lunedì 27 aprile 2020

APP 'IMMUNI' ► FUSARO: "VI SPIEGO LA STRATEGIA PER SPINGERCI AD ACCETTARLA"


App, droni, tracciabilità: per qualcuno importanti risorse per far fronte all'aumento di contagi, per altri una pericolosa minaccia alla libertà individuale. Tra l'incudine e il martello si trovano i cittadini. E' amletica e quasi esistenziale infatti l'indecisione tra allinearsi al provvedimento annunciato dal governo di adottare l'app "Immuni" (che si è detto essere su base volontaria ma che presto diverrà requisito importante per uscire di casa), oppure rifiutare di scaricarla sul proprio cellulare per far valere alcuni dei diritti di libertà inalienabili. Dalla parte dei secondi si schiera il filosofo e saggista Diego #Fusaro, che si appella al rebus del rispetto di leggi ingiuste per motivare la sua decisione di opporsi ai nuovi congegni di tracciabilità. Il rebus di Antigone di fronte al quale molte volte la storia ci ha messo di fronte, è la chiave di volta per interpretare il tutto secondo Fusaro; per il filosofo però c'è un modo in cui le persone saranno persuase ad adottare l'#app e ad accettare il monitoraggio dei #droni a svantaggio della propria #libertà pur di preservare la salute. Lo ha spiegato a Francesco Vergovich e Fabio Duranti a 'Un giorno speciale'.

fonte Radio Radio TV

domenica 26 aprile 2020

FRANCESCO TOSCANO: In memoria dell'amico Giulietto Chiesa, uomo libero e non allineato


Ciao Giulietto,grazie e continuerò a portarti con me.


Bill Gates padrone dell’OMS: è il finanziatore più potente dopo gli Stati Uniti

Bill Gates padrone dell'OMS: è il finanziatore più potente dopo gli Stati Uniti

Da anni Bill Gates è uno dei principali donatori privati dell’OMS. La sua è pura beneficenza o un modo per controllare le decisioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità?


Il magnate Bill Gates sta assumendo un ruolo sempre maggiore nel settore sanitario, grazie alle sue ingenti donazioni all’OMS e alle varie associazioni per la lotta al coronavirus. Prima fra tutte quella dello scorso gennaio, con cui inviò 5 milioni di dollari alla Cina e 5 milioni all’Africa. La sua partecipazione sembra essere sempre più cruciale, soprattutto adesso che Donald Trump ha minacciato di ritirare i finanziamenti all’OMS, accusandola di non aver gestito in modo efficiente la crisi sanitaria e di averla insabbiata
La beneficenza del CEO di Microsoft però sta generando diversi dubbi sulla sua bontà e molte persone si iniziando a chiedere se il suo sia puro mecenatismo o se invece possa essere un modo per influire sulle decisioni della sanità globale.
Attraverso la sua Bill and Melinda Gates Foundation, da più di dieci anni, il miliardario ha effettuato delle sostanziose donazioni all’OMS, pari a centinaia di milioni di dollari, e secondo Antoine Flahault, direttore dell’Istituto di Sanità Globale della facoltà di medicina dell’Università di Ginevra, la presenza dei Gates nell’Organizzazione Mondiale della Sanità sta diventando un po’ troppo invadente. Se Trump si toglierà delle scene, rimarrà dunque tutto in mano a Bill Gates?

Bill Gates all’OMS come un capo di Stato

Alla preoccupazione di Flahault si sono aggiunti, nel corso degli anni, altri esponenti dell’OMS, tra cui anche il capo del programma per la malaria, crucciato dall’ipotesi che la fondazione potesse distorcere o influire sulle priorità delle ricerca.
Bill Gates è il donatore privato più influente nell’Organizzazione Mondiale della Sanità, preceduto solo dalle donazioni pubbliche degli Stati Uniti (che adesso potrebbero diminuire in modo sostanziale dopo le accuse del disastro causato dal coronavirus negli USA) e seguito dal Regno Unito. Inoltre è stato il primo privato a partecipare all’assemblea generale dei paesi membri dell’OMS. Sembra dunque che nel prossimo futuro, l’OMS sia sempre più alla mercé del miliardario di Seattle.
Nel 2017 un rappresentante delle ONG con sede a Ginevra disse di Gates che “viene trattato come un capo di stato, non solo presso l’OMS, ma anche al G20” e che “poche persone osano criticare apertamente ciò che fa”, definendo Gates uno degli uomini più potenti nella salute globale.
La maggior parte dei membri dell’OMS non percepisce il miliardario come una minaccia per l’organizzazione, ma anzi lo vede come un’opportunità per ottenere maggiori fondi destinati alla ricerca e al bene pubblico, secondo il quotidiano “Politico”. Quali possono essere dunque le preoccupazioni dietro alla partecipazione attiva di Gates nell’OMS?

I rischi per l’OMS

Quello che preoccupa alcuni esponenti dell’OMS è il fatto che la dipendenza dalla donazioni di Bill Gates potrebbe provocare delle situazioni pericolose per l’intera organizzazione.
Il primo motivo d’ansia deriva dal fatto che il denaro della Fondazione Gates ha come origine gli investimenti di grandi imprese, e dunque potrebbe essere un cavallo di Troia per gli interessi delle aziende stesse. Gates potrebbe minare il ruolo dell’OMS nella definizione degli standard e nella definizione delle politiche sanitarie in modo tale da poter favorire il proprio patrimonio.
Altri temono semplicemente che l’organismo delle Nazioni Unite si affidi troppo ai soldi della Gates e che l’imprenditore possa un giorno cambiare idea e spostarli altrove, ritrovandosi così senza un’importante fetta di investimenti per portare avanti i propri progetti.

I finanziamenti all’OMS dal 1970 ad oggi

Negli ultimi 50 anni gli ingressi nelle casse dell’OMS sono profondamente cambiati, nel 1970, il bilancio dell’Organizzazione era composto da un 80% proveniente dagli Stati membri, ed un restante 20% da donatori privati, nel 2016 il rapporto si è completamente ribaltato, con il risultato che interi dipartimenti e progetti sono interamente appannaggio della fondazione Bill & Melinda Gates. Nicoletta Dentico, direttrice della ONG di Ginevra, Health innovation in practice ha dichiarato alla tv svizzera che:
“Questo ha, inevitabilmente, un impatto. Non tanto su quello che l’OMS dice ma, piuttosto, su quello che omette di dire.”
Ad oggi le quote degli Stati membri rappresentano circa un quarto del budget biennale dell’OMS, corrispondente a 4,5 miliardi di dollari. Il restante denaro viene devoluto da governi, Gates e altri aziende o donazioni private che decidono di partecipare. Queste donazioni tuttavia sono destinati a specifiche ricerche e l’OMS non ha voce in capitolo sulla sua allocazione.


Intervento memorabile dell'on. Sara Cunial


sabato 25 aprile 2020

Lo spieghino: cos’è il Recovery Fund di cui si parla tanto?



DI THOMAS FAZI
lafionda.org
Si sarebbe tentati di dire che anche questa volta la montagna europea ha partorito un topolino. Ma stavolta non c’è traccia neanche del topolino, se non nella mente allucinata del presidente Conte e di qualche soldatino pentastellato. Sostanzialmente, il Consiglio europeo di ieri si è limitato a confermare le misure già decise all’Eurogruppo di due settimane fa. In breve, sono stati definitivamente archiviati gli eurobond (o coronabond che dir si voglia) e ogni forma di mutualizzazione del debito (come avevamo ampiamente previsto), con buona pace di Conte, mentre rimane sul tavolo il cosiddetto Recovery Fund, cioè un fondo che dovrebbe teoricamente sostenere la ripresa economica degli Stati europei. Nello specifico, però, si sa poco o nulla di come funzionerà questo fantomatico fondo. E la ragione è che i governi continuano a rimanere molto divisi in merito, al punto che i capi di Stato non hanno ritenuto opportuno neanche fare una conferenza stampa congiunta al termine della riunione, come è consuetudine fare in questi casi.
Quello che sembra certo per ora è che si tratterà di un fondo gestito dalla Commissione che avrà la capacità di emettere titoli basati su garanzie comuni fornite dal nuovo bilancio UE 2021-2027, cioè dagli Stati membri; a prescindere dalla forma ultima che prenderà questo strumento, dunque, i tempi saranno piuttosto lunghi: prevedibilmente inizierà ad essere disponibile non prima di gennaio 2021 (a meno che non si riesca a reperire qualche spicciolo da ciò che rimane del bilancio attuale). Non è ancora chiaro a quanto ammonteranno queste garanzie – e dunque quanto dovranno versare in più gli Stati –, né l’ammontare delle risorse che si prefiggerà di raccogliere sui mercati il fondo in questione (si è parlato di mille o millecinquecento miliardi ma sono ovviamente cifre buttate lì a puro scopo propagandistico; Wolfgang Münchau stima che alla fine la cifra sarà probabilmente nell’ordine di 200-300 miliardi).
Ma il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha fatto sapere che «data la situazione riteniamo che un contributo alle risorse proprie attorno al 2 per cento del PIL [dell’UE], rispetto all’attuale 1,2 per cento, sia richiesto per due-tre anni». Va notato che l’Italia è un contributore netto, quindi potrebbe vedersi costretta a versare una cifra cospicua. Ciò detto, gli auspici della Commissione vanno presi cum grano salis: il fatto che a distanza di vent’anni da Maastricht il bilancio europeo continui a rimanere nell’ordine di un misero 1 per cento del PIL dà l’idea di quanto siano forti le resistenze da parte degli Stati ad aumentare significativamente il proprio contributo. Un modo per aggirare questo ostacolo potrebbe essere quello di chiedere agli Stati di offrire delle semplici garanzie (portando a un incremento “virtuale” del bilancio) invece di un versamento diretto.
Un’altra cosa che possiamo dare praticamente per scontato è che il denaro raccolto dal fondo non verrà concesso agli Stati membri sotto forma di trasferimenti a fondo perduto, se non in minima parte, come sarebbe normale e come sognava qualche anima bella di casa nostra, ma sotto forma di prestiti, che dunque verrebbero conteggiati nel debito nazionale dei singoli Stati. Su quest’ultimo punto diversi paesi (Svezia, Austria, Germania, Olanda) hanno già detto chiaramente che accetteranno di dare il via libera al fondo solo se la logica sarà quella dei prestiti e non dei trasferimenti; se il fondo sarà limitato nel tempo e con un ambito di applicazione limitato (ovverosia con condizionalità sulla destinazione dei fondi); e se vi saranno rigorose condizioni di rimborso. D’altronde non potrebbe essere altrimenti, giacché tutti i paesi – inclusa l’Italia – hanno accettato di muoversi nella cornice dei trattati europei, che vieta trasferimenti fiscali rilevanti tra paesi, ed in particolare dell’articolo 122(2) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), che sancisce che «il Consiglio, su proposta della Commissione, può concedere a determinate condizioni un’assistenza finanziaria dell’Unione» a uno Stato che si trovi in difficoltà finanziaria. Insomma, la proposta si colloca saldamente all’interno della logica del debito su cui è fondata l’architettura dell’euro.
Come ha commentato causticamente Yanis Varoufakis: «Gli Stati membri dell’Unione pesantemente indebitati dovranno garantire di tasca propria dei prestiti che la Commissione europea poi estenderà agli Stati membri sotto forma di… prestiti. In breve, dei fondi presi in prestito dagli Stati membri che andranno ad aggiungersi al debito degli Stati in questione verranno veicolati attraverso la Commissione europea per far finta che l’Unione europea stia giocando un ruolo». Come detto, comunque, i tempi di attivazione di questo strumento, a prescindere dalla sua dubbia utilità, saranno piuttosto lunghi. E su tutta la risposta europea alla pandemia pesa l’imminente sentenza della Corte costituzionale tedesca che il 5 maggio è chiamata a esprimersi sulla legalità del programma di acquisto di titoli della BCE; probabilmente non è un caso che la Commissione si sia impegnata a presentare un piano per il Recovery Fund entro il… 6 maggio.
Nel breve, dunque, le uniche risorse fiscali messe a disposizione degli Stati membri dall’UE rimangono il famigerato MES a “condizionalità limitate” (una bufala in quanto le condizioni possono essere riviste in qualunque momento dai creditori, come ho già spiegato qui) e il cosiddetto fondo “anti-disoccupazione” SURE della Commissione europea per aiutare i paesi europei a sostenere (attraverso dei prestiti) i costi della cassa integrazione, che in teoria dovrebbe avere una dotazione «fino a 100 miliardi» ma nei fatti dipende dall’ammontare delle garanzie che gli Stati metteranno a disposizione, su base totalmente volontaria, e che dunque si rivelerà probabilmente l’ennesimo pistolotto ad acqua travestito da bazooka. Insomma, alla luce dei fatti, a cantar vittoria – come ha fatto ieri il governo italiano – bisogna essere ignoranti o in malafede. O entrambe le cose.

Thomas Fazi
Fonte: www.lafionda.org
Link: https://www.lafionda.org/2020/04/24/lo-spieghino-cose-il-recovery-fund-di-cui-si-parla-tanto/?fbclid=IwAR1h3LUPqQOzkcWgOIPRWnIsi53-XCL4X3a-Qkak6UGmhGPaZBhoEfsM6sM

venerdì 24 aprile 2020

LA MASCHERINA È LA NUOVA SVASTICA



Mentre stava facendo jogging, un ingegnere 55enne di Albignasego, è stato picchiato da due uomini, padre e figlio, riportando diverse fratture. Gli aggressori, poi, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri affinché lo multassero. E Zaia commenta: “La caccia all’untore è deplorevole e da condannare ma è deplorevole chi esce senza mascherina” Leggi qui

UN PUNTO DI VISTA TEDESCO
crea un carattere uniforme.
Un commento di Rüdiger Lenz.
Credo che lo Stato debba produrre problemi affinché la società rimanga in stato di problema ( tipo: stato di paura n.d.r.) .
I membri della società non devono essere orientati verso la soluzione e raggiungere l’ autodeterminazione, perché la persona autodeterminata non si limita ad ascoltare e ad attendere i suoi ordini.
Obiettivo distruttiva dei sistemi di istruzione e formazione è proprio lui, l’essere umano autodeterminato. Questa è l’unica spiegazione del perché potrebbe accadere in quasi metà del mondo che la maggioranza delle persone si lascia rinchiudere senza sviluppare una resistenza.
Ma è solo teatro
Sì, il rigor mortis inizia ora, e l’atteggiamento difensivo di molte persone è sempre lo stesso: ci deve essere qualcosa, il lockdown altrimenti non l’avrebbero fatto! Bene, tutti voi qui ricordate come è cominciata allora, 19 anni fa? Ti ricordi l’11 settembre 2001, quale ostacolo emotivo e mentale hai dovuto affrontare in quel momento? Milioni di cittadini tedeschi si trovano ora ad affrontare lo stesso ostacolo. Non vogliono pensare un certo pensiero, non possono permetterlo. Se lo permettessero, tutto dentro di loro crollerebbe immediatamente.
Ecco il pensiero, è di Wolfgang Schorlau: “È come se tutto ciò che vediamo, sentiamo e sentiamo non fosse vero. Come se ci fosse un’altra realtà che sta alla base di tutto questo e che noi non vediamo. Ma è in questa realtà nascosta che si tirano i fili veri e propri, che si stabilisce la rotta decisiva. Noi siamo nel mondo visibile: vediamo il parlamento, il governo, l’opposizione, i giornali e la televisione che parlano di tutto questo. Ma è solo teatro”, scrive giustamente l’autore di romanzi gialli Wolfgang Schorlau nel suo romanzo “La cospirazione di Monaco”, che si basa sui fatti. Capire che il governo che avete eletto, di cui volete o dovete fidarvi, che è un’organizzazione mafiosa di proporzioni incredibili, è un processo molto doloroso, per tutti coloro che a un certo punto si sono permessi di capire perché lo hanno riconosciuto.
Questo non è un “processo di cospirazione”, come il gruppo colto in flagrante è fin troppo felice  a definire la rivelazione..
E dico a tutti quelli che se ne stanno rendendo conto: E’ molto peggio quando sei pronto a scendere nella tana del coniglio ancora più in profondità.
D’ora in poi non si potrà mai più tornare al vecchio stato sedato voluto dai media e dai politici. È qui che si decide se si possono sollevare solo i pesi, se si possono segnare solo i gol, se si può vincere solo sul ring, o se ora si può affrontare e digerire ciò che si è scoperto. Perché questo è ormai dentro di te e non è più un gioco in cui puoi dimostrare il tuo valore attraverso panem et circenses. Eccolo qui, il vero e proprio gioco della vita. Siete pronti?
Il Re dei Virus
Ancora più dolorosa, però, è l’idea stessa che non gliene freghi niente di nessuno di noi e che un’elezione abbia un solo scopo: la legittimità di una persona, mantenendo così l’illusione che si tratti di un processo democratico in cui si è coinvolti attraverso le schede elettorali e chiamati ad ottenere un risolutore di problemi e un amministratore di bisogni per il popolo e per se stessi. Dietro tutto questo, però, c’è un sistema ed è questo sistema che ogni elettore vota, cioè legittima. È il sistema del denaro e della nobiltà finanziaria, che esiste anche a strati. Bill Gates, Soros o Waren Buffet non sono lassù, sono troppo poveri per questo. Dimenticate la lista Forbes, è lì solo per rendere il mostruoso super-ricco di questo mondo invisibile e irrintracciabile. Vogliono appartenere all’aristocrazia e devono ancora fare i loro affari nel mondo in modo che la loro ricchezza cresca fino a raggiungere le centinaia di miliardi. Qualche miliardo, cioè, ad esempio, i costi di gestione di uno sceicco del petrolio per un anno per mantenere in funzione il proprio tribunale. Pastori e lupi, il libro è una lettura obbligatoria. Che cosa significa in parole povere? Se Bill Gates non riuscirà a passare all’OMS questa volta, crescerà sui suoi errori, porterà avanti e farà nascere una nuova idea. Perché il re dei virus di Microsoft vuole realizzare qualcosa per cui ha bisogno di tutta l’umanità.
Questo era già il caso di Windows 3.11 o Windows 95/98 e degli altri sistemi operativi. Ogni famiglia doveva possedere un PC. Era il sogno di Gates, che poteva quasi realizzare. Vuole rendere il mondo felice con una nuova idea di mondo. Anche altri del suo calibro vogliono che il mondo li guardi, perché mamma e papà non li hanno guardati abbastanza. Sono narcisisti professionisti con un forte delirio di essere Dio. E questi dominano la politica e i politici di questo secolo. Abbiamo creato un mondo di consumismo che ha prodotto un numero enorme di miliardari. E questi filantropi ora vogliono interpretare il messia del mondo. E poiché questo gioco è incredibilmente ben accolto dagli altri nevrotici di profilo, gli attori politici, questi confondono i miliardari con il loro mandato da elettori troppo noiosi.
Guardate e ascoltate di nuovo Frau Merkel e soprattutto ascoltate molto attentamente come ci parla. Non parlo nemmeno ai bambini piccoli come lei parla con noi. Guardate il suo volto soddisfatto durante il primo e il secondo discorso sulla regola dell’uscita.
Consegnare un pacco senza mascherine
In questo momento, le cose stanno andando alla grande per questi alti traditori di entrambe le file. Così il politico, esperto di salute e medico della SPD Karl Wilhelm Lauterbach ha espresso nel programma in modo duro ma giusto che possiamo tornare alla normalità al più presto nel 2021, ma probabilmente non prima del 2022. Il moderatore Plasberg ne è rimasto visibilmente sconvolto (1). O come ha detto il vicepresidente dell’Istituto Robert Koch il 21 aprile (2), cito all’inizio: Anche se non ci sono più casi, dobbiamo rispettare le regole della distanza. La fine dell’epidemia non è in vista, fine della citazione. È incredibile quello che dicono tutti, perché il virus ha iniziato da tempo il suo sonno estivo. Chi non ci crede può saperne di più guardando i numerosi video su You Tube del dottor Bodo Schiffman. Lì, tutti possono vedere le cifre ufficiali e le statistiche che dimostrano che tutti ci stanno ingannando e che dietro a questo ci deve essere qualcosa di completamente diverso, un’agenda che non ha nulla a che fare con un governo preoccupato per noi, che ha improvvisamente dichiarato l’umanesimo come il significato e il contenuto del suo mandato governativo. Il virus non è più il problema. Penso che se io fossi stato duro ma giusto come spettatore dello show, sarei andato a Lauterbach e gli avrei chiesto se era impazzito e come ci si sente a schiavizzare tutto il popolo e a renderlo schiavo per un vaccino. Gli avrei chiesto se la sua idea fosse proporzionata e se non sapesse i danni sociali che la GroKo ha già causato. Ma vedete voi stessi come può succedere se non rispettate l’obbligo di indossare una mascherina e non sapete che dovete indossarlo quando entrate in un ufficio postale.
Una lettera a Eva Hermann sul suo canale di telegram, datata 21 aprile 2020, Eva Hermann cita: Oggi descrivo un piccolo episodio che mostra quanto può essere scomodo essere in pubblico quando le singole persone usano spietatamente il loro potere appena conquistato. Volevo mandare un pacco per mia nipote, perché non mi è permesso essere presente di persona il giorno del suo compleanno (anch’esso una tale mostruosità). Nel piccolo ufficio postale c’è il dovere della maschera. Non ho una maschera con me e così tiro la giacca sopra il mento fino agli occhiali. L’impiegato dell’ufficio postale non vuole accettarlo e mi dice in modo molto scortese che dovrei lasciare immediatamente la stanza. Il mio accenno al fatto che la mia bocca e il mio naso erano saldamente coperti di stoffa non ha funzionato. Gli ho chiesto il suo nome, ma non me l’ha detto. Mi ha molestato in modo aggressivo e mi ha buttato fuori, per così dire. I clienti presenti erano indifferenti.Mi chiedo ora se sono ammesse solo le maschere facciali „standardizzate“. Perché una giacca tirata fino alla radice del naso è più traspirante di qualsiasi maschera e soddisfa il suo scopo. Qui è stato dimostrato il potere di un piccolo funzionario pubblico. È tutto molto, molto triste. Ogni giorno perdo sempre più il desiderio di andare tra la gente. Molti di loro sono ancora amichevoli, ma un’esperienza come quella appena descritta rovina l’atmosfera, fine della citazione. Beh, è così che sono tutti i piccoli scoiattoli oggi, quelli che si immergono nella loro banalità del male ( vedi Hannah Arndt n.d.r.) e che ora trovano possibilità inimmaginabili per farlo.
Attualmente il mercato più in crescita: il teorico della cospirazione
Oggi vedo un escursionista in Austria in un video, che va con il suo cane nel Feldmark. Ma un poliziotto alle sue spalle, con la pistola in mano, ha arrestato il sospetto espira-coronavirus. A proposito, le persone erano abituate ad espirare la dannosa CO2, se qualcuno qui se lo ricorda. A Berlino, i giovani poliziotti, coraggiosamente e in gruppo, hanno preso in custodia i passanti manchevoli, perché la legge permette ai passanti di camminare pacificamente, anche a Berlino. Questi passanti si sono tenuti a distanza, anche con la mascherina. Ma eroici giovani poliziotti, che prima si erano ribellati all’adrenalina e ad altre sostanze per diventare pilastri fallici della giustizia, erano coraggiosi e proteggevano la gente comune da se stessa. Spiriti affini denunciano ogni giorno trasgressori, forse perché si sono seduti su una panchina per leggere un libro o semplicemente per rilassarsi. A Chemnitz, uomini anziani sono stati schiacciati a terra da quattro a sei giovani poliziotti, le braccia premute sulla schiena, poi sollevate per le estremità e portate via sotto forti fischi dei passanti. …
I dati scientifici ufficiali mostrano che il rischio di infezione da coronavirus è diminuito da quando sono state introdotte le misure. Finora non sono aumentati, e quindi uno sportivo eccezionale come l’ex portiere nazionale Jens Lehmann non deve ricordare cosa ci ha dettp la Cancelliera all’inizio delle misure. Schwups, un teorico della cospirazione.
Dall’altra parte della strada da queste misure, i giovani vogliono già l’applicazione di sorveglianza, l’applicazione corona. Quando sarà disponibile? Vogliamo averli ed essere monitorati, perché noi stessi siamo troppo stupidi per la vita che vive dentro di noi. Vi prego, caro governo, diteci cosa possiamo, cosa dovremmo fare e soprattutto che possiamo servire i vostri piani. La scienza ci dice ciò che è giusto e maiLab e Harald Lesch sono i nostri profeti, perché non c’è nulla al mondo che loro non sappiano già.
D’ altra parte, siamo stupidi e dobbiamo ascoltare queste due persone di grande talento e fare quello che dicono. La scienza è così grande, vogliamo solo vivere secondo le sue regole, perché così non si può fare niente di sbagliato e finalmente essere liberi (dalle mascherine n.d.r.). Fast food for my brain is like a pistel at my Head.
Faresti meglio a lavarti le mani.
Chi da questa follia, che ci mostra le regole della psicologia delle masse punto per punto, l’oppressione delle masse, l’obbedienza delle masse, la pressione della conformità delle masse, in forma nuda, non deve solo pensare e agire contro le misure. Siamo incoraggiati a pensare a una società in modo completamente diverso,
che può fare a meno di tali misure dello stato e del governo. Siamo almeno in grado di farlo? Siamo in grado di riconoscere tutte le cose e i contesti che ci vengono additati? Siamo in grado di vedere le catene intorno alla nostra mente e al nostro corpo che tentano di guidarci? Gente, il nemico non è quello che non indossa la mascherina, nemmeno quello che la indossa. Il nemico non è quello che dice nella crisi della pandemia di Corona che il virus non è così grave come il governo e i media vorrebbero farci credere, né quello che crede a tutto questo e vive nella paura. Il nemico è il sistema che permette alle persone scandalosamente ricche di minare la democrazia e di usare il loro denaro per trasformare le cose, che una volta erano buone, nel loro opposto e i politici e gli esperti ne approfittano per incassare e trasformare il popolo nei loro schiavi compiacenti, perché la maggior parte delle persone crede nel bene di papà in un esperto in buona fede. A loro piace credere che tutti gli esperti pensano, sentono e agiscono come il Prof. Dr. Sucharit Bhakdi (3). Il nemico non è il tuo vicino. Il nemico è il tradimento che, unito al popolo ricco e potente, mina tutto ciò che è alto e sacro per noi. Questo è il nemico. E quando lo guardiamo, succede qualcosa di strano. Cominciamo a vederci in lui, perché per troppo tempo ci siamo messi a nostro agio nel suo sistema. Per sconfiggere il nemico, dobbiamo prima di tutto riconoscere ciò che ci lega a lui e con quali conforti è riuscito ad attirarci. Ora ci attira con la salute e ci stigmatizza con il fatto che possiamo diventare serial killer se gli disobbediamo e ripensiamo alla nostra espirazione. Avverte persino i bambini, che potrebbero essere da biasimare se non si lavano spesso le mani, e papà o mamma potrebbero morire per il coronavirus, perché hai disobbedito e non ti sei lavato le mani (4). E li hai lasciati soffocare perché hai portato il virus nei loro polmoni.
La mascherina è la nuova svastica
In questo momento si tratta di vaccinazione, di fare soldi con il vaccino e di fomentare la paranoia nella società mondiale che ogni virus potrebbe ogni anno uccidere tutte le persone se non vaccinate presto, e appunto, per favore ogni anno. Si tratta di un modello di business della Bill and Melinda Gates Foundation, che dirige completamente questo colpo di stato, attraverso miliardi di dollari. E siccome i conti non tornano, i dati scientifici ufficiali e le statistiche sono simili a quelli di una comune influenza, cioè non ci sono milioni di morti per la SARS COV-2, e il progetto di vaccinazione mondiale potrebbe scoppiare se gli ancora timorosi e gli spettatori di ARD e ZDF (canali statali tedeschi n.d.r.) dovessero diminuire e sabotare il progetto di vaccinazione permanente mondiale, è necessaria una leggera coercizione che sia in grado di stabilire un’opinione di maggioranza che desideri il vaccino. E per garantire questo, la mascherina diventa obbligatorio. (Conte: “Mascherine e distanze finché non c’è vaccino”n.d.r..) Attraverso di lei, si condizionano le masse in un essere unificato, che è esplicitamente descritto nel libro La psicologia delle masse o nel libro Propaganda, al fine di garantire vantaggi di mercato e realizzazioni ideali. La mascherina è un banner, un segno distintivo, uno slogan per sostenere la stessa idea, un ideale di gruppo che esprime che uno si preoccupa e non vuole danneggiare l’altro. Un comando che ha trasformato la scintilla dell’individuo e dell’autodeterminazione in un campo minato di dubbi. Solo con lo striscione, il simbolo della comunità, la nuova legge sulla protezione della bocca, tutti noi ora mettiamo il „noi“ al di sopra di ogni „io“.
Ma in realtà è un atto di obbedienza che costringe l’intera società nella direzione che gli approfittatori vogliono guidare, devo vaccinare il mio io interiore, è l’unico modo per sopravvivere, e imprimere una ferma convinzione nel sacro compito, il sacro dovere verso il gruppo. Uno crede nella causa superiore come il dovere più sacro e quindi addestra modelli di comportamento che costringono l’altro a fare lo stesso. Coloro che non indossano la fascia da braccio con la svastica vengono automaticamente osservati. Questo non è uno di noi, ora lo sappiamo per certo, è uno che infrange le regole, che vuole ostacolare il nostro benessere, che ci danneggia e su cui dobbiamo giudicare. Quando il Bayern Monaco di Baviera gioca a Dortmund nello stadio di calcio, valgono regole simili. Ora queste regole valgono per oltre ottanta milioni di persone. E c’è solo un club, non due. Il secondo non può essere! È così che va il gioco. Non sottovalutare mai il potere e il profondo effetto psicologico delle azioni simboliche. I simboli si uniscono e mettono il Noi davanti all’Io, perché d’ora in poi si tratta solo della cosa, dell’idea e del suo completamento. Un paese, un popolo, un cancelliere. Un’idea, un popolo, una super vittoria. Il fatto che la mascherina sia diventata superfluo alla fine di marzo non interesserà più le masse impaurite.
Addestreranno l’atto irrazionale in un tale atteggiamento e troveranno del tutto normale che la mascherina come simbolo rappresenti la fine della libertà di opinione. Le masse non se ne accorgeranno nemmeno, come è da temere. È, come ho già accennato nella mia dose giornaliera del 15.4.2020, l’obiettivo di questa falsa pandemia di installare un’economia pianificata, cioè un nuovo e completamente diverso socialismo in Germania. Per questo consiglio il nuovo libro di Markus Krall, Die bürgerliche Revolution, in cui scrive anche di una nuova economia pianificata da installare. L’introduzione di Angela Merkel alla crisi si concluderà con il suo Requiem. Il pezzo sarà composto e diretto, ne sono certo, dalla Germania dell’Est. L’impulso a proteggere questo Paese dall’alto tradimento del governo Merkel, sì, a liberarlo, verrà dalla Germania dell’Est per poi infettare l’intero Paese.
Si ringrazia l’autore per il diritto di pubblicare l’articolo.
UN DETTAGLIO
La maschera per gli infetti protegge gli altri, ma graverà notevolmente i portatori. Leggi in un dottorato del TU Monaco di Baviera: https://mediatum.ub.tum.de/doc/602557/602557.pdf?fbclid=IwAR2j3-mT8THSaXi375us3Lu33ZsbHC9ytaTMErunstqYwGv0KGKZTLLISP8

Coronavirus, a Casoria rissa al supermercato:

«Metti la mascherina!»

DIEGO FUSARO: Notizia bomba! C'è la terapia! Parola di Tarro, virologo non allineato


giovedì 23 aprile 2020

Le email hackerate di Wuhan e Bill Gates:”covid-19 fatto in laboratorio e rilasciato intenzionalmente”



di Cesare Sacchetti
Un massiccio hackeraggio informatico sarebbe stato effettuato da parte del gruppo anonimo di attivisti informatici, USA hackers, ai danni dell’istituto di virologia di Wuhan, della fondazione di Bill Gates, la Bill and Melinda Gates Foundation, e dell’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità.
Quest’ultima attraverso il suo direttore, Bernardo Mariano, ha negato che l’intrusione nei server dell’OMS sia avvenuta recentemente, ma avrebbe imputato il rilascio delle email dei dipendenti dell’agenzia ONU a precedenti tentativi di hackeraggio.
La fondazione di Bill Gates, da parte sua, dichiara di non aver rilevato finora nessuna particolare violazione dei protocolli di sicurezza informatica della società.
Ad ogni modo, una massiccia quantità di email con relativo contenuto è stata rilasciata sul sito di condivisione 4chan e gli hacker hanno pubblicato un articolo sul loro sito nel quale annunciavano le primissime conclusioni del loro esame del materiale a disposizione.
Secondo gli attivisti di USA hackers, la pandemia non sarebbe stata affatto un evento naturale, ma una manovra orchestrata a tavolino per arrivare all’obbiettivo finale di impiantare microchip sottocutanei all’intera popolazione mondiale.
Il progetto in questione di cui si già parlato qui in diverse occasioni è il famigerato ID2020, l’alleanza nel quale il magnate di Microsoft e la famiglia Rockefeller hanno investito considerevoli somme di denaro.
Per raggiungere questo proposito, sarebbe stata indispensabile la collaborazione dell’OMS e di altre importanti organismi, come il CDC, il centro per il controllo delle malattie degli USA, e la banca mondiale.
Le email hackerate: il virus rilasciato intenzionalmente dalla virologa cinese Zhengli Shi
La prima email che gli hacker hanno condiviso sul loro account twitter è quella nella quale si riporta il rilascio intenzionale del coronavirus.
Secondo quanto affermato nell’email, ad aver rilasciato il coronavirus sarebbe stata la dottoressa Zhengli Shi.
La virologa cinese è stata presentata dai media italiani e internazionali come la “donna pipistrello” per le sue ricerche indirizzata appunto nell’identificare i virus mortali portati da questo animale.
L’email è datata 16 febbraio 2020.
Questo è quanto riportato nell’email.
“Il 19 ottobre 2019 la dottoressa Zhengli Shi ha preso un autobus dall’istituto di tecnologia di Wuhan verso il luogo dove si trova il laboratorio di virologia P4 di Wuhan, una distanza approssimativa di circa 25 km.
La dottoressa si è fermata una volta nel corso del suo tragitto, ha aperto la sua valigia e ha collocato un blocco di ghiaccio secco contaminato vicino ad un condotto di ventilazione nel mercato del pesce in questione.
Questo mercato è stato scelto perchè è nello stesso edificio nel quale si trova rete ferroviaria più veloce al mondo, e perchè non era fuori dal percorso quotidiano che la dottoressa faceva.
Il fatto è stato registrato da telecamere a circuito chiuso.”
Se i fatti si fossero effettivamente svolti in questo modo, non ci sarebbe stata alcuna mutazione del coronavirus dal pipistrello all’uomo, ma ci si troverebbe di fronte ad un vero e proprio attacco biologico eseguito dalla nota virologa cinese.
Proprio su questo, il presidente degli Stati Uniti ha lanciato delle dure accuse alla Cina, avanzando l’ipotesi che quanto accaduto a Wuhan non sia stato affatto un evento naturale.
Ad ogni modo, non appena l’account di USA Hackers ha pubblicato questa email, Twitter ha immediatamente sospeso il profilo degli attivisti informatici accusati di aver violato, i termini di utilizzo del social americano.
Ma il messaggio è stato catturato da altri utenti e ha iniziato a girare ugualmente su Twitter.
L’email sulla creazione artificiale del coronavirus con parti dell’HIV
Un’altra email che sta circolando e che sarebbe stata anch’essa parte dell’hackeraggio informatico in questione è quella che sembra provenire dall’account del dottor Dian Bing Whang dell’istituto di virologia di Wuhan.
In alto a destra, si vede infatti riportato l’account di posta elettronica del virologo cinese, wangdb@wh.iov.cn.
https://www.zerohedge.com/s3/files/inline-images/1587440148951.png?itok=3ecU5dsW
L’email di Dian Bing Whang
Nel messaggio, si parla di “splicing” del coronavirus con parti dell’HIV.
Lo spicling in biologia molecolare è una sorta di processo di modifica della sequenza genetica del virus.
In questo caso particolare, il Covid-19 sarebbe stato modificato con parti del virus dell’HIV.
Sono le stesse conclusioni alla quali erano giunti dei ricercatori indiani che avevano pubblicato uno studio secondo il quale il Covid-19 era il risultato di una modifica fatta in laboratorio.
I ricercatori indiani dopo fortissime pressioni sono stati costretti a ritirare la loro ricerca, ma recentemente il premio nobel per la medicina nel 2008, il professor Luc Montagnier, ha avvalorato la validità di questa ricerca.
L’intervista del professor Luc Montagnier
Lo scienziato francese ha a questo proposito parlato di un “lavoro da orologiai” fatto da professionisti che operano in laboratori altamente specializzati.
Se queste conclusioni fossero confermate, l’ipotesi di un attacco biologico su scala globale inizierebbe a prendere sempre più consistenza.
Qualsiasi cosa sia accaduta a Wuhan, si sta rivelando semplicemente ideale per raggiungere gli scopi di chi vorrebbe difatti sottoporre la popolazione mondiale ad una sorveglianza di massa.
Coronavirus: cui prodest?
Bill Gates, l’uomo che sta finanziando lo sviluppo di un vaccino contro un virus che muta in continuazione e quindi di fatto inutile, sembra essere uno dei maggiori beneficiari di questa enorme crisi.
Lo stesso magnate americano aveva previsto casualmente lo scoppio di una pandemia di coronavirus in una simulazione da lui finanziata lo scorso ottobre 2019, chiamata Evento 201, della quale si è parlato in un precedente contributo.
Si noti la cronologia. La simulazione è uscita nello stesso mese in cui la dottoressa Zhengli Shi avrebbe rilasciato il virus nel mercato del pesce di Wuhan, il luogo ideale per aggregazione e spostamenti per favorire la diffusione del Covid.
Tutto questo dovrebbe essere oggetto di una seria indagine internazionale, e a questo proposito Robert F. Kennedy jr, figlio di Robert Kennedy, ha invocato proprio un’inchiesta su Bill Gates.
Se lo scopo finale di questa pandemia è quello di sottoporre forzatamente la popolazione a una sorta di microchippaggio di massa, forse sarebbe ora di guardare a chi effettivamente ha finanziato questa tecnologia.
E i primi sospetti dovrebbero proprio ricadere proprio sul magnate americano e la potentissima famiglia americana Rockefeller.
A questo proposito si noti un’altra incredibile coincidenza.
Bill Gates non è stato l’unico a prevedere una pandemia nel mondo.
I Rockefeller infatti in un altro rapporto pubblicato nel 2010 intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale” avevano praticamente previsto la pandemia e tutto ciò che sta accadendo ora.
Nella loro relazione lo sbocco finale di questa crisi porta alla nascita di uno Stato di polizia globale che per controllare i cittadini farà ricorso alla “soluzione” che si legge in questo passaggio.
“Nei Paesi più avanzati, questa elevata sorveglianza ha assunto molte forme: identità biometriche, ad esempio, per tutti i cittadini e regolazione più stringenti per le industrie più importanti.”
Per identità biometrica si intende anche l’utilizzo di microchip sottocutanei per registrare tutte le informazioni di un individuo che vengono poi custodite in un enorme archivio digitale informatico.
In altre parole, le due persone, Bill Gates e Rockefeller, che avevano anticipato il corso degli eventi e la loro conclusione, sono le stesse due persone che più stanno beneficiando dalla pandemia che porta al raggiungimento dei loro obbiettivi, ovvero il microchip come mezzo per il controllo completo della popolazione mondiale.
Probabilmente, le coincidenze iniziano ad essere troppe persino per i ricercatori più scettici.
La crisi da coronavirus si sta rilevando l’evento catalizzatore ideale per costruire una società modellata per riflettere gli interessi delle élite globaliste.
Forze potentissime sono in gioco in questa vicenda, ma sui media mainstream queste informazioni non arrivano.
E’ molto più comodo dare la colpa al pipistrello che, tra l’altro, non può nemmeno difendersi.
Cesare Sacchetti

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