martedì 4 aprile 2017

ATTENTATO SAN PIETROBURGO, GIULIETTO CHIESA: ‘È CONTRO PUTIN, IN RUSSIA STA ESPLODENDO UNA RIVOLUZIONE COLORATA’

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L’attentato nella metropolitana di San Pietroburgo, in Russia, è un attacco a Vladimir Putin, secondo Giulietto Chiesa.
“Questo attentato si colloca a mio giudizio all’interno di quella rivoluzione colorata che sta esplodendo in Russia. Vedo un chiaro rapporto di causa effetto,” sostiene il giornalista, intervistato da Intelligonews.
Alla domanda se quello di oggi sia un attentato terroristico Chiesa risponde:
“”Ritengo di sì, resta soltanto da capire di quale terrorismo si tratta, perché di terrorismo ce ne è più d’uno. A Mosca si è aperta una rivoluzione colorata. Abbiamo visto cittadini pacifici scendere in piazza contro la corruzione, qualche arresto ed ecco la stampa internazionale gridare alla dittatura. Che ci sia un rapporto di causa ed effetto fra le due cose lo ritengo logico”.
L’ipotesi è quindi che potrebbe trattarsi di terrorismo interno:
“Non è detto che i protagonisti della prima cosa, ossia la rivoluzione colorata, siano i protagonisti anche della seconda cosa, l’attacco terroristico, ma quelli che hanno fatto l’attentato di oggi non sono né ciechi, né sordi e sanno perfettamente in che contesto hanno collocato quelle esplosioni”, spiega Chiesa, che aggiunge: “Non è detto che la sorgente sia la stessa ma esiste un rapporto di causa ed effetto fra le due cose per me evidente. Chi ha compiuto gli attentati, sicuramente ha fatto i miei stessi collegamenti”.
È ancora troppo presto per giungere a conclusioni, e non si può escludere quindi la pista del terrorismo islamico. Ma che si tratti di terrorismo interno o islamico poco importa, secondo il cronista, perché il bersaglio dei terroristi era il presidente Vladimir Putin: “Non a caso Putin oggi era a San Pietroburgo, quindi chiaramente l’attentato è contro Putin,” conclude Chiesa.

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La cronaca dei fatti dall’ANSA:
“Bomba nella metropolitana di San Pietroburgo: una esplosione è avvenuta nel tunnel tra due stazioni e ha causato dieci morti e 47 feriti, di cui 6 in gravi condizioni. Il numero delle vittime arriva dalla ministra russa della Salute Veronika Skvortsova, secondo cui 39 persone sono ricoverate in ospedale. Secondo la ministra, sette persone sono morte sul posto, una durante il trasporto in ambulanza, e altre due in ospedale.
La deflagrazione è avvenuta tra la fermata di Sennaya e quella del Tekhnologichesky Institut e, secondo fonti citate dall’agenzia Interfax, è stata causata da un ordigno artigianale “probabilmente lasciato su un vagone prima della partenza del convoglio”, e quindi non da un terrorista kamikaze. La bomba era stata resa più pericolosa con l’aggiunta di “elementi lesivi”.
E un ordigno inesploso è stato trovato in un’altra stazione della metro di San Pietroburgo, quella di Ploshchad Vosstaniya. E’ stato disinnescato. “In seguito alle misure prese dalle forze dell’ordine – fa sapere il Comitato antiterrorismo in una nota – alla stazione Ploshchad Vosstaniya è stato trovato e tempestivamente disinnescato un ordigno artigianale”.
“C’è stata solo un’esplosione, nessun incendio, tutti i morti si trovavano dentro il vagone vicino al luogo dell’esplosione”, ha detto una fonte.
La persona che si sospetta abbia piazzato l’ordigno nel vagone della metro sarebbe stato filmato dalle telecamere interne. Lo riferisce Interfax. Secondo altre fonti, la bomba era stata piazzata in una ventiquattrore.
Intanto la procura generale russa parla di “attentato”. “I procuratori – ha detto il portavoce della procura generale Aleksandr Kurennoi, citato dall’agenzia Interfax – faranno tutto il possibile per precisare tutti i particolari che riguardano questo attentato affinché niente del genere succeda in futuro”.”
Fonte http://www.silenziefalsita.it/2017/04/03/attentato-san-pietroburgo-giulietto-chiesa-putin/

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