domenica 15 giugno 2014

Roma 14 Giugno 2014 "Tutti Insieme Nessuno Indietro " per Max e Salvo ( un resoconto vissuto), #iostoconimarò



Sabato mattina mi arriva la telefonata che aspettavo " siamo a Polignano " mi sento dire, sono pronto da un paio d' ore, sono al bar all' angolo di casa, ho insieme poche cose, uno zainetto da spalla dentro vi è il mio basco da artigliere corredato di fiocco giallo, una maglietta di ricambio e un asciugamano, ci sono 28° e sono appena  le 8'30, mentre mi avvio verso il luogo dell' appuntamento uno sguardo al meteo sperando che a Roma non vi sia afa come mi ha detto il giorno prima una mia amica, all' ombra di un ulivo attendo l' auto su cui farò il viaggio, pochi minuti ed eccola, al suo interno vi sono conoscenze "virtuali" dopo le presentazioni ufficiali, le strette di mano si parte, pochi chilometri e mi sembra di conoscerli da sempre, sono persone semplici, vi è ben rappresentato quello che troverò tra poco a Roma, ovvero Italiani, cittadini che non hanno esitato a rispondere all' appello lanciato dalle organizzatrici dell' evento che partirà a breve, viaggio con una di loro fra l' altro, è una persona che ho conosciuto qualche mese prima in una analoga manifestazione di solidarietà svoltasi sotto la pioggia novembrina, mentre conversiamo amabilmente squilla il telefono di questa amica, sono altri Italiani veri con cui ci incontreremo di li a poco, prima dell' incontro ero timoroso, loro hanno tutti servito nel San Marco e io invece no, ma mi trattano come fossi un re, anzi ancor meglio un loro pari, vi è un uomo tra loro, un capo del San Marco Veterano, la pelle abbronzata dal sole come tanti pugliesi abituati a spaccarsi la schiena sotto di esso, mi racconta del Libano e della Somalia, di storie di vita con un accento inconfondibile, il brindisino, realizzo che sono tra la mia gente e mi godo il viaggio, l' asfalto bollente della puglia a giugno scorre sotto di noi, lasciamo la Puglia per la Campania, siamo in Lazio il viaggio è quasi alla tappa finale, ci fermiamo per incontrare l' altra ciurma, un caffè un sorso d' acqua e un pezzo di crostata ci rendono più felici di quanto già lo siamo, fa caldo ma tutti speriamo che la Città Eterna ci risparmi la sauna prevista, più tardi scopriremo che saremo risparmiati anzi...
eccoli, sono arrivati,con loro c'è Paola Moschetti, brevi saluti ci rimettiamo in moto, il casello è superato siamo sul GRA e dopo poco al luogo in cui ci faranno parcheggiare, Paola chiama un taxi per essere presto sul luogo dove la attende Luca Barisonzi, noi invece facciamo due passi e  siamo in metro, a Termini si cambia linea, scendiamo al circo massimo e appena usciamo dalla stazione eccola qui Roma maestosa e millenaria, ora sappiamo che siamo arrivati, una sferzata di andrenalina ci assale, costeggiamo il Circo Massimo e la prima sorpresa ci fa sorridere, un ragazzo rossiccio , diciassettenne ci chiede vedendo i baschi e fazzoletti da collo del San Marco insieme ai nostri fiocchi gialli se andiamo alla manifestazione e chiaramente scambiamo due parole con lui, mi fermo ad osservare il mio amico Giuliano che lo elogia, lui veterano che si rivolge a un ragazzo lodandolo per il suo impegno con sullo sfondo l' Urbe Millenaria è una istantanea che resterà imperitura nella mia mente, scambio anche io due parole con lui, lo guardo bene , indossa una maglietta grigia con scritto " allievi paracadutisti " e lui mi spiega che ha fatto una scelta ben precisa vuole essere un Paracadutista e inoltre ci tiene a partecipare a questa solidarietà per Max e Salvo, lo ringrazio lo saluto ed eccoci,  ci appare Piazza Bocca della Verità, l' emozione mi assale al ricordo di novembre li vi ho conosciuto tanti amici ed amiche, appena mi avvicino scorgo i labari, i Tricolori, i Baschi e le Penne Alpine, ci sono donne, ci sono giovani e meno giovani tutti pronti a mettersi in cammino, manca poco più di un ora alla partenza, il servizio di sicurezza è composto da Carabinieri, ci guardano con aspetto sereno, si capisce subito che non ci sono teste calde, l' atmosfera è serena è una festa nonostante siamo li a portare solidarietà a due Soldati, Figli della Patria sequestrati da 28 lunghissimi mesi, mi divido dai miei amici di viaggio e mentre cerco chi porterà con me il modesto striscione che ci identifica il primo tuffo al cuore, scorgo tra i Parà una donna che indossa una mimetica con il nome " Tobini " è la Signora Annarita Lo Mastro, Mamma di David, Paracadutista caduto in terre lontane, è circondata dall' affetto dei suoi commiltoni e sorride con serenità, non riesco ad avvicinarmi e vedo un altro esempio, un monumento è Luca Barisonzi con la sua futura sposa e due Alpini accanto, mi avvicino a Lui gli farfuglio i miei saluti emozionatissimo, ed ecco mi sento chiamare è la mia amica Elena, un vulcano che distribuisce Fiocchi Gialli tra la gente ( più tardi mi dirà che ne ha dati 775 ) si ode un rombo, sono i Biker, anche loro presenti per Max e Salvo, la Fanfara Alpina suona serena e orgogliosa, saluto gli amici più cari ( tra loro vi è un Generale ed un Ammiraglio ) ed eccoci, il tempo è poco, si compone il corteo mentre cadono le prime gocce d' acqua, l' afa è lontana e mentre ci mettiamo in posizione arrivano gli ultimi componenti del gruppo, ci salutiamo e via ci muoviamo verso l' Altare della Patria, mi guardo intorno e vedo che siamo un fiume umano, poco avanti a noi c'è un Tricolore lungo trenta metri, i turisti ci scattano foto, Americani e Giapponesi si fermano ad osservarci, capiscono che non siamo  "Pizza, mafia e mandolino " ci guardano con rispetto e chiedono se possono scattarci foto, ringraziano e anche loro sono al corrente di quello che sta succedendo a Max e Salvo, l' eco è garantita, al Fanfara suona e noi scorriamo sereni, inizia a piovere ci bagniamo ma siamo stoici, non ci fermerà questo temporale estivo, andremo avanti fino a Piazza Farnese, ai lati del corteo si vedono veri Personaggi di esempio per tutti, c'è Santo Pelliccia Reduce di El Alamein, c'è Toni Capuozzo, li salutiamo un attimo e si continua a camminare siamo quasi arrivati a Piazza Farnese, diluvia... ma eccoci ci allarghiamo a ventaglio per permettere  alle formazioni dei Parà e alla Fanfara Alpina di disporsi nella piazza, si crea il vuoto e sorpresa sono i " Mai strac " gli Alpini Paracadutisti, che corrono con un paracadute aperto con ricamata la scritta Marò Liberi alta dimostrazione di come si possa veleggiare stando a terra.... partono le note del Nostro Inno, e lo cantiamo tutti a squarciagola, dopo l' inno  la pioggia aumenta ci si riconosce come cani che si fiutano, eccomi riconoscere ed abbracciare finalmente amiche virtuali, eccomi a stringer mani di amici virtuali, il tempo vola ci salutiamo tutti, è l' ora di tornare a casa, il nostro pensiero è di vederci presto ma questa volta con due Italiani in più tra noi...

oggi più di ieri, domani più di oggi ...
lo urliamo tutti #iostoconimarò

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