mercoledì 9 gennaio 2019

NIGEL FARAGE SVELA AL PARLAMENTO EUROPEO LA CORRUZIONE PORTATA DA SOROS



In questo video, che riprta il proprio intervento al parlamento europeo, purtroppo in inglese, Nigel Farage, ex leader dello UKIP; rivela la corruzione del parlamento stesso ad opera di George Soros e della sua Open Society .
Farage ricorda che :
  • Open Society ha auto 42 meeting con membri della commissione europea;
  • che in una pubblicazione della Open Society ha affermato di avere contatti ed influenza su 226 membri del parlamento europeo, praticamente 1/3 dei membri è “Amico” di Soros.

Quindi, in nome della competa e totale trasparenza finanziaria, che era il tema del dibattito in corso, Nigel Farage ha annunciato di aver scritto a tutti questi 226 membri del parlamento per chiedere alcune “Pretty Fair Questions” “Domande Piuttosto Opportune”:
  • Avete mai ricevuto fondi, diretti o indiretti dalla Open Society?
  • A quanti eventi organizzati dalla Open Society avete partecipato?
  • Quali membri della Società, incluso George Soros in persona, avete incontrato?
Quindi Nigel Farage chiede una commissione speciale d’inchiesta perchè “Potremmo assistere al più grande fenomeno di collusione politica della Storia“.
Ecco il video.

Fonte: scenarieconomici.it
Tratto da: www.politicamentescorretto.info
https://www.saper-link-news.com/nigel-farage-svela-al-parlamento-europei-la-corruzione-portata-da-soros/?fbclid=IwAR2AXRdTmeWJg2VFkrAZS55DqX_ytvokHGelqXdQhHJIiNUONOAGC9rpOEw

Il Comunismo e il Nuovo Ordine Mondiale: La frode utopistica di Wall Street - School of Darkness di Bella Dodd


"School of Darkness" "La Scuola delle Tenebre" by Bella Dodd




"Un idealista è incorreggibile: se è allontanato dal suo paradiso farà un ideale del suo inferno"
- Friedrich Nietzsche -

Leggendo questo scritto attentamente si riesce a cogliere tutti i subdoli sistemi che vengono utilizzati, ieri come oggi, per portare a termine il disegno infernale che hanno in mente, più ci ritorno sopra più mi rendo conto che quì è tutto spiegato e non ci sarebbe bisogno di cercare oltre, i meccanismi sono descritti benissimo.
Il tutto abilmente programmato ed orchestrato dai "soliti" noti giocando con l'ignoranza ed i "soliti" sistemi validi sin dal tempo dell' Impero Romano : "Dividi et Impera", "Panem et Circensem" con l'obiettivo intermedio del controllo delle masse, su quello definitivo soprassiederei, l'argomento è infinito, seguiranno inevitabili approfondimenti.
Arturo Navone

Il Comunismo e il Nuovo Ordine Mondiale: La frode utopistica di Wall Street
di ©Henry Makow Ph.D.[1] e ©Alessandro D’Ovidio [2] Tutti i diritti sono riservati.

PREMESSA
Questo non è un tipico documento anticomunista. Gli autori, lungi dall'ingrossare le fila dei compiacenti esaltatori di un modello capitalista giunto ormai al capolinea, desiderano solo denunciare chi contribuì a fare dell'auspicabile "liberazione delle masse oppresse" uno strumento per un loro maggiore asservimento.

LA SCUOLA DELLE TENEBRE
C'è un libro scritto da Bella Dodd, una donna americana, e pubblicato nel 1954 con l'emblematico titolo di "School of Darkness" (la Scuola delle Tenebre), che rivela come il comunismo non fu altro che una farsa perpetrata dai finanzieri internazionali"per controllare l'uomo comune" e promuovere la tirannia mondiale. Questo importante libro è ovviamente esaurito ed è introvabile persino nel circuito dell'usato.

Il libro “The school of Darkness” è esaurito ed introvabile ma può essere letto online su : Roman Catholich Eroes o scribd.com
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BELLA DODD
Ma chi era Bella Dodd ? Nacque in Italia nel 1904, in una fattoria nei pressi di Potenza, in Basilicata, e fu battezzata con il nome di Maria Assunta Isabella Visono. All'età di circa sei anni fu inviata al padre, che resideva a New York. Donna brillante e scrupolosa, si laureò alla Facoltà di Legge dell'Università di New York. Fu in seguito a capo dell'Unione degli Insegnanti dello Stato di New York e membro, fino al 1949, del Consiglio Nazionale del Partito Comunista degli Stati Uniti (CPUSA). Morì nell'aprile del 1969.

L'ALLEANZA TRA GRANDI CAPITALISTI E COMUNISTI
La prova del trasferimento di fondi dai banchieri di Wall Street alle attività rivoluzionarie internazionali è ormai definitivamente assodata. C'è per esempio una dichiarazione, avvalorata da un cablogramma, di William Boyce Thompson, un direttore della Federal Reserve di New York, nonché forte azionista della Chase Bank (controllata da Rockefeller), secondo la quale egli stesso contribuì per 1 milione di dollari alla propaganda della Rivoluzione Bolscevica.
Si potrebbe anche citare John Reed, il membro americano del Comitato Esecutivo della Terza Internazionale, il quale venne finanziato e sostenuto da un banchiere di New York di nome Eugene Boissevain.

Il "Times" (10 marzo 1920) confermò il complotto:
"Si può considerare ormai come accettato che la rivoluzione bolscevica del 1917 è stata finanziata e sostenuta principalmente dall’alta finanza ebraica attraverso la Svezia: ciò non è che un aspetto della messa in atto del complotto del 1773"
Estrema importanza assume, sempre al riguardo della rivoluzione russa del febbraio del 1917, il fatto che, non affatto casualmente, il governo fosse costituito principalmente da massoni, tra questi risaltava Kerensky. E’ anche rivelatore il libro "Rossija nakanune revoljucii" di Grigorij Aronson, che fu pubblicato nel 1962 a New York e che riporta delle missive di E. D. Kuskova, moglie del massone Prokopovic, legato da grande amicizia al confratello Kerensky. In una di queste lettere, datata 15 novembre 1955, si legge:
"Avevamo la ‘nostra’ gente dappertutto. (...). Fino a questo momento il segreto di questa organizzazione non è stato mai divulgato, eppure l’organizzazione era enorme. Al tempo della rivoluzione di febbraio tutta la Russia era coperta da una rete di logge".
L'apparente contraddizione dei legami tra prominenti capitalisti e il comunismo fu commentata da Lenin secondo la dialettica *hegeliana:
"Esiste anche un'altra alleanza - a prima vista strana e sorprendente - ma se ci pensate sopra è in effetti ben fondata e semplice da capire. Questa è l'alleanza tra i nostri capi comunisti e i vostri capitalisti".
Zionism versus Bolshevism - Winston Churchill,
Illustrated Sunday Herald, 8 febbraio 1920, pag. 5

«Questo movimento tra gli ebrei non è affatto nuovo. Dai giorni di Spartacus-Weishaupt a quelli di Karl Marx, di Trotsky, di Bela Kun, di Rosa Luxemburg e di Emma Goldman, questa cospirazione mondiale per il rovesciamento della civiltà e per la ricostituzione della società sulla base di uno sviluppo frenato, di una malevolenza invidiosa e di un'impossibile uguaglianza è costantemente avanzata. Essa ha avuto un ruolo assolutamente riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione Francese.È stata la molla di ogni movimento sovversivo durante il XIX secolo, e ora finalmente questa banda di straordinarie personalità che provengono dalla malavita delle grandi città d'Europa e d'America hanno preso per i capelli i russi e sono praticamente divenuti i padroni incontrastati di quell'enorme impero. Non c'è bisogno di esagerare la parte che ha giocato nella creazione del bolscevismo e la proposizione reale circa della Rivoluzione russa, da questi internazionali e per la maggior parte degli ebrei atei, è certamente molto grande; probabilmente supera tutti gli altri. Con la notevole eccezione di Lenin, la maggior parte delle figure di spicco sono ebrei. Inoltre, la principale ispirazione e forza motrice proviene dai capi ebrei. Così Tchitcherin, un puro russo, è eclissato dal suo nominale subordinato Litvinoff, e l'influenza di russi come Bukharin o Lunacharski non può essere paragonata con il potere di Trotsky o di Zinovieff, il dittatore della Cittadella rossa (Pietrogrado) o di Krassin o Radek, tutti gli ebrei. Nelle istituzioni sovietiche la predominanza degli ebrei è ancora più sorprendente. E il primo piano, se non addirittura il principale, parte del sistema del terrorismo applicato dalle Commissioni Straordinarie per la lotta Contro-Rivoluzione [Ceka] è stata presa dagli ebrei, e in alcuni casi degni di nota da ebree. Lo stesso risalto il male è stato ottenuto da ebrei nel breve periodo di terrore durante il quale Bela Kun governò in Ungheria. Lo stesso fenomeno è stato presentato in Germania (in particolare in Baviera), per quanto questa follia è stato permesso di preda sulla prostrazione temporanea del popolo tedesco. Anche se in tutti questi paesi ci sono molti non ebrei ogni minima parte così male come il peggiore dei rivoluzionari ebrei, il ruolo svolto da questi ultimi, in proporzione al loro numero nella popolazione è sorprendente».
Didascalia della fotografia di accompagnamento :
"Mr. Churchill ispeziona il suo vecchio reggimento, il 4° ussaro, ad Aldershot la scorsa settimana".
Vladimir Il'ič Ul'janov
alias Vladimir Lenin
alias Nikolaj Lenin
Per quanto incredibile possa sembrare, la Rivoluzione Bolscevica fu sovvenzionata persino con capitali britannici!
Ma c'è di più... I maggiori progetti edilizi del primo piano quinquennale del regime bolscevico furono realizzati esclusivamente grazie alla tecnologia e ai materiali americani. Persino Stalin ammise che i due terzi del fabbisogno vennero dall'occidente.
A questo punto sorge spontanea la domanda: Per quale recondito motivo dei grandi capitalisti, tra i quali spiccava l'impero finanziario J. P. Morgan, patrocinarono i comunisti? Gary Allen fornisce questa spiegazione:
"Se si riconosce che il comunismo non è un programma per la condivisione del benessere, bensì un metodo per il suo controllo, allora l'apparente paradosso del super-ricco che promuove il comunismo non è più tale. Diventa il logico, persino il perfetto strumento per megalomani in cerca di potere. Il comunismo non è il movimento delle masse oppresse, ma dell'élite economica".
Il grande scrittore russo Aleksandr Solgenitsin denunciò pubblicamente a New York come
"L'intera esistenza dei nostri aguzzini (i capi comunisti) è sempre dipesa dall'assistenza economica del mondo occidentale".
Enfatizzò le sventure del suo popolo con queste parole:
"Noi siamo schiavi dalla nascita. Siamo nati schiavi. Non sono più giovane, e anch'io sono nato schiavo; ciò è ancor più vero per i più giovani. Noi siamo schiavi, ma aneliamo alla libertà. Voi però siete nati liberi.Se è così, perchè allora aiutate i nostri aguzzini?".
COME I FAUTORI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE UTILIZZANO LA DIALETTICA HEGELIANA
Secondo la dialettica hegeliana una forza esistente (la tesi) genera una forza contrapposta (l'antitesi). Il conflitto tra le due forze genera una sintesi. L'illustrazione sottostante evidenzia l'uso che l'élite mondialista fece della dialettica hegeliana :
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Élite mondialista
Tesi                                                                 Antitesi
La Russia marxista                                          La Germania nazista
II Guerra Mondiale
1917 La Rivoluzione Bolscevica        1933 Hitler conquista il potere
Gli USA patrocinano e sovvenzionano     Gli USA sovvenzionano il
l'URSS dal 1920 in poi                             nazionalsocialismo
Profitto / Sintesi
La tragedia del II conflitto mondiale agevola la creazione delle Nazioni Unite, un passaggio importante verso la realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale.
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COSA BELLA DODD AFFERMA NEL SUO LIBRO
Dodd descrive il Comunismo come uno "strano culto segreto" il cui obiettivo è la distruzione della Civiltà Occidentale. Milioni di ingenui idealisti (gli"innocenti") sono da esso raggirati con il pretesto dell'aiuto ai bisognosi, mentre in realtà il vero scopo è l'esercizio del potere fine a se stesso. Ciò è testimoniato anche dal fatto che Dodd constatò come nella sede del partito non fosse condotta alcuna ricerca sociale. Le fu spiegato che "Il nostro non è un partito riformista, ma rivoluzionario". (163)
Afferma anche : «la cospirazione comunista non sia altro che una delle ramificazioni di una cospirazione molto più vasta».
Quale? Non sembri strano se rispondiamo: quella dell'Alta Finanza mondialista.

Bella Dodd Explains Mind Control

*E' possibile attivare la traduzione dei sottotitoli dalle impostazioni. Traduzione :
"Questo è convincere un essere umano ... l'intera questione dell'attacco alla mente, in modo che la mente reagisca in modo simile quando determinati stimoli vengono dati alla mente. Adesso Pavlov era interessato alla questione dei cani da test. Voleva vedere cosa succede quando un cane ha fame e un pezzo di carne viene messo davanti alla sua bocca. E lo avrebbe messo alla prova con le temperature e le reazioni nervose e così via e così via. Ora quello che farebbe è prendere un pezzo di carne e suonare un campanello allo stesso tempo. Ben presto fu in grado di portare via la carne e il cane ebbe la stessa reazione quando suonò il campanello. Quindi, era condizionato. Ora, perché questa cosa riflessa condizionata, ah ... è così importante nelle domande del cervello che lava gli esseri umani? Perché il corpo di un uomo è come un corpo di cane. Sfortunatamente, per il cane, l'uomo aveva qualcosa al di là di lui, ma stanno usando le stesse tattiche nel condizionare le menti delle persone. Come l'uso di certe parole. Per esempio, l'uso della parola "maccartismo" spesso ti fa venire la pelle d'oca quando la parola viene menzionata perché sono stati condizionati in quel modo". - Dr. Bella Dodd -

LA CREAZIONE DI "ESSERI UMANI CONFORMISTI"
Il Partito Comunista opera infiltrando e sovvertendo istituzioni sociali quali le chiese, le scuole, i mass media e il governo. Il suo scopo era quello di"creare un nuovi tipi di esseri umani che si conformino al modello di governo mondiale che fiduciosamente intendeva controllare". (162)
Citando un esempio, Dodd rivelò che 1100 membri del CPUSA furono ordinati preti cattolici negli anni '30. I comunisti sovvertirono anche il sistema educativo americano con l'assoggettamento dei sindacati degli insegnanti e delle associazioni culturali. Solo chi accettava "l'approccio materialistico e collettivista della lotta di classe internazionale" riusciva a mettersi in luce in tali strutture. (98)
Il programma a lungo termine dei comunisti prevedeva invece il coinvolgimento delle donne durante lo sforzo bellico:
"Il partito si adoperò al massimo per convincere le donne ad essere occupate nell'industria. Gli stilisti comunisti crearono per loro dei modelli particolari e i cantautori comunisti scrissero canzoni atte a spronarle... Secondo i loro piani, le condizioni del periodo bellico dovevano inserirsi stabilmente nel futuro programma educativo. La famiglia borghese come unità sociale doveva essere resa obsoleta". (153)
L'ambito famigliare doveva restringersi al partito e allo stato. Dodd diede il suo contributo all'organizzazione del Congresso delle Donne Americane, che fu il precursore del movimento femminista.
"Dato che apparentemente promuoveva la pace, il movimento attrasse molte donne. Ma si trattò in realtà solo di una rinnovata offensiva per controllare le donne americane... Al pari dei giovani e dei gruppi minoritari, esse erano considerate una forza di riserva della rivoluzione per la loro attitudine ad essere facilmente trascinate da sollecitazioni emotive". (194-195)
Il periodo della seconda Guerra mondiale portò il CPUSA a rinunciare definitivamente alla lotta di classe e ad aggregarsi al cosiddetto "campo roosveltiano del progresso", che comprendeva i "capitalisti progressisti".
"Il Partito Comunista cominciò ad assumersi la responsabilità di instaurare una rigida disciplina tra i lavoratori. Nessun datore di lavoro fu più abile o inflessibile dei capi comunisti nel contenere gli scioperi o nel ridimensionare le rimostranze dei lavoratori... In quei anni l'aumento delle paghe era notevolmente inferiore a quello dei profitti e del controllo monopolista sui generi di prima necessità... La produzione bellica era sostanzialmente appannaggio di dieci grandi corporations... i comunisti evitarono diligentemente la diffusione di tale informazione". (153)
"Il periodo bellico fu contrassegnato da uno straordinario coordinamento tra il Partito Comunista e l'élite finanziaria americana. L'élite finanziò una sofisticata agenzia di propaganda, l'Istituto Russo, che aveva sede a New York, in Park Avenue, di fronte a quella del Council on Foreign Relations** (CFR) di Rockefeller, situato sulla 68.ma Strada. Personalità famose come Vanderbilt, Lamont***, Whitney e Morgan erano in quella sede a stretto contatto con la nomenklatura comunista".(153)
Stalin dissolse il Comintern (l'Internazionale Comunista), su insistenza di Roosevelt, anche per rendere politicamente più "presentabile" il CPUSA. Earl Browder (1934-1945), il suo leader, acquisì un rilievo nazionale e si consultò con i ministri dell'amministrazione di Franklin Delano Roosevelt, presidente degli U.S.A. negli anni critici che vanno dal 1933 al 1945.
Il comune sforzo bellico di U.S.A. e U.R.S.S. doveva porre le basi della creazione del Nuovo Ordine Mondiale. Ma la linea politica mutò inspiegabilmente e Browder divenne un signor nessuno. Apparentemente l'élite finanziaria decise che i tempi non erano ancora maturi per un governo mondiale, mentre una guerra fredda sarebbe stata molto più proficua. A Dodd fu riferito che in futuro il Partito Comunista avrebbe dovuto spesso subire l'opposizione non solo del governo, ma anche dei lavoratori americani.
"Ora compresi che le migliori aspirazioni di servire i lavoratori, che condividevo con migliaia di persone come me, furono tradite proprio da loro... Sono stata dalla parte di coloro che perseguivano la distruzione del mio Paese". (229)
I membri del CPUSA si precipitarono, come topi impauriti, ad adottare la nuova linea di partito. Dodd tentò di abbandonare l'organizzazione ma le fu detto che "Nessuno esce dal partito. O muori o sei sbattuto fuori". (197)
Alla fine Dodd fu espulsa e bollata come "razzista, anti-portoricana, antisemita, nemica dei lavoratori e serva dei padroni". Non c'è forse qualcosa di famigliare in tali accuse? Dopo più di vent'anni di sacrificio indefesso fu lasciata senza famiglia o amici. Il partito era stato la sua famiglia!
"Questa è la chiave per l'asservimento mentale del genere umano. L'individuo è soppresso... egli opera come l'ingranaggio di un meccanismo superiore [un ingranaggio che si può scartare quando non serve più o quando viene ritenuto dannoso]... Non possiede alcuna cognizione dei programmi ideati dal gruppo dirigente per usarlo". (158)
Bella Dodd, Communist Leader on Catholic Church Infiltration

*E' possibile attivare la traduzione dei sottotitoli dalle impostazioni. 

UN POTERE MONDIALE SEGRETO E BEN ORGANIZZATO
Bella Dodd fu alquanto cauta nei confronti di chi, dietro le quinte, manovrava il Partito Comunista. Una volta le fu detto che se avesse perso il contatto con Mosca avrebbe dovuto telefonare a due multi-milionari che vivevano nelle Waldorf Towers. Altrove fa riferimenti ad un "potere mondiale segreto e ben organizzato". Ha evidentemente paura di rivelare troppo, anche perchè sospetta che il suicidio di un leader del CPUSA mascherasse in realtà una esecuzione in piena regola. (172)
Ma lascia sfuggire un probabile indizio. Dodd afferma che tutti i nove piani della sede che il partito possedeva al numero 35 della 12ma Strada erano adibiti agli affari del CPUSA. Il sesto piano era riservato all'ufficio stampa del quotidiano yiddish "Freiheit" "Frayhayt" (Libertà) e alla"Commissione Ebraica"(162) Gli ebrei erano in effetti prominenti tra i comunisti ingenui.
"Ciò che mi divenne chiara fu la collusione tra queste due forze: I comunisti, con il loro progetto di dominio mondiale, e certe forze mercenarie del mondo libero intente a speculare sullo spargimento di sangue". (229)
Dood riferisce, come se "un tassello del puzzle rivelasse l'immagine", la storia della nave "Erica Reed", che rispecchia centinaia di altre. Durante la Guerra Civile Spagnola gli americani donarono fondi per caricare la nave diretta in Spagna di forniture mediche ed alimentari. I comunisti dirottarono invece la nave in Russia. (89)
Dodd aggiunge che la censura è per i comunisti un elemento essenziale.
"Ho spesso visto i dirigenti sfilare libri dagli scaffali delle case dei membri e raccomandare la loro distruzione". (223)
Il comunismo è essenzialmente un losco sistema di controllo da parte dell'élite internazionale. Non fu affatto soppresso durante il periodo del Maccartismo. Si riciclò piuttosto nella Nuova Sinistra, nella Controcultura, nel movimento dei Diritti Civili, in quelli di Liberazione delle Donne e avversi alla guerra. In seguito si mimetizzò nella pletora delle ONG (Organizzazioni Non Governative) sponsorizzate dall'élite, in fazioni dei partiti Repubblicano e Democratico, e nei gruppi Liberal, sionisti, sindacali e dei diritti dei Gay. Questi gruppi, al pari dello stesso CPUSA, sono a struttura piramidale, e in tal modo i loro membri sono ignari di essere usati.
All'obiezione secondo la quale alcuni dei gruppi sopra menzionati si oppongono alla globalizzazione, Dodd riferisce casi in cui il CPUSA ha formalmente sostenuto cause che in realtà desiderava sabotare. (205)
In conclusione, il comunismo fu/è una frode utopistica escogitata da personaggi enormemente facoltosi per boicottare i sogni della gente ordinaria e arrestare il progresso della coscienza umana. Si tratta della medesima congiura che ha innescato le guerre attualmente in corso.
Il comunismo, un precursore del Nuovo Ordine Mondiale, propugna i valori della fratellanza, della pace e dell'eguaglianza al solo scopo di ingannarci. Ha preso il sopravvento sugli occhi, le orecchie, la mente e lo spirito della società. Molto di ciò che viene spacciato come verità nei media e nelle scuole fa parte di questo mostruoso imbroglio. L'espressione "politicamente corretto", ormai universalmente adottata, non è altro che un vecchio concetto del Partito Comunista, un segno di distinzione e di appartenenza all'ortodossia ideologica di quel partito.
Il movimento femminista è comunista sia nelle origini che nello spirito.Esso pretende di difendere i diritti delle donne, mentre in pratica isterilisce entrambi i sessi e distrugge la famiglia, che rappresenta l'unità sociale di base. Anche l'elevazione dell'omosessualità a "stile di vita approvato" per gli eterosessuali fa parte della spudorata frode elitaria progettata per "creare nuovi tipi di esseri umani che si conformino...".
La civiltà occidentale è come una nave che sta affondando in un mare di malvagità, eppure i passeggeri sono troppo frastornati e distratti per accorgersene. Bella Dodd ha avuto il coraggio di suonare l'allarme ben 50 anni fa. Non è mai troppo tardi per iniziare a resistere alla tirannia.
Non esistono scialuppe di salvataggio...


[1]. Il Dott. Henry Makow è un ricercatore impegnato a denunciare i pericoli insiti nel Nuovo Ordine Mondiale.
[2]. Alessandro D’Ovidio è un ex membro del Consiglio Nazionale del P.S.D.I. Si è occupato della difesa dei      diritti dei consumatori e si interessa a temi quali la politica internazionale, l’astroteologia e le società segrete.

*Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), filosofo tedesco, oltre ad aver influenzato Marx è considerato uno dei più geniali pensatori della storia della filosofia.
**E’ da notare come dai tempi di Roosevelt fino ai giorni nostri il CFR abbia dominato qualsiasi amministrazione americana, sia repubblicana che democratica, tanto da essere spesso definito il “governo ombra” degli U.S.A.
***Lamont garantì, nel 1926, un prestito di 100 milioni di dollari a Mussolini. Quello fu un anno particolarmente cruciale per il dittatore.

Tratto dal libro “Rivelazioni non autorizzate” di Marco Pizzuti. Edizione Il Punto D’Incontro 2009 :

Nei primi anni 1950, la signora Bella Dodd ha fornito spiegazioni dettagliate della sovversione comunista della Chiesa. Parlando da ex alto funzionario del Partito comunista americano, la signora Dodd ha detto:
"Nel 1930 abbiamo messo 1100 uomini al sacerdozio, al fine di distruggere la Chiesa dal di dentro."
L'idea era che questi uomini di essere ordinato e di progresso per le posizioni di influenza e autorità come Monsignori e Vescovi. Lei ha affermato che: "Per ora sono nei posti più alti della Chiesa" - dove stavano lavorando per portare avanti il cambiamento, al fine di indebolire l'efficacia della Chiesa contro il comunismo. Ha anche detto che questi cambiamenti sarebbe così drastico che "non riconosce la Chiesa cattolica". Dodd ha dato testimonianza di infiltrazione comunista di Chiesa e Stato davanti alla Commissione Parlamentare Attività Un American nel 1950. Martedì, 5 Agosto, 1952 ha annunciato pubblicamente che il 7 aprile dello stesso anno, fu ricevuta di nuovo nella Chiesa cattolica romana. Non essendo in grado di garantire il suo certificato di battesimo in Italia dopo un'indagine, che è stato quindi condizionale battezzato dal vescovo Fulton J. Sheen nella Cattedrale di St. Patrick, a New York.

L’ombra dell’élite dietro le ideologie di massa
L’inganno del popolo e la rivoluzione tradita

La maggior parte degli esperti politici ritiene che il tracollo dell’URSS abbia comportato il definitivo fallimento degli ideali socialisti e ciò in quanto costoro continuano erroneamente a identificare tale regime con ogni forma possibile di comunismo reale. Ciononostante non possiamo dimenticare il fatto oggettivo che nella ex Unione Sovietica la dottrina socialista non è mai stata applicata veramente. Di fatto, Lenin e tutti gli altri agitatori della rivoluzione che vennero finanziati dai poteri forti tradirono le promesse fatte ai lavoratori e alla classe proletaria, consegnando il comando del Paese a un’élite privilegiata alto borghese. Il socialismo reale infatti avrebbe dovuto eliminare le cause della miseria popolare e abbattere il potere illimitato dei pochi sui molti, ma al di là dei grandi proclami avvenne esattamente il contrario. Appena conclusa la rivoluzione Lenin e Trotsky non fecero altro che smantellare tutte le organizzazioni indipendenti dei lavoratori ponendole fuori legge. Essi istituirono persino uno dei più celebri strumenti di controllo e di terrore sulla popolazione, il KGB, con il quale ridussero il popolo russo a una nuova schiavitù. Lenin realizzò poi una netta separazione tra la classe dirigente e il resto della popolazione, escludendo quest’ultima da qualsiasi concreta possibilità di manifestare il proprio dissenso politico. … La sedicente dittatura del proletariato divenne a tutti gli effetti una dittatura contro di esso e il popolo venne usato come carne da macello per attuare una rivoluzione che proveniva dall’élite borghese. Gli ideali comunisti furono utilizzati cinicamente per ingannare le masse. … Ad accorgersene, però, ci furono, come già visto, anche molti brillanti attivisti comunisti che avevano ingenuamente creduto nella causa della “rivoluzione proletaria”, e tra questi possiamo sicuramente citare la statunitense Bella Dodd (1904-1969), membro del Consiglio Nazionale del Partito Comunista americano (CPU-SA). Bella Dood scrisse infatti “The school of Darkness” (La scuola delle tenebre), uno straordinario volume rivelatorio dal titolo emblematico divenuto ormai praticamente introvabile. Il contenuto esplosivo dell’opera ripercorre le tappe della Rivoluzione russa, soffermandosi poi sulle prove inoppugnabili che riguardano il vero motivo per cui venne realizzata. E poiché come già visto furono proprio i banchieri di Wall Street a finanziare le attività rivoluzionarie internazionali sorge spontaneamente una domanda: per quale recondito motivo dei grandi capitalisti, tra i quali spiccava l’impero finanziario di J.P.Morgan, patrocinarono i comunisti? Gary Allen fornisce questa spiegazione:
“Se si riconosce che il comunismo non è un programma per la condivisione del benessere, bensì un metodo per il controllo, allora l’apparente paradosso del super-ricco che promuove il comunismo non è più tale. Diventa il logico, il perfetto strumento per megalomani in cerca di potere. Il comunismo non è il movimento delle masse oppresse, ma dell’élite economica”.
In conclusione, il comunismo fu ed è tuttora una frode utopistica escogitata da personaggi enormemente facoltosi per boicottare i sogni della gente ordinaria e arrestare il progresso della conoscenza umana. Si tratta della medesima congiura che ha innescato le guerre attualmente in corso. Il comunismo propugna i valori della fratellanza e della pace solo per confondere le masse, rinnegandoli poi di fatto fin dalle prime fondamenta delle sua ideologia materialista (la quale sia attraverso la forma individualista del capitalismo che quella collettiva del bolscevismo non può riconoscere realmente alcun valore etico e morale) al solo scopo di ingannare i popoli. Sotto la pelle dell’agnello dei buoni propositi si nasconde il “lupo” sanguinario e vorace dell’élite finanziaria internazionale, che sfrutta continuamente il corpo e la mente di miliardi di persone, e tutto ciò che viene spacciato come verità nei media e nelle scuole fa parte di questo mostruoso imbroglio. L’espressione“politicamente corretto”, ormai universalmente adottata, non è altro che un vecchio concetto comunista, un segno di distinzione e di appartenenza all’ortodossia ideologica di quel partito. Anche il movimento femminista è comunista sia nelle origini che nello spirito; esso pretende di difendere i diritti delle donne, mentre in pratica isterilisce entrambi i sessi e distrugge la famiglia, che rappresenta l’unità sociale di base, il vero fondamento della società. L’attuale società appare insomma come una nave che sta affondando tragicamente in un mare di malvagità e di ipocrisia, senza che i suoi passeggeri possano accorgersene. A tenere loro la mente frastornata e distratta ci pensano infatti lo sport e ogni altro genere di spettacolo offerto a buon mercato dal circo mediatico di chi governa la cabina di pilotaggio.
“Trotsky, Lenin, Marx e gli altri rivoluzionari del socialismo reale, proprio mentre denunciavano i mali del capitalismo, ricevevano segretamente i soldi necessari alla rivoluzione operaia proprio dagli stessi banchieri di Londra e di New York che in pubblico giuravano di voler mandare in bancarotta.”
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Aleksandr Solgenitsin
Dobbiamo ricordare le parole pronunciate in prima persona al Dr. David Duke a Mosca, in Russia nel 2002 dal premio Nobel per la Pace Aleksandr Solgenitsin :
"Dovete capire. I leader bolscevichi che hanno preso la Russia non erano russi. Odiavano i russi. Odiavano i cristiani . Spinti dall'odio etnico torturarono massacrarono milioni di russi senza un briciolo di rimorso umano. La Rivoluzione d'Ottobre non era quello che si chiama in America la'rivoluzione russa.' E 'stata una invasione e la conquista del popolo russo. Molti dei miei connazionali subirono orribili crimini dalle loro mani insanguinate più di qualsiasi popolo o nazione abbiano mai sofferto nella totalità della storia umana. Questo non può essere sottovalutato. Il bolscevismo fu il più grande massacro umano di tutti i tempi. Il fatto che la maggior parte del mondo ignora questa realtà è la prova che i media globali sono nelle mani degli autori."
Per quanto riguarda la preoccupazione di Solgenitsin sui "media globali", citiamo Joel Stein che ha affermato sul Los Angeles Times il 19 Dicembre 2008 : 
"Non mi importa se gli americani pensano che comandiamo i mezzi di informazione, Hollywood, Wall Street o il governo. Mi importa che continuiamo a comandarli".
Leyba Davidovich Bronstein,
alias Leon Trotsky.
Time 18 maggio 1925



























Leyba Davidovich Bronstein, che si era nascosto dietro un nome non ebraico, aliasLeon Trotsky, è citato in "La natura del sionismo" di Vladimir Stepin:
"Dobbiamo trasformare la Russia in un deserto popolato da negri bianchi su cui dovremo imporre una tirannia, come i despoti orientali più terribili che abbiano mai sognato.
L'unica differenza è che questa sarà una tirannia di sinistra, non è una tirannia di destra. Sarà una tirannia rossa e non una bianca.
Intendiamola parola 'rosso' letteralmente, perché dovremo versare inondazioni di sangue, che renderanno tutte le perdite umane subite in guerre capitaliste un pallido terremoto al confronto.
I più grandi banchieri oltre l'oceano lavoreranno nel contatto più stretto possibile con noi.
Se vinciamo la rivoluzione, stabiliremo il potere del sionismo sul relitto del funerale della rivoluzione, e noi diventeremo una potenza davanti al quale tutto il mondo affonderà in ginocchio. Noi mostreremo quale è il potere reale. Per mezzo di terrore e bagni di sangue, potremo ridurre l'intellighenzia russa ad uno stato di stupore completo e idiozia e ad una esistenza animale !"
La"Scuola" e la Testimonianza del dottor Bella Dodd

Bella Dodd Explains Communism Ducks
"Verso la fine degli anni '20 e '30, ho messo personalmente millecento uomini nel sacerdozio per indebolire la Chiesa cattolica dall'interno. L'idea era che questi uomini fossero ordinati e progrediti in posizioni di influenza e autorità come Monsignori e Vescovi ... In questo momento sono nei posti più alti dove stanno lavorando per determinare il cambiamento, al fine di indebolire l'efficacia della Chiesa contro il Comunismo. Questi cambiamenti saranno così drastici che non riconoscerete nemmeno la Chiesa cattolica. Di tutte le religioni del mondo, la Chiesa cattolica era l'unica temuta dai comunisti, perché era il suo unico avversario effettivo. L'idea era di distruggere, non l'istituzione della Chiesa, ma piuttosto la fede del popolo, e persino usare l'istituzione della Chiesa, se possibile, distruggere la fede attraverso la promozione di una pseudo religione. Qualcosa che somigliava al cattolicesimo ma non era la cosa reale. Una volta distrutta la fede, ci sarebbe stato un complesso di colpa introdotto nella Chiesa .... etichettare la "Chiesa del passato" come oppressiva, autoritaria, piena di pregiudizi, arrogante nel pretendere di essere l'unica detentrice della verità e responsabile delle divisioni dei corpi religiosi nel corso dei secoli. Ciò sarebbe necessario per confondere i dirigenti della Chiesa in una "apertura al mondo" e per un atteggiamento più flessibile verso tutte le religioni e le filosofie. I comunisti sfrutterebbero questa apertura per indebolire la Chiesa ".
- Dr. Bella Dodd - (la sua lezione alla Fordham University nel 1953

Comunisti come Antonio Gramsci, ebbe anche l'idea di indebolire la Chiesa come combattente efficace contro il comunismo. Ciò significava intraprendere una strada lenta per infiltrarsi nella Chiesa e convincere i cattolici a perdere la fede a poco a poco. Questo piano venne alla fine chiamato "Operazione mano tesa", in particolare per promuovere una pseudo-religione, un falso cattolicesimo ma con abbastanza sguardo e tatto da sembrare reale. Questo piano avrebbe quindi introdotto un complesso di colpa in modo che la Chiesa si scusasse dalle attività passate, e poi abbracciare le idee di altre religioni come un modo per andare d'accordo. La dott.ssa Bella Dodd prima della sua conversione ha aiutato gli uomini comunisti a infiltrarsi nel sacerdozio per muovere questo piano insieme. In questo audio sentirai la dottoressa Bella Dodd che era un capo del Partito Comunista d'America (CPUSA) negli anni '30 e '40. Spiega cosa ha fatto mentre lavorava come comunista nella conferenza del 1953 alla Fordham University. (video sopra) 1. Herbert Romerstein ed Eric Breindel scrissero un libro dal titolo "I segreti di Venona - Esporre lo spionaggio sovietico e i traditori dell'America", pubblicato nel 2000 d.C. da Regnery Publishing, Inc., una società editrice Eagle, One Massachusetts Avenue, NW, Washington, DC 20001 - questi archivi confermarono l'esistenza dell'operazione "Mano tesa" che includeva l'infiltrazione dei comunisti nei Seminari cattolici romani.

Più tardi Bella Dodd ha iniziato una serie di lezioni nei campus universitari per quanto riguarda i dettagli del disorientamento ebraico/bolscevico della Chiesa. Un monaco cristiano racconta la sua lezione nel Novembre 2000 al Christian Order magazine :
"Ho ascoltato quella donna per quattro ore ed avevo i capelli dritti. Tutto ciò che ha detto è stato rispettato alla lettera. Si potrebbe pensare che era il più grande profeta del mondo, ma lei non era un profeta.
Stava semplicemente esponendo il piano step-by-step della battaglia di sovversione comunista alla Chiesa Cattolica. Mi ha spiegato che di tutte le religioni del mondo, la Chiesa cattolica è stato l'unica temuta dai comunisti, perché era il suo unico avversario efficace.
L'idea era quella di distruggere, non l' istituzione della Chiesa, ma piuttosto la fede del popolo, e persino utilizzare l'istituzione della Chiesa, se possibile, per distruggere la fede attraverso la promozione di una pseudo-religione:qualcosa che somigliava al Cattolicesimo ma non era la cosa vera.
Una volta che la fede è stata distrutta, ha spiegato che ci sarebbe stato un complesso di colpa introdotta nella Chiesa .... per etichettare la 'Chiesa del passato' come opprimente, autoritaria, piena di pregiudizi, arrogante, con la pretesa di essere l'unica depositaria della verità, e responsabile per le divisioni delle realtà religiose nel corso dei secoli.
Ciò sarebbe necessario in ordine alla vergogna dei dirigenti della Chiesa per un'apertura al mondo,' e ad un atteggiamento più flessibile nei confronti di tutte le religioni e le filosofie. I comunisti avrebbero poi sfruttato questa apertura al fine di minare la Chiesa".
Traduzione Arturo Navone
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Bella Dodd è nata Maria Assunta Isabella Visono in Italia circa 1904. Una donna brillante e dedicata, si è laureata presso l'Hunter College Law School e New York University. Divenne capo del New York State Teachers Union ed è stato membro del CPUSA Consiglio nazionale fino al 1949.

"School of Darkness" è la sua autobiografia, che descrive in dettaglio il lavoro della sua vita con il Partito Comunista, la sua disillusione, la sua testimonianza al Comitato di Tydings e il suo ritorno alla fede cattolica con l'assistenza di Monsignor Fulton J. Sheen, (che presto sarà nominato"Vescovo" Fulton J. Sheen). 
Dodd descrive il comunismo come "un culto strano segreto" il cui obiettivo è la distruzione di Western (cioè cristiano) Civilization. Milioni di idealisti ingenui ("innocenti") sono ingannati dal suo discorso di aiutare i poveri, ma si preoccupa solo per il potere. Ad esempio, Dodd constatato l'assenza della ricerca sociale presso la sede del partito."Siamo un partito rivoluzionario, non un partito di riforma", era stato detto. (163)

Bella Dodd ha anche dichiarato pubblicamente che :
"Quando era un membro del partito attivo, che aveva trattato con non meno di quattro cardinali all'interno del Vaticano che stavano lavorando per noi, [cioè il Partito Comunista]"
"Alla fine degli anni 1920 e 1930, le direttive sono state inviate da Mosca a tutte le organizzazioni del Partito Comunista. Al fine di distruggere la [romana] Chiesa cattolica dall'interno, membri del partito dovevano essere inseriti nei seminari e nelle organizzazioni diocesane ... Io stessa, ho messo circa 1.200 uomini in [romani] seminari cattolici ".
Una dozzina di anni prima [del Concilio Vaticano II] ha dichiarato che: 
"In questo momento sono nei posti più alti della Chiesa" - dove stavano lavorando per portare un cambiamento al fine di indebolire l'efficacia della Chiesa contro il comunismo. Ha anche detto che questi cambiamenti sarebbero così drastici che "non si sarebbe riconosciuta la Chiesa cattolica".
Nel 1953, ha testimoniato davanti al Senato degli Stati Uniti circa la diffusa infiltrazione del Partito nei sindacati e di altre istituzioni. L'11 marzo 1953, il New York Times ha un articolo di prima pagina dal titolo "Bella Dodd Asserts Reds Got Presidential Advisory Posts" :
"WASHINGTON, 10 marzo - La dottoressa Bella V. Dodd di New York, auto identificata come ex membro del comitato nazionale del partito comunista, ha giurato oggi alla sottocommissione del Senato per la sicurezza interna che i comunisti erano entrati in molti uffici legislativi del Congresso e un certo numero di gruppi che consigliano il Presidente degli Stati Uniti".
Il New York Times ha riferito l'8 marzo 1954 che Bella Dodd
"... ha avvertito ieri che la 'filosofia materialistica,' [cioè, [[materialismo dialettico]]], ha detto ora stà guidando l'istruzione pubblica, avrebbe infine demoralizzato la nazione".
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foto di Occupy Wall St.
 - "E 'più facile ingannare le persone che convincerle di essere state ingannate." Mark Twain  -

Io capisco che sia difficile ammettere di essere stati ingannati da sempre ma trovo inammissibile ed assolutamente imbecille mantenere le stesse posizioni a costo di farsi distruggere per soddisfare il proprio ego che però a breve sarà comunque schiacciato .......


foto di Occupy Wall St.

-  " Maggiore è la Conoscenza, Minore è l'ego. Minore è la Conoscenza, Maggiore è l'ego" 
Albert Einstein  -
Questa è una delle chiavi del sistema ...

fonte https://unmondoimpossibile.blogspot.com/2013/11/il-comunismo-e-il-nuovo-ordine-mondiale.html?fbclid=IwAR0TRDWy3NJ9-E4vlDJjm7sHwu1VbHkisAeMsHL1ynjLiR8j0qkdtkvSZ1M

L’Unione Europea non può essere democratizzata



DI BILL MITCHELL E THOMAS FAZI
The New Pretender
L’Unione Europea non può essere riformata, perché è un progetto teso alla distruzione degli Stati nazionali e all’annichilimento della democrazia.
Invito alla lettura e alla diffusione dell’articolo seguente, che dovrebbe togliere a chiunque gli ultimi dubbi sulle forze politiche e sui singoli individui che non propongano un’uscita – senza se e senza ma – dall’Unione Europea.
Per un quadro generale più esaustivo, consiglio di integrare la lettura con i due articoli: L’impero americano è una barca che fa acqua da tutte le parti ed Elezioni in un Paese occupato.
Francesco Mazzuoli
Mentre la crisi interna dell’Unione Europea peggiora, e molti cittadini si ribellano contro quello che è diventato un progetto neoliberista, i politici europei si affrettano a spogliare i governi nazionali di ogni potere per impedire  ulteriori interventi democratici. Il centro-sinistra crede ancora che la UE sia una istituzione votata al bene dell’Europa. Omettono la domanda più importante: di quale Europa stiamo parlando?
Storia della UE neoliberista
Stabilire il momento in cui il processo di integrazione europea si è volto al peggio non è compito facile. È una difficoltà dovuta al fatto che gli aspetti più nefasti (da una prospettiva progressista) di questo processo sono il risultato di decisioni apparentemente non nefaste prese nei decenni precedenti. Per semplificare, possiamo fissare il momento di svolta dell’Europa verso il neoliberismo intorno alla metà degli anni ’70, quando il regime cosiddetto “keynesiano”, adottato in occidente dopo la seconda guerra mondiale, stava attraversando una crisi conclamata.
La pressione salariale, i costi crescenti, e l’aumento della competizione internazionale avevano causato una riduzione dei profitti, provocando l’ira dei capitalisti. Ma, ad un livello più profondo, il regime di pieno impiego minacciava di costituire le fondamenta per un superamento del capitalismo stesso: una classe lavoratrice sempre più politicamente impegnata aveva iniziato a fare fronte con i movimenti della controcultura dei tardi anni ’60, chiedendo una democratizzazione radicale dell’economia e della  società.
Come l’economista polacco Michał Kalecki aveva anticipato trenta anni prima, il pieno impiego non era divenuto solamente una minaccia economica per la classe dominante, ma anche una minaccia politica. Durante gli anni ’70 e ’80 ciò costituiva una preoccupazione per le élites, confermata da svariati documenti pubblicati all’epoca. Lo spesso citato documento della Commissione Trilaterale, Crisi della democrazia, datato 1975, sosteneva -dal punto di vista dell’establishment- che la situazione richiedeva una risposta a molteplici livelli. Una risposta mirata non solo a ridurre il potere contrattuale del lavoro, ma anche a promuovere un “più alto grado di moderazione nella democrazia” e un maggiore disimpegno (o “non impegno”) politico della società civile rispetto a quanto il sistema faceva, da raggiungere attraverso la diffusione dell’”apatia”.
Il secondo obiettivo –che la Commissione Trilaterale giudicava come una “precondizione fondamentale” per raggiungere il primo obiettivo, la transizione ad un nuovo ordine economico (cioè il neoliberismo)– è stato raggiunto, prima di tutto, mediante una graduale de-politicizzazione della politica economica. Ciò significava svuotare la sovranità nazionale e sottrarre la politica macroeconomica dal controllo democratico parlamentare –per esempio, rendendo le banche centrali formalmente indipendenti dai governi– isolando, in tal modo, la transizione neoliberistica dalla contestazione popolare. “Legando le proprie mani”, i governi erano in grado di ridurre i costi politici della transizione neoliberistica –che, chiaramente, comportava politiche impopolari– addossando la responsabilità ad accordi, trattati internazionali e istituzioni multilaterali. Tali politiche furono quindi presentate come l’inevitabile risultato della nuova e dura realtà della globalizzazione.
In Europa occidentale, questa lotta per smobilitare i movimenti popolari è stata portata alla sua più estrema conclusione. Nel 1971, a seguito del collasso del sistema di cambi fissi di Bretton Woods, la maggior parte dei Paesi europei continuò a sperimentare varie forme di accordi valutari. Ciò condusse, infine, alla creazione dello SME (Sistema Monetario Europeo), che, in sostanza, ancorava tutte le valute partecipanti al marco tedesco e, per consequenza, alle posizioni “anti-keynesiane” e anti-inflazionistiche della Bundesbank. La strategia ebbe successo nel promuove una maggiore coesione del tasso di cambio, ma l’aggiustamento ricadde interamente sulle spalle dei Paesi con alta inflazione e valuta più debole. Le loro valute si apprezzarono in termini reali e trasmisero un impulso disinflazionistico attraverso lo SME. Questa “disinflazione competitiva” portò alla bassa crescita e alta disoccupazione che caratterizzò l’economia europea ngli anni ’80, generando deficit strutturali delle partite correnti in Paesi come Italia e Francia.
La decisione delle nazioni con valuta più debole di partecipare allo SME condusse le stesse ad una perdita di competitività e di quote di esportazione, mentre beneficiò in modo enorme le nazioni con valuta forte (in particolare la Germania). Dal punto di vista delle prime, sembrerebbe trattarsi di una decisione in larga misura autodistruttiva. Tuttavia, una simile decisione non può essere compresa ragionando esclusivamente in termini di interesse nazionale, ma dovrebbe essere vista come il modo in cui una parte della comunità nazionale è stata in grado di porre vincoli ad un’altra, come ha notato James Heartfield. Fu la reazione alla lotta distributiva degli anni ’70, quando il capitale europeo si rivolse allo Stato per disciplinare la classe lavoratrice e le sue organizzazioni, con l’intento –prima di tutto– di ristabilire la redditività del capitale attraverso la compressione dei salari. In tal senso, la logica della “disinflazione competitiva”, contenuta nello SME, consentiva ai politici nazionali, adesso “privati” dello strumento della svalutazione competitiva, di presentare la compressione dei salari e l’austerità fiscale come i soli mezzi attraverso i quali fosse possibile recuperare la competitività del proprio Paese.
Il prisma della “de-politicizzazione”, una volontaria e cosciente limitazione dei diritti di sovranità dello Stato da parte delle élites nazionali, ci aiuta a comprendere tutte le fasi successive del processo di integrazione europea.
Un passo decisivo fu compiuto nel 1986, con il Single European Act (Atto Unico Europeo), che abolì il controllo dei capitali in tutta la CEE. Quei controlli erano stati la ragione principale di qualsiasi senso di stabilità valutaria in Europa fino a quel momento -ma ciò fu ignorato dal rapporto Delors del 1989, che era l’estensione logica della legislazione del mercato unico e che fungeva da modello per il Trattato di Maastricht del 1992. Questo trattato (formalmente Trattato dell’Unione Europea o TUE) stabilì un calendario ufficiale per la creazione di una unione monetaria europea. La maggior parte degli Stati partecipanti acconsentì ad adottare l’euro come propria valuta ufficiale, e a trasferire il controllo della politica monetaria dalle rispettive banche centrali alla Banca Centrale Europea (BCE) entro il 1999. La Germania insistette anche perché l’unico obiettivo della BCE fosse tenere bassa l’inflazione: il primo, se non l’unico, criterio per agire doveva essere assicurare la stabilità dei prezzi. Inoltre, gli articoli da 123 a 135 della versione aggiornata del Trattato di Maastricht, il Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea, proibisce in modo chiaro alla BCE di finanziare i deficit pubblici.
Col senno di poi, lo scopo appare chiaro: estendere la logica del libero mercato alle finanze pubbliche degli Stati, e così attivare un effetto di disciplina. Abbiamo visto i brutti effetti di questo in seguito alla crisi finanziaria 2007-2009. Jean-Clude Trichet, ex presidente della BCE, non ha fatto mistero del fatto che il rifiuto della banca centrale di sostenere i mercati dei titoli pubblici nella prima fase della crisi finanziaria era finalizzato a costringere i governi della zona euro a consolidare i loro bilanci.
Il trattato di Maastricht stabiliva, inoltre, limiti rigorosi in termini di deficit e debito / PIL per gli Stati membri, che sono stati successivamente ristretti. Ciò, in sostanza, privava i Paesi della loro autonomia fiscale, senza trasferire questo potere di spesa a un’autorità superiore. Come ha scritto Heartfield, l’unione monetaria può quindi essere considerata essenzialmente “un processo di de-politicizzazione di un asse centrale dell’amministrazione economica e fiscale: la moneta”. In questo senso, l’istituzione dell’euro può essere considerata il punto finale dei decenni di guerra delle élites europee alla sovranità e alla democrazia.
Come scrisse il grande economista britannico Wynne Godley nel 1992, “il potere di emettere la propria moneta, di disporre della propria banca centrale, è ciò che, più di tutto, definisce l’indipendenza nazionale”. Pertanto, adottando l’euro, gli Stati membri hanno effettivamente acquisito lo status di autorità locali o colonie.
La questione centrale dei trattati europei
La portata dei trattati europei, tuttavia, va ben oltre la politica fiscale e monetaria. Attraverso di essi si stabilisce, in realtà, la struttura giuridica fondamentale della politica economica dell’Unione Europea. Ed essa è rimasta immutata nella sostanza. I principi guida dell’UE sono chiaramente indicati nel capitolo sulla politica economica, in cui si afferma che l’UE e i suoi Stati membri devono condurre una politica economica “in conformità al principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza” e rispettare i principi guida dei “prezzi stabili, finanze pubbliche e condizioni monetarie solide e una bilancia dei pagamenti sostenibile”.
Altri articoli rilevanti del TFUE includono:
Articolo 81, che proibisce ogni intervento dei governi in materia economica “che possa pregiudicare il commercio tra Stati membri”;
L’articolo 121, che conferisce al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea – entrambi organismi non eletti – il diritto di “formulare … gli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione”;
L’articolo 126, che regola le misure disciplinari da adottare in caso di deficit eccessivo;
L’articolo 151, che stabilisce che la politica sociale e riguardante il lavoro della UE, terrà conto della necessità di “mantenere la competitività dell’economia dell’Unione”;
L’ Articolo 107, che vieta gli aiuti di Stato alle industrie nazionali strategiche.
I trattati hanno  incorporato il neoliberismo nel tessuto stesso dell’Unione Europea, mettendo di fatto al bando le politiche “keynesiane” che erano state comuni nei decenni precedenti. Essi impediscono la svalutazione della moneta e l’acquisto diretto da parte della banca centrale del debito pubblico (per quei paesi che hanno adottato l’euro). Impediscono politiche di gestione della domanda o l’uso strategico degli appalti pubblici e impongono severe restrizioni alla previdenza sociale e alla creazione di occupazione attraverso la spesa pubblica. I trattati hanno gettato le basi per una reingegnerizzazione su larga scala delle economie e delle società europee.
Le implicazioni giuridiche di questi trattati – che sono spesso oscurate da considerazioni sociali ed economiche – devono essere prese in seria considerazione. Questo perché, nonostante la Francia e l’Olanda abbiano votato contro una costituzione europea nel 2005, “in definitiva, i trattati stabiliscono un ordine costituzionale per l’UE”. Un ordine costituzionale molto particolare, dovuto alla sua natura sovranazionale (e quindi intrinsecamente non democratica). Infatti, a differenza delle costituzioni nazionali, tale ordine non può essere modificato democraticamente dai cittadini: può soltanto essere emendato all’unanimità nel contesto di un nuovo accordo internazionale – che, in termini pratici, significa che non è modificabile. L’unica cosa che i singoli Stati possono fare è ripudiare l’intera struttura. Come ha affermato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, all’inizio del mandato di SYRIZA, “non può esserci alcuna scelta democratica contro i trattati europei”.
Inoltre, a differenza di altre costituzioni e quadri giuridici, che generalmente sono tesi a definire la relazione tra le varie istituzioni di uno Stato e i diritti fondamentali dei cittadini, questa costituzione europea di fatto “stabilisce una specifica filosofia economica (o ideologia) sulla quale poi basa – o meglio ‘costituzionalizza’ – regolamenti dettagliati che vincolano la sua politica economica”.  Lo fa anche ancorando norme e regolamenti all’interno delle costituzioni nazionali, svuotandole, in tal modo, progressivamente dall’interno. Ciò conferisce poteri immensi alla Corte di Giustizia Europea, che ha l’ultima parola sulle controversie legali tra governi nazionali e istituzioni della UE. Non sorprende che Alec Stone Sweet, un esperto di diritto internazionale, l’abbia definito un “colpo di Stato giuridico”.
Negli ultimi anni il costituzionalismo autoritario dell’Unione Europea si è evoluto in una forma ancora più anti-democratica che si sta allontanando dagli elementi di democrazia formale, portando alcuni osservatori a suggerire che l’UE “potrebbe facilmente diventare il prototipo post-democratico e persino una struttura di governo pre-dittatoriale contro la sovranità nazionale e le democrazie “. Lo abbiamo visto in Grecia nel 2015, quando la BCE ha tagliato la liquidità di emergenza alle banche greche per mettere in riga il governo di SYRIZA e costringerlo ad accettare il terzo memorandum di salvataggio.
Per concludere, qualsiasi convinzione che la UE possa essere “democratizzata” e riformata in una direzione progressista è una pia illusione. Non  sarebbe soltanto  necessario un impossibile allineamento dei movimenti / governi di sinistra per emergere simultaneamente a livello internazionale, ma,  ad un livello più fondamentale, un sistema creato con l’obiettivo specifico di limitare la democrazia non può essere democratizzato. Può essere soltanto rifiutato.

Thomas Fazi è uno scrittore, giornalista, traduttore e ricercatore.. Bill Mitchell è professore di economia e direttore del Centre of Full Employment and Equity all’università di Newcastle, Australia
Fonte: http://new-pretender.com
08.03.2018
Scelto e tradotto  per www.comedonchisciotte.org da FRANCESCO MAZZUOLI
http://www.eurocrazia.info/lunione-europea-non-puo-essere-democratizzata/

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