L’Unione Europea ha radici cristiane ed è importante andare a votare il prossimo 23 giugno durante il referendum sul Brexit, ovvero per la permanenza o meno del Regno Unito nell’Ue. Lo scrivono i vescovi di Inghilterra e Galles in una nota diffusa al termine della loro Assemblea Plenaria, svoltasi presso la Hinsley Hall di Leeds dall’11 al 14 aprile.
Esercitare il voto pensando al bene comune
Sottolineando la natura “storica” di questo referendum, che avrà conseguenze “per le generazioni future”, i vescovi – citati dall’agenzia Sir – chiedono ai 5 milioni di fedeli cattolici di pregare perché lo Spirito Santo li guidi quando andranno alle urne. Al contempo, i presuli ricordano ai cattolici “il contributo che l’Ue ha portato alla pace in Europa occidentale”. La Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles cita, poi, le parole rivolte da Papa Francesco al Parlamento Europeo, il 25 novembre 2014, relative agli ideali di pace, sussidiarietà e solidarietà che hanno guidato, fin dall’inizio, il progetto Ue: di qui, i presuli inglesi chiedono ai cattolici di informarsi sugli argomenti a favore e su quelli contrari al Brexit “esercitando il voto pensando al bene comune di tutti”.
Referendum non è solo economico. Tutelare dignità della persona
“Abbiamo bisogno di costruire un'Europa che ruota attorno non all'economia, ma alla sacralità della persona umana, attorno a valori inalienabili – scrivono i vescovi - Tutti noi abbiamo la responsabilità di mantenere la dignità della persona umana al centro del dibattito. Dobbiamo chiederci, di fronte ad ogni problema, ciò servirà meglio la dignità di tutte le persone, sia in Europa e oltre”. “Questo referendum è quindi molto di più di economia”, scrive la Chiesa inglese, ribadendo che “le nazioni europee hanno radici profondamente religiose” e che “l’Europa ha duemila anni di cultura cristiana che ha formato il continente”.
Nel 2018, Congresso eucaristico nazionale
Sempre in occasione della Plenaria, i presuli hanno riflettuto sull’esortazione apostolica “Amoris laetitia”, siglata da Papa Francesco il 19 marzo e pubblicata l’8 aprile. Un documento – affermano i vescovi inglesi – che “offre grande aiuto e incoraggiamento alle famiglie nei loro impegni quotidiani”. Inoltre, la Conferenza episcopale annuncia il Congresso eucaristico nazionale che si terrà in Inghilterra e Galles nel 2018, in risposta all’appello dell’incontro di Cebu dello scorso gennaio.
In preghiera per i 90 anni della Regina Elisabetta II
Quanto al 90.mo genetliaco della Regina Elisabetta II, che ricorrerà giovedì 21 aprile, i vescovi invitano tutte le parrocchie a pregare per la sovrana, in particolare nel week-end dell’11 e 12 giugno. In quest’ottica, i presuli incoraggiano la diffusione del libretto “La regina servitrice e il Re che lei serve”, curato dalla Società biblica, l’associazione Hope e l’Istituto londinese per il cristianesimo, nel quale la sovrana parla, per la prima volta, pubblicamente, della propria fede.
A maggio, Settimana di preghiera per l’evangelizzazione
Infine, la Conferenza episcopale ha chiesto al Dipartimento per il dialogo e a quello per l’evangelizzazione di collaborare per un’iniziativa che risponda al Cortile dei Gentili, voluto dall’allora Papa Benedetto XVI come momento di confronto tra credenti e non credenti, e raccomandano ai fedeli di pregare per la Settimana di preghiera per l’evangelizzazione, promossa dalla Chiesa di Inghilterra, che si terrà nell’ultima settimana prima di Pentecoste dall’8 al 15 maggio prossimi.
A cura di Isabella Piro - Marilina Lince Grassi
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