lunedì 19 ottobre 2015

Archeologo afferma di aver trovato la città di Sodoma e Gomorra

L’archeologo e professore americano Steven Collins, della Trinity University nel New Mexico, ha divulgato un video degli scavi di un insediamento umano dell’età del bronzo,
che potrebbero corrispondere alla città biblica di Sodoma. La coincidenza principale che fa credere a Collin e al suo team di aver trovato Sodoma è che la città sarebbe la più grande dell’epoca nella Valle del Giordano, un fatto che è indicato nel Vecchio Testamento, secondo quanto scrive il quotidiano ‘El Confidencial’. “Sono giunto alla conclusione che, se volevo trovare la vera Sodoma avrei dovuto cercare la più grande città che esisteva in quell’epoca, al tempo di Abramo. La mia scelta è stata ovvia, dal momento che questa città è 5-10 volte più grande dell’epoca”, spiega Collins. In secondo luogo, la città esisteva tra il 3.500 e 1.540 a. C., date coincidono con ciò che dice la Bibbia. Inoltre, testimonianze archeologiche ricordano che la vita della città ha avuto una brusca fine: uno scenario che è anche descritto nel Vecchio Testamento della Bibbia, che riguarda la fine improvvisa della vita nel luogo con una “pioggia di fuoco e di zolfo “inviata da Dio, che ha ridotto la città in cenere come punizione per i peccati degli uomini di Sodoma. La città storica è dotato di due strati, uno inferiore e una città alta. Essa ha anche un muro di 10 metri di altezza fatto di mattoni di fango. Ci sono anche le porte, torri e una piazza centrale. Il libro della Genesi contiene il maggior numero di riferimenti a Sodoma e Gomorra. Secondo la Bibbia, due regni si trovavano nella valle del Giordano, a nord di dove oggi si trova il Mar Morto, un luogo di terre fertili.


Fonte TerraReal Time

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