Nei giorni 22-23-24 dicembre il Sole sembra fermarsi in cielo, è il Solstitium cioè il Sole fermo. In astronomia sono quei giorni in cui il sole si ferma per invertire il proprio moto nel senso della DECLINAZIONE, cioè il punto dove il Sole raggiunge la massima distanza dal piano equatoriale e il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Abbiamo dunque la notte più lunga ed il giorno più corto dell’anno. Durante questo periodo avvengono dei festeggiamenti. Voglio parlarvi di alcuni più conosciuti storicamente :
Per il popolo ebraico,la ricorrenza di Chanukkà cade il 25° giorno del mese ebraico di Kislev corrispondente quest’anno al tramonto di mercoledì 27 novembre. Questa festa, celebra avvenimenti importanti della storia ebraica, che si svolsero in terra di Israele dal 168 al 165 dell’Era volgare. In quel periodo Antioco IV Epìfane voleva porre una sede politica del mondo greco a Gerusalemme e trasformare il Tempio, centro del monoteismo ebraico, in una sede religiosa del paganesimo.
Come tutti sappiamo e come la storia ci ha tramandato, insorsero contro di lui i Maccabei e, dietro di essi, altri si ribellarono per difendere l’ideale del monoteismo, la loro terra, e soprattutto la loro libertà.
Il termine Chanukkà significa letteralmente inaugurazione infatti dopo la vittoria dei Maccabei, il Tempio fu liberato dagli idoli del paganesimo e fu riconsacrato al culto dell’unico D-o
Con la conquista della Grecia da parte dei romani, arrivarono a Roma influenze culturali, in genere, filosofiche e religiose provenienti dal mondo greco ed orientale. Tra questi culti, uno destinato ad avere molto successo a Roma fu quello del dio Mitra, una divinità dell'Induismo e della religione persiana che assunse col tempo sempre maggiore importanza fino a diventare la maggiore divinità .Nonostante questa religione facesse professione di universalismo, cioè dicesse di essere aperta a tutti, questo culto escludeva le donne e i rituali erano tenuti segreti e riservati agli iniziati. Le fonti documentarie scritte sopravvissute sono in numero esiguo e le testimonianze sono per lo più di natura archeologica, iconografica ed epigrafica. Il Mitraismo si propagò all’interno di tutto l’esercito romano, come anche tra commercianti e schiavi e la data in cui ricorreva il "festeggiamento" del dio era il 25 dicembre. Dato che molti cristiani erano attratti da quelle cerimonie spettacolari, la Chiesa romana, preoccupata che la nuova religione mitraica, che potesse ostacolare la diffusione del cristianesimo più delle persecuzioni, pensò bene di celebrare nello stesso giorno il Natale di Cristo. La festa, già documentata a Roma nei primi decenni del IV secolo, si estese a poco a poco al resto della cristianità. La coincidenza con il solstizio d'inverno fece sì che molte usanze solstiziali, coincisero con il solstizio d'inverno fecendo sì che molte usanze venissero recepite nella tradizione popolare. Fin dall'Antico Testamento Gesù era preannunciato dai profeti come Luce e Sole. La collocazione del Natale cristiano, infatti, è basata sulla decisione politica di festeggiare Cristo lo stesso giorno della festa in onore di Mitra per sovrapporre, ed anche sostituire, l'amore per Cristo all'amore per Mitra. L'accostamento del sole (simbolo del dio Mitra) al Cristo "Sole di giustizia" (come lo definisce il Profeta Malachia)era abituale, come ci testimonia l'autore cristiano più agguerrito, Tertulliano.
La grande differenza fra la festa ebraica e quella cristiana che avvengono più o meno nello stesso periodo, consiste nel fatto che i motivi delle celebrazioni non sono molto diversi :
- Hanukkah è la celebrazione di un diverso tipo di miracolo, e cioè che dopo la sconfitta di Giuda Maccabeo dei Siriani, il Secondo Tempio in Giudea fu ricostruito e durante la consacrazione, bisognava accendere una menorah, dove bruciare le sue candele ogni sera. Ma nonostante ci fosse olio a sufficienza per tenere le candele accese una sola notte, esse bruciarono per otto notti e quelle otto notti si celebrano ogni anno durante Hanukkah.Il Natale invece,celebra la nascita di Gesù, il figlio di Dio e per i cristiani, si tratta del miracolo più grande, ed è la più importante delle loro feste, oltre alla Pasqua.
Ma anche se esistono inoltre tracce scritte che attestano che la Chiesa di Roma celebrò il Dies Natalis Christi (« giorno della nascita di Cristo ») il 25 dicembre 336 dopo Cristo, cioè 62 anni dopo la creazione del Dies Natalis Solis Invicti pagano. Gli antichi romani dunque, credevano che il sole giunto al solstizio d’inverno dovesse quasi scomparire dal mondo dei terrestri e lasciare tutti nell’angoscia delle tenebre. Allora propiziavano il sole con luminarie notturne perché il sole non abbandonasse e ritornasse a far vivere la terra e le luci dovevano propiziare il ritorno del sole. Questo non vuol dire che i cristiani tentarono di sostituire una festa pagana con una cristiana o che cercarono di cristianizzarla. Il fatto che non si siano trovate tracce scritte di celebrazione del Natale prima del 336 d. C., non significa che questa festa non sia stata celebrata precedentemente. Dobbiamo ricordare infatti che tra il 64 e il 313 dopo Cristo, la religione cattolica era illegale in tutto l'impero romano e che i cristiani erano sistematicamente giustiziati con mezzi molto crudeli durante queste persecuzioni. Di conseguenza, i cattolici sono stati costretti a vivere segretamente in nascondigli dentro le catacombe e celebrando segretamente la messa sulle tombe. Quando poi l'Imperatore Costantino con l'Editto di Milano, nel 313, autorizzò il cattolicesimo , i cristiani restarono prudenti : essi ricordavano infatti che le persecuzioni romane cessate nel 186 ripresero poi tre anni più tardi. La prudenza era dunque ovvia, e fu una delle ragioni per cui non abbiamo trovato tracce scritte della celebrazione del Natale anteriore al 336 d. C..
Il fatto che non sono ancora stati scoperti documenti cristiani precedenti che associno l'espressione Natalis Dies (« Natale ») al 25 dicembre è a volte artatamente usata da alcuni per affermare che è stat scelta questa data per cristianizzare la festa della nascita del Sol Invictus.Nella realtà invece, i cattolici avevano fissato la data del Natale al 25 dicembre ben prima che l'imperatore instaurasse il culto romano del sole e prima che egli scegliesse il giorno 25 dicembre come il giorno in cui si sarebbe celebrata la festa del Dies Natalis Solis Invicti. Nel 221 d. C., lo storico cristiano Sisto Giulio Africano (Sextus Julius Africanus) , nel suo resoconto della storia del mondo in cinque volumi (Chronographiai), riporta che i cattolici celebravano già l'Annunciazione il 25 marzo. Ciò significa che, già nell'anno 221 i cattolici consideravano che Gesù Cristo si era incarnato nel seno della Beata Vergine Maria un 25 marzo (giorno tradizionale del suo concepimento) cioè nove mesi prima del 25 dicembre. Dunque, sappiamo che i cattolici consideravano il 25 dicembre come data dell'anniversario della nascita di Gesù Cristo almeno 53 anni prima che l'imperatore Aureliano avesse ufficializzato il culto del Sole invitto e avesse collocato la celebrazione della sua nascita al 25 dicembre. Aureliano istituì questo nuovo culto nazionale perché era consapevole della fine imminente dell'Impero, e sperava dunque che invocare il dio sole sarebbe stata l'occasione per tutti i suoi sudditi di riunirsi attorno alla fede in una divinità portatrice di vita che rinascesse ogni anno.La scelta del 25 dicembre come data della nascita del Sol Invictus derivava anche dal suo desiderio di concorrenza con la nuova religione obbligatoriamente clandestina ,che attirava un sempre maggior numero di suoi sudditi : infatti la fede dei cattolici perseguitati e la testimonianza che essi rendevano alla Verità sino nelle arene, spingevano numerosi sudditi dell'imperatore ad aggiungersi ad essi nella catacombe e a celebrare la messa di Natale con essi. Persino Clodoveo scelse questo giorno per farsi battezzare, in modo da rinnegare solennemente il paganesimo, adottando pubblicamente il cristianesimo e divenire figlio della Chiesa cattolica. Col suo battesimo, il nostro primo re ha legato la nascita della Francia alla nascita di Cristo.
Marilina Fenice Grassi
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