Oggi nella Capitale, in occasione delle celebrazioni del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, si parlerà soprattutto di “Europa a due velocità”. Cosa significa? In pratica si tratta di due velocità totalmente diverse da quanto proposto dal premio Nobel Stiglitz la scorsa estate nel suo ultimo libro, vale a dire la possibilità di dar vita a due diverse aree valutarie. Stiglitz proponeva infatti un euro per i Paesi del nord ed un euro per quelli del sud, dove questi ultimi avrebbero dovuto avere la possibilità di far fluttuare il cambio (entro una certa misura) rispetto alla moneta del nord. Lo stesso premio Nobel consigliava altresì che la BCE arrivasse a garantire gran parte dei debiti pubblici di tutti gli Stati dell’Eurozona. Ma non solo. Stiglitz ci diceva anche che l’Italia non avrebbe dovuto far parte della stessa area valutaria della Germania, essendo noi ed i tedeschi i maggiori Paesi esportatori (e quindi i principali competitor nell’export in una comparazione continentale infra-Stati). E ciò alla luce del fatto che l’Italia soffre in modo ineguagliabile ben vent’anni di cambi fissi, che invece hanno avvantaggiato a dismisura la Germania (vedesi i dati sul surplus commerciale tedesco).
Se la proposta di Stiglitz poteva sommariamente apparire interessante (anche se resto fermamente convinto che l’unica via di salvezza per il nostro Paese sia l’uscita dall’euro), l’Europa a due velocità che hanno in mente di realizzare i tiranni di Bruxelles e i vili collaborazionisti nazionali è un qualcosa di totalmente diverso: il Consiglio europeo di qualche giorno fa ha pensato infatti ad un’Europa a due vagoni: quello di testa con all’interno gli Stati disposti a cedere in misura pressoché totale la loro sovranità in favore della sovrastruttura europea (quindi ulteriori ed illegittime cessioni di sovranità in materia militare, fiscale, diintelligence e quant’altro), mentre quello di coda composto da quegli Stati non disposti a cedere alcune fette residue della propria sovranità.
Per quanto riguarda invece l’euro, che è l’elemento di maggiore distruzione sociale ed economica dell’intero Vecchio Continente, pare che resti irrevocabile! Cioè nessuna doppia area valutaria come proposto da Stiglitz, nessuna BCE prestatrice di ultima istanza e nessuna fluttuazione del cambio!
Quindi non sarà – sostanzialmente – un’Europa a due velocità. Sarà un modo più efficace, veloce e definitivo per costringere i Paesi dell’eurozona (e sottolineo eurozona) ad ulteriori e criminali cessioni di sovranità necessarie al capitale internazionale per portare a compimento la “soluzione finale” di distruggere definitivamente i diritti fondamentali e le Costituzioni nazionali, senza alcun intralcio da parte di quei Paesi dove la democrazia è ancora in grado di bloccare o rallentare il processo di maggiore distruzione dei diritti sociali!
Ovvio che questa Europa a due velocità sarà solo uno strumento criminale per salvare – e per tutelare in modo irrevocabile – il capitale internazionale, portando gli Stati dell’eurozona a cedere definitivamente quel che resta della loro sovranità in modo tale da blindare – irreversibilmente – la moneta unica.
Ora festeggiate pure! Cosa, non lo sapete neppure voi, ma festeggiate ugualmente!
Prosit…
Avv. Giuseppe PALMA
fonte http://lacostituzioneblog.com/2017/03/25/eu60-europa-a-due-velocita-la-soluzione-finale-per-smantellare-definitivamente-la-costituzione-di-giuseppe-palma/
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