sabato 11 dicembre 2021

Svezia il green pass è sottopelle


Portare con sé il certificato di vaccinazione COVID in un chip impiantato sottopelle non è più fantascienza. In Svezia vi sono persone che già godono, si fa per dire, di questa comodità. Chi ha un chip sottocutaneo può aprire porte senza chiavi, pagare senza contanti, esibire abbonamenti in palestra e documenti d'identità senza alcun pezzo di carta e senza dover tirare fuori il proprio cellulare. In Svezia è sempre più diffusa l’usanza di inserire nel corpo un chip con diversi tipi di informazioni, fra cui quella che ultimamente va per la maggiore, ovvero il cosiddetto green pass. Sebbene il paese scandinavo in seguito alla dichiarata pandemia abbia evitato lockdown e obblighi di mascherine con risultati non peggiori rispetto al resto d’Europa, dal 1° dicembre anche il governo di Stoccolma ha imposto l’obbligo del passaporto vaccinale anche se limitato agli eventi con oltre 100 persone. Il chip sottocutaneo potrebbe essere esteso in futuro per il trattamento di altri dati personali tra cui quelli bancari, fiscali e previdenziali e a tutti gli altri servizi che prevedano controlli per l’accesso in determinati luoghi. A tal proposito è già partita una campagna pubblicitaria che mira ad estendere capillarmente l’impianto cutaneo nella popolazione entro la ormai fatidica data del 2030. Anche l’agenzia DARPA, il braccio scientifico dell'esercito statunitense, ha lavorato su dispositivi impiantabili per uso sanitario. E del resto lo stesso pioniere del "Great Reset", Klaus Schwab, cita nei suoi libri il microchip impiantabile come lo strumento che rappresenta l'obiettivo finale.


 

Nessun commento:

Posta un commento

Rotterdam - Disinformazione democratica

    Rotterdam - Disinformazione democratica Nei giorni scorsi tutte le televisioni (ad iniziare dal TG di SKY) e i giornali (e non soltanto...