di Luciano Lago
Non è più possibile fare finta di niente e non accorgersi di quello che le centrali di potere transnazionale stanno preparando per la disgraziata Italia, divenuta in breve tempo la pecora nera appestata dell’Europa.
La crisi delle epidemia del Coronavirus sembra l’occasione che l’elite finanziaria stava aspettando per commissariare l’Italia ed imporre tutte quelle misure che in situazione normale sarebbe stato difficile imporre.
Ritorna all’orecchio il detto di Mario Monti “Abbiamo bisogno delle crisi per arrivare alle cessioni di sovranità”.
Era esattamente quello che aspettavano i signori della elite finanziaria con la differenza che oggi, dalle cessioni di sovranità si sta rapidamente passando alle cessioni di libertà, quella libertà personale che viene attentamente limitata dagli ultimi decreti di emergenza emanati dal governo: chiuse le scuole, le università, rinviate le udienze nei Tribunali, bloccate le manifestazioni pubbliche, abolite le manifestazioni sportive, culturali, musicali e ricreative. Limitazioni nei locali pubblici, chiusi i cinema, i teatri, vietato riunirsi in gruppo e mantenere distanze di sicurezza, sconsigliato uscire agli anziani, vietati i concerti, le partite, ovviamente vietati gli assembramenti non autorizzati, vietate le manifestazioni sindacali, mancherebbe solo il divieto di criticare il potere, la UE, il Governo, la Magistratura e l’autorità pubblica che ci sorveglia e lavora “per il nostro bene” naturalmente.
A fronte di questi divieti il governo a guida PD M5, ormai ombra di se stesso, opera e agisce in stretto collegamento con i poteri transnazionali di Bruxelles, di Washington, della NATO e della BCE di Francoforte.
La crisi delle epidemia del Coronavirus sembra l’occasione che l’elite finanziaria stava aspettando per commissariare l’Italia ed imporre tutte quelle misure che in situazione normale sarebbe stato difficile imporre.
Ritorna all’orecchio il detto di Mario Monti “Abbiamo bisogno delle crisi per arrivare alle cessioni di sovranità”.
Era esattamente quello che aspettavano i signori della elite finanziaria con la differenza che oggi, dalle cessioni di sovranità si sta rapidamente passando alle cessioni di libertà, quella libertà personale che viene attentamente limitata dagli ultimi decreti di emergenza emanati dal governo: chiuse le scuole, le università, rinviate le udienze nei Tribunali, bloccate le manifestazioni pubbliche, abolite le manifestazioni sportive, culturali, musicali e ricreative. Limitazioni nei locali pubblici, chiusi i cinema, i teatri, vietato riunirsi in gruppo e mantenere distanze di sicurezza, sconsigliato uscire agli anziani, vietati i concerti, le partite, ovviamente vietati gli assembramenti non autorizzati, vietate le manifestazioni sindacali, mancherebbe solo il divieto di criticare il potere, la UE, il Governo, la Magistratura e l’autorità pubblica che ci sorveglia e lavora “per il nostro bene” naturalmente.
A fronte di questi divieti il governo a guida PD M5, ormai ombra di se stesso, opera e agisce in stretto collegamento con i poteri transnazionali di Bruxelles, di Washington, della NATO e della BCE di Francoforte.
Ci promettono provvedimenti economici di alleggerimento o rinvio delle scadenze fiscali, di interventi per assistenza sanitaria e ospedaliera, di distribuzione mascherine e presidi sanitari, disinfezione di locali pubblici ma, d’altra parte, si raccomanda di rispettare le norme e non dispensare critiche alle autorità che hanno preso i provvedimenti.
Dopo il “bastone” annunciato, il premier Conte (non eletto da nessuno) promette la “carota” sotto forma di “flessibilità” di bilancio che la Commissione Europea sicuramente ci riconoscerà per qualche manciata di miliardi per gli interventi urgenti. Il governo, privo di poteri monetari ed economici, andrà a Bruxelles con il cappello in mano per chiedere comprensione e qualche deroga ai demenziali vincoli di bilancio. L’Italia pagherà le spese aggiuntive con il proprio debito ma con l’autorizzazione degli oligarchi di Bruxelles. Della serie la UE non ti regala niente ma piuttosto incassa i fondi che lo Stato italiano le assicura con i denari delle tasse degli italiani.
Dopo il “bastone” annunciato, il premier Conte (non eletto da nessuno) promette la “carota” sotto forma di “flessibilità” di bilancio che la Commissione Europea sicuramente ci riconoscerà per qualche manciata di miliardi per gli interventi urgenti. Il governo, privo di poteri monetari ed economici, andrà a Bruxelles con il cappello in mano per chiedere comprensione e qualche deroga ai demenziali vincoli di bilancio. L’Italia pagherà le spese aggiuntive con il proprio debito ma con l’autorizzazione degli oligarchi di Bruxelles. Della serie la UE non ti regala niente ma piuttosto incassa i fondi che lo Stato italiano le assicura con i denari delle tasse degli italiani.
Come bene ha detto l’economista Alberto Bagnai, “..la totale incapacità dei grigi Eichmann di Bruxelles di ragionare in termini organici, macroeconomici. Loro eseguono i micro-ordini che si sono dati. Ma solo quando tocca agli altri! È accettabile? “.
Questo accade ad uno Stato che ha del tutto rinunciato alla propria sovranità monetaria, economica e di bilancio e che si affida agli oligarchi di Bruxelles per decidere i suoi provvedimenti economici.
C’è comunque di peggio all’orizzonte, visto che è facile supporre che si sta costruendo una prospettiva di commissariamento da parte dei poteri transnazionali che riunirà assieme la BCE, il FMI e altre entità finanziarie che avranno l’incarico di erogare prestiti (dietro interessi) allo Stato italiano per fare fronte alle necessità più impellenti di una economia che si avvia al collasso fra crollo del turismo, dei trasporti, delle esportazioni e di vari settori dell’indotto.
Il clima di emergenza, sanitaria ed economica permetterà ai poteri dominanti di erogare tutte le misure che servono per saccheggiare e privatizzare le risorse dell’Italia, in modo analogo di come si è proceduto con la Grecia.
D’altra parte il paese Italia può vantare ancora un alto livello di risparmio privato, enorme patrimonio di beni pubblici fra musei, località turistiche, valori artistici, aziende pubbliche, “asset” di collegamento, porti aeroporti e isole comprese. Tutto questo sarà dato in garanzia per poter uscire dalla crisi e, come è normale in questi casi, sarà difficile che ritorni poi nella disponibilità dello stato italiano.
Non è escluso che sarà chiamato a gestire la fase di commissariamento un personaggio di estrema fiducia dei poteri finanziari: potrebbe essere Mario Draghi ma non si può escludere un Taiani o un qualche ex dirigente della Banca d’Italia. Nelle fasi di emergenza si presenta sempre un “salvatore della patria” con pieni poteri. Uno che metta a tacere i finto sovranisti e populisti vari, incapaci, anche in questa fase, di proporre una alternativa credibile che passi da soluzioni radicali di ripudio dei trattati capestro che hanno ingabbiato l’Italia.
Ci sarebbe voluto un personaggio con “le palle”, ma il panorama è desolante fra rinnegati e accomodanti dell’ultima ora che blaterano oggi di “irreversibilità” dell’Euro e immancabile fedeltà all’Europa.
Questo accade ad uno Stato che ha del tutto rinunciato alla propria sovranità monetaria, economica e di bilancio e che si affida agli oligarchi di Bruxelles per decidere i suoi provvedimenti economici.
C’è comunque di peggio all’orizzonte, visto che è facile supporre che si sta costruendo una prospettiva di commissariamento da parte dei poteri transnazionali che riunirà assieme la BCE, il FMI e altre entità finanziarie che avranno l’incarico di erogare prestiti (dietro interessi) allo Stato italiano per fare fronte alle necessità più impellenti di una economia che si avvia al collasso fra crollo del turismo, dei trasporti, delle esportazioni e di vari settori dell’indotto.
Il clima di emergenza, sanitaria ed economica permetterà ai poteri dominanti di erogare tutte le misure che servono per saccheggiare e privatizzare le risorse dell’Italia, in modo analogo di come si è proceduto con la Grecia.
D’altra parte il paese Italia può vantare ancora un alto livello di risparmio privato, enorme patrimonio di beni pubblici fra musei, località turistiche, valori artistici, aziende pubbliche, “asset” di collegamento, porti aeroporti e isole comprese. Tutto questo sarà dato in garanzia per poter uscire dalla crisi e, come è normale in questi casi, sarà difficile che ritorni poi nella disponibilità dello stato italiano.
Non è escluso che sarà chiamato a gestire la fase di commissariamento un personaggio di estrema fiducia dei poteri finanziari: potrebbe essere Mario Draghi ma non si può escludere un Taiani o un qualche ex dirigente della Banca d’Italia. Nelle fasi di emergenza si presenta sempre un “salvatore della patria” con pieni poteri. Uno che metta a tacere i finto sovranisti e populisti vari, incapaci, anche in questa fase, di proporre una alternativa credibile che passi da soluzioni radicali di ripudio dei trattati capestro che hanno ingabbiato l’Italia.
Ci sarebbe voluto un personaggio con “le palle”, ma il panorama è desolante fra rinnegati e accomodanti dell’ultima ora che blaterano oggi di “irreversibilità” dell’Euro e immancabile fedeltà all’Europa.
Se pensiamo che tutto questo sia dovuto in origine alla necessità di una attività di prevenzione del contagio di una malattia di tipo para influenzale che ha meno del 2% di tasso di mortalità ed un 80% di indici di guarigione, ci possiamo rendere conto di come tutta questa campagna sia strumentale.
L’ attività di prevenzione predisposta dal governo produce come effetto un blocco del sistema economico che di per se porterà alla chiusura di aziende, di attività commerciali, artigianali, di attività di servizi turistici, alberghieri, ecc. e, di conseguenza, disoccupazione con fenomeni accentuati di migrazione di giovani, tragedie familiari, crisi economica e malattie nervose (e qualche suicidio) per chi è destinato a subire eventi come fallimenti, sfratto, perdita di lavoro e crisi familiare. Una cura molto peggiore della malattia che porta a prossimi disastri annunciati.
N.B. Qualcuno potrebbe sospettare quanto scritto sia da considerare come “complottismo”, ma sappiamo bene da tempo che, in questo campo, non esistono i complotti ma piuttosto esistono le strategie e questa che abbiamo sopra descritto è una precisa strategia che riporta ai piani di accentramento del potere in organismi transnazionali ed allo sradicamento definitivo dello stato nazionale, considerato superfluo ed obsoleto. Lo sosteniamo da molto tempo e quanto da noi previsto si sta rapidamente avverando.
L’ attività di prevenzione predisposta dal governo produce come effetto un blocco del sistema economico che di per se porterà alla chiusura di aziende, di attività commerciali, artigianali, di attività di servizi turistici, alberghieri, ecc. e, di conseguenza, disoccupazione con fenomeni accentuati di migrazione di giovani, tragedie familiari, crisi economica e malattie nervose (e qualche suicidio) per chi è destinato a subire eventi come fallimenti, sfratto, perdita di lavoro e crisi familiare. Una cura molto peggiore della malattia che porta a prossimi disastri annunciati.
N.B. Qualcuno potrebbe sospettare quanto scritto sia da considerare come “complottismo”, ma sappiamo bene da tempo che, in questo campo, non esistono i complotti ma piuttosto esistono le strategie e questa che abbiamo sopra descritto è una precisa strategia che riporta ai piani di accentramento del potere in organismi transnazionali ed allo sradicamento definitivo dello stato nazionale, considerato superfluo ed obsoleto. Lo sosteniamo da molto tempo e quanto da noi previsto si sta rapidamente avverando.
Fonte: controinformazione.info
Link: https://www.controinformazione.info/dalle-cessioni-di-sovranita-alle-cessioni-della-liberta-una-crisi-pianificata-a-tavolino/
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