mercoledì 16 dicembre 2015

Biografia di Sitting Bull - Toro Seduto

“O Grande Spirito, permettimi d’imparare la lezione che hai celato in ogni foglia e in ogni sasso. Io voglio essere forte, non per primeggiare sul mio fratello, bensì per combattere il mio più grande nemico: me stesso. Fà che sia sempre pronto a venire a Te con mani nette e sguardo leale. Affinché, quando la vita declinerà al calar del tramonto, il mio spirito possa presentarsi a Te senza onta”.


Nella storia dell’umanità, forse gli indiani d’America sono il popolo che più di ogni altro è riuscito a vivere in armonia ed in perfetta simbiosi con la natura. Un popolo che si è battuto per la difesa della Terra. Caratteristica comune di tutte le tribù dei nativi americani era la concezione che la natura, sia animata che inanimata, fosse una manifestazione del Grande Spirito, chiamato anche Grande Mistero.

Si tratta dunque di una concezione panteista (tutto è Dio), ma allo stesso tempo animista, in quanto in ogni uomo, animale, pianta, luogo, oggetto, l’indiano d’America vedeva la manifestazione dello Spirito: egli sentiva profondamente la presenza dello Spirito in tutto il creato.
la caratteristica fondamentale del pensiero e del comportamento dei nativi americani: il rispetto assoluto per la natura ed il sentirsi parte integrante della natura.

<<Per voi uomini bianchi il Paradiso è in cielo; per noi il Paradiso è la Terra. Quando ci avete rubato la Terra ci avete rubato il Paradiso”.>>

“Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, qualcosa che è ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra. Noi siamo in grado di prenderci cura di loro”.


“Quando l’ultimo fuoco sarà spento, l’ultimo pesce pescato, l’ultimo fiore colto, solo allora vi accorgerete che non potrete mangiare denaro”.


L’enciclica verde di Papa Francesco, i nuovi comandamenti dell’ambientalismo, è stata presentata così
“Laudato si”, l’appello a “proteggere la casa comune”, controllando il surriscaldamento climatico e le “bombe” ambientali e, nello stesso tempo, la ricerca di nuovi modelli di crescita per i poveri del mondo “per uno sviluppo sostenibile e integrale”. Una “cittadinanza ecologica” per la cura del creato e uno sviluppo equo. Curiosità. Sembra di sentire parlare vecchi capi tribù come Geronimo o Toro Seduto. Perché l’unico popolo che si è battuto sino alla fine per difendere la Terra, sono stati loro: gli indiani americani.

Sitting Bull (in inglese), tradotto in italiano Toro Seduto (in lakota, lingua originale, il suo nome è Ta-Tanka I-Yotank o Tʿatʿaŋka Iyotake o Tȟatȟaŋka Iyotȟaŋka) nasce nel 1831 sul Gran River con il nome di Tasso Saltante: prenderà dal padre il nome di Toro Seduto in seguito.

Già a quattordici anni prende parte a una spedizione di guerra durante la quale ha modo di conoscere i guerrieri Crow: nel corso di un conflitto, si guadagna una penna di aquila bianca dopo aver raggiunto un guerriero in ritirata e averlo sconfitto (la penna è il simbolo della prima azione coraggiosa). È in quel momento che acquisisce il nome di Toro Seduto, mentre il padre diventa Toro Saltante.

Nel 1851, Toro Seduto si sposa con Capelli Lucenti (chiamata anche Porta Affascinante), che sei anni più tardi gli dà un figlio: la donna, però, muore durante il parto, e anche il bambino morirà poco dopo per colpa di un grave male. Dopo la morte del figlio, quindi, egli decide di adottare Un Toro, suo nipote, e come fratello un Assiniboine che diventa noto col nome di Toro Saltante. Toro Seduto, nel frattempo, diviene un uomo saggio Sioux, o sant'uomo: pur non essendo uomo di medicina, impara a conoscere tecniche di guarigione apportate usando erbe medicinali. Membro dell'Heyoka (società che include coloro che praticano la danza della pioggia) e della Buffalo Society (connessa con la caccia al bufalo), egli si fa apprezzare anche come guerriero.

Il 17 agosto del 1862, nel Minnesota meridionale esplode un conflitto tra coloni bianchi e cacciatori Sioux, che si conclude con la sconfitta di questi ultimi: alcuni di essi si rifugiano lungo il fiume Missouri, dove vengono raggiunti da alcuni guerrieri Hunkpapa. A dispetto dei rinforzi, le battaglie di Dead Buffalo Lake, che avviene il 26 luglio del 1863, e di Stony Lake, che va in scena due giorni più tardi (Toro Seduto partecipa a entrambe), si concludono con la sconfitta dei Sioux da parte del Colonnello Henry Sibley. L'esercito degli Stati Uniti prevale anche nella Battaglia di Whitestone Hill, del 3 settembre, catturando decine di Sioux e uccidendone almeno un centinaio.

L'anno successivo i Sioux, compresi Toro Seduto e suo nipote Toro Bianco, alla prima battaglia, occupano l'area ai piedi delle Montagne Killdeer, mentre le forze del Generale Alfred Sully vengono condotte fuori da Fort Sully. Il 28 luglio del 1864 è il giorno della Battaglia di Killdeer Mountain, che vede la sconfitta dei Sioux (Quattro Corna, zio di Toro Seduto, viene ferito). Toro Seduto convince i suoi compagni a tornare alle armi, e dopo nuove dichiarazioni di guerra gli statunitensi vengono attaccati fino alle Badlands. Al termine degli scontri si trasferisce nel Sud-Est con un gruppo di Hunkpapa: qui attacca, insieme con i suoi guerrieri, un treno carico di emigranti, ma deve subire l'assalto del Capitano James L. Fisk. Ferito a un fianco, abbandona momentaneamente la vita da guerriero, dedicandosi alla caccia al bufalo.

Dopo essersi ripreso cerca di respingere le infiltrazioni dei bianchi, con attacchi su Fort Buford, Fort Stevenson e Fort Berthold compiuti tra il 1865 e il 1868; quindi, accompagna Nuvola Rossa, che nel frattempo ha ordinato di assaltare la Contea di Powder River, nella regione settentrionale. Gli Yankton Sioux e i Piedi Neri, alleati degli Hunkpapa, firmano il Trattato di Fort Laramie, che però non viene accettato da Toro Seduto, il quale continua gli attacchi nell'area settentrionale fino al 1870. Poco dopo, assale anche la linea ferroviaria del Pacifico Settentrionale: il Panico del 1873 fa sì che la realizzazione della linea fallisca. Nel 1876 Toro Seduto e i Sioux dichiarano ancora guerra agli statunitensi. Oltre tremila uomini suoi, di Nuvola Rossa e di Cavallo Pazzo affrontano la fanteria di Custer, sconfiggendola (la famosa Battaglia di Little Bighorn). Toro Seduto non prende parte alla battaglia in prima persona, affidando il comando delle operazioni a Cavallo Pazzo, secondo un sogno che egli aveva fatto poco tempo prima.


Accusato di aver provocato il massacro dei soldati degli Stati Uniti, Toro Seduto decide di non arrendersi, e si trasferisce nel maggio del 1877 in Canada, nello Saskatchewan, insieme con la sua tribù, ai piedi della Wood Mountain: qui rimane in esilio per anni, rifiutando l'opportunità di ritornare dopo il perdono concessogli dal presidente americano. Solo i malanni e la fame lo convincono a tornare negli Stati Uniti con i suoi familiari, e ad arrendersi. È il 19 luglio del 1881: il giorno dopo viene arrestato insieme con suo figlio Piede di Corvo.

Il governo, comunque, concede l'amnistia, e Toro Seduto, incapace di condurre altre guerre, confida ai militari statunitensi di nutrire nei loro confronti profonda ammirazione; pochi giorni dopo, viene trasferito con altri Sioux e con il figlio nella Riserva Indiana di Standing Rock, a Fort Yates. Spostato a Fort Randall (si temeva che potesse essere liberato da alcune popolazioni alleate), torna da prigioniero a Standing Rock, prima che gli venga concesso di aggregarsi al Circo Barnum (in questo modo gli agenti governativi sperano di eliminare una minaccia); egli diventa un'attrazione del "Wild West Show" di Buffalo Bill, avendo l'occasione di viaggiare in America e in Europa, e guadagnando cinquanta dollari a settimana.

Narratore di storie in una lingua che non viene capita dagli spettatori, nei suoi discorsi incita il pubblico a indurre i giovani a favorire le relazioni tra nativi americani e bianchi. La sua permanenza nel circo Barnum dura quattro mesi: ormai diventato una celebrità, torna nella sua tribù non prima di aver regalato i soldi guadagnati a mendicanti e senzatetto.

Il suo ritorno a Standing Rock, però, viene seguito dal suo arresto, eseguito dalle autorità dell'Agenzia Indiana preoccupate che egli possa fuggire: negli scontri che seguono, Toro Seduto viene assassinato insieme con suo figlio Piede di Corvo. E' il 15 dicembre 1890: padre e figlio muoiono sotto i colpi di pistola sparati da alcuni membri del comando che li deve catturare. Il cadavere di Toro Seduto viene sepolto a Fort Yates: nel 1953, tuttavia, la sua salma sarà riesumata e spostata a Mobridge, località in cui il capo indiano ha passato gli anni della sua gioventù.


Fonte : Biografieonline e un adattamento personale  Marilina Lince

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