Terremoto, vietato criticare la gestione dell’emergenza. Dirigente Ingv punita per aver espresso dubbi
a Protezione civile di Fabrizio Curcio è infallibile? Si deve condividere per forza, a occhi chiusi, tutto ciò che fa nelle zone del terremoto? L’organizzazione dei soccorsi è stata ineccepibile, un bell’esempio di efficienza o si possono esprimere dubbi sull’opportunità di certe scelte e di alcuni interventi? Si deve obbligatoriamente pensare che il commissario governativo, l’ex governatore dell’Emilia Vasco Errani, sia un eroe, il salvatore della patria nel momento del dolore? Oppure si può anche ritenere che qualcun altro al posto suo avrebbe forse fatto meglio e quindi sarebbe opportuno si mettesse da parte?
All’Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di cui è direttore Carlo Doglioni sono categorici e perentori nella risposta a una dipendente: no, non si può, vietato avere dubbi ed esprimere opinioni sulla macchina dei soccorsi e della ricostruzione. Quando di mezzo ci sono fatti così dolorosi come il terremoto con le devastazioni e i lutti che ha portato, scienziati e ricercatori dell’Istituto non devono più considerarsi cittadini per i quali vale l’articolo 21 della Costituzione che garantisce la libertà di pensiero e la possibilità di esprimerla, ma devono spegnere il cervello e cucirsi la bocca. Se proprio vogliono, possono parlare in pubblico o sul web solo per dire che tutto va bene madama la marchesa.
n linea con questa impostazione, l’Ufficio provvedimenti disciplinari dell’Ingv ha tributato una punizione molto severa a una dirigente dell’Istituto, Fedora Quattrocchi, che sul suo blog aveva accolto perplessità e dubbi sull’organizzazione delle operazioni di puntellatura delle case e delle chiese a Norcia dopo il terremoto di agosto e aveva invitato il commissario Errani a dimettersi nel caso in cui quelle cose segnalate fossero risultate vere. Alla Quattrocchi è stato inflitto un disciplinare, un atto molto pesante che può essere l’anticamera del licenziamento, un giorno di sospensione dal lavoro e dalla paga.
I capi di Ingv sono intervenuti forse perché convinti che bisognasse farlo e forse anche perché indotti a farlo, come se avessero ricevuto un mandato o fossero stati istigati. E’ stato il capo della Protezione civile Curcio a sollecitare, anche se in modo indiretto, che la ricercatrice fosse punita. In una lettera ufficiale inviata all’Ingv, Curcio ha chiesto al presidente Doglioni “se quanto pubblicato corrisponda o meno alla posizione di codesto Istituto, dato che la prima informazione riportata sulla pagina della dottoressa Quattrocchi è “Dirigente ricerca tecnologo presso Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia”, fatto che conferisce credibilità e seguito tra gli utenti di questo social, a quanto frequentemente postato dalla stessa”.
(LEGGETE IL RESTO SU:
https://www.maurizioblondet.it/proposito-della-dittatura-pd/
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