martedì 8 maggio 2018

Mai un cardinale prima ha parlato di Grande Apostasia. Conseguenze geopolitiche.

Mai un cardinale prima ha parlato di  Grande Apostasia. Conseguenze geopolitiche.

Il cardinale di Utrecht, Willem Ejik. “Il Papa ha l’obbligo di chiarire”.
Il mondo cattolico è a rumore per l’affermazione del cardinale di  Utrecht, Willem Ejik: “Quando vedo che  i vescovi e soprattutto il successore di Pietro mancano nel mantenere e trasmettere fedelmente e in unità il deposito della fede e penso alla prova finale che dovrà attraversare la Chiesa». Di fatto il cardinale  s’è chiesto se non stiamo assistendo, nel nostro tempo e sotto “Francesco”, alla grande apostasia e alla persecuzione finale che dovranno affrontare i cattolici fedeli, quando “sulla terra si   svelerà il «mistero di iniquità» sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità”.
Giustamente ciò sta facendo rumore fra i cattolici (non  fra i media  o l’opinione pubblica generale): è la prima volta che un cardinale fa apertamente un’affermazione così grave e seria. La prima volta nella storia, forse.
Ne parla La Nuova Bussola Quotidiana:
L’affermazione del cardinale Ejik risponde ad una inaudita reazione del Vaticano sull’intercomunione fra cattolici e protestanti, ossia la possibilità  per i protestanti che hanno il coniuge cattolico di ricevere l’Eucarestia. La Conferenza Episcopale tedesca  ha votato  sì a larga maggioranza (per questione di soldi, come spieghiamo più sotto), Ma una minoranza di vescovi, sette, ha votato contro, e non solo:  ha chiesto a Roma , come custode della fede, di dirimere la questione. Il Papa ha fatto rispondere che  la Conferenza Episcopale Tedesca si riunisca di nuovo e ridiscuta, fino a raggiungere l’unanimità .
Unanimità su che cosa?”, sbotta il cardinale. Una votazione,  anche unanime, non può cambiare ciò  che dicono al riguardo il Codice di Diritto Canonico e il Catechismo della Chiesa Cattolica”. La prassi della Chiesa Cattolica, fondata sulla sua fede, non è determinata” da un voto “democratico”.
Spetta al Papa, successore di Pietro, “dare direttive chiare”, invece di lavarsene le mani e rimandare a delle votazioni la decisione. “Così avrebbe dovuto rispondere, Francesco,  anche alla donna luterana che gli chiese il 15 novembre 2015 se potesse ricevere la comunione insieme al suo sposo cattolico: questo non è accettabile, invece di suggerire che lei poteva ricevere la comunione in base al suo essere battezzata, conformemente alla sua coscienza. Rinunciando a fare chiarezza, si crea una grande confusione fra i fedeli e si mette in pericolo l’unità della Chiesa. Lo fanno anche i cardinali che propongono pubblicamente di benedire relazioni omosessuali, il che è diametralmente opposto alla dottrina della Chiesa, fondata sulla Sacra Scrittura, e cioè che il matrimonio, secondo l’ordine della creazione, esiste solo fra un uomo e una donna.

Simonia tedesca

In Germania, dichiararsi cattolici significa pagare alla Conferenza Episcopale un prelievo  ragguardevole,  del 9% del proprio reddito, sotto forma di una tassa speciale “per  la Chiesa” (Kirchensteuer),che rende ai cardinali tipo Kasper e Marx 6 miliardi di euro l’anno.   La caduta della fede religiosa, minaccia ovviamente questo gruzzolo  che rende ricca la Chiesa; chi è cattolico ma rifiuta di pagare la Kirchensteuer viene escluso di Sacramenti; siamo nel pieno di  una forma di simonia – vendita di atti sacri.   I matrimoni misti con protestanti preoccupano tanto più i cardinali tedeschi per motivi economici, quando un cattolico diventa coniuge di un luterano di fatto abbandona Chiesa e Kirchensteuer. Consentire l’intercomunione sarebbe, dunque una idea di marketing, non meno che l’inclusione e benedizione ecclesiale di coppie sodomitiche, per mantenere il fatturato?
Kasper & Marx, Preferiti da Bergoglio.
Ai lettori non credenti tutto ciò può sembrare che non li riguardi. Vorrei avvertire che profezie e veggenze, anche molto recenti, collegano l’apostasia nella Chiesa a fiumi di sangue per le strade italiane, guerra mondiale, massacri  mai visti, invasioni.
Bruno Cornacchiola, l’anticlericale che meditava di uccidere Pio XII ed ebbe visioni della Vergine alla  Tre Fontane dal 1947, ha continuato ad avere sogni e visioni interiori fino al 2001, anno della sua morte.
Questa notte ho sofferto molto in sogno. C’era la guerra e gli stranieri invadevano l’Italia” (13 luglio 1998)
Mi sento trasportare nel centro di Roma e precisamente a piazza Venezia. Lì c’è una folla radunata che gridava: ‘Vendetta!’. Scorreva molto sangue in tutto il mondo, tutto il mondo imbrattato di sangue. Improvvisamente tutta quella gente si mette a gridare: ‘Tutti a San Pietro!’ e continuavano a gridare: ‘Vendetta!’. Sul piazzale all’interno del colonnato c’erano il papa, i cardinali, i vescovi e i sacerdoti. Tutti piangevano. Meraviglia: erano scalzi e la Madonna che grida. ‘Fate penitenza!’ ” (31  dicembre 1984)
Ma già nella prima apparizione nel 12 aprile 1947,  Cornacchiola  aveva scritto il messaggio ricevuto:
 La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è infiltrato tra i suoi ministri. […]. Sacerdoti e fedeli saranno messi in una svolta pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie. […]. Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sacre e sante. […]. Il mondo entrerà in un’altra guerra, più spietata delle precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna (Roma). 

Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine” (21 settembre  1988). 
Ma non è il solo, Cornacchiola.
E “In una conversazione privata col Professor Baumgartner a Salisburgo, il Cardinale Mario Luigi Ciappi, che fu teologo personale dei Papi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II” ed aveva letto il “terzo segreto” di Fatima,  rivelò: “Nel Terzo Segreto si profetizza, tra le altre cose, che la grande apostasia nella Chiesa partirà dal suo vertice”
Anche l’apparizione di La Salette (1846)  avvertiva: “La Chiesa subirà una teribile crisi . Essa sarà eclissata. Roma perderà la fede fino a diventare la sede dell’Anticristo.
Ggiingiamo anche il nostro caro Alois Irlmaer, il veggente bavarese, fattolicopraticante:
“Nel “paese a stivale” scoppia una rivoluzione in cui uccidono il clero, vedo dei preti dai capelli bianchi giacere morti a terra. Dietro il Papa c’è un pugnale insanguinato, ma penso che scampa vestito in una cappa di pellegrino”.
 Maurizio Blondet
fonte https://www.maurizioblondet.it/mai-un-cardinale-prima-ha-parlato-di-grande-apostasia-conseguenze-geopolitiche/

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