di Luciano Lago
Conte e Gualtieri capitolano a Bruxelles: Sottoscritto l’accordo per il MES e accettano anche il SURE (meccanismo anti-disoccupazione ) per fare fronte all’emergenza sanitaria ed economica causata dalla pandemia. In pratica un finanziamento dietro interessi.
Fino all’ultimo Giuseppe Conte aveva proclamato di non voler sottoscrivere il MES (Meccanismo Salva Stati) e di proporre gli Eurobond o Coronabond, ma si è autosmentito di fronte alla posizione intransigente della Germania e dell’Olanda.
Conte e Gualtieri si sono piegati ed hanno di fatto svenduto l’Italia alla Troika che, al momento opportuno, inizierà la procedura per il commissariamento dell’Italia. Esattamente come accaduto per la Grecia.
Come hanno fatto i tedeschi ad “intortare” l’avvocato Conte? Gli hanno venduto un “MES Light”, ovvero con delle clausole appena alleggerite per il primo periodo. Una finzione che ha permesso di convincere e far capitolare Conte e Gualtieri. Una classica tecnica da venditori di pentole.
In realtà gia si sapeva, dalla precedente intervista rilasciata giorni addietro da Conte al Finacial Times, che il presidente del Consiglio aveva comunque intenzione di firmare. Motivo per cui tutto quello che ha detto contraddicendosi nei giorni successivi era una semplice sceneggiata per non creare fratture e non far prevedere l’esito finale.
Fino all’ultimo Giuseppe Conte aveva proclamato di non voler sottoscrivere il MES (Meccanismo Salva Stati) e di proporre gli Eurobond o Coronabond, ma si è autosmentito di fronte alla posizione intransigente della Germania e dell’Olanda.
Conte e Gualtieri si sono piegati ed hanno di fatto svenduto l’Italia alla Troika che, al momento opportuno, inizierà la procedura per il commissariamento dell’Italia. Esattamente come accaduto per la Grecia.
Come hanno fatto i tedeschi ad “intortare” l’avvocato Conte? Gli hanno venduto un “MES Light”, ovvero con delle clausole appena alleggerite per il primo periodo. Una finzione che ha permesso di convincere e far capitolare Conte e Gualtieri. Una classica tecnica da venditori di pentole.
In realtà gia si sapeva, dalla precedente intervista rilasciata giorni addietro da Conte al Finacial Times, che il presidente del Consiglio aveva comunque intenzione di firmare. Motivo per cui tutto quello che ha detto contraddicendosi nei giorni successivi era una semplice sceneggiata per non creare fratture e non far prevedere l’esito finale.
Ne dovrà rispondere in quanto si tratta di un presidente non eletto che ha scavalcato qualsiasi mandato del Parlamento per consegnare l’Italia alla Troika e sottomettere, ancora una volta, il paese agli interessi della Germania.
Se ne parlerà presto quando si conosceranno tutti i dettagli dell’accordo capestro, nei prossimi giorni.
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