martedì 14 maggio 2019

Bergoglio contestato a San Pietro. Fedeli acclamano Viganò, vescovo che lo accusa di aver coperto il cardinale pedofilo



Papa Francesco contestato in piazza San Pietro. Al termine dell’udienza generale del mercoledì, un gruppetto di fedeli ha intonato in coro: “Viganò, Viganò”. Un chiaro riferimento all’ex nunzio apostolico a Washington, monsignor Carlo Maria Viganò, che recentemente ha chiesto le dimissioni di Bergoglio. Il diplomatico accusa, infatti, il Papa di aver coperto gli abusi sessuali su seminaristi e preti dell’ex cardinale di Washington, Theodore McCarrick, al quale recentemente Francesco ha tolto la porpora per aver commesso atti di pedofilia.
Accuse alle quali Bergoglio non ha voluto replicare limitandosi a dire ai giornalisti: “Leggete voi, attentamente, il comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parla da se stesso, e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. È un atto di fiducia: quando sarà passato un po’ di tempo e voi avrete tratto le conclusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che la vostra mat..
Papa Francesco contestato in piazza San Pietro. Al termine dell’udienza generale del mercoledì, un gruppetto di fedeli ha intonato in coro: “Viganò, Viganò”. Un chiaro riferimento all’ex nunzio apostolico a Washington, monsignor Carlo Maria Viganò, che recentemente ha chiesto le dimissioni di Bergoglio. Il diplomatico accusa, infatti, il Papa di aver coperto gli abusi sessuali su seminaristi e preti dell’ex cardinale di Washington, Theodore McCarrick, al quale recentemente Francesco ha tolto la porpora per aver commesso atti di pedofilia.
Accuse alle quali Bergoglio non ha voluto replicare limitandosi a dire ai giornalisti: “Leggete voi, attentamente, il comunicato e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parla da se stesso, e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. È un atto di fiducia: quando sarà passato un po’ di tempo e voi avrete tratto le conclusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che la vostra maturità professionale faccia questo lavoro: vi farà bene, davvero. Va bene così”.
Intanto Viganò è tornato a farsi vivo e al vaticanista del Tg1, Aldo Maria Valli, ha spiegato: “Ho parlato perché oramai la corruzione è arrivata ai vertici della gerarchia della Chiesa. Mi rivolgo ai giornalisti: perché non chiedono che fine ha fatto la cassa di documenti che, l’abbiamo visto tutti, fu consegnata a Castel Gandolfo da Papa Benedetto a Papa Francesco? Tutto è stato inutile? Sarebbe stato sufficiente seguire il mio rapporto ed il verbale che fu fatto alla mia deposizione davanti ai tre cardinali incaricati delle indagini sul caso Vatileaks (Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi) per iniziare a fare un po’ di pulizia in Curia”.
Per Viganò, dunque, tutte le inchieste fatte in Vaticano sarebbero state inutili. “Avevo sempre creduto – prosegue il diplomatico – che la gerarchia della Chiesa avrebbe trovato in se stessa le risorse per sanare tanta corruzione. Lo scrissi anche nella mia lettera ai tre cardinali incaricati da Papa Benedetto di indagare sul caso Vatileaks, lettera che accompagnava il rapporto che consegnai loro: ‘Molti di voi – scrissi – sapevate, ma avete taciuto. Almeno ora che avete avuto questo incarico da Benedetto abbiate il coraggio di riportare con fedeltà quanto vi è stato rivelato di tante situazioni di corruzione’”. Accuse alle quali il Vaticano non ha ancora risposto.
Twitter: @FrancescoGrana
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