M.K. Bhadrakumar, Asia Times 28 novembre 2017La politica mediorientale ha appena assistito a due eventi contrastanti. A Riyadh si teneva una riunione dei ministri della Difesa della Coalizione militare antiterroristica (IMCTC). Il giorno precedente, a Teheran, l’accordo “commerciale” trilaterale veniva firmato da Iran, Turchia e Qatar. Lo spettacolo dell’IMCTC ha superato il modesto evento di Teheran per pompa e pubblicità mediatica. Eppure è quest’ultimo che va seguito. La nuova alleanza militare è stata chiamata frettolosamente “NATO araba”, ma non è né araba né un’alleanza. La sua struttura è data dal Pakistan, ma i pachistani sono razzialmente affini agli indiani del nord. La vera Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico si formò su una solida piattaforma geopolitica e ideologica e fornì l’avanguardia della strategia del contenimento occidentale contro l’URSS. Ma la percezione della minaccia dell’IMCTC è dovuta a un fenomeno proteiforme, non statale che muta nel mondo musulmano stesso. L’Arabia Saudita ha storicamente fama di principale incubatore di “terroristi islamici”, ma la sua attuale situazione è quella degli uccelli che ritornano a casa. Un’economia in grave difficoltà, con riserve valutarie che si esauriscono rapidamente; una infida lotta di successione che fa a pezzi la famiglia reale; segni di risentimento nella dirigenza religiosa profondamente conservatrice che tradizionalmente legittima i governanti; tensioni sociali profondamente radicate che producono richieste di “riforma” e apertura; disordini nelle province orientali ricche di petrolio. Il suolo saudita è fertile per gli islamisti. Allo stesso modo, c’è il complicato ambiente estero: emancipazione sciita in Iraq; pantano nello Yemen; sconfitta in Siria; perdita del Libano verso Hezbollah; impennata iraniana “post-sanzione”; volatilità nel mercato petrolifero e riluttanza statunitense a sostenere il regime saudita su qualsiasi sconvolgimento interno. L’Arabia Saudita non affronta la minaccia di aggressioni estere. Quindi, quanto è utile l’IMCTC nell’allontanare un nemico nella stessa Arabia Saudita? Ancora una volta, i Paesi dell’IMCTC entreranno in guerra con l’Iran per ristabilire la preminenza saudita nel Medio Oriente? La maggior parte dei Paesi dell’IMCTC proviene dalle terre lontane di Maghreb, Africa e Asia centrale ed ha relazioni amichevoli con l’Iran. (Persino il Pakistan sembra desideroso di voltare pagina con l’Iran). In poche parole, l’IMCTC è l’ultima manifestazione dell’approccio saudita nel gettare denaro per scacciare un problema. Ma la crisi oggi è esistenziale e l’IMCTC dà un falso senso di sicurezza. Il servizio fotografico a Riyadh richiamava alla mente lo Shah delle festività persiane del 1971 in occasione del 2500esimo anno della fondazione dello Stato imperiale a Persepoli, proprio mentre il nemico bussava alle porte. Al contrario, l’accordo Iran-Turchia-Qatar, firmato a Teheran era un evento di basso profilo, ma la sua sostanza sicuramente influenzerà la sicurezza regionale e internazionale.
L’accordo, firmato da tre oscuri ministri del Commercio che non fanno notizia nei media occidentali, prevede la creazione di un “gruppo di lavoro comune per facilitare il transito delle merci tra i tre Paesi” affrontando “gli ostacoli al traffico di merci da Iran e Turchia al Qatar”. Questo può sembrare un modesto sforzo per snellire la logistica commerciale verso il Qatar, che non può più avvenire via terra attraverso l’Arabia Saudita. Ma è estremamente simbolico, a significare la sfida strategica di Doha verso la leadership regionale saudita, e il sostegno aperto di Ankara e Teheran. L’alleanza di Doha con Teheran era apparentemente la ragione iniziale dell’ira saudita, ma Qatar e Iran ora sfoggiano una vera e propria alleanza, mettendo a repentaglio la coesione del Consiglio di cooperazione del Golfo, poiché anche l’Iran gode di cordiali legami con Oman e Quwayt. Su un piano più ampio, l’approfondimento dei legami tra Russia, Turchia e Iran, nel contesto della comune antipatia per gli Stati Uniti, fornisce già la via d’uscita di Teheran dall’isolamento regionale. E i rapporti dell’Iran con Qatar e Turchia, Paesi sunniti, smaschera la campagna di Riyadh per dare una coloritura settaria alla frattura con Teheran. Fondamentalmente, l’alleanza Turchia-Iran-Qatar ripristina l’equilibrio nel Medio Oriente musulmano sfidando apertamente la leadership dell’Arabia Saudita La vicinanza tra Qatar e Iran ha profonde implicazioni per i mercati energetici globali. Russia, Iran e Qatar rappresentano il 55% delle riserve di gas comprovate nel mondo. I tre Paesi sono protagonisti del forum dei Paesi esportatori di gas. Inoltre, l’Iran “condivide” il giacimento gasifero South Pars (che rappresenta il 27% delle riserve iraniane) col Qatar e, naturalmente, la Russia approfondisce la presenza nel settore energetico iraniano. Il Qatar domina i mercati del GNL dagli anni 2000. Ma la Russia rafforza la produzione di GNL istituendo la struttura di Jamal (che dovrebbe essere pienamente funzionante entro il 2020) e anche l’Iran guarda a un futuro da esportatore di GNL.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è deciso ad espandere la produzione di GNL negli USA ma, di sicuro, il mercato mondiale del GNL è affollato. La quasi alleanza tra Russia, Iran e Qatar può quindi seriamente danneggiare i piani di Trump per le esportazioni di GNL statunitense. Ciò aumenta anche la sensibilità degli Stati Uniti verso le 6500 truppe stanziate in Qatar, che ospita il quartier generale regionale del Comando Centrale degli Stati Uniti presso l’al-Udayd Airbase. Vi sono anche le tempestose relazioni USA-Turchia, ed anche la Turchia ha una base militare in Qatar. Nel frattempo, a settembre veniva inaugurato un nuovo porto gigantesco in Qatar, porta d’accesso dell’Iran, proprio di fronte al canale navigabile, incrementando il commercio, mentre la Coppa del Mondo del 2022 della FIFA si avvicina. L’Iran, inoltre, offre lo spazio aereo per reindirizzare i voli della Qatar Airways verso Europa ed Americhe. L’Iran spera di attirare investimenti del Qatar. Si parla persino di quotare un giorno il debito del governo iraniano, coi buoni del tesoro, sulla Borsa del Qatar. Basti dire che, in termini geopolitici, la nascente alleanza col Qatar da all’Iran una notevole profondità strategica. L’Iran ha una storia di sconfitte inflitte ai sauditi attraverso un mix di intelligenza ed astuzia, proiettato con la diplomazia, e sembra che si stia ripetendo. Fondamentalmente, tuttavia, l’alleanza Turchia-Iran-Qatar ripristina l’equilibrio di forze nel Medio Oriente sfidando apertamente la leadership dell’Arabia Saudita.Traduzione di Alessandro Lattanzio
https://aurorasito.wordpress.com/2017/11/30/lintesa-tra-turchia-iran-e-qatar-si-beffa-della-nato-saudita/
giovedì 30 novembre 2017
L’agenda politica dei nostri nemici: commissariare l’Italia
«C’è una campagna in atto che prelude a un commissariamento dell’Italia nei prossimi mesi. Da qui la necessità di preparare l’opinione pubblica alla svolta che ci attende: un commissariamento del paese per via finanziaria». Lo afferma Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale all’università Cattolica di Milano. Esplicito l’editoriale di Antonio Polito il 23 novembre sul “Corriere della Sera”: è un vero e proprio manifesto di rinuncia a quel poco che resta della nostra sovranità, sottolinea Federico Ferraù, che ha intervistato il professor Mangia per “Il Sussidiario”. «A che serve votare, se la politica è quella che vediamo? Forse è meglio rinunciarvi, e farsi governare da altri». Un articolo importante, soprattutto per via della testata che lo ospita. Perché votare? «Dovremmo piuttosto chiederci perché oggi si può dire ormai apertamente che votare non serve», replica Mangia. «Che senso ha esercitare un diritto, se questo esercizio non produce nessuna scelta reale?». Si inceppa perfino la democrazia tedesca, nota il “Corriere”, quella che noi avremmo dovuto imitare. E poi la Brexit, la Catalogna, l’Italia dove le urne non daranno una maggioranza. Un panorama desolante, per tutte le democrazie europee: «L’elettore esprime il suo voto scegliendo all’interno di una pluralità di liste, ma i programmi politici che possono essere realizzati da queste liste sono praticamente identici».
Giova ricordare perché, aggiunge il giurista: tutti i partiti «sono condizionati da un’agenda politica comune alla quale non si può sfuggire», quella «scritta nei Trattati europei». Ormai si parla, senza più imbarazzo, di “emigrazione della sovranità” verso “consessi internazionali” che, per loro natura, “non possono decidere democraticamente”. Parlare di emigrazione della sovranità è sbagliato, protesta il professor Mangia: «E’ da un pezzo che nelle dichiarazioni dei nostri politici, da Napolitano in giù, si continua a ripetere che l’Italia per risolvere i suoi problemi deve cedere sovranità. E magari non sappiamo nemmeno di che cosa stiamo parlando. Convincere le persone che la sovranità va ceduta – dichiara il giurista dell’ateneo milanese – significa convincerle a rinunciare alle proprie libertà politiche». Eppure, la legge dice solo che l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia”. Limitare l’esercizio di un diritto non significa cederlo: «Semplicemente, se cedo un diritto quel diritto non è più mio, ma di un altro. Non credo ci voglia una laurea in giurisprudenza per capire questa cosa».
Purtroppo, però, l’Ue scavalca la politica: «Tutte le scelte politiche sono già cristallizzate nei Trattati e al massimo si tratta di vedere come queste scelte politiche di fondo possano essere attuate, con quali tempi e con quali meccanismi». A questo si limitano il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea. Sul “Corriere”, Polito rilancia l’allarme populismo? «Populismo rinvia, per opposizione, alla nozione di élite: e populista è il modo in cui le élites qualificano chi contesta il loro ruolo. Se qualcuno, disgraziatamente per lui, mette in dubbio l’utilità o la legittimità di un sistema nettamente oligarchico come quello che si è andato realizzando in Europa, è pronta l’etichetta che lo squalifica». Per Alessandro Mangia, «stiamo assistendo al ritorno degli argomenti cari alla vecchia politica antiparlamentare che l’Italia ha conosciuto negli anni Venti, e che dall’Italia sono transitati in Germania prima del ‘33. Con l’aggiunta al vecchio antiparlamentarismo della teoria nata negli anni Settanta del sovraccarico democratico: troppa democrazia fa male a se stessa e alla “governabilità”.
Gli argomenti sono sempre gli stessi: l’inefficienza della classe politica, la sua corruzione, l’incapacità di prendere decisioni». Stiamo già facendo i nostri “compiti”, ma non abbastanza: l’Italia – ha detto Napolitano – dovrebbe dar retta a Draghi su ordine fiscale e debito. «Ecco l’agenda politica. E ogni agenda politica ha bisogno di un sostegno mediatico». Aggiunge il professore: «Il martellamento continuo sulla necessaria cessione di sovranità e sulla democrazia immatura, troppo incline al populismo e la squalificazione della politica e del Parlamento, preludono a un nuovo commissariamento finanziario del paese da parte dell’Ue. L’insistenza sul debito italiano, la pressione sul sistema bancario e sui problemi di ricapitalizzazione, alla fine generano l’idea che questa soluzione sia naturale e inevitabile». Come si attua una soluzione del genere? «Si rifinanzia il bilancio pubblico o il sistema bancario del paese in difficoltà in cambio di politiche interne imperniate su “strette condizionalità”, se si vuole essere precisi e usare il linguaggio dei Trattati. Beninteso, a fronte di una ulteriore “cessione” di sovranità a chi presta i soldi. E che sta a Bruxelles, a Berlino o altrove».
Se si sbriciola lo Stato di diritto, si svuota anche la democrazia: «Io mi domando, e spero di non essere il solo, perché mai un’Italia governata dall’esterno secondo le logiche del diritto fallimentare dovrebbe essere meglio di un’Italia governata dagli italiani attraverso il voto. E, sinceramente, non so darmi una risposta». Da una parte i tecnocrati europei, che nessuno ha eletto, e dall’altra i loro “contoterzisti” nostrani, il mainstream politico e mediatico. «Quello che vedo avvicinarsi – avverte Alessandro Mangia – è un periodo di turbolenze e di operazioni simili a quelle che abbiamo sperimentato tra il 1991 e il ‘93, stavolta però condotte secondo le logiche della Rule of law e del diritto fallimentare applicato agli Stati». Aggiunge il giurista: «Faccio fatica a credere che campagne di delegittimazione della politica e inviti più o meno velati all’astensione, sulla base dell’argomento “in fondo a cosa serve votare?”, siano fini a se stessi». C’è chi spera, dunque, il un vasto astensionismo. Per contro, nessuno dei raggruppamenti politici in lizza minaccia minimamente di intaccare lo strapotere assoluto del dogma neoliberista del rigore di bilancio.
fonte http://www.libreidee.org/2017/11/lagenda-politica-dei-nostri-nemici-commissariare-litalia/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=feed+%28LIBRE+-+associazione+di+idee%29
ARABIA SAUDITA - migliaia di scimmie in fuga, da cosa scappano?
ARABIA SAUDITA - migliaia di scimmie in fuga, da cosa scappano?
ARABIA SAUDITA - Misteriosa migrazione di scimmie nelle distese desertiche.Ma da cosa scappano?
Cosa induce migliaia di esemplari autoctoni a spostarsi? Ricordiamo che gli animali a differenza dell'uomo, vivono in simbiosi e sintonia con la natura e quando qualcosa altera l'ambiente o lo minaccia sono i primi ad avvertire che qualcosa non va.
fonte http://terrarealtime.blogspot.it/2017/11/arabia-saudita-migliaia-di-scimmie-in.html
COLUI CHE OSSERVA CAMBIA LE COSE. IL POTERE MAGNETICO E ALCHEMICO DELLA CONSAPEVOLEZZA
Il pensiero è la base geometrica. Ad ogni pensiero corrisponde un movimento e una forma atomica,
dunque geometrica. In tal senso Pitagora parlò dell’armonia delle sfere. Secondo cui ogni corpo celeste, ogni atomo produce una vibrazione particolare, un determinato suono a seconda del movimento del ritmo, o appunto della vibrazione. La nostra energia cambia di polarità e di colore asseconda del nostro animo, del nostro stato psicofisico. Le emozioni hanno un colore, queste non sono visibili come nel camaleonte, simpatico animaletto. Colui che è in grado di osservare il corpo eterico noterà la notevole differenza di colori tra le persone. Il nostro complesso energetico, è evidenziato attraverso l’aura. Questa è un corpo energetico di luce colorata. Ad occhio nudo non è visibile.
dunque geometrica. In tal senso Pitagora parlò dell’armonia delle sfere. Secondo cui ogni corpo celeste, ogni atomo produce una vibrazione particolare, un determinato suono a seconda del movimento del ritmo, o appunto della vibrazione. La nostra energia cambia di polarità e di colore asseconda del nostro animo, del nostro stato psicofisico. Le emozioni hanno un colore, queste non sono visibili come nel camaleonte, simpatico animaletto. Colui che è in grado di osservare il corpo eterico noterà la notevole differenza di colori tra le persone. Il nostro complesso energetico, è evidenziato attraverso l’aura. Questa è un corpo energetico di luce colorata. Ad occhio nudo non è visibile.
Circostanze, incontri e avvenimenti sono collegati alla nostra energia. Sperimentare eventi negativi significa sintonizzarsi su una bassa frequenza dei chakra. Sperimentare eventi positivi significa essere sintonizzati sulle alte frequenze dei chakra. Una delle rivelazioni più importanti di Lucas, consiste nella frequenza energetica degli eventi.
Ogni essere emette una sintonia energetica, che corrisponde ad un determinato segnale, il quale è collegato ad un determinato chakra. L’utilizzo di determinati chakra, accomunerebbe esperienze simili ed eventi paralleli. Più persone che utilizzano un determinato chakra, si troveranno a vivere esperienze simili e parallele. Questo perché essi praticano la stessa vibrazione energetica, utilizzano gli stessi chakra. Questa energia, dovuta all’apertura di un determinato chakra, corrisponde ad una determinata frequenza energetica.
Sin dall’antichità per elevare il livello di energia sono stati adoperati vari sistemi: l’uso dei suoni, dei colori, delle essenze, delle pietre, dei cristalli, dei massaggi, degli esercizi fisici, dello yoga, dell’alimentazione e la visita di bei luoghi. La conoscenza del suono creativo, si sviluppò in India attraverso le varie tecniche yoga. Sono i Mantra, suoni fisici e spirituali, che sono accompagnati a volte dai Mandala. Immagini artistiche simboliche e spirituali. Un suono può conciliare la meditazione. Questo perché stimola un determinato chakra, e una determinata zona del cervello. Un suono, preghiera, è accompagnato da un’immagine colorata geometrica astratta. Tali immagini rievocano un simbolismo archetipo e universale, che possiede la stessa funzione del suono, vale a dire di rilassamento e di trascendenza spirituale.
Immaginiamo che ad ogni grado di complessità dell’essere, si formi una o più figure geometriche. Le persone, dunque, oltre ad essere alte, basse, magre e grasse, possono essere anche composte da una geometria eterea di svariate forme complesse o semplici, in rapporto al grado di complessità dell’energia celeste dell’essere. Il pensiero è in continuo movimento non si ferma mai anche quando dormiamo. Sta a noi indirizzarlo verso una via evolutiva, per una formazione etereo-geometrica pura e perfetta e non contorta e caotica. Una forma che rispecchi le proprietà atomiche non “radioattive”. Le quali creano vortici di forze negative. Questi si mutano in degli elementi acidi yin. Per fortuna ci sono persone alcaline yang, che riequilibrano il sistema e lo evolvono verso il costruttivismo intellettivo.
Questo non vuol dire però che dobbiamo prestare attenzione a tutto ciò che pensiamo in ogni momento, ma bisogna invece, lasciare evolvere e far fluire i pensieri. Per poi condurli verso la positività. Si formeranno così intorno e dentro di noi, dei solidi platonici perfetti. La nostra struttura nel tempo e nello spazio, sarà perfetta, in armonia con l’anima e lo spirito. Questa è la trasmutazione del metallo grezzo in quello più prezioso; l’Oro. Questo è il mutamento della pietra grezza in quella più preziosa; il Diamante.
Al contrario se si percorre il procedimento inverso, ossia quello di un essere legato alle brame materiali, nelle forme più primitive, avviene la corrosione tramite elementi acidi. Questi portano al caos della forma, fino ad arrivare alla struttura cellulare, quella molecolare e poi quell’atomica. Basta osservare la natura, nella sua perfezione delle forme, per capire l’evoluzione in quale direzione si volge. La conoscenza personale, di qualsiasi essere umano, è percepita dall’esterno come un universo a se stante. Una visione di una realtà definibile. All’interno di un’anima, risiede uno spazio unico in continuo movimento. Molte volte colui che ha disegnato la struttura, difficilmente la riconosce. Inavvertitamente opera, in ogni caso attraverso un disegno e lo modifica continuamente mutandone la forma.
Noi siamo composti dal tutto. I rapporti umani si basano su scambi d’energia. Gli atomi si mescolano e vengono a fondersi con altri atomi. Le particelle di uno o più persone si mescolano, in base alla loro frequenza, come filamenti residui tra un essere ed un altro. Essi continuano il collegamento. Per questo motivo a volte, si creano delle dipendenze tra due o più persone, poiché si comunica erroneamente con una cerchia ristretta. Bisognerebbe prima accrescere la singola anima, la propria personalità, e poi condividerla con l’intera comunità. Il risultato di quest’ultima esperienza è l’equilibrio del corpo e della mente. Questo equilibrio si acquisisce frequentando solo ed esclusivamente se stessi. Poi l’intero mondo esterno.
L’inezia mentale, conduce alla sonnolenza e al torpore, all’annebbiamento della mente, alla depressione e all’abbattimento. La devozione alla ricchezza e al potere producono l’inquietudine e l’aridità spirituale. Queste forze che volgono dalle bassezze mentali, possono essere senza sforzo stemperate, attraverso la meditazione e le buone azioni karmiche.
La meditazione tiene la mente attiva, lucida, attenta e tranquilla. La meditazione è il mezzo attraverso cui si giunge alla consapevolezza indiscriminate, alla conoscenza, alla onniscienza. Attraverso la meditazione si raggiunge la Śamatha, l’abbraccio della mansueta calma interiore, e la Vipaśyanā, la via dell’intuizione che tutto osserva. Con la pratica della meditazione avviene la dissoluzione dei garbugli emotivi, dei bassi istinti e delle poco profonde ideologie. Attraverso l’esercizio della meditazione scaturisce un sentimento di armonia, e d’unità con tutti gli altri esseri. Nasce un’energia morale, serena, nobile e persistente. L’espressione emotiva di questa pratica è la gioia. La calma e la spontaneità assicurano alla mente la libertà dal mondo dei desideri, queste sono le basi della meditazione, che portano al risveglio della consapevolezza.
Ogni cosa è legata a qualche altra cosa. Tutto vive un eterno collegamento, che non può essere etichettato o spiegato con la superficiale logica. Nulla è fisso tutto è in movimento. Nulla è stabile per sua propria natura. L’esistenza è un intreccio di avvenimenti, percezioni, desideri, emozioni, correlazioni tra persone e cose. Nell’uomo comune la conoscenza è indiretta, essa proviene dal mondo esterno. Tutti quelli che hanno sviluppato la consapevolezza della loro stessa esistenza, si sono accorti che facciamo tutti parte di un unico disegno. Non bisogna dimenticare che ogni realtà è soggettiva e relativa. Vige il libro arbitrio, così come la condizione evolutiva è in parte una scelta individuale. Il pensiero Orientale ci insegna e ci fa riflettere prima di agire o prima di non agire. Se la mente dimora nel Sé superiore, ossia l’anima, allora ella godrà di felicità continua. I pensieri si sviluppano nella mente, mentre il corpo è immerso nelle tre dimensioni o mondo fisico.
Quel che uno pensa quello è il suo mondo. Ciò che pensa quello diventa, ciò che mangia quello incorpora e quello diventa.
Noi rendiamo concreto quello stato magnetico, che attira le correnti simili. Le polarità, le forze o fluidi contrari, si attraggono, mentre i simili si respingono. Così quando nella mente germoglia un pensiero è come se noi, ipoteticamente, l’avessimo già commesso. Com’è noto due polarità, due forze o fluidi contrari si attraggono, mentre quelle simili si respingono. Le correnti della mente attirano i contrari degli stati d’animo del corpo. Mentre i contrari degli stati d’animo del corpo attirano le correnti della mente. Questo vuol dire che quando il nostro stato d’animo ci fa pensare o desiderare intensamente una cosa, inevitabilmente la richiamiamo, ma una corrente contraria alla nostra volontà, si oppone e la respinge. Solamente quando non desideriamo più questa cosa essa ci giunge o si manifesta.
Noi stessi realizziamo, quello stato diciamo magnetico che attira le correnti simili. Se un pensiero diventa costante, l’essere che lo crea diventa, con il tempo, la manifestazione del pensiero stesso. Siamo il risultato di ciò che pensiamo, di ciò che mangiamo e di ciò che facciamo o diciamo. I pensieri hanno effetto su di noi, e sull’ambiente che ci circonda. L’individuo che dorme, il non illuminato che si lega alle illusioni della materia, agli attaccamenti, alle discriminazioni, ai pregiudizi, alla negatività e alla distruttiva critica negativa crea l’illusione del Samsāra, il mondo della continua reincarnazione. La realtà del mondo esterno e dunque relativa, essa è mutevole e non ha una sua esistenza autonoma. Nella teoria della mutazione dell’universo, nella meccanica quantistica, tutto dipende da colui che osserva. Colui che osserva cambia le cose.
Estratto dal libro “L’Opera Celeste” di Luca Falace
http://terrarealtime.blogspot.it/2017/11/colui-che-osserva-cambia-le-cose-il.html
venerdì 24 novembre 2017
I MEDIA, MEZZO D'ISTUPIDIMENTO DI MASSA DEL POTERE
Dietro ai fatti di cronaca, sportivi e di puro intrattenimento che dominano i Media e la TV in queste settimane, si affacciano le tematiche che da sempre ossessionano l’uomo: sesso, soldi, sport e violenza. Echeggiano così due regole del celebre decalogo sulla manipolazione sociale, impropriamente attribuito a Noam Chomsky: mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità e stimolare il pubblico a essere compiacente con la mediocrità.
Dietro alla cornice del puro intrattenimento, si trasmette infatti alle nuove generazioni un modello basato sull’ignoranza e la mediocrità. Lo spettacolo, sempre più trash, funge anche da faro morale, estetico ed etico soprattutto per i più giovani. Chi “lavora” e vive di spettacolo, diviene un’icona e un modello da seguire, modificando pertanto gli usi e costumi della società (dal linguaggio alla chirurgia estetica). Vediamo in che senso.
La prima regola insegna come fare in modo che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie e i metodi usati per il suo controllo. La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile. La demonizzazione della cultura comporta un appiattimento di essa sui meri interessi promossi dalla società materiale.
Dopo aver livellato le classi sociali e aver garantito a tutti l’accesso allo studio, la cultura è stata svuotata progressivamente dall’interno con un’azione criminale tesa a rendere ignoranti gli studenti e incapaci di pensiero critico i futuri soggetti della società civile. Ciò che infatti dovrebbe essere alimentato – lo spirito critico e l’immaginazione – viene abbattuto fin dalla nascita in modo da creare cervelli in serie che si adeguino al consenso popolare. Anche il rifiuto o il senso di rivolta divengono puramente ideologici e riportati all’interno del pluralismo del sistema seguendo il metodo del Divide et Impera. Le zone di disturbo vengono isolate o distrutte e gli elementi di rottura posti sotto controllo.
Privilegiando la mediocrità si scoraggiano le nuove generazioni a investire sulla cultura e a perseguire i propri sogni. Ciò ovviamente non basta e subentra lo “spettacolo”, anch’esso sempre più svuotato, volgare e mediocre che offre come modelli coloro che ce l’hanno fatta: personaggi sempre più gretti, ignoranti, disinibiti, senza competenze.
Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ha come riscontro il fiorire di libri, film, musica e programmi televisivi spazzatura. I reality show, la TV generalista e l’imposizione di modelli sempre più triviali, soprattutto tra i più giovani, servono ad appiattire l’opinione pubblica su canoni estetici e culturali gretti, rendendoli di fatto un modello da ammirare e imitare. Un esempio sono i format di alcuni reality angloamericani − che sono stati poi copiati o trasmessi in tutto l’Occidente – in cui giovanissimi bevono, si sballano, vomitano, litigano prendendosi a botte e fanno sesso con sconosciuti. Costoro diventano gli idoli dei ragazzini che finiscono per imitarli, prendendoli a modello, seguendo persino i loro consigli che elargiscono nelle dirette sui social, dai salotti televisivi o nei libri che prontamente scrivono una volta concluso il reality di turno. Viene inoltre proposto il modello di bulimia sessuale e di immaturità sentimentale cronica in cui si sono ormai immedesimati anche gli adulti: ciò spinge tutti, indipendentemente dall’età, a pensare e ad agire come degli eterni adolescenti. E gli adolescenti sono ovviamente più facilmente “manovrabili”.
La saturazione illimitata del piacere ha dato vita a un nuovo essere umano, un adolescente perenne che segue esclusivamente la bussola delle proprie emozioni usando sempre meno la propria coscienza critica ed eludendo il ragionamento. Finisce così per credere a ciò che preferisce e gli piace, a ciò che “risuona” meglio, a chi lo convince perché riesce a far leva sulle sue emozioni, a chi lo rassicura ripetendo fino allo sfinimento lo stesso slogan. Vive di empatia e si adagia sui mantra del buonismo e del politicamente corretto che lo rasserena.
Il potere non è interessato a “emancipare” l’uomo o a renderlo “adulto” quanto semmai a controllarlo sempre meglio, indirizzando le sue scelte dopo essere penetrati nella sua anima, nel suo immaginario, anche attraverso lo spettacolo.
E. Perucchietti
http://altrarealta.blogspot.it/
MICROCHIP E NANOCHIP NEI FARMACI
FDA approva il primo medicinale con un sistema di tracciamento digitale
Pillole dal Mondo n. 1324
23/11/2017
fonte:
http://www.aifa.gov.it/content/fda-approva-il-primo-medicinale-con-un-sistema-di-tracciamento-digitale
Il sistema funziona inviando un messaggio dal sensore nel medicinale ad un wereable patch, un cerotto che trasmette le informazioni ad un’applicazione mobile in modo che i pazienti possano monitorare sul proprio smartphone l’ingestione. I pazienti possono consentire anche ai medici e a quanti li assistono di accedere alle informazioni attraverso un portale web.
“Essere in grado di tracciare l’assunzione dei medicinali prescritti per le malattie mentali può essere utile per alcuni pazienti”, ha dichiarato Mitchell Mathis, Direttore della Divisione di Prodotti di Psichiatria del Centro per la ricerca e la valutazione dei farmaci dell’FDA. “L’FDA supporta lo sviluppo e l’uso di nuove tecnologie nei medicinali e si impegna a collaborare con le aziende per comprendere come pazienti e prescrittori possano beneficiare della tecnologia”.
Gli effetti collaterali più comuni di Abilify sono nausea, vomito, costipazione, mal di testa, vertigini, acatisia, ansia, insonnia e irrequietezza. In alcuni pazienti possono verificarsi irritazioni cutanee nel sito del posizionamento del patch di Abilify MyCite.
Abilify MyCite è stato approvato con un “Boxed Warning” che avvisa i professionisti sanitari che nei pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza trattati con antipsicotici il rischio di morte è maggiore. Il “Boxed Warning” avverte inoltre dell’aumento del rischio di pensieri e comportamenti suicidari nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti che assumono antidepressivi. Il medicinale deve essere dispensato con una “Medication Guide” che contiene importanti informazioni sugli usi e sui rischi. Nell’etichettatura si precisa che la capacità del prodotto di migliorare l’aderenza terapeutica da parte del paziente non è stata dimostrata.
La sicurezza e l’efficacia di Abilify MyCite, che non è indicato per il trattamento di pazienti con psicosi associata alla demenza, non sono state dimostrate nei pazienti pediatrici.
Leggi la notizia sul sito dell’FDA
fonte http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/11/microchip-e-nanochip-nei-farmaci.html
Marcello Pamio: MORIREMO TUTTI IPERTESI! RITOCCATI i parametri per ALLARGARE la clientela! Ecco la fabbrica dei malati!
La stavo attendendo con trepidazione da molti anni e finalmente l’agognata revisione è arrivata.
Dopo ben due settenni le linee guida del JNC7 (settimo rapporto del Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure) per l’ipertensione decise dalle società scientifiche di cardiologia americane sono state ritoccate. Ovviamente in ribasso.
La nuova «soglia di normalità» è stata fissata a 120/80 mmHg.
Forse non tutti conoscono i valori soglia e pochi masticano i milligrammi di mercurio (mmHg), ma con questi nuovi criteri 1 americano su 2 rientrerà nella categoria degli ipertesi!
Ennesimo e memorabile regalo alle lobbies del farmaco durante il recentissimo congresso dell’American Heart Association. La pubblicazione delle nuove linee è avvenuta quasi in contemporanea su Hypertension e Journal of the American College of Cardiology.
Rispetto all’ultima edizione del 2003 del JNC scompare la categoria «pre-ipertensione», precedentemente indicata da valori di 120-139 mmHg per la sistolica e 80-89 mmHg e il livello di «normalità» non è più 140/90 ma addirittura 120/80.
Non tremano solo i polsi col battito arterioso, ma è tutto il mondo a tremare.
Della serie tutti i pre-ipertensivi, cioè quelli col piede sull’ipertensione sono diventati di punto in bianco malati a tutti gli effetti. Malati naturalmente da curare con le droghe.
Hanno già fatto dei conti: con il nuovo «valore di normalità» la schiera degli ipertesi schizzerà in su di un 14%, portando gli interessati solo negli States dal 32% al 46% della popolazione.
A triplicare saranno soprattutto gli ipertesi sotto i 45 anni, mentre le donne in questa fascia d’età raddoppieranno “soltanto”…
Su una popolazione di 320 milioni circa 150 milioni sono malati. Le industrie godono.
Dopo ben due settenni le linee guida del JNC7 (settimo rapporto del Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure) per l’ipertensione decise dalle società scientifiche di cardiologia americane sono state ritoccate. Ovviamente in ribasso.
La nuova «soglia di normalità» è stata fissata a 120/80 mmHg.
Forse non tutti conoscono i valori soglia e pochi masticano i milligrammi di mercurio (mmHg), ma con questi nuovi criteri 1 americano su 2 rientrerà nella categoria degli ipertesi!
Ennesimo e memorabile regalo alle lobbies del farmaco durante il recentissimo congresso dell’American Heart Association. La pubblicazione delle nuove linee è avvenuta quasi in contemporanea su Hypertension e Journal of the American College of Cardiology.
Rispetto all’ultima edizione del 2003 del JNC scompare la categoria «pre-ipertensione», precedentemente indicata da valori di 120-139 mmHg per la sistolica e 80-89 mmHg e il livello di «normalità» non è più 140/90 ma addirittura 120/80.
Non tremano solo i polsi col battito arterioso, ma è tutto il mondo a tremare.
Della serie tutti i pre-ipertensivi, cioè quelli col piede sull’ipertensione sono diventati di punto in bianco malati a tutti gli effetti. Malati naturalmente da curare con le droghe.
Hanno già fatto dei conti: con il nuovo «valore di normalità» la schiera degli ipertesi schizzerà in su di un 14%, portando gli interessati solo negli States dal 32% al 46% della popolazione.
A triplicare saranno soprattutto gli ipertesi sotto i 45 anni, mentre le donne in questa fascia d’età raddoppieranno “soltanto”…
Su una popolazione di 320 milioni circa 150 milioni sono malati. Le industrie godono.
LA NUOVA CLASSIFICAZIONE
Oggi la pressione è «normale» se risulta inferiore a 120 su 80 mmHg.
Oggi la pressione è «normale» se risulta inferiore a 120 su 80 mmHg.
– pressione elevata: sistolica 120-129 mmHg e diastolica < a 80 mmHg.
– ipertensione di Stadio 1: sistolica 130-139 mmHg o diastolica 80-89 mmHg.
– ipertensione di Stadio 2: sistolica ≥ 140 mmHg o diastolica ≥ 90 mmHg.
– ipertensione di Stadio 1: sistolica 130-139 mmHg o diastolica 80-89 mmHg.
– ipertensione di Stadio 2: sistolica ≥ 140 mmHg o diastolica ≥ 90 mmHg.
La nuova classificazione è una vera e propria ecatombe che non riguarderà solo l’America ma tutto il mondo, perché i parametri del Comitato JNC7 vengono poi accolti dall’intera comunità scientifica globale e applicati in tutti i paesi, Italia compresa.
Quindi anche qui da noi assisteremo ad una epidemia di ipertensione in persone sanissime e senza alcun problema cardiovascolare.
Quindi anche qui da noi assisteremo ad una epidemia di ipertensione in persone sanissime e senza alcun problema cardiovascolare.
CONFLITTO D’ INTERESSI
I «valori di normalità» vengono decisi da gruppi di medici, ricercatori, professori ed esperti, detti panel, che si riuniscono in un simposio o un congresso.
Sulle spalle di questi medici grava una responsabilità enorme, e cioè la salute di miliardi di persone, visto che i colleghi di tutto il mondo si baseranno sui parametri decisi da loro. Per cui sarebbe molto importante sapere se coloro che decideranno se siamo «sani» o «malati» abbiano o meno collegamenti con le industrie che producono farmaci. Purtroppo li hanno sempre.
I «valori di normalità» vengono decisi da gruppi di medici, ricercatori, professori ed esperti, detti panel, che si riuniscono in un simposio o un congresso.
Sulle spalle di questi medici grava una responsabilità enorme, e cioè la salute di miliardi di persone, visto che i colleghi di tutto il mondo si baseranno sui parametri decisi da loro. Per cui sarebbe molto importante sapere se coloro che decideranno se siamo «sani» o «malati» abbiano o meno collegamenti con le industrie che producono farmaci. Purtroppo li hanno sempre.
Partiamo dal capo del panel: il dottor Aram V. Chobanian ha ricevuto finanziamenti da Bristol-Myers Squibb, Boehringer Ingelheim, Merck, Pfizer e Pharmacia. Inoltre è stato consulente per Abbott, AstraZeneca, Bristol-Myers Squibb, GlaxoSmithKline, Merck, Pfizer e Pharmacia.
Il dottor Barry L. Carter del Comitato NCJ 7 è stato un consulente di Brystol-Meyer Squibb.
Il dottor William C. Cushman ha ricevuto finanziamenti da Astra-Zeneca, Merck, Pfizer, Aventis, dalla GlaxoSmithKline e Boehringer Ingelheim, e ha fatto da consulente per Bristol-Myers Squibb, Sanofi, GlaxoSmithKline, Novartis, Pfizer, Solvay, Pharmacia, Takeda.
Il dott. Joseph L. Izzo del Comitato Esecutivo è stato relatore di Boehringer-Ingelheim, Merck, Pfizer, Astra-Zeneca, Solvay, Novartis, Forest e Sankyo. Ha ricevuto finanziamenti da Boehringer-Ingelheim, Merck, Astra-Zeneca, Novartis, GlaxoSmithKline, ed è stato consulente per Merck, Astra-Zeneca, Novartis.
Altri due medici del Comitato Esecutivo, i dottori Daniel W. Jones e Barry J. Materson, figurano intrallazzati con le industrie. Il primo ha fatto il consulente per Pfizer, Bristol-Myers Squibb, Merck e Novartis, il secondo per Merck, GlaxoSmithKline, Novartis, Bristol-Myers Squibb, Pfizer, Pharmacia, Boehringer-Ingelheim e Solvay.
Anche la dottoressa Suzanne Oparil, sempre del Comitato Esecutivo, ha ricevuto finanziamenti da Abbott Laboratories, Astra-Zeneca, Aventis, Boehringer-Ingelheim, Bristol-Myers Squibb, Eli Lilly, GlaxoSmithKline, Novartis, Merck, Pfizer, Sanofi, GD Searle, Wyeth-Ayerst, Solvay. E’ stata consulente di Bristol-Myers Squibb, Merck, Pfizer, Sanofi, Novartis e WyethAyerst e tra le altre cose figura anche nel Consiglio di Amministrazione della Texas Biotechnology Corporation.
Il dottor James R. Sowers ha ricevuto finanziamenti da Novartis e Astra-Zeneca, mentre il medico Jackson T. Wright ha ricevuto onorari come relatore da Aventis, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Merck, Norvartis, Pfizer, GlaxoSmithKline e Solvay e finanziamenti direttamente da Aventis, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Merck, Norvartis, Pfizer, GlaxoSmithKline e Solvay.
Il dottor Barry L. Carter del Comitato NCJ 7 è stato un consulente di Brystol-Meyer Squibb.
Il dottor William C. Cushman ha ricevuto finanziamenti da Astra-Zeneca, Merck, Pfizer, Aventis, dalla GlaxoSmithKline e Boehringer Ingelheim, e ha fatto da consulente per Bristol-Myers Squibb, Sanofi, GlaxoSmithKline, Novartis, Pfizer, Solvay, Pharmacia, Takeda.
Il dott. Joseph L. Izzo del Comitato Esecutivo è stato relatore di Boehringer-Ingelheim, Merck, Pfizer, Astra-Zeneca, Solvay, Novartis, Forest e Sankyo. Ha ricevuto finanziamenti da Boehringer-Ingelheim, Merck, Astra-Zeneca, Novartis, GlaxoSmithKline, ed è stato consulente per Merck, Astra-Zeneca, Novartis.
Altri due medici del Comitato Esecutivo, i dottori Daniel W. Jones e Barry J. Materson, figurano intrallazzati con le industrie. Il primo ha fatto il consulente per Pfizer, Bristol-Myers Squibb, Merck e Novartis, il secondo per Merck, GlaxoSmithKline, Novartis, Bristol-Myers Squibb, Pfizer, Pharmacia, Boehringer-Ingelheim e Solvay.
Anche la dottoressa Suzanne Oparil, sempre del Comitato Esecutivo, ha ricevuto finanziamenti da Abbott Laboratories, Astra-Zeneca, Aventis, Boehringer-Ingelheim, Bristol-Myers Squibb, Eli Lilly, GlaxoSmithKline, Novartis, Merck, Pfizer, Sanofi, GD Searle, Wyeth-Ayerst, Solvay. E’ stata consulente di Bristol-Myers Squibb, Merck, Pfizer, Sanofi, Novartis e WyethAyerst e tra le altre cose figura anche nel Consiglio di Amministrazione della Texas Biotechnology Corporation.
Il dottor James R. Sowers ha ricevuto finanziamenti da Novartis e Astra-Zeneca, mentre il medico Jackson T. Wright ha ricevuto onorari come relatore da Aventis, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Merck, Norvartis, Pfizer, GlaxoSmithKline e Solvay e finanziamenti direttamente da Aventis, Bayer, Bristol-Myers Squibb, Merck, Norvartis, Pfizer, GlaxoSmithKline e Solvay.
Puntualmente, come sempre accade, una buona parte degli esperti che decidono vita e morte delle persone non risultano scevri da conflitti di interessi economici e finanziari con le industrie che vendono farmaci! I colleghi in camice bianco questo non lo sanno, e se anche lo sapessero lo ignorerebbero in automatico perché oggi non è permesso mettere in discussione il paradigma della Scienza ufficiale, quella «basata sull’evidenza», cioè quella fagocitata e controllata dalle lobbies.
Uno lo fa a proprio rischio e pericolo, perché verrà escluso dal Sistema oppure radiato.
Uno lo fa a proprio rischio e pericolo, perché verrà escluso dal Sistema oppure radiato.
L’altro grosso problema è il popolo-gregge.
Purtroppo la maggior parte delle persone prende per oro colato quello che simili Comitati decidono, anche perché è stato inoculato dentro l’inconscio collettivo che la prevenzione è fare esami diagnostici da mattina a sera (i cui parametri sono decisi da loro e sono sempre in ribasso). Il risultato di questa diabolica strategia di marketing è che le persone saranno convinte di essere malate, anche quando non lo sono!
Attualmente centinaia di milioni di persone sanissime stanno prendendo farmaci tossici e pericolosi perché convinti dal Sistema (e dagli esami diagnostici che questo mette a disposizione) di essere ammalate.
Una volta lo schiavo aveva la catena al piede o era rinchiuso in una gabbia, ed era consapevole della propria condizione.
Oggi le persone respirano e trasudano paura da ogni cellula, immersi tra esami, screening e visite mediche. Moderni schiavi che non sanno di esserlo perché la catena e le sbarre sono nella loro mente.
Anagrammando e contestualizzando il grandissimo Goethe: il miglior suddito per il Sistema è lo schiavo che pensa di essere libero, mentre per l’industria farmaceutica il miglior cliente è il sano che pensa di essere ammalato…
Purtroppo la maggior parte delle persone prende per oro colato quello che simili Comitati decidono, anche perché è stato inoculato dentro l’inconscio collettivo che la prevenzione è fare esami diagnostici da mattina a sera (i cui parametri sono decisi da loro e sono sempre in ribasso). Il risultato di questa diabolica strategia di marketing è che le persone saranno convinte di essere malate, anche quando non lo sono!
Attualmente centinaia di milioni di persone sanissime stanno prendendo farmaci tossici e pericolosi perché convinti dal Sistema (e dagli esami diagnostici che questo mette a disposizione) di essere ammalate.
Una volta lo schiavo aveva la catena al piede o era rinchiuso in una gabbia, ed era consapevole della propria condizione.
Oggi le persone respirano e trasudano paura da ogni cellula, immersi tra esami, screening e visite mediche. Moderni schiavi che non sanno di esserlo perché la catena e le sbarre sono nella loro mente.
Anagrammando e contestualizzando il grandissimo Goethe: il miglior suddito per il Sistema è lo schiavo che pensa di essere libero, mentre per l’industria farmaceutica il miglior cliente è il sano che pensa di essere ammalato…
Per maggiori informazioni sulla strategia di marketing che crea milioni di malati ogni anno, si rimanda al libro: “La fabbrica dei malati”.
https://disquisendo.wordpress.com/2017/11/20/marcello-pamio-la-fabbrica-dei-malati/
UN PREMIO DEI ROTHSCHILD A BRUNO VESPA PER AVER DISINFORMATO PER TANTI ANNI GLI ITALIANI
Nel 2015 c'e' stato il matrimonio tra James Rothschild e Nicky Hilton. Alle nozze' stato servito il vino di Bruno Vespa,(1) un modo per ringraziarlo per aver fatto informazione a tutela degli interessi della famiglia Rothschild dagli anni Sessanta ad oggi.
Vespa scrive anche per la Mondadori azienda di Berlusconi che come politico ed imprenditore ha tutelato gli interessi della famiglia Rothschild. La moglie di Bruno Vespa invece ha bloccato un'importante inchiesta sulla massoneria di Agostino Cordova. Vespa e' anche presidente
della Giuria del Premio Casalegno organizzato dal Rotary Roma Nord Ovest (2)
Fonti :
(1) http://www.winenews.it/news/39406/il-vino-italiano-spesso-nei-calici-dei-vip-del-mondo-come-quello-prodotto-da-futura14-lazienda-di-manduria-di-bruno-vespa-protagonista-nel-matrimonio-tra-lereditiera-nicky-hilton-ed-il-banchiere-james-rothschild-celebrato-a-londra
(2) http://www.rotaryromanordovest.org/2014-2015-m-guidarelli/direttivo-e-commissioni/
http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/
PATRIARCA KIRILL : BISOGNA ESSERE CIECHI PER NON VEDERE L'AVVICINARSI DI QUEI TERRIBILI MOMENTI DI CUI HA PARLATO GIOVANNI NELL'APOCALISSE
Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill ha affermato che la fine del mondo è tanto vicina da essere visibile ad occhio nudo. Lo riportano i media russi.
"Tutte quelle persone che amano la Patria dovrebbero stare insieme, perché stiamo entrando in un periodo critico dello sviluppo della civiltà umana… bisogna essere ciechi per non vedere l'avvicinarsi di quei terribili momenti di cui ha parlato l'apostolo ed evangelista Giovanni nel libro dell'Apocalisse", ha detto il capo della Chiesa ortodossa russa.
Kirill ha spiegato che l'avvicinarsi della fine del mondo dipende dalle persone e ha esortato tutti, in particolare i personaggi pubblici, a essere responsabili per la Patria e l'intera umanità.
"Oggi, il peccato non è solo ovvio. Sebbene nel corso della storia, le persone hanno cercato di nascondere il peccato personale, interpersonale. Oggi il peccato è dimostrato nel modo più attraente: attraverso la cinematografia, attraverso il teatro, attraverso altre manifestazioni d'arte. E l'arte, che è progettata per coltivare la personalità umana, arricchirla, elevarla al cielo, diventa un peso che non permette a una persona di volare. Non intendo tutta l'arte, ma quella che negli ultimi anni ha dichiarato un certo ruolo speciale, i diritti speciali di sopportare la tentazione e il peccato verso la gente, di confondere le persone", ha aggiunto il Patriarca.
Egli ha aggiunto che alcuni degli odierni intellettuali russi ripetono l'errore dei loro predecessori, che hanno portato il paese alla morte attraverso le rivoluzioni.
Fonte :
https://it.sputniknews.com/mondo/201711205303094-patriarca-kirill-fine-mondo/
http://nomassoneriamacerata.blogspot.it/
Facebook si allinea alla russofobia: caccia alla “propaganda russa”
La ferrea decisione di Facebook di contrastare, mediante uno strumento, la “propaganda disinformativa” proveniente dal Cremlino tramite think tank (Russkiy Mir), canali televisivi multilingue (RT) e agenzie di stampa (Sputnik) costituisce, quasi paradossalmente, una netta vittoria per la Russia.
Al di là della vitale necessità di quest’ultima di avere un apparato di informazione in grado di rispondere per le rime alla stucchevole propaganda occidentale – “i forni crematori di Bashar al-Assad a Saydnaya”, per intenderci – il social network dimostra di non avere argomenti per controbattere, preferendo dubitare pregiudizievolmente della bontà e della veridicità delle notizie “non allineate” e facendo la figura da perdente, perché chi censura lo è per definizione e a prescindere.
Dimostrazioni palesi di russofobia che, in primis, aumenteranno vertiginosamente i consensi di Vladimir Putin sia in Russia che in Occidente e, in secundis, faranno pubblicità gratuita proprio ai tanto odiati network russi, i quali saranno visti da migliaia di persone solamente per la pura curiosità di constatare quanto ci sia di così “propagandistico” nei loro servizi e nelle loro trasmissioni. Complimenti al mondo liberal per l’ennesima figuraccia e per l’ennesimo appecoronamento a qualche diktat proveniente dal Dipartimento di Stato USA o dal Congresso.
Le notizie quotidiane, a dicembre del 2016, provenienti dai White Helmets sui “millemila milioni” di ospedali bombardati e sui “clown” uccisi ad Aleppo – ad abile copertura nei confronti della decapitazione, ad opera di Nur al-Din Zanki, di Abdullah Issa, bimbo palestinese di 12 anni scambiato per un membro della brigata al-Quds, vicina a Damasco – non sono stati propaganda atta a sdoganare “bombardamenti umanitari”? E il presunto “attacco chimico” a Khan Sheikhoun, il 04 aprile 2017? Legittime domande alle quali non si avrà risposta.
(di Davide Pellegrino)
http://www.oltrelalinea.news/2017/11/24/facebook-si-allinea-alla-russofobia-caccia-alla-propaganda-russa/
mercoledì 15 novembre 2017
F.I.C.O. Eataly World, la Disneyland mondiale del cibo sotto l’inceneritore. Farinetti: Aprire vicino ad un inceneritore che fa male? “Sarei un delinquente” – Video –
In prima pagina e a pag 15 del quotidiano nazionale La Verità l’inchiesta su FICO Eataly World, la Disneyland mondiale del cibo sotto l’inceneritore
di Antonio Amorosi
Da oggi, per quelli di sinistra, l’inceneritore è un impianto biologico, buono e bello. Perché?
Perché vicino ci fa il grano Oscar Farinetti. Non il «grano» metaforico, quello c’è sempre. Ma il grano vero delle coltivazioni. Contro questo inceneritore non ci saranno le solite manifestazioni ambientaliste.
Apre a Bologna il prossimo 15 novembre FICO Eataly World, la Disneyland mondiale del cibo e dell’agroalimentare. Uno spazio di 100000 mq dove si coltiva e si produce, si seguono gli alimenti dal campo al ristorante per favorirne la tracciabilità e capire cosa si mangia. Ci saranno uliveti, vigneti, allevamenti ed ogni ben di Dio. Peccato sia situato a circa un chilometro e mezzo dall’ inceneritore del Frullo, uno dei più grandi dell’Emilia Romagna e di proprietà della multiutility Hera.
«Neanche sapevo ci fosse un inceneritore», dice Farinetti al telefono quando lo chiamiamo. Siamo nel 2014 e il progetto è ancora in itinere. «Lei è il primo che me ne parla. A pelle direi che visto che sono state fatte una moltitudine di riunioni su ‘ste cose, strano che non sia uscito… lei è il primo, ora voglio cercare di capire». Poi aggiunge: «Se fosse vero magari può essere la motivazione per chiudere l’inceneritore… chi lo sa!». Sottolineando che il problema esiste. Strano non lo sapesse visto che la vicepresidente di Eataly dal 2013, è Tiziana Primorì, dal 1996 con incarichi direttivi in Coop Adriatica (forte azionista di Eataly), oggi Ad di FICO e fino ad aprile 2017 nel cda di Hera, proprietaria dell’inceneritore.
Bernardo Caprotti, il praton di Esselunga, diceva di Farinetti che «è un chiacchierone formidabile, vendeva frigoriferi e ora ci insegna cos’è il food, è l’oracolo… riesce ad ottenere tutto gratis». Lo ha fatto a Torino dove è riuscito ad avere gratis per sessant’anni la sede della Campari, dal sindaco Chiamparino, e ora lo ha fatto a Bologna. Infatti i compagni emiliani hanno messo a disposizione di FICO, con una cessione gratuita, le strutture del Caab, ex centro agroalimentare, del valore di 100 milioni di euro. E Farinetti «deve solo piazzare i suoi quattro scaffali. Un grande…», ripeteva con ironia Caprotti.
Sarà veramente un «grande» o questa volta qualcuno è stato «più grande» di lui?
Perché il biologico e l’alta qualità ora si faranno sulle terre di FICO che da 40 anni ricevono le ceneri al cadmio dall’inceneritore e altri metalli pesanti. L’inceneritore del Frullo emette livelli di cadmio per una quantità «da 3 a 10 volte superiori a quelli riscontrati negli altri siti (negli altri inceneritori, ndr)», scrivono in uno studio del 2012 gli oncologi dell’associazione Medicina Democratica. Il cadmio, si sa, è cancerogeno per l’uomo, come attestano da anni lo IARC (Agenzia internazionale sul cancro) e il Programma nazionale di tossicologia degli USA.
L’inceneritore, attivo sin dal 1973, e come scrive Hera anche sul suo sito, smaltisce rifiuti solidi urbani speciali e «pericolosi, catalogati anche come sanitari contagiosi», non è nuovo a polemiche nella sinistra intorno aFarinetti. Nel 2013 il governatore dell’Emilia Romagna, Vasco Errani,“cacciò” l’ex assessore regionale all’Ambiente, Sabrina Freda, che affermava: «Anche i dati dello studio regionale Moniter non sono rassicuranti». Voleva ridurre i rifiuti speciali inceneriti.
E gli oncologi avevano certificato «la possibilità di un aumento dei rischi di malattie tumorali a fegato, pancreas, vescica, colon, linfoma non-Hodgkin, polmone, ovaie, nonché aborti spontanei, nascite pretermine, malformazioni fetali, malattie cardiovascolari e respiratorie».
Ma torniamo alla telefonata con Farinetti, anzi alle telefonate di tre anni fa. Perché dopo la prima, Farinetti chiede al Comune. Ci risentiamo ma ora la questione non sembra più smuoverlo e minimizza: «Deve chiedere al Comune…tutti quelli che ho interpellato mi dicono che le analisi sono negative».
«Ma sono gli stessi che non le avevano detto dell’inceneritore», replico.
Farinetti: «Ma perché evidentemente non lo riteneva (il Comune, ndr) un problema. Perché si devono dire i non problemi? Qui in Italia se diciamo i non problemi poi sa…».
Io gli ricordo dello studio degli oncologi di Medicina Democratica e lui: «Io… se c’è un inceneritore che fa male alla salute di sicuro non apro perché sarei un delinquente…». E mi suggerisce di parlarne col Comune.
Ma FICO è al centro di un bel conflitto d’interessi.
Sorge sull’area del Caab, una controllata del Comune di Bologna che è anche primo azionista della multiutility Hera, che a sua volta è proprietaria dell’inceneritore. La Regione Emilia Romagna, azionista anch’essa del Caab, nomina e controlla Arpa, l’agenzia che rileva le emissioni dell’inceneritore. Tutti da sempre guidati da ex comunisti ora Pd. E tanti, anche in buona fede, hanno investito nel progetto di Eataly: banche, imprenditori, associazioni di categorie, da destra a sinistra, giornali locali inclusi.
Si, perché Farinetti è «mezzo imprenditore e mezzo santone», come racconta in uno dei suo show il comico Maurizio Crozza. Famoso per aver rivelato, e queste sono parole di Farinetti, «il segreto della fortuna o algoritmo del culo»: «Raccontare solo le robe mooolto belle che ti accadono».
Forse i suoi amici e collaboratori lo avranno preso alla lettera e gli hanno raccontato solo le cose «mooolto belle» del Caab. Visto che non sapeva dell’inceneritore e dei suoi fumi. Ma come ha fatto a non notarli? OppureOscar ha messo in pratica un’altra sua parabola: «Il grande salto dall’essere buoni all’essere giusti è l’abbinamento con la furbizia. Se riusciamo a essere furbi e coraggiosi diventiamo giusti»
Ecco il nuovo miracolo italiano che vedremo a Bologna da FICO. Un’area vicino ad una fonte inquinante diventa una valle profumata e fertile e il cadmio un balsamico per i milioni di turisti attesi da tutto il mondo. «This is money», diceva Caprotti parlando della «narrazione furba» diFarinetti. Ed è proprio il caso di dirlo: E’ il miracolo più FICO del mondo.
(articolo del 8 novembre) e qui su AFFARITALIANI.IT
(articolo del 8 novembre) e qui su AFFARITALIANI.IT
fonte http://www.antonioamorosi.it/2017/11/08/apre-f-i-c-o-la-disneyland-del-cibo-di-farinetti-vicino-allinceneritore/
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