giovedì 30 novembre 2017

COLUI CHE OSSERVA CAMBIA LE COSE. IL POTERE MAGNETICO E ALCHEMICO DELLA CONSAPEVOLEZZA



Il pensiero è la base geometrica. Ad ogni pensiero corrisponde un movimento e una forma atomica,
dunque geometrica. In tal senso Pitagora parlò dell’armonia delle sfere. Secondo cui ogni corpo celeste, ogni atomo produce una vibrazione particolare, un determinato suono a seconda del movimento del ritmo, o appunto della vibrazione. La nostra energia cambia di polarità e di colore asseconda del nostro animo, del nostro stato psicofisico. Le emozioni hanno un colore, queste non sono visibili come nel camaleonte, simpatico animaletto. Colui che è in grado di osservare il corpo eterico noterà la notevole differenza di colori tra le persone. Il nostro complesso energetico, è evidenziato attraverso l’aura. Questa è un corpo energetico di luce colorata. Ad occhio nudo non è visibile.

Circostanze, incontri e avvenimenti sono collegati alla nostra energia. Sperimentare eventi negativi significa sintonizzarsi su una bassa frequenza dei chakra. Sperimentare eventi positivi significa essere sintonizzati sulle alte frequenze dei chakra. Una delle rivelazioni più importanti di Lucas, consiste nella frequenza energetica degli eventi.

Ogni essere emette una sintonia energetica, che corrisponde ad un determinato segnale, il quale è collegato ad un determinato chakra. L’utilizzo di determinati chakra, accomunerebbe esperienze simili ed eventi paralleli. Più persone che utilizzano un determinato chakra, si troveranno a vivere esperienze simili e parallele. Questo perché essi praticano la stessa vibrazione energetica, utilizzano gli stessi chakra. Questa energia, dovuta all’apertura di un determinato chakra, corrisponde ad una determinata frequenza energetica.


Sin dall’antichità per elevare il livello di energia sono stati adoperati vari sistemi: l’uso dei suoni, dei colori, delle essenze, delle pietre, dei cristalli, dei massaggi, degli esercizi fisici, dello yoga, dell’alimentazione e la visita di bei luoghi. La conoscenza del suono creativo, si sviluppò in India attraverso le varie tecniche yoga. Sono i Mantra, suoni fisici e spirituali, che sono accompagnati a volte dai Mandala. Immagini artistiche simboliche e spirituali. Un suono può conciliare la meditazione. Questo perché stimola un determinato chakra, e una determinata zona del cervello. Un suono, preghiera, è accompagnato da un’immagine colorata geometrica astratta. Tali immagini rievocano un simbolismo archetipo e universale, che possiede la stessa funzione del suono, vale a dire di rilassamento e di trascendenza spirituale.

Immaginiamo che ad ogni grado di complessità dell’essere, si formi una o più figure geometriche. Le persone, dunque, oltre ad essere alte, basse, magre e grasse, possono essere anche composte da una geometria eterea di svariate forme complesse o semplici, in rapporto al grado di complessità dell’energia celeste dell’essere. Il pensiero è in continuo movimento non si ferma mai anche quando dormiamo. Sta a noi indirizzarlo verso una via evolutiva, per una formazione etereo-geometrica pura e perfetta e non contorta e caotica. Una forma che rispecchi le proprietà atomiche non “radioattive”. Le quali creano vortici di forze negative. Questi si mutano in degli elementi acidi yin. Per fortuna ci sono persone alcaline yang, che riequilibrano il sistema e lo evolvono verso il costruttivismo intellettivo.

Questo non vuol dire però che dobbiamo prestare attenzione a tutto ciò che pensiamo in ogni momento, ma bisogna invece, lasciare evolvere e far fluire i pensieri. Per poi condurli verso la positività. Si formeranno così intorno e dentro di noi, dei solidi platonici perfetti. La nostra struttura nel tempo e nello spazio, sarà perfetta, in armonia con l’anima e lo spirito. Questa è la trasmutazione del metallo grezzo in quello più prezioso; l’Oro. Questo è il mutamento della pietra grezza in quella più preziosa; il Diamante.


Al contrario se si percorre il procedimento inverso, ossia quello di un essere legato alle brame materiali, nelle forme più primitive, avviene la corrosione tramite elementi acidi. Questi portano al caos della forma, fino ad arrivare alla struttura cellulare, quella molecolare e poi quell’atomica. Basta osservare la natura, nella sua perfezione delle forme, per capire l’evoluzione in quale direzione si volge. La conoscenza personale, di qualsiasi essere umano, è percepita dall’esterno come un universo a se stante. Una visione di una realtà definibile. All’interno di un’anima, risiede uno spazio unico in continuo movimento. Molte volte colui che ha disegnato la struttura, difficilmente la riconosce. Inavvertitamente opera, in ogni caso attraverso un disegno e lo modifica continuamente mutandone la forma.

Noi siamo composti dal tutto. I rapporti umani si basano su scambi d’energia. Gli atomi si mescolano e vengono a fondersi con altri atomi. Le particelle di uno o più persone si mescolano, in base alla loro frequenza, come filamenti residui tra un essere ed un altro. Essi continuano il collegamento. Per questo motivo a volte, si creano delle dipendenze tra due o più persone, poiché si comunica erroneamente con una cerchia ristretta. Bisognerebbe prima accrescere la singola anima, la propria personalità, e poi condividerla con l’intera comunità. Il risultato di quest’ultima esperienza è l’equilibrio del corpo e della mente. Questo equilibrio si acquisisce frequentando solo ed esclusivamente se stessi. Poi l’intero mondo esterno.

L’inezia mentale, conduce alla sonnolenza e al torpore, all’annebbiamento della mente, alla depressione e all’abbattimento. La devozione alla ricchezza e al potere producono l’inquietudine e l’aridità spirituale. Queste forze che volgono dalle bassezze mentali, possono essere senza sforzo stemperate, attraverso la meditazione e le buone azioni karmiche.

La meditazione tiene la mente attiva, lucida, attenta e tranquilla. La meditazione è il mezzo attraverso cui si giunge alla consapevolezza indiscriminate, alla conoscenza, alla onniscienza. Attraverso la meditazione si raggiunge la Śamatha, l’abbraccio della mansueta calma interiore, e la Vipaśyanā, la via dell’intuizione che tutto osserva. Con la pratica della meditazione avviene la dissoluzione dei garbugli emotivi, dei bassi istinti e delle poco profonde ideologie. Attraverso l’esercizio della meditazione scaturisce un sentimento di armonia, e d’unità con tutti gli altri esseri. Nasce un’energia morale, serena, nobile e persistente. L’espressione emotiva di questa pratica è la gioia. La calma e la spontaneità assicurano alla mente la libertà dal mondo dei desideri, queste sono le basi della meditazione, che portano al risveglio della consapevolezza.

Ogni cosa è legata a qualche altra cosa. Tutto vive un eterno collegamento, che non può essere etichettato o spiegato con la superficiale logica. Nulla è fisso tutto è in movimento. Nulla è stabile per sua propria natura. L’esistenza è un intreccio di avvenimenti, percezioni, desideri, emozioni, correlazioni tra persone e cose. Nell’uomo comune la conoscenza è indiretta, essa proviene dal mondo esterno. Tutti quelli che hanno sviluppato la consapevolezza della loro stessa esistenza, si sono accorti che facciamo tutti parte di un unico disegno. Non bisogna dimenticare che ogni realtà è soggettiva e relativa. Vige il libro arbitrio, così come la condizione evolutiva è in parte una scelta individuale. Il pensiero Orientale ci insegna e ci fa riflettere prima di agire o prima di non agire. Se la mente dimora nel Sé superiore, ossia l’anima, allora ella godrà di felicità continua. I pensieri si sviluppano nella mente, mentre il corpo è immerso nelle tre dimensioni o mondo fisico.


Quel che uno pensa quello è il suo mondo. Ciò che pensa quello diventa, ciò che mangia quello incorpora e quello diventa.

Noi rendiamo concreto quello stato magnetico, che attira le correnti simili. Le polarità, le forze o fluidi contrari, si attraggono, mentre i simili si respingono. Così quando nella mente germoglia un pensiero è come se noi, ipoteticamente, l’avessimo già commesso. Com’è noto due polarità, due forze o fluidi contrari si attraggono, mentre quelle simili si respingono. Le correnti della mente attirano i contrari degli stati d’animo del corpo. Mentre i contrari degli stati d’animo del corpo attirano le correnti della mente. Questo vuol dire che quando il nostro stato d’animo ci fa pensare o desiderare intensamente una cosa, inevitabilmente la richiamiamo, ma una corrente contraria alla nostra volontà, si oppone e la respinge. Solamente quando non desideriamo più questa cosa essa ci giunge o si manifesta.

Noi stessi realizziamo, quello stato diciamo magnetico che attira le correnti simili. Se un pensiero diventa costante, l’essere che lo crea diventa, con il tempo, la manifestazione del pensiero stesso. Siamo il risultato di ciò che pensiamo, di ciò che mangiamo e di ciò che facciamo o diciamo. I pensieri hanno effetto su di noi, e sull’ambiente che ci circonda. L’individuo che dorme, il non illuminato che si lega alle illusioni della materia, agli attaccamenti, alle discriminazioni, ai pregiudizi, alla negatività e alla distruttiva critica negativa crea l’illusione del Samsāra, il mondo della continua reincarnazione. La realtà del mondo esterno e dunque relativa, essa è mutevole e non ha una sua esistenza autonoma. Nella teoria della mutazione dell’universo, nella meccanica quantistica, tutto dipende da colui che osserva. Colui che osserva cambia le cose.

Estratto dal libro “L’Opera Celeste” di Luca Falace



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