Tsipras ha definitivamente gettato la maschera, divenendo l'ennesimo collaborazionista della Troika in Grecia.
Il Parlamento greco ha approvato ieri un nuovo pacchetto di misure di austerità che contiene tra le altre cose 1,8 miliardi di ulteriori aumenti fiscali - tra cui quelli su caffè, birra, sigarette elettroniche e molti generi alimentari confezionati, dal gelato alle marmellate. Sono state inserite, inoltre, regole automatiche per il fondo per le privatizzazioni richieste (imposte) dal Terzo Memorandum, oltre alla clausola di salvaguardia che scatterà nel caso in cui gli obiettivi di bilancio non dovessero essere rispettati.
La resa di Syriza è definitiva e incondizionata.
Il partito di Tsipras ha semplicemente deciso di continuare a fare quello che ha distrutto il paese negli ultimi anni di governo Pasok-Nuova Democrazia. Il tutto per continuare ad accedere al nuovo piano di non salvataggio della Troika che, come i precedenti, finiranno per il 95% nelle banche (dati recenti ESMT). Dei 215 miliardi complessivi dei tre piani di salvataggio approvati per la Grecia, non lo si ricorda mai abbastanza, meno del 5% è finito nelle casse del Paese.
Il fallimento di Syriza e la totale indifferenza verso il referendum in cui il popolo greco aveva rigettato a grande maggioranza l'austerità imposta, dimostra quello che il Movimento 5 Stelle ripete da tempo: non può esserci lotta all'austerità credibile all'interno della zona euro, perché euro e massacro sociale per l'Europa del sud sono due facce della stessa medaglia.
Mentre il popolo greco esausto e allo stremo delle forze era fuori a protestare ancora una volta, in Parlamento Syriza ha compiuto la sua ultima metamorfosi, divenendo di fatto quell'Ancien Regime che per anni aveva dichiarato di voler sconfiggere. Ieri Tsipras è definitivamente divenuto Samaras, un nuovo Quisling greco nelle mani della Troika.
fonte http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/esteri/2016/05/tsipras-il-nuovo-volto-della-troika-in-grecia.html
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