venerdì 8 giugno 2018

#aruspicioracolieprofezie



di Stefano Davidson

e poi non mi si dica non lo si sapeva da mò...
dalla mia timeline:
Mercoledì 23 settembre 2015
alle ore 14:22 UTC+02
Ma le dimissioni del Ministro dei Trasporti teutonico e la cancellazione della Cancelliera a quando? Ma i tedeschi non erano quelli che facevano la morale? E l'indebitamento di Deutsche Banke per 55.000 miliardi di Euro come lo spiegano (quelli di MPS sono ladri di polli in confronto)? Ps: il Ministero dei Trasporti nega di aver mai saputo dei dati taroccati. Mi chiedo quindi a chi venissero inviati tali dati e chi li dovesse analizzare. Già che ci siamo ridiamo una controllatina ai conti dello Stato tedesco? Così giusto per stare a sentire TUTTI gli economisti ( Prof. Raffelhueschen per primo) che da sempre ne denunciano i trucchetti!
giovedì 1 ottobre 2015
alle ore 1:13 UTC+02
E adesso che Deutsche Banke (esposta a derivati per 70.000 miliardi di euro, ovvero poco meno di venti volte il PIL tedesco) licenzierà 23.000 dipendenti, un quarto esatto del totale, cosa dirà la teutonica cimosa ?
PS: l'Amministratore Delegato è già stato ampiamente defenestrato.
sabato 10 ottobre 2015
alle ore 19:30 UTC+02
A quelli che "ma i tedeschi sono persone serie"...
Iniziamo da Volkswagen che comunque non era nuova a comportamenti poco trasparenti. Non tutti ricordano che la casa tedesca fu oggetto di un miracoloso rialzo poco dopo la crisi Lehman brothers. Nel 2006 Porsche arriva a detenere oltre il 30% Volkswagen, pur essendo molto più piccola. Due anni dopo, annuncia di aver raccolto in segreto oltre il 43% più un 31% tramite derivati. La scalata a Volkswagen costa a Porsche oltre 13 miliardi e mette in difficoltà gli investitori a breve termine. Chi infatti aveva venduto titoli Volkswagen senza detenere i titoli, ma facendoseli prestare da altri operatori, si trova impossibilitato a coprire le posizioni perché sul mercato rimangono ben pochi titoli disponibili per gli stock lender. Risultato? Il titolo Volkswagen sale del 500% e quando scoppia la crisi finanziaria, le banche chiedono a Porsche di rientrare dal debito. E chi corre in aiuto di Porsche? Proprio Volkswagen! Il colosso bancario tedesco Deutsche Banke oltre all'esposizione ormai nota per 70mila miliardi di euro ai derivati tossici, ha pagato oltre 2,5 miliardi di euro al governo Inglese e agli Stati Uniti per aver manipolato gli indici che regolano i prestiti tra banche e i mutui. La Deutsche Bank era già stata multata nel 2013 dalla commissione UE per aver manipolato i tassi di interesse assieme ad altre banche europee. L'amministratore delegato di Deutsche Post, Klaus Zumwinkel, venne arrestato nel 2008 per evasione fiscale. L'ammontare dell'evasione è stimato in 10 milioni di euro, trasferiti in conti in Liechtenstein e altri paradisi fiscali come le isole Cayman. Il colosso farmaceutico tedesco Bayer è stato spesso al centro di scandali. Il più clamoroso e costoso è sicuramente quello legato alla pillola anticoncezionale Yasmin. Le cause di risarcimento, dopo che sono state accertate le correlazioni tra l'uso della pillola e l'insorgere di trombosi ed embolie, sono oltre 10 mila nei soli Stati Uniti. La casa produttrice di veicoli pesanti Maschinenfabrik Augsburg-Nürnberg (meglio conosciuta con la sigla MAN) è stata accusata di corruzione nel 2009 per aver distribuito bustarelle al fine di vincere importanti contratti di fornitura. Il colosso tedesco ha pagato 150 milioni di euro per chiudere il processo. A questi vanno aggiunti i 500 mila euro versati in beneficienza dall'allora Amministratore Delegato Hakan Samuelsson. Anche Siemens aveva la bustarella facile. Per aggiudicarsi importanti appalti in occasione delle Olimpiadi greche del 2004, Siemens ha sborsato circa 1,3 miliardi di euro ai funzionari ellenici. L'inchiesta greca non solo ha provocato il collasso dei vertici dell'azienda, ma ha anche portato alla luce l'usanza tedesca di ricorrere alla corruzione per aggiudicarsi i migliori appalti. Anche la Krauss-Maffei Wegmann, colosso dell'industria ferroviaria e bellica tedesca, è stata accusata nel 2013 di aver corrotto i vertici della difesa Greca per la fornitura di sottomarini Poseidon e carri armati Tiger. Serve altro? Un dolcino? Un ammazza caffé?
Mercoledì 20 aprile 2016
alle ore 15:59 UTC+02
Deutsche Banke come si sa ha un esposizione ai derivati tossici per 43.000 miliardi di euro (20 volte il PIL tedesco. Il che significa che per ripianare la prossima deflagrazione dell'economia tedesca non gli basterebbe il MES ma ogni teutone dovrebbe lavorare gratis per 20 anni) quindi ogni sua mossa parte da questa consapevolezza e dall'intenzione (come suo costume - cfr riunificazione con DDR a spese altrui) di far pagare agli altri la propria dissennatezza millenaria.
Mercoledì 8 giugno 2016
alle ore 0:41 UTC+02
Dai segnali che si avvertono ripeto che la Germania per salvare se stessa cui non basterebbe il MES per uscire dalla voragine che provocherà tra non molto l'esposizione di Deutsche Banke ai derivati tossici (per una cifra pari a 20 volte l'intero PIL tedesco) sta per sfilarsi dall'Euro a sorpresa, con quanto questo provocherà ai Paesi dell'area in termini di svalutazione automatica della moneta che sta sostituendo il dollaro della FED in troppe transazioni internazionali. La Germania nel contempo si stamperá i suoi Marchi e grazie all'acquisto massiccio di questi da parte non solo della Banca degli Stati Uniti ma anche di tutti quelli che li compreranno perché "la Germania è forte", non subirà contraccolpi politici nel breve termine. A lungo andare però s'inginocchiera come il resto d'Europa visto l'imminente problema delle pensioni che si sta abbattendo sull'economia tedesca (assolutamente ed artatamente truccata).
Ecco un po' di segnali:
La Germania ha abbassato i tassi di interesse per i depositi delle banche dell’Eurozona, sta acquistando direttamente titoli emessi da imprese private e pare stia iniziando addirittura a fornire liquidità direttamente ai cittadini con potere di acquisto medio-basso, disponibili ad aumentare la domanda dei consumi e la disponibilità ad investimenti privati. Sempre Berlino sta suggerendo sgravi d’imposta che incoraggino investimenti pubblici. Pare evidente l'inversione di rotta decisa n'est pas?.
Mercoledì 13 dicembre 2017
alle ore 2:48 UTC+01
#ANALysis
Gli analisti di Deutsche Bank hanno pubblicato un’analisi approfondita sui fattori che scateneranno la prossima crisi finanziaria, ipotizzando anche il momento nel quale questa scoppierà e come il mondo potrebbe rispondere per non farsi travolgere. (su wallstreetitalia) Ricordo en passant che Deutsche Banke ha un'esposizione pari a 55mila miliardi di derivati. Ciò vale a dire una cifra che vale 15 volte il Pil della Germania e oltre duemila volte la sua capitalizzazione. In pratica per pagare il debito, senza calcolare gli interessi, tutti i tedeschi e tutti i lavoratori esteri presenti in Germania dovrebbero lavorare completamente gratis per 15 anni. e ipotizzano... etuttod'untrattoilcoro mavaffanculova! UndplötzlichderChor! aberfickdichgehen!
Stefano Davidson

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