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A farne le spese è stata, questa volta, la Marina militare americana che ieri ha recuperato 41 immigrati nel Mar Mediterraneo. In attesa di ricevere istruzioni dall’Italia, è arrivato (puntuale) il ricatto della Sea Watch. “La nave americana Trenton ci ha chiesto di prenderli a bordo – ha spiegato la portavoce Ruben Neugebauer – e siamo pronti a farlo se l’Italia apre i suoi porti”. A bordo della Uss Trenton c’erano anche dodici cadaveri recuperati martedì sera dopo il naufragio al largo delle coste libiche. E, per colpa della sfida lanciata dalla Ong, i militari della Us Navy si sono visti costretti ad abbandonare i corpi in mare dal momento che la nave su cui stavano viaggiando non aveva celle frigorifere per conservarli.
fonte http://www.tg-quotidiano.net/2018/06/14/la-vera-faccia-della-ong-cadaveri-dei-clandestini-buttati-in-mare-perche-litalia-non-apre-i-porti/
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