte. E’ ora di guardarsi allo specchio e di essere coerenti e consequenziali con il disgusto che mostriamo. Non ci rendiamo conto che questo disgusto è, in realtà, contro di noi. Per questo è ora che noi scegliamo da che parte stare. Il mio sacrificio ha proprio la funzione di richiamare l’attenzione su tutto ciò. Se tutti noi vogliamo una nuova società, un nuovo costume pubblico e una nuova Polizia, allora dobbiamo essere coerenti e consequenziali e avere il coraggio di fare le nostre scelte.
Censurate il sistema consortile e cercate di sostenere chi realmente è impegnato a tutelare il vostro interesse e quello della nazione che difendiamo.
I love ❤ ️Polizia
come potete leggere nella lettera al ministro Alfano che ho pubblicato sul SAP flash, giovedì sera non sono andato alla riunione che era stata predisposta per l’ammucchiata generale organizzata con l’unica finalità di intorbidire e di svilire il mio sciopero della fame, giunto oggi al 54° giorno.
Per tutti comincia a essere il tempo delle decisioni. Tutti voi, infatti, mostrate disaffezione e sdegno verso la gestione dell’Amministrazione e disgusto verso un’infinità di aspetti interni e per le politiche fallimentari della sicurezza ma contestualmente non vi rendete conto che la causa del male siamo tutti noi. Noi che siamo disposti a “foraggiare” un sistema consortile basato su clientelismo e consociativismo degno della peggiore Prima Repubblica.
Tutti i giorni ci vendiamo per un punto in più sul rapporto informativo, per una domanda di ferie, per una millanteria relativa a un concorso, per il sostegno ad una proposta premiale, per un’ora in più di straordinario, un servizio di ordine pubblico o altre miserie e non ci rendiamo conto che, in questo modo, siamo proprio noi a foraggiare il sistema che noi stessi contestiamo. Siamo noi con il nostro consenso che diamo forza vitale a questo sistema perverso.
E’ l’ora delle scelte. E’ ora di guardarsi allo specchio e di essere coerenti e consequenziali con il disgusto che mostriamo. Non ci rendiamo conto che questo disgusto è, in realtà, contro di noi. Per questo è ora che noi scegliamo da che parte stare. Il mio sacrificio ha proprio la funzione di richiamare l’attenzione su tutto ciò. Se tutti noi vogliamo una nuova società, un nuovo costume pubblico e una nuova Polizia, allora dobbiamo essere coerenti e consequenziali e avere il coraggio di fare le nostre scelte.
Censurate il sistema consortile e cercate di sostenere chi realmente è impegnato a tutelare il vostro interesse e quello della nazione che difendiamo.
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