venerdì 20 maggio 2016

Bollettino Radio Vaticana , Lombardi : Stimava Papa Francesco

Si è spento oggi il leader dei radicali italiani Marco Pannella: aveva 86 anni. Da mesi in lotta con un tumore ai polmoni e uno al fegato, ieri era stato ricoverato in una struttura sanitaria romana a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute. La notizia è stata data da Radio Radicale. Il premier Renzi lo ricorda come "un grande leader politico, un leone della libertà, un protagonista transnazionale che ha segnato la storia dell’Italia con battaglie talvolta controverse ma sempre coraggiose e a viso aperto”. Noti i suoi scioperi della fame e della sete con cui era solito manifestare il proprio impegno antiproibizionista, contro la pena di morte, a favore dei carcerati, dell'aborto, del divorzio e dell'eutanasia.
Vicinanza a Pannella in occasione del suo ultimo compleanno, lo scorso 2 maggio, oltre che dal presidente della Repubblica Mattarella e da esponenti delle varie forze politiche italiane, era stata espressa da Papa Francesco. Il Papa gli aveva inviato una copia del libro-intervista con Andrea Tornielli "Il nome di Dio è misericordia" e una medaglia con la Madonna e il Bambino Gesù. Nel 2014, il Papa lo aveva chiamato per informarsi delle sue condizioni di salute durante uno sciopero della sete. Sulla figura di Marco Pannella, ascoltiamo il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi: 
Marco Pannella è una persona con cui ci siamo trovati spesso in passato su posizioni discordanti, ma di cui non si poteva non apprezzare l’impegno totale e disinteressato per nobili cause, ad esempio quella a cui si è molto dedicato negli anni recenti, in favore dei carcerati. A questo proposito l’on. Pannella diverse volte ha voluto incontrarmi proprio per testimoniare personalmente con molto entusiasmo la sua grandissima ammirazione per il Papa Francesco, per la sua attenzione ai carcerati e l’impegno per il rispetto della loro dignità, come pure più generalmente per tutte le persone i cui diritti sono violati o conculcati. Lo ricordo quindi con stima e simpatia, pensando che ci lascia una eredità umana e spirituale importante, di rapporti franchi, di espressione libera e di impegno civile e politico generoso, per gli altri e in particolare per i deboli e i bisognosi di solidarietà.

Fonte Radio Vaticana


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