sabato 2 maggio 2020

È il momento di indagare sulla Bill & Melinda Gates Foundation per presunti ‘crimini contro l’umanità’?



Robert Bridge
strategic-culture.org
Di tanto in tanto, l’umanità si trova di fronte ad una serie di eventi, spesso accompagnati da enormi sofferenze umane, che sembrano così strettamente collegati e coordinati che, giustificarli come una pura coincidenza o una teoria della cospirazione è non solo fuori luogo, ma potenzialmente criminale.
Questo mese è stata inoltrata una petizione al governo federale con la richiesta al Congresso di indagare sulla Bill & Melinda Gates Foundation per “negligenza medica e crimini contro l’umanità.”
Quando si osservano gli eventi che circondano la pandemia COVID-19”, si legge nel ricorso, “molte domande rimangono senza risposta.
Il 18 ottobre 2019, solo poche settimane prima che a Wuhan, in Cina, venisse dichiarata l’emergenza, si erano verificati due fatti importanti. Uno era stato ‘Event 201,’ l’altro i ‘Military World Games,’ che si si erano tenuti nientemeno che a Wuhan. Da allora è iniziata la spinta a livello mondiale per la vaccinazione e il monitoraggio biometrico.”
La petizione ha già ricevuto oltre 450.000 firme, superando di gran lunga le 100.000 necessarie affinché il presidente possa agire in merito.
Anche se molte persone possono aver sentito parlare di Event 201, potrebbero non conoscerne i dettagli. Pertanto, è fondamentale esaminare cos’era accaduto esattamente durante il simposio, per capire se esistono le motivazioni per una pubblica richiesta di indagini.
Event 201
Il 18 ottobre 2019, il Johns Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill and Melinda Gates Foundation, aveva ospitato Event 201, una simulazione che prevedeva l’insorgere di un’epidemia da coronavirus “trasmesso dai pipistrelli agli esseri umani, che alla fine diventa … trasmissibile da persona a persona, portando ad una grave pandemia.” Vi sembra familiare? Beh, le somiglianze tra l’evento simulato e la nostra cupa, attuale realtà non finiscono qui.
Durante il convegno, durato tre ore e mezza, 15 rappresentanti del mondo degli affari, del governo e della salute pubblica avevano avuto l’incarico di combattere contro questa epidemia immaginaria, soprannominata CAPS, che, nell’arco di 18 mesi, avrebbe ucciso 65 milioni di persone in tutto il mondo. Ecco quali sono le caratteristiche di questa patologia immaginaria: la malattia è trasmissibile da pazienti con sintomi lievi, non è possibile ottenere un vaccino nel primo anno, esiste un farmaco antivirale che può aiutare i malati ma non limitare in modo significativo la diffusione della malattia.
Ancora una volta, queste sono quasi esattamente le reali circostanze che la comunità internazionale sta attualmente affrontando con il Covid-19. Ma aspettate, c’è dell’altro.
La simulazione prevedeva persino un canale di “fake news,” soprannominato GNN, che riportava, minuto per minuto, la battaglia contro questa epidemia fittizia. Una presentatrice televisiva dall’aspetto asiatico, Chen Huang, aveva fornito i seguenti dettagli sulla pandemia. Tenete presente che tutto questo accadeva due mesi prima dell’arrivo del vero virus.
Le agenzie della sanità pubblica hanno rilasciato avvertenze ai viaggiatori, mentre alcuni paesi hanno proibito gli arrivi dalle aree più colpite,” aveva detto la Huang, con una strana luce gli occhi. “Di conseguenza, l’industria dei viaggi ha subito un duro colpo; le prenotazioni sono diminuite del 45% e molti voli sono stati cancellati …”
Una reazione a catena si sta verificando in tutto il settore dei servizi,” un commento che, probabilmente, aveva fatto drizzare le orecchie alla comunità delle criptovalute. “I governi che affidano ai viaggi e al turismo gran parte delle loro economie verranno colpiti in modo particolarmente severo.”

Se la Huang avesse saputo come veramente stavano le cose…
Successivamente, il video ritorna sul gruppo di discussione a porte chiuse, mentre sullo schermo appare un titolo inquietante a caratteri cubitali che recita: “IL VIAGGIO E LE RESTRIZIONI AL COMMERCIO STANNO AVENDO GRAVI CONSEGUENZE ECONOMICHE.”
Tom Inglesby, della John Hopkins University, sembrava fissare una sfera di cristallo quando si era chiesto: “In che modo i leader nazionali, le imprese e le organizzazioni internazionali dovrebbero bilanciare il rischio di un peggioramento dell’epidemia causato dal continuo movimento di persone in tutto il mondo contro il rischio delle profonde conseguenze economiche derivanti dai divieti sui viaggi e sul commercio?
Martin Knuchel, gestore di crisi della Lufthansa Airlines non era stato meno profetico, usando la stessa terminologia utilizzata oggi per quanto riguarda le attività “essenziali” e “non essenziali.”
Quale sia il viaggio essenziale o quello non essenziale, è una cosa che dobbiamo chiarire,” aveva affermato Knuchel. “Altrimenti, se nel breve periodo scendiamo al 20% delle prenotazioni, l’azienda fallirà, questo è un dato di fatto.”
Attualmente, da quando è scoppiato il (reale) focolaio di coronavirus, alla fine di dicembre 2019, Lufthansa è stata costretta a mettere a terra più del 90% della sua flotta .
E poi c’era stato Christopher Elias, il capo dalla voce melliflua della Divisione Sviluppo Globale della Bill and Melinda Gates Foundation, che aveva discusso della necessità di assicurare il funzionamento delle catene di approvvigionamento durante la pandemia.
In un mondo altamente interdipendente esiste tutto un insieme di problemi nelle catene di approvvigionamento, che sono ‘just in time’,” aveva messo in guardia Elias. “Dobbiamo valutare quanta flessibilità esista nel sistema delle filiere ‘just in time’ e assicurarci che continuino a funzionare.”
Beh, non lo sapete? Proprio questa settimana, Tyson Foods, una delle più grandi aziende americane per la lavorazione della carne, ha pubblicato sul New York Times un annuncio a tutta pagina in cui avvertiva che “la catena di approvvigionamento alimentare si sta spezzando.”
Con la chiusura forzata degli impianti per la lavorazione della carne di maiale, manzo e pollo … migliaia di tonnellate di carne scompariranno dalla catena di approvvigionamento,” ha scritto John Tyson, presidente del consiglio di amministrazione di Tyson Foods. “Di conseguenza, nei negozi di alimentari ci sarà una disponibilità limitata dei nostri prodotti, almeno fino a quando non saremo in grado di riaprire le strutture attualmente chiuse.”
Ma abbiamo appena iniziato ad entrare nella zona d’ombra.
A questo punto, era intervenuta nuovamente Chen Huang della GNN, intervistando “David Gamble,” un antipatico economista dal nome sfortunato [gioco d’azzardo] che rappresentava il mondo della finanza e il dottor Juan Perez, un portavoce, più fotogenico, per mondo della medicina.
In questa finta intervista, Gamble aveva esordito chiedendosi: “Quali sono esattamente i rischi e i benefici nel ridurre i viaggi aerei, rimanere a casa dal lavoro, chiudere le scuole, interrompere le catene di approvvigionamento … e interferire con i nostri affidabili canali di comunicazione e notizie.
Quando tutto sarà finito, alcune famiglie, alcune città, avranno sofferto più per il nostro intervento che per la CAPS,” aveva previsto, ancora una volta con incredibile lungimiranza per gli eventi futuri.

In risposta a Gamble, il Dr. Perez aveva affermato: “La nostra risposta dovrebbe mirare a proteggere più vite possibili,” un’affermazione con cui pochi potrebbero non essere d’accordo. Quando Gamble aveva ribattuto, suggerendo che quei nobili obiettivi avrebbero dovuto essere raggiunti proteggendo i posti di lavoro e le industrie critiche, Perez aveva risposto con questa sorprendente osservazione: “Come medico, mi sento di dire che la nostra risposta medica al CAPS non può permettersi di aspettare un dibattito incredibilmente complesso sul … salvataggio economico più costoso della storia.”
Incredibilmente, l’attore che impersonava il medico aveva poi ripetuto a pappagallo le identiche disposizioni che sarebbero poi state prese dai governi di tutto il mondo: “Cerchiamo di non mettere in pericolo neanche una singola vita, teniamo piuttosto tutti a casa, mentre chiudiamo la maggior parte dell’economia globale, indipendentemente dal fatto che possa o non possa essere salvata.” Il commento recitato dal falso medico ci fa capire che [secondo lui] la salute dell’economia globale non ha alcun legame con la salute e il benessere delle persone di tutto il mondo. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.
A questo punto, bisogna chiedersi: quali sono le possibilità che una prova generale che simula lo scoppio di una pandemia globale non solo si verifichi poche settimane prima del vero evento, ma ne preveda anche le principali caratteristiche, tra cui la chiusura di aziende e scuole in tutto il mondo, la perdita delle catene di approvvigionamento, nonché, tra le altre cose, il salvataggio più costoso della storia? A che punto la linea che separa i fatti dalla finzione, la verità dalla bugia diventa così confusa da richiedere un’inchiesta giudiziaria?
Il Johns Hopkins Center for Health Security, l’ospite di questa simulazione incredibilmente visionaria, potrebbe aver ingenerato domande simili quando aveva rilasciato una dichiarazione su questa scioccante serie di coincidenze, scrivendo che: “Recentemente, il Center for Health Security ha ricevuto domande sul fatto che la simulazione della pandemia aveva previsto l’attuale focolaio di coronavirus in Cina. Per essere chiari, il Center for Health Security e i suoi partner non hanno fatto alcuna previsione durante la simulazione a tavolino. Per lo scenario, abbiamo modellato una pandemia di coronavirus fittizia, ma abbiamo dichiarato esplicitamente che non si trattava di una previsione.”
I Giochi Mondiali Militari di Wuhan
Come si è scoperto, il 18 ottobre, lo stesso giorno in cui a New York era in pieno svolgimento Event 201, erano iniziati i Giochi Mondiali Militari a Wuhan, in Cina, il probabile epicentro della pandemia di Covid-19.
I 7° Giochi Mondiali Militari dell’International Military Sports Council (CISM) si erano svolti dal 18 al 27 ottobre 2019 a Wuhan, la capitale della provincia cinese di Hubei. Era stata la prima competizione sportiva militare internazionale tenutasi in Cina, con quasi 10.000 atleti provenienti da oltre 100 paesi, che avevano gareggiato in 27 discipline sportive.
Dopo lo scoppio dell’epidemia di coronavirus a Wuhan, le teorie della cospirazione erano spuntate come funghi dopo una pioggia estiva. I giornali cinesi avevano iniziato a diffondere l’idea che erano stati gli atleti statunitensi che avevano partecipato giochi ad aver diffuso il mortale virus mentre si trovavano a Wuhan. Queste teorie si basavano su due indizi: primo, le scarse prestazioni degli atleti statunitensi che, secondo alcuni commentatori cinesi, dimostrerebbero che non erano stati mandati a Wuhan per la loro prestanza fisica ma piuttosto per qualcosa di più sinistro. In secondo luogo, i loro alloggi erano vicini al mercato del pesce di Huanan, dove era stato rilevato il primo caso di Covid-19, il 31 dicembre 2019.
Allora, qual è il legame con Bill Gates, che, sicuramente, non aveva partecipato ai giochi militari di Wuhan per camuffare azioni più nefaste. In apparenza, non esiste. Tuttavia, per un filantropo il cui nome è collegato a quasi tutte le principali società farmaceutiche e a decine di gruppi di ricerca, è inevitabile che vengano stabilite connessioni che potrebbero non significare nulla. Connessioni che, in ogni caso, sono degne di attenzione.
Ad esempio, quante persone sanno che esiste un brevetto per il coronavirus? È di proprietà del Pirbright Institute, un’organizzazione di ricerca biologica con sede nel Surrey, in Inghilterra. L’istituto è finanziato dalla Bill and Melinda Gates Foundation. Tuttavia, è importante notare che coronavirus è il nome generico di un gruppo di virus RNA correlati che causano malattie nei mammiferi e negli uccelli. Nell’uomo, questi virus causano infezioni del tratto respiratorio, come il comune raffreddore. Poi ci sono i ceppi più letali, come SARS, MERS e COVID-19, per i quali il Pirbright Institute, una delle tante organizzazioni che cercano di sviluppare un vaccino contro il Covid-19, non detiene un brevetto.
Nel 2018 l’Istituto ha ottenuto un brevetto per lo sviluppo di una forma attenuata (indebolita) del coronavirus che potrebbe essere potenzialmente utilizzata come vaccino per prevenire le malattie respiratorie negli uccelli, incluso il virus della bronchite infettiva aviaria (IBV), e in altri animali,” aveva riferito a USA TODAY un rappresentante del Pirbright Institute.
Un’altra nota su Wuhan. Meno di un mese dopo Event 201 e meno di un mese prima dello scoppio del Covid-19, Bill Gates era apparso nella serie Netflix “Explained” con un documentario intitolato “The Next Pandemic” [La prossima pandemia].
Nel video, il co-fondatore di Microsoft aveva messo in guardia sul fatto che una pandemia avrebbe potuto svilupparsi in uno dei tanti “mercati umidi” della Cina, in cui gli acquirenti possono scegliere tra un’ampia varietà di pesci vivi e prodotti di origine animale.
Nel 2015, Gates aveva anche tenuto una conferenza TED [gestita dall’organizzazione privata non-profit statunitense Sapling Foundation], in cui aveva avvertito che la prossima catastrofe non sarebbe stata causata dai missili, ma, piuttosto, dai microbi.
Quindi, se Bill Gates sembra avere così a cuore le sorti del mondo, perché è ritenuto così poco affidabile?
Perché non possiamo fidarci di Bill?
Il 13 marzo, Bill Gates ha annunciato la sua intenzione di dimettersi dal consiglio di amministrazione della Microsoft Corp., la società che aveva co-fondato nel 1975, per dedicare più tempo alla filantropia.
Da allora, questo tecnocrate in maglioncino, che sembra cercare di guadagnarsi la fiducia e la tenerezza di un Fred Rogers,  si rivolge regolarmente al mondo intero dal suo pulpito mediatico, informandoci su come ora egli si dedichi a produrre “vaccini in grandi quantità.” E, pur non avendo credenziali scientifiche e non ricoprendo cariche politiche, Gates ha comunque messo in guardia che le riunioni pubbliche “potrebbero non esserci più,” senza un vaccino.
Apparentemente l’antica funzione biologica nota come “immunità da gregge,” che per millenni ha funzionato bene contro le malattie, è ora considerata fuori moda. È perché non costa assolutamente nulla, soprattutto in termini di libertà e autonomia? Ma sto divagando.
Ecco Gates che fa lezione sul Washington Post del 1° aprile: “I leader del paese devono essere chiari: chiudere ovunque significa chiudere ovunque. Fino a quando i casi non inizieranno a scendere in tutta l’America, cosa che potrebbe richiedere 10 o più settimane, nessuno può continuare l’attività come al solito o addolcire il lockdown. Qualsiasi confusione su questo punto prolungherà solo il danno economico, aumenterà le probabilità di un ritorno del virus e causerà più decessi.
Inutile dire che un simile parere, assolutamente non professionale, sta facendo infuriare molti Americani, dato che gli opportunisti funzionari governativi hanno rivelato la loro indole autoritaria, scatenando tutta una serie di draconiani ordini di lockdown, dal proibire la falciatura dei prati al divieto di andare in spiaggia, fino all’obbligo di fare la spia su familiari, amici ed estranei rei di aver infranto le regole di distanziamento sociale.
Cosa dicono i veri medici del coronavirus e degli ordini di blocco che minacciano di innescare una depressione globale? Molti sono assolutamente sbalorditi dalla decisione. Scrivendo sul Wall Street Journal, il dott. Eran Bendavid e il dott. Jay Bhattacharya, professori in medicina all’Università di Standford hanno espresso forti riserve sul lockdown, mettendo in risalto le proiezioni ‘completamente sbagliate’ sulla mortalità del COVID-19.
La paura per il Covid-19 si basa sul suo alto tasso di mortalità, stimato al 2-4% delle persone con Covid-19 confermato, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ed altri,” hanno spiegato Bendavid e Bhattacharya nel loro articolo, datato 24 marzo. “Quindi, se alla fine 100 milioni di Americani dovessero contrarre la malattia, potrebbero morire da due a quattro milioni di persone. Riteniamo che la stima sia completamente sbagliata. Il vero tasso di mortalità è la percentuale degli infetti che muoiono, non i decessi rapportati ai casi positivi identificati.
Non solo l’incessante spinta di Bill Gates per un vaccino mondiale contro il Covid-19 ha l’odore dell’avidità, soprattutto se si considera quanto egli sia fortemente impegnato nel suo sviluppo, ma questo ingegnere informatico trasformatosi in “esperto medico” sembra eccessivamente entusiasta per i vaccini in grado di veicolare tecnologie di sorveglianza biometrica.
Anche se molte persone probabilmente non avrebbero problemi a rimboccarsi una manica per una vaccinazione che li protegga da un virus mortale, molti metterebbero sicuramente in dubbio la funzionalità aggiuntiva di una tecnologia di tracciamento, che darebbe a chi detiene il potere il controllo totale su ogni individuo.
Non solo Gates sostiene la creazione di un “sistema di tracciamento nazionale” per contrassegnare gli infetti, ma Microsoft è tra i membri fondatori di ID2020, una società biometrica con sede a San Francisco che ha recentemente annunciato di voler intraprendere un nuovo progetto che prevede “l’esplorazione di tecnologie multiple di identificazione biometrica pediatrica” basate “sull’immunizzazione infantile” che utilizzano solo gli “approcci di maggior successo.”
Può diventare più inquietante di così? Sfortunatamente sì.
Due settimane dopo l’uscita di Bill Gates dal consiglio di amministrazione di Microsoft, la società ha conseguito un brevetto per un “sistema di criptovalute che utilizza i dati dell’attività corporea.” Anche se i dettagli di questa tecnologia sono veramente scioccanti, è stato il numero di brevetto, WO2020060606, a scatenare i teorici della cospirazione. Non c’è voluto molto ai segugi di Internet, per non parlare degli appassionati della Bibbia, per dire che questo significava: “Ordine mondiale 2020 666“.
WO2020060606 CRYPTOCURRENCY SYSTEM
USING BODY ACTIVITY DATA
ABRAMSON, Dustin
This patent search tool allows you not only to search the PCT database of about 2 million International Applicat…
Dei milioni di numeri di brevetto che avrebbero potuto essere usati, perché proprio questo? Come nel caso dei numeri di targa personalizzati, Gates ha richiesto personalmente una sigla del genere, destinata a scatenare paura e sospetto, addirittura durante una pandemia?
Anche se la tecnologia delle criptovalute non fa alcuna menzione specifica di nanotecnologie iniettate sottocute, possibilmente insieme ad un vaccino, questa generica descrizione non le esclude comunque: “Il sistema di criptovaluta, accoppiato in modo comunicativo al dispositivo dell’utente, può verificare se l’attività corporea è in grado di soddisfare una o più condizioni stabilite dal sistema di criptovaluta e assegnare criptovaluta all’utente i cui dati di attività corporea siano stati verificati ...”
A giudicare da questa e da altre attività simili della Bill and Melinda Gates Foundation, diventa più facile capire perché così tante persone siano così diffidenti riguardo loro reali obiettivi. Se questo alto livello di sfiducia debba tradursi in un’indagine federale, saranno i lettori a deciderlo.
Robert Bridge

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