2 Maggio 2016
Stefano Tronconi
Tutto come da copione.
Salvatore potrà finalmente rientrare in Italia perché il governo
indiano (con il conforto della propria Corte Suprema sancito
nell'udienza di settimana scorsa) aveva dato la disponibilità in tal
senso il 30 e 31 Marzo scorsi. E la Corte Arbitrale de L'Aja ne ha
doverosamente preso atto.
Il mondo dell'informazione italiano,
che per oltre quattro anni non ha mai capito niente dell'evolversi della
vicenda, nel fornire oggi l'anticipazione ci informa anche che “le
misure che renderanno possibile il rientro dovranno essere concordate
tra i due Paesi”.
Anche qui, tutto come da copione.
Va
riconosciuta la grande capacità dell'India di gestire politicamente
l'uscita da una vicenda che avrebbe avuto tutti gli elementi per
metterla in grande imbarazzo di fronte al mondo intero (ricordo che
Latorre e Girone sono stati accusati di un delitto mai commesso con
prove fabbricate a tavolino dalla leadership politica del partito del
Congresso del Kerala).
L'India ha mostrato per quattro anni
tutta la sua prepotenza e la sua arroganza, ma anche la sua intelligenza
e la sua capacità di gestire una situazione divenuta delicatissima per
il Paese una volta uscite le prove dell'innocenza dei Marò nella
primavera del 2013.
L'Italia ha mostrato per quattro lunghi anni
non solo la solita assenza di coraggio e dignità nel portare alla luce
la verità, ma ha mostrato anche una clamorosa mancanza di intelligenza
nel gestire a proprio vantaggio ( e dei fucilieri di marina) una
situazione in cui non è riuscita a proteggere neppure due innocenti
(figuriamoci cosa sarebbe stato se i marò fossero davvero stati
responsabili della morte dei pescatori!).
Probabilmente il
rientro effettivo di Salvatore Girone richiederà ancora qualche giorno
(come scritto in precedenza possibile che per questioni politiche
interne indiane si vada a dopo il 16 Maggio, data prevista per le
elezioni in Kerala).
Per restare al di sopra di ogni polemica politica, il governo indiano demanderà infatti interamente alla propria Corte Suprema la decisione formale sulle “misure che renderanno possibile il rientro” anche se queste ricalcheranno ovviamente quella già stabilite dalla stessa Corte Suprema indiana per Massimiliano Latorre.
Per restare al di sopra di ogni polemica politica, il governo indiano demanderà infatti interamente alla propria Corte Suprema la decisione formale sulle “misure che renderanno possibile il rientro” anche se queste ricalcheranno ovviamente quella già stabilite dalla stessa Corte Suprema indiana per Massimiliano Latorre.
Tutto da copione, scrivevo all'inizio.
In questa brutta storia non trionfa e non trionferà la verità.
Il governo indiano ne esce con la gran bella figura del Paese forte, ma magnanimo che acconsente al rientro in Italia anche del secondo fuciliere.
Questa povera Italia porta a casa la solita figura pietosa agli occhi del mondo prolungatasi per oltre quattro anni.
In questa brutta storia non trionfa e non trionferà la verità.
Il governo indiano ne esce con la gran bella figura del Paese forte, ma magnanimo che acconsente al rientro in Italia anche del secondo fuciliere.
Questa povera Italia porta a casa la solita figura pietosa agli occhi del mondo prolungatasi per oltre quattro anni.
Devo dire che dopo tre anni di lotta contra i mulini a vento
dell'idiozia collettiva che sembra governare ed informare questo Paese
la cosa mi lascia quasi indifferente.
Sono infatti più che mai felice per il prossimo rientro di Salvatore, malgrado tutto e malgrado tutti.
Sono infatti più che mai felice per il prossimo rientro di Salvatore, malgrado tutto e malgrado tutti.
A presto Salvatore!!!!
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