A ridosso delle festività natalizie il #Governo ha deciso di restringere ulteriormente il campo delle #libertà. Preoccupato dal rischio di #assembramenti e di spostamenti al di fuori dei propri confini comunali e regionali, il Premier #Conte ha emanato un #decreto più severo, illustrato in conferenza stampa qualche giorno fa.
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Torna la zona rossa nazionale, molto simile al primo #lockdown di primavera. E' dunque vietato in questi giorni, festivi e prefestivi, uscire da casa dopo le 22.00 di sera e recarsi in un altro domicilio, a qualsiasi ora della giornata, in compagnia di più di 2 persone.
Se non è un coprifuoco, poco ci manca. Si tratta comunque di misure tra le più restrittive in
Europa, contestate in diretta dal professor Enrico #Michetti insieme a Fabio #Duranti e Francesco Vergovich.
Ecco il commento del professor #EnricoMichetti a "Un giorno speciale".
"Il #coprifuoco per la prima volta in Italia è stato operato nel 1943 da Badoglio. Nel periodo fascista il Duce d'Italia non si è mai permesso di limitare la libertà di circolazione attraverso il coprifuoco. Addirittura sotto i bombardamenti a San Lorenzo nessuno aveva restrizioni di libertà di circolazione.
Finanche il regime fascista riteneva che la libertà di respiro e la libertà di #movimento fossero diritti dell'uomo.
La #Costituzione dice che il #domicilio è inviolabile. Un conto è la limitazione, un conto è l'esclusione della libertà. L'esclusione della libertà che si ha con il coprifuoco non la può consentire nessuno. E' #incostituzionale per #legge".
fonte Radio Radio TV
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