di Ana Maria Sepe
“Apprezzare ciò che siamo e ciò che abbiamo, è il primo passo verso la Felicità”. Eduard Leon Word
Vi capita spesso di svegliarvi pieni di energia, pensando che oggi tutto è possibile e poi appena mettete un piede fuori casa, incontrate della gente che vi rovina la giornata? Può essere il vostro capo, una telefonata, il vicino… beh, c’è sempre qualcuno disposto a rovinare il nostro legittimo desiderio di vivere una giornata felice.
A questo punto, vorrei fare una pausa per ricordare una storia raccontatta da David J. Pollay, autore del libro “Come smaltire la spazzatura emotiva”. Egli racconta che un giorno aveva piuttosto fretta e il treno che prendeva di solito era in ritardo di mezz’ora, così che non ci pensò due volte e prese un taxi. Mentre il taxi cercava di lasciare la corsia preferenziale, un’auto sbucò fuori all’improvviso e l’autista dovette frenare di colpo: in pochi secondi che a David sembrarono eterni, il taxi riuscì a frenare e, per pochi centimetri, non si verificò un incidente.
Ad ogni modo, la storia non finì lì. Il conducente della vettura, anche se non aveva ragione, scese dall’auto pronto ad iniziare una discussione con il taxista. Invece di scusarsi, lo accusò dell’accaduto, con un atteggiamento molto aggressivo. Pareva che dovesse venirne fuori una rissa… Tuttavia, il taxista, sebbene arrabbiato, si limitò a sorridere, salutò il conducente dell’altra auto e riprese la sua marcia. David non poteva credere ai suoi occhi e gli chiese come avesse potuto agire con tanta freddezza. Questo fatto sarà in seguito preso da David J. Pollay come ispirazione per la stesura del suo libro e per fargli immaginare quella che chiamerà la “Legge dello smaltimento rifiuti emotivi”.
L’autista gli spiegò che molte persone sono come dei camion dell’immondizia, perché scorrazzano liberi per il mondo pieni di “rifiuti”, intesi come: rabbia, frustrazione, insoddisfazione, ecc… Maggiore è la quantità di spazzatura che accumulano e maggiore sarà il bisogno di trovare un posto dove scaricarla. Quindi, se noi glielo permettiamo, scaricheranno tutta quella spazzatura su di noi, rovinandoci la giornata.
Cosa fare quando qualcuno cerca di rovinarci la giornata?
A questo punto, avrete capito che quando una persona cerca di attaccarvi o di rovinarvi la giornata, è perché porta con sé un pesante fardello emotivo che cerca di scaricare da qualche parte. Tuttavia, la buona notizia è che potete decidere se farvi carico di queste emozioni negative o, al contrario, di passare oltre.
Sicuramente in questo momento vi state ricordando di alcune persone con le quali interagite di frequente e che si comportano come dei “camion della spazzatura”. In realtà, questo è il primo passo per evitare di farvi rovinare la giornata e magari anche la vita, perché una volta che avrete individuato chi sono queste persone sarete in grado di prestare attenzione al loro comportamento ed evitare che scarichino su di voi tutti i loro problemi. Conosciamo già il detto: “guerra preannunciata non uccide soldati”.
Quindi, quando queste persone cercano di scaricare la loro “spazzatura” emotiva su di voi, rispondete loro con calma, con serenità e senza alzare la voce. Lo sappiamo, è difficile, soprattutto le prime volte, malentamente ci prenderete gusto e vi verrà così naturale che vi chiederete come mai prima vi arrabbiavate tanto per cose così futili.
“Come smaltire la spazzatura emotiva”, il libro di David Pollay
Il libro di David Pollay può essere un valido aiuto per coloro che vivono il peso emotivo delle persone tossiche. Il libro è strutturato in “8 impegni”. Ad ogni impegno segue una spiegazione tramite scenari quotidiani di come lavorare con i problemi che abbiamo e di come riconoscere quando è necessario evitare una risposta “normale”… Alla fine di ogni capitolo c’è un “invito all’azione”, dove l’autore ci dà il compito di esaminare la nostra vita e fare un cambiamento positivo.
- PRIMO IMPEGNO: Fai in modo che i camion della spazzatura altrui ti passino accanto senza toccarti;
- SECONDO IMPEGNO: Fai in modo che i tuoi camion della spazzatura passino oltre;
- TERZO IMPEGNO: Evita di diventare il cestino dei rifiuti di qualcun altro;
- QUARTO IMPEGNO: Aiuta più che puoi a smaltire la spazzatura emotiva;
- QUINTO IMPEGNO: Onora l’impegno a “vietare lo scarico”;
- SESTO IMPEGNO: Vivi nel circolo della gratitudine e lontano da quello dei rifiuti;
- SETTIMO IMPEGNO: Vivi in una zona di “divieto di scarico”;
- OTTAVO IMPEGNO: Afferma il tuo diritto a lavorare in una zona di “divieto di scarico”.
Articolo di Ana Maria Sepe
Rivisto da Conoscenzealconfine.it
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