martedì 27 ottobre 2015

Tentata estorsione, indagati Coccia e Giampietro



“Comunque so un genio, certe volte mi dico bravo da solo”. “No, no tu sei un fenomeno, se tu ti vuoi inculà tutto il mondo lo fai tranquillamente ad occhi chiusi”. Il genio in questione è Ivan Giampietro, l'imprenditore delle Mascherine d'Argento e della Venus Entertainment di Sulmona, al telefono, in questo caso, con il pupillo della sua agenzia, il fidanzato della senatrice Stefania Pezzopane, Stefano Coccia Colaiuti. Parlano al telefono nel novembre del 2014, quando i loro apparecchi sono sotto controllo della Digos, che indaga sulla vicenda dei ricatti a sfondo hard proprio nei confronti della Pezzopane e dell'ex presidente Chiodi.
Parlano “dell'affare” che potrebbe scaturire dalla lite che il “fotomodello” aquilano ha avuto nei giorni precedenti con il grande accusatore di Matteo Renzi Alessandro Maiorano, un affare che per la procura dell'Aquila si configura come una tentata estorsione. E' questa l'accusa che vedrebbe indagati i due, come rivela “linchiesta.it”, per aver tentato cioè di spillargli soldi fingendo che, a seguito della lite scoppiata su Facebook, Coccia Colaiuta avrebbe perso un ingaggio da 20mila euro, proprio dall'agenzia di Giampietro.
Secondo le intercettazioni fatte dalla Digos, sarebbe stato proprio il “genio” a pensare l'operazione: “Potremmo sfruttare questa cosa denunciando a nostra volta Maiorano per violazione della legge sulla privacy e per danno d'immagine – indottrina Giampietro – Dovevo essere testimonial del sito della mia agenzia, dovevo percepì 20mila euro e adesso m'hanno... a causa di questa segnalazione non lo posso fare più”.
Coccia Colaiuta capisce quindi dove vuole arrivare il suo manager e chiede conferma: “Questa è una storia che mi devo inventà io praticamente...”. E Giampietro risponde, facendo spuntare anche il nome di una certa Stefania “che l'agenzia ha fatto un contratto con lui, a casa di Stefania, come testimonial, Simone per farlo ha chiesto un compenso di 20mila euro ed Ivan si era preso un mese di tempo per pensarci. E che dopo la telefonata c'è stato un ripensamento dell'agenzia”.
I due, meno di un mese dopo, spiegano i termini della vicenda anche all'avvocato (che sarebbe però all'oscuro della verità) di Coccia Colaiuta, in una telefonata che secondo gli inquirenti chiarirebbe l'intento estorsivo.
Così il “genio” e il “fotomodello” avrebbero architettato un modo per spillare soldi a Maiorano, una solida amicizia che un mese dopo porterà Coccia Colaiuta come ospite della Mascherina d'Argento a Sulmona, organizzata proprio da Ivan Giampietro, con tanto di patrocinio e contributo del Comune e la presenza della “senatrice innamorata”. 
http://www.zac7.it/index/zac7_2015/index_dx_css_new_2015.php?pag=16&art=0&categ=CRONACA&IDX=18638

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