domenica 13 agosto 2017

Kalandrino e i soldi per grazia ricevuta:


di Stefano Davidson

Fatturato medio delle piccole e medie imprese:
- Centro Italia + 2%, (lo 0,5 % nel 2014, il 2,2% nel 2015 e il 2,6% nel 2016)
- Nord-Est +4,3%.
- “Eventi 6” della famigli Ia Renzi + 410%
Ricordiamo che la Eventi 6 non ha brevettato la molecola della felicità ma che si occupa "solo" della distribuzione di volantini e di marketing editoriali (lo fa per: “Repubblica”, “Leggo”, “Trony”, “Unicoop Firenze”, “Conad”, “Panini”, “Pagine Gialle”, “Arcaplanet”, “Quotidiano nazionale”, “Dico”, “Nexive ( multinazionale Olandese delle spedizioni che ha diffuso, assieme a Poste Italiane, i depliant per il referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre)”
L'impennata' negli affari dei Kalandrinos èiniziata il 31 dicembre 2013 ed ha portato il fatturato da 1,9 milioni di euro a 7,3 milioni di euro in data 31 dicembre 2016 – in concomitanza con il premierato di Renzi jr. – chiudendo il bilancio nel 2016 con una crescita del 30,1% di fatturato con un’impennata di 5,3 milioni di euro. A questi dati possono essere aggiunti quelli della Marmodiv di Firenze, una cooperativa, sempre della famiglia Renzi, che può essere definita il braccio operativo della “Eventi 6” e che segue i clienti della grande distribuzione, ma che ha anche il compito di gestire gli appalti ricevuti dalla “Eventi 6”. La Marmodiv è nata nel 2013, nel 2014 aveva 1,1 milioni di euro di ricavi, nel 2015 1,3 milioni di ricavi, nel 2016 3,1 milioni di euro, con una crescita di 1,7 milioni di euro, pari al 127% nell’ultimo anno.
Evviva evviva almeno sappiamo che uno dei principali responsabili dell'azioni di Soros in Italia (insieme a Prodi e alla dirigenza allora rutellante del PD che ce lo hanno portato in casa) si è arricchito con lui.
#etuttoduntrattoilcoro
ma vaffanculo va!
Stefano Davidson

Dei migranti, alle Ong, non gliene frega un cavolo, é solo business


La rivelazione shock a Quotidiano Nazionale di un addetto alla sicurezza, impiegato su una nave di Save the Children: "I rapporti tra scafisti e molte organizzazioni sono evidenti"

"Una volta abbiamo preso un battello con gente in buone condizioni -racconta. - A dieci minuti dalla costa libica, non in alto mare. Sono evidenti i rapporti tra scafisti e molte organizzazioni.

"Spesso è lo scafista che dà la posizione con il telefono satellitare, - Quando si trova un gommone con decine di persone a bordo sembra quasi che si siano dati appuntamento...". "Mi sentivo un po' complice di un'attività vergognosa. Con Save the Children c'erano scontri anche perché non potevo riferire nulla alle autorità di porto o di polizia". "Sono stato 30 anni in polizia, - prosegue l'uomo, - so come vanno le cose: bisogna sempre seguire la pista dei soldi. 

Io vorrei capire: il ministero dell'Interno quanti soldi ha dato a Save the Chldren? A bordo mi hanno detto che sono operazioni da mezzo milione al mese, 6 milioni l'anno". "Dei migranti, alle Ong, non gliene frega un cavolo - sostiene -, è solamente un business del momento".


"Abbiamo caricato giovani magrebini che erano stati espulsi dall'Italia. Ma dico io, chi abbiamo portato in Italia? Non abbiamo portato i siriani disperati o quelli del Mali che scappano dalla fame. Per me è stato personalmente anche un problema di coscienza".



http://altrarealta.blogspot.it/

TESTIMONE CHIAMA IN CAUSA SAVE THE CHILDREN: “TRAFFICAVANO EX DETENUTI TUNISINI”



Lunga esperienza in polizia, la sua squadra è stata imbarcata dal 5 settembre, all’inizio della missione dell’Ong, fino al 10 ottobre. E si è reso conto che c’era del marcio denunciandolo alle autorità.
Quali sono anomalie e collusioni nei soccorsi dei migranti da parte delle Ong che ha visto coi suoi occhi?
«Durante i miei 40 giorni in mare abbiamo prelevato in tre occasioni dei migranti dalla nave Juventa (messa sotto sequestro dalla procura di Trapani per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ndr). Una volta hanno sostenuto di averne soccorsi 300-400, ma attorno alla nave non c’erano né gommoni, né barconi. I trafficanti che li hanno accompagnati dalla Libia sono tornati indietro con i natanti per riutilizzarli. Poi, in ottobre, non solo io, ma chi era a bordo di nave Vos Hestia di Save the children abbiamo visto che dalla Iuventa si allontanava un barchino ad alta velocità, con due persone, verso la costa. A mio avviso erano gli scafisti che avevano appena concluso il trasbordo di circa 140 migranti».
I membri di Save the children erano consapevoli di ciò che stava accadendo?
«Sì erano consapevoli. Quantomeno a livello di team leader a bordo, che, suppongo, informava i responsabili di Save the children».
Poi c’è stato uno strano caso con degli eritrei?
«Avevano appena sostituito il mediatore a bordo con un giovane italo-eritreo, che non parlava arabo ma tigrino. Guarda caso, solo due giorni dopo becchiamo un barcone con degli eritrei. Ed era stato il responsabile di Save the children a bordo a dare la posizione esatta al comandante. Nessuno dei migranti era in pericolo immediato di vita, ma li abbiamo recuperati lo stesso».
Esiste una chat parallela delle Ong sulla quale arrivano le informazioni sulle posizioni dei barconi?
«So che i team leader di Save the children ricevevano sul proprio cellulare le coordinate delle posizioni dei barconi o gommoni dei migranti».
Quali Ong erano coinvolte?
«A mio avviso la Jugend Rettet (sotto inchiesta, ndr) di nave Iuventa e ritengo coinvolta anche tutte le Ong che ricevevano le segnalazioni come Save the children».
E chi forniva queste informazioni?
«Quasi sicuramente venivano trasmesse o dal territorio libico o da telefoni satellitari in dotazione agli scafisti. Sembrava quasi che si trattasse di appuntamenti».
Le operazioni in mare erano per salvare vite o altro?
«Mai salvato qualcuno che stesse morendo».
I migranti portati in Italia erano profughi o clandestini?
«I profughi veri erano circa il 20%. Per il resto si trattava di gente che voleva rientrare in Italia dopo un’espulsione, soprattuto magrebini. Alcuni mi dicevano: Ero in carcere nel tuo paese. Poi mi hanno espulso e questa è l’unica possibilità per tornare in Italia».
Perché i membri di Save the children non volevano consegnare foto e video dei soccorsi alla polizia?
«A bordo c’era un professionista che riprendeva e fotografava tutte le operazioni. Secondo me per timore che la polizia potesse ricevere immagini compromettenti preferivano dichiarare di non averle».
Anche a lei è stato intimato di non farlo?
«A me e all’intero team della Imi (la società di sicurezza ndr) è stato intimato di non scattare foto, di non avere contatti con le autorità di Polizia, con la Guardia Costiera e di omettere qualsiasi segnalazione che potesse portare alla individuazione di “scafisti” o di persone che detenessero qualcosa di illecito».
Però poi pubblicavano sul loro sito, anche le sue foto?
«É vero. Per esempio con una bambina siriana in braccio, una delle pochissime che andava aiutata. Questa foto è stata postata su tutti i siti di Save the children per ricevere donazioni».
Giravano tanti soldi?
«Il noleggio della nave costa svariati milioni di euro l’anno ed è stata noleggiata presso la Vroon Italia di Genova, dopo mesi di inattività in Egitto. Ma il punto è un altro: Vorrei sapere quanti soldi il governo, le istituzioni hanno dato a Save the children. Una dei membri dell’Ong a bordo ha detto: Ci sono piovuti addosso una pioggia di soldi dalla pubblica amministrazione, che non potete immaginare quanti».
I volontari vengono pagati?
«C’erano rapporti tesi fra i membri di Save the children italiani e gli altri. In questo clima uno di loro un giorno è sbottato dicendo non è possibile che qualcuno fra noi pigli 10mila euro al mese…».
Ci sono coperture politiche, che hanno permesso alle Ong di fare quello che volevano?
«Sì, credo che ci siano».
Perché lei e pochi altri avete parlato alzando il velo sul vero ruolo delle Ong di fronte alla Libia?
«Per fare del bene si può anche sbagliare, in buona fede, ma dopo avere visto, sentito, osservato, toccato con mano, non potevamo tacere. Non erano in buona fede, ma si trattava di qualcosa di pianificato e quindi doloso».
fonte  http://voxnews.info/2017/08/13/testimone-chiama-in-causa-save-the-children-trafficavano-ex-detenuti-tunisini/

lunedì 7 agosto 2017

“Manganellate i malati”, le forze dell’ordine si rifiutano.


Attenzione,bombe climatiche in arrivo made in Usa


Il giorno 12 settembre torneranno dalle ferie e gli consegneremo l'avviso di sfratto



Il giorno 12 settembre torneranno dalle ferie e gli consegneremo l'avviso di sfratto
Ciro Scognamiglio

fonte https://www.facebook.com/groups/724641727588241/?ref=group_header

Cercasi MOLTISSIMI spettatori per un fantastico set all'aperto in forma libera e libertaria, previsto a Roma, il 12 di settembre





L'immagine può contenere: 2 persone, persone che sorridono, spazio all'aperto

PROSSIMO EVENTO
Cercasi MOLTISSIMI spettatori per un fantastico set all'aperto in forma libera e libertaria, previsto a Roma, il 12 di settembre
Titolo provvisorio: 
"Embè? Diteci: come sono andate le Ferie?"
Location delle riprese: Piazza Montecitorio
Ore: 15:00

Requisiti:
1) essere genitori oppure singles, ma aver capito quale OSCENITA' sia stata appena perpetrata ai danni del Popolo italiano e della Nazione italiana.
2) vestirsi come vi pare, con i colori che vi donano di più
3) dire quello che sentite di dire
4) aver capito cosa è successo, almeno in linea di massima
5) essere TESTIMONI delle ...riprese

Cominciate ad organizzarvi per la trasferta settembrina.
Non ci interessa coordinare: un VERO Popolo si sa coordinare da sè
Altrimenti è PECORA e tale resta
Riempite le macchine e fate in modo di venire a vedere.
Ripeto: non esiste nessun comitato raggruppa-ARMENTI
di STATO.

Il luogo, l'ora e il giorno è l'oggetto di questa notifica

P.s.: ovviamente, notificate a vostra volta, inutile che ve lo specifichi 


Valeria Gentili  

fonte https://www.facebook.com/groups/1512092548834857/?ref=nf_target&fref=nf

domenica 6 agosto 2017

ONG TEDESCA SEQUESTRATA: QUESTO VIDEO DOCUMENTA L'INCONTRO TRA GLI SCAFISTI E LA ONG TEDESCA IUVENTA


ENRICO BILDERBERG E LA SCOMPARSA DEI FATTI



Dopo aver detto sulla sua pagina Facebook che «Sul web c’è il Medio Evo, negazionisti, antivaccinisti, razzisti e cospiratori», ed aver raccolto migliaia di like, il direttore del Tg La7 Enrico Bilderberg aggiunge altre amenità piuttosto divertenti:


«Ma i soliti invasati hanno cominciato compulsivamente a scrivere “Chiedi scusa a Zuccaro”. Poveretti. Forse non sanno che il procuratore di Catania non ha nulla a che fare con l’inchiesta della magistratura di Trapani che ha portato al fermo della nave Iuventa. E che quella stessa inchiesta ha escluso qualsiasi fine di lucro nell’azione di quella Ong tedesca, che peraltro vive di crowdfunding (anche se dubito che gli invasati di cui sopra sappiano cos’è). Ora, sappiano costoro che qualche fesso ci sarà pure nel mondo delle Ong, come detto fin dal primo momento; ma che da qui a accusare quei giovani estremisti tedeschi, o addirittura tutte le Ong in quanto tali di guadagnare sull’accoglienza è un porcata, frutto di malanimo verso la stessa idea di solidarietà. Mai un solo indizio di lucro di una Ong è stato mostrato, mentre da mesi la macchina del discredito (Ong=coop=Buzzi) investe canagliescamente tutto un mondo fondato sul volontariato e le sottoscrizioni solidali.»

Un fermo immagine del video diffuso dalla Polizia di Stato, 02 agosto 2017. Sono tre gli episodi sui quali indaga la procura di Trapani e per i quali il gip ha disposto il sequestro preventivo della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet.
In realtà i fatti sono ben diversi da come dice Mentana e stavolta anche il Corriere se ne accorge, quando dice che i trafficanti libici hanno effettuato almeno tre «consegne controllate» di migranti all’equipaggio della nave «Iuventa» con la complicità di alcuni ufficiali della guardia costiera di Tripoli.
La nave Iuventa infatti, della tedesca Jugend Rettet, è stata poi bloccata al largo di Lampedusa, e dopo i controlli sequestrata: «Documentati contatti con i trafficanti da parte dell’equipaggio». L’ordine di sequestro del peschereccio della Ong tedesca racconta che cosa accade al largo della Libia, e svela gli accordi illeciti con altre organizzazioni, ma anche il ruolo di «Save the children» che ha «segnalato» le irregolarità commesse da alcune associazioni. Ora si va avanti, perché il prefetto Vittorio Rizzi, capo della Direzione anticrimine della polizia, si muove in coordinamento con tutte le Procure titolari delle inchieste proprio per individuare i possibili collegamenti con le organizzazioni criminali.
L’informativa della polizia dà conto dell’accaduto: «Il gommone della Iuventa si è diretto verso le coste libiche e da quei luoghi è sopraggiunta una imbarcazione verosimilmente con trafficanti a bordo; il gommone e il barchino con i presunti trafficanti, dopo essersi incontrati, sono restati affiancati per qualche minuto; dopo qualche istante il gommone si è diretto verso la Iuventa mentre l’altro natante ha proceduto verso le coste libiche; successivamente quest’ultima imbarcazione è riapparsa sullo scenario, “scortando” un gommone carico di migranti ed arrestando la navigazione solo in prossimità della Iuventa. Proprio la dinamica con la quale avveniva questo secondo “viaggio” del barchino consentiva di acquisire piena contezza che le persone a bordo fossero dei trafficanti.»
I primi a denunciare le «irregolarità» di Jugend Rittet sono stati alcuni membri dell’equipaggio della «Vos Hestia», la nave di Save the children (una delle tre Ong che ha firmato il codice di comportamento del Viminale approvato anche dall’Ue) a bordo della quale c’era un agente sotto copertura.


Uno di loro ha tra l’altro dichiarato a verbale: «Tra le organizzazioni la più temeraria era sicuramente la Iuventa. Da quello che ho potuto vedere sul radar, avendo io accesso al ponte, arrivava anche a 13 miglia dalle coste libiche, circostanza anche pericolosa. La Iuventa è un’imbarcazione piccola e vetusta, fungeva da “piattaforma” ed era sempre necessario l’intervento di una nave più grande sulla quale trasbordare i migranti soccorsi dal piccolo natante».

Tutti FATTI che smentiscono clamorosamente le affermazioni di Mentana, che a questo punto si rivela un mistificatore della realtà e un pessimo giornalista.

Perfino Minniti si è deciso a dettare regole più severe per le ONG, forse perché il problema sta diventando esplosivo, e in prossimità delle prossime elezioni è necessario salvare il salvabile.
Obiettivo del suo Codice di comportamento è quello di impedire che le Ong vadano a prelevare i migranti spingendosi in acque libiche o comunque al limite del confine marittimo, tant’è che viene  fissata una distanza minima dalla costa che non potrà essere superata. Del resto Magistratura, Parlamento, e Frontex  hanno dimostrato che spesso gli equipaggi decidono di spegnere i transponder per non essere identificati dalla guardia costiera libica, procedura che sarà vietata, così come non sarà più possibile segnalare la propria presenza con i razzi luminosi agli scafisti


Delle nove organizzazioni non governative sappiamo che solo poche hanno finora formato, “Save the Children” e “Moas” hanno accettato subito, le altre o non si sono presentate, o hanno opposto un netto rifiuto, sotto la guida della più autorevole di tutte, “Medici senza frontiere”, che nel 1999, per la sua benemerita attività, vinse il Premio Nobel per la pace. Ma ora che il Parlamento ha deciso di organizzare l’intero progetto di attività delle navi italiane nelle acque libiche, quale forza avrà quel Codice di condotta?

Sappiamo anche che su due dei 13 punti le Ong hanno opposto un netto rifiuto: l’obbligo di ospitare agenti armati a bordo delle loro navi e l’impossibilità di trasbordare i migranti salvati su altre navi: dovrebbero condurli loro stessi in porto e questo, come ha osservato “Medici senza frontiere” rallenterebbe di molto l’attività di salvataggio.


Ma il Codice Minniti non ha valore di legge, non è un vero regolamento, perché non agevola la messa in pratica di norme primarie, non è nemmeno un accordo, dato che non c’è stata trattativa fra le parti. Ne sono certi gli avvocati e i giuristi dell’Asgi, associazione che da diversi lustri si occupa di immigrazione: «Il codice di comportamento è una bolla di sapone, e la mancata sottoscrizione non potrà avere alcuna conseguenza giuridica, se non nei casi e nei limiti già sanciti da norme nazionali e internazionali».

Una delle minacce contro le Ong ribelli sarebbe quella di chiudere loro l’accesso ai nostri porti, prospettata da alcune forze politiche.  Ma, se le navi in questione battono bandiera italiana, il rifiuto non potrà essere opposto, e nemmeno se queste navi hanno a bordo persone bisognose di aiuto. La navigazione in alto mare è libera, e il capitano di una nave ha l’obbligo di soccorrere imbarcazioni tanto di migranti quanto di turisti, che siano in pericolo. Non c’è Codice di comportamento che tenga. Insomma, si rischia un grosso pasticcio giuridico, a livello internazionale.


Numeri allarmanti comunque, anche senza tirare in ballo il «push factor», cioè la spinta ad aumentare le partenze da parte degli scafisti, consapevoli che grazie alle Ong è sufficiente portare i migranti al limite delle acque territoriali libiche. Una dinamica liquidata come indimostrabile pochi mesi fa e ora divenuta parte dell’agenda di governo, dopo essere finita sul tavolo del summit trilaterale di Parigi.

«Quanto al dottor Zuccaro» dice ancora Mentana «sono in attesa che dia un seguito a quelle parole ascoltate una mattina di tre mesi fa a Agorà: “A mio avviso alcune Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti, e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga. Forse la cosa potrebbe essere ancora più inquietante. Si perseguono da parte di alcune Ong finalità diverse: destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi”. Non ha mai mostrato un minimo labile indizio al riguardo. E non ha spiegato perché ha fatto quella sparata, lui che dovrebbe parlare per atti. So che molti sperano che sia come promette lui, che il mondo della solidarietà sia marcio, anche se non capisco il perché di tanto odio preconcetto. Ma fare questo mestiere vuol dire ragionare sui fatti e sulle storie, non sulle pulsioni viscerali»

Il procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro è stato crocifisso da Mentana, oltre che dai  presidenti delle Camere, dal ministro della Giustizia Orlando e dal Csm.

E ora, come se niente fosse, lo stesso governo fa sua quella denuncia e la trasforma in questione politica europea, una sorta di rivincita silenziosa per il procuratore di Catania. E nessuno, a parte Frontex, Di Maio, che le definì i “taxi del mare”, Meloni, Salvini e lo stesso Zuccaro, diceva una parola.

Intanto l’indagine di Catania è passata da «conoscitiva» a «penale», infatti dopo le Procure di Trapani e Palermo, anche quella di Catania ha iscritto nel registro degli indagati alcune delle persone coinvolte, e il fulcro dell’indagine riguarda le comunicazioni tra scafisti e personale delle Ong.

Evidentemente la sferzata di Zuccaro, che chiedeva maggiori mezzi d’indagagine, è servita, perché il fascicolo aperto a Catania riporta l’ipotesi di reato prevista dal sesto comma dell’articolo 416 bis: associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina. Un reato che prevede una pena da cinque a quindici anni per chi promuove l’associazione e da quattro a nove per chi ne fa anche solo parte.
Zuccaro da parte sua non sembra commentare né gli sviluppi dell’inchiesta né quelli politici che ora confermano la sua denuncia, e incassa la rivincita con riserbo: «In questo momento commenti aggiuntivi sarebbero in contrasto con l’interesse delle indagini».
Ma intanto Enrico Bilderberg cosa fa? Non dovrebbe scusarsi con i suoi lettori e telespettatori una buona volta? Della libertà d’informazione si è fatto un’opinione del tutto personale, che non ci è consentito di conoscere? Oppure pensa che i fatti debbano coincidere con le sue opinioni?

Rosanna Spadini
Fonte: www.comedonchisciotte.org

mercoledì 2 agosto 2017

BOLOGNA: STRAGE IMPUNITA. MANDANTI LIBERI E PROTETTI DALLO STATO ITALIANO




di Gianni Lannes


Dopo 37 anni verità e giustizia sono ancora lontane anni luce, mentre lo Stato italiano tutela addirittura in Italia il libico Jalloud (ex numero 2 del regime di Gheddafi),uno di quelli dietro al rapimento di Davide Cervia, unitamente ai nostri servizi di sicurezza che ora lo proteggono da noi e a nostre spese. Peggio, l'ex primo ministro per grazia ricevuta da Napolitano, ha vantato come consulente internazionale, addirittura Michael Ledeen, coinvolto in questo ed altri eccidi impuniti compiuti in Italia ai danni della popolazione italiana. Vero Matteo Renzi?

 riferimenti:


fonte http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/


Vaccini: VACCINI: 'E FATEVI QUESTE DANNATE INIEZIONI'


Il titolo sopra è una citazione verbale presa da un qualsiasi medico televisivo gravemente disinformato, da troll e celebrità pagate che si sono allegramente unite alle campagne popolari sponsorizzate da CDC, WHO, AAP, AAFP e AMA che hanno denigrato (e quindi fatto infuriare) i testimoni delle centinaia di migliaia di neonati, bambini, adulti e militari ipervaccinati, danneggiati, resi disabili o uccisi dai vaccini.

Particolarmente infuriati sono i genitori, i fratelli, i vicini e altri conoscenti delle vittime del vaccino, perché conoscono per certo che i vaccini hanno avvelenato i loro cari perchè hanno visto ciò che accadeva davanti ai loro occhi.

Questi testimoni conoscevano la verità, anche se i loro medici (e soprattutto i pediatri) e le loro strutture sanitarie si rifiutarono di ascoltarli e spesso si infuriavano di fronte al loro rifiuto di accettare la "coincidenza" come causa della catastrofica malattia indotta dal vaccino che improvvisamente aveva trasformato il proprio bambino normale in un malato cronico o in un morto.
I genitori ben informati stanno cominciando a capire - nonostante le aggressive campagne di propaganda di Big Pharma, Big Medicine e Big Media - che i vaccini non sono necessariamente sicuri. E in effetti stanno vedendo che possono essere letali.

Molti genitori stanno cominciando a vedere che i vaccini non sono necessariamente efficaci a lungo termine. Contrariamente alle infezioni naturali dell'infanzia che danno un'immunità permanente, i vaccini per le infezioni lievi come il morbillo, la parotite e la varicella richiedono frequenti richiami per fornire almeno in teoria una immunità parziale.
I genitori che non riescono ad ottenere informazioni dettagliate sui programmi di iper-vaccinazione del CDC e AAP dalle loro strutture sanitarie hanno dovuto fare una propria ricerca sulla neurotossicologia, e stanno cominciando a rendersi conto (non grazie al loro medico, troppo occupato e relativamente disinformato) che i vaccini che sono previsti per i loro preziosi bambini contengono una cocktail di ingredienti neurotossici. Quasi tre iniezioni in una sola seduta dovrebbero entrare nei minuscoli muscoli di 6 o 8 o 10 libbre di bambini dai 2, 4 e 6 mesi. Queste iniezioni possono contenere virus vivi, alluminio, mercurio o contaminanti involontari, che tutti i produttori di vaccini ammettono possono causare infiammazione o infezione a livello cerebrale.
fonte http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=5903
Ministero della Salute

JOSE' GALAT NOUMER : BERGOGLIO E' IL FALSO PROFETA DELL'APOCALISSE



L'accademico colombiano José Galat Noumer, di 88 anni , già presidente della Gran Colombia University a Bogotà e proprietario della stazione televisiva rivolta a chiesa e famiglia Teleamiga, ha detto che papa Francesco è il "falso profeta di cui parla la Bibbia" che "insegna eresie" che vanno contro la parola di Dio e "aprono le porte all'anticristo".

Parlando a Blu Radio, Galat ha garantito che Benedetto XVI è il vero papa, non Francesco, che "è stato eletto da una mafia di cardinali che successivamente lo hanno confessato loquacemente". Ha aggiunto che Francesco è "falso e dannoso".

Galat ha fatto notare che c'è una "grande ignoranza" da parte dei cattolici e di una chiesa che sostiene la "follia" di Francesco.

La Conferenza Episcopale Colombiana ha emesso un comunicato sollecitando i sacerdoti a far cessare il loro sostegno a Teleamiga a causa delle critiche di Galat a Francesco. Galat ha scritto 22 libri ed è, da sempre, un attivista cattolico .


https://gloria.tv/article/zcJNyocoHPXy4DomQWNx9G7La

http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/


Ecco le risposte del numero verde 1500 del Ministero della Salute che dovrebbe informare sui vaccini.

Ministero della Salute

Ecco le risposte del numero verde 1500 del Ministero della Salute che dovrebbe informare sui vaccini. Se fossero tratte da un film di Woody Allen sarebbero esilaranti. Purtroppo, invece, È REALTÀ…!!


Info sui vaccini? C’è il 1500, numero verde dal Ministero della Salute

Questo è quello che dovrebbe essere:
Tutte le informazioni sui vaccini a disposizione degli italiani. Da oggi, mercoledì 14 giugno, è disponibile il numero verde vaccini 1500, un numero di “pubblica utilità” dove sarà possibile chiamare per richiedere maggiori informazioni sul nuovo decreto vaccini obbligatori. Il numero verde vaccini 1500 sarà attivo dalle 10:00 alle 16:00 dal lunedì al venerdì.
ma la realtà è ben diversa…
QUESTE SONO TRASCRIZIONI DI TELEFONATE FATTE AL NUMERO CHE DOVREBBE DARE CORRETTA INFORMAZIONE SUI VACCINI AI CITTADINI DUBBIOSI…
Resoconto prime tre telefonate (tutte registrate e disponibili) al 1500, il numero che risponde a tutti i dubbi sui vaccini :
Nella prima ho citato lo studio francese sulla relazione fra antiepatite C e Sclerosi laterale: Risposta: “I vaccini sono sicuri”.
“Non dica stronzate, le sto citando uno studio ufficiale in base al quale in Francia è stata annullata l’obbligatorietà”. “La faccio parlare con una collega”.
Attendo. Arriva la collega. “Ma lei chi è?”. “Sono un genitore preoccupato”.
“La linea è molto disturbata”: E riattacca.
Cit. Fabrizio Zani
Telefonata numero 2.
“Ho letto sul foglietto illustrativo del vaccino tetravalente che il bambino vaccinato è infetto per 6 settimane, e non deve incontrare persone col sistema immunitario indebolito. Ho la nonna di 90 in casa, cosa devo fare?”.
“Ma no, sa, nei foglietti esagerano sempre…”
“Lei è medico?” “Sì” “E quindi i consiglia di fregarmene del foglietto”? “Ehm… ma no, ma no, mi sono espresso male”.
“Allora posso non vaccinare la bambina?” “Eh No!!! Non è un motivo! La soluzione è l’isolamento!” “Ah. E devo mettere in isolamento la bambina o la nonna?”.
Cit. Fabrizio Zani
Telefonata numero 3.
“Buongiorno. Mia moglie ha sentito dire che la bambina dopo la vaccinazione tetravalente, per 6 settimane è contagiosa e non deve avvicinare persone dal sistema immunitario indebolito… sa, noi abbiamo la nonna novantenne in casa”. “Guardi, sinceramente è un’informazione che non ho…ora chiedo a un medico”
Attesa. “Pronto. No, guardi, è una sciocchezza” “Ah, ma è scritto sul bugiardino sa?” “Come?” “La sciocchezza è scritta sul bugiardino… il suo medico è un delinquente” “Ma no… ma no… non offenda”… “Come non offenda? Uno che mi dà un’informazione falsa su un tema così delicato lei come lo chiama? Io lo chiamo delinquente” “Ma insomma, noi non possiamo sapere tutto, siamo qui per tranquillizzare i cittadini”
Cit. Fabrizio Zani
 https://www.facebook.com/447705108738431/photos/a.447715025404106.1073741828.447705108738431/820287844813487/?type=3&theater
http://zapping2017.myblog.it/2017/06/18/ecco-le-risposte-del-numero-verde-1500-del-ministero-della-salute-che-dovrebbe-informare-sui-vaccini-se-fossero-tratte-da-un-film-di-woody-allen-sarebbero-esilaranti-purtroppo-invece-e-realta/

Rotterdam - Disinformazione democratica

    Rotterdam - Disinformazione democratica Nei giorni scorsi tutte le televisioni (ad iniziare dal TG di SKY) e i giornali (e non soltanto...