"Dopo una notte di lavoro passata insieme ai ministri ad approvare il decreto Semplificazioni, sono in partenza per Lisbona, dove avvierò il ciclo di incontri con gli altri leader europei in preparazione del prossimo Consiglio Europeo.
Il decreto che abbiamo approvato è un trampolino di lancio per un’Italia più semplice, per un’Italia che corre.
I funzionari pubblici sono ora incentivati a sbloccare le opere strategiche, senza paura di firmare carte e atti; le procedure di appalto sono più snelle e veloci; i cantieri sospesi per contenziosi in Tribunale vengono comunque ultimati a beneficio dei cittadini. Misure concrete, che consentono di accelerare sin da subito su 130 opere pubbliche strategiche: vuol dire cantieri, posti di lavoro, miglioramento della vita nei territori che aspettano da troppo tempo collegamenti ad alta velocità, nuove strade, scuole e ospedali.
È vero, alziamo i limiti di velocità per permettere al Paese di accelerare, ma fissiamo dei paletti ancora più robusti su trasparenza e legalità: non vogliamo offrire nessuno spazio agli appetiti criminali.
Prevediamo un rapporto più immediato fra cittadini, imprese e Pubblica amministrazione. Deve essere tutto a portata di click: basta un’app sul telefono e l’incrocio delle banche dati per eliminare tante scartoffie e le file agli sportelli. Viaggiano più spedite anche le procedure per i lavori per la banda larga, per le fonti rinnovabili, per le bonifiche ambientali.
Ho sempre detto che non possiamo ripristinare la normalità. La normalità per l’Italia, negli ultimi anni, ha significato trotterellare sempre al di sotto della media europea. È il momento di scattare: dobbiamo farlo per noi stessi. Siamo un Paese dalla forza immensa."
Giuseppe Conte"
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