domenica 19 aprile 2015

DON'T WORRY BE HAPPY



Il segreto della gioia è più facile da trovare di quanto non si possa pensare. Per essere felici basta volerlo. Anche solo provare ad esserlo aiuta il benessere. Lo sostengono due ricerche pubblicate sul Journal of Positive Psychology. I ricercatori Yuna L. Ferguson dello Knox College e Kennon M. Sheldon dell’Università del Missouri hanno scoperto, nel corso di due esperimenti, che basta il pensiero per vivere meglio.


Nel primo esperimento, gli studiosi hanno fatto ascoltare a 167 studenti del college“Rodeo” di Copland, generalmente considerata musica “allegra”. Gli studenti sono stati divisi in due gruppi. Al primo è stato chiesto di fare uno sforzo consapevole di sentirsi felici, mentre al secondo è stato “chiesto di evitare ogni sforzo cosciente di alterare il proprio umore, di rilassarsi e anzi di osservare passivamente le proprie reazioni”.


I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti a cui era stato chiesto di provare a sentirsi felici – e che avevano ascoltato una musica gioiosa – avevano i livelli di umore più alti. “Ciò dimostra che - si legge nella ricerca - associare le proprie intenzioni a un metodo appropriato è importante nel migliorare l’umore”.


L’altro esperimento è stato condotto su un periodo di tempo più lungo, e ha coinvolto 68 studenti a cui sono stati fatti ascoltare diversi generi di musica “positiva” nel corso di due settimane. I ricercatori li hanno divisi in due gruppi: a uno è stato chiesto di concentrarsi sul sentirsi felici, all’altro è stato detto di non fare alcuno sforzo di esserlo. Ancora una volta, il gruppo a cui è stato chiesto di concentrarsi ha ottenuto una spinta decisamente superiore al benessere rispetto a quello a cui non era stato chiesto.


Cercare di essere felici, conclude la ricerca, potrebbe rappresentare un metodo efficace per ottenere vantaggi per la propria salute, soprattutto quelli che derivano da un senso di benessere e da un atteggiamento positivo. La felicità viene spesso legata a condizioni psicofisiche ottimali, a un livello superiore di soddisfazione nel rapporto con il partner, a una minore vulnerabilità alle malattie, nonché a una vita più lunga. Stati di rabbia prolungata, al contrario – insieme ad altre emozioni negative –, sono in grado di incidere significativamente sulla nostra salute, fisica e mentale.


Tanto che una ricerca dell’Università di Granada del 2012 ha scoperto che un atteggiamento pessimista o fatalista verso il passato, presente e futuro viene associato a una più bassa qualità della vita, e a una percezione più negativa della propria salute. Tuttavia i ricercatori hanno anche notato che le buone intenzioni di per sé non bastavano ad accrescere la felicità, ma che dovevano essere sostenute da attività che la favorissero. Quindi il senso è: sommare il desiderio della felicità ad attività positive come l’esercizio, il sonno e l’interazione sociale serve ad elevare il tuo umore, e a migliorare la tua prospettiva di vita.


“Chiaramente non possiamo alterare il patrimonio genetico o le circostanze specifiche delle nostre vite”, scrivono gli autori, “ma potremmo essere in grado di modificare intenzionalmente il nostro comportamento in modo tale da migliorare il nostro benessere”.
















fonte : http://www.huffingtonpost.it/2013/09/24/segreto-felicita_n_3980400.html

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