giovedì 12 luglio 2018

Parla Boeri, silenzio, parla il “megafono” di Soros



di   Luciano Lago
Arriva la sparata dei mondialisti con il presidente dell’INPS Tito Boeri che fa da megafono alle tesi di Soros, di De Benedetti e della Bonino.
Bisogna aumentare l’arrivo dei migranti in Italia, ha detto Boeri esplicito, tanto da asserire sicuro e senza tema di smentite: “l’Italia ha bisogno di aumentare l’immigrazione regolare» perchè sono «tanti i lavori che gli italiani non vogliono più svolgere». Nel lavoro manuale non qualificato. secondo l’Inps, ci sono il 36% dei lavoratori stranieri in Italia e l’8% degli italiani.
Secca ed immediata la risposta del ministro degli Interni Matteo Salvini : “Il presidente dell’Inps continua a fare politica, ignorando la voglia di lavorare (e di fare figli) di tantissimi italiani. Dove vive, su Marte?», ha risposto polemicamente Salvini.

La polemica è andata avanti e Boeri ha continuato ad insistere sulle sue tesi filo immigrazioniste.
A questo punto qualcuno si potrebbe forse meravigliare che il presidente dell’INPS entri a piedi pari a sostenere delle tesi che sono in contrasto non solo con il Governo ma anche con l’opinione della grande maggioranza degli italiani che hanno espresso il rifiuto delle politiche immigrazioniste della sinistra mondialista, sonoramente bocciata nelle ultime elezioni politiche.
Perchè meravigliarsi ? Soltanto chi ha la memoria corta può non ricordare che la nomina di Boeri alla presidenza dell’INPS fu patrocinata e promossa da Carlo De Benedetti, il finanziere proprietario del più importante gruppo editoriale italiano, Repubblica L’Espresso e strettamente collegato ai Rothshild ed a George Soros.
De Benedetti con Boeri
Come riportavano allora anche indiscrezioni di stampa, fu l’ing. De Benedetti a sostenere la nomina di Boeri alla presidenza dell’INPS e, in cambio di questa, Boeri si dichiarò favorevole al “Job Act” emanato dal Governo Renzi, in polemica anche con i sindacati e con i settori del lavoro contrari rendere “flessibile” il lavoro e abolire l’art. 18.
Non ci si può poi dimenticare che SOROS fu invitato, qualche tempo prima, al Festival dell’Economia di Trento nel 2012, proprio quando era presidente del comitato scientifico TITO BOERI, che non mancò di invitare, guarda caso, anche DE BENEDETTI.
In pratica TITO BOERI è un personaggio che risulta strettamente collegato con i settori della “Open Society”, ovvero la principale società con cui Soros finanzia e patrocina le migrazioni in Europa e fornisce appoggio e finanziamenti alle ONG che operano nel Mediterraneo ed alle formazioni politiche mondialiste come il partito di Emma Bonino, “Più Europa”.
Per De Benedetti e per Boeri l’immigrazione consente di disporre di una mano d’opera di riserva per lo sfruttamento, permette anche di abbassare i salari dei lavoratori e soprattutto facilita la creazione di una nuova base di consenso per la sinistra mondialista che ha perso la sua base tradizionale.
Quindi ben venga l’immigrazione di massa e l’africanizzazione dell’Italia, un obiettivo sempre facilitato e sostenuto da chi vuole distruggere l’identità culturale di questo paese e favorire i piani delle centrali globaliste transnazionali.
Accade che i sostenitori del globalismo non hanno più remore ed attaccano in modo diretto spiegando i loro argomenti che sono al limite della provocazione, in particolare per quei milioni di disoccupati italiani che vorrebbero lavorare e pagare i contributi senza dover essere costretti ad accettare lavori a tre euro l’ora per la presenza della mano d’opera schiavizzata fatta entrare appositamente nel paese.

fonte https://www.controinformazione.info/parla-boeri-silenzio-parla-il-megafono-di-soros/

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