martedì 8 luglio 2014

I Marò Latorre e Girone e il " rumore del silenzio "



8 Luglio 2014, giorno 870

Appare incomprensibile da qualsiasi punto di vista si guardi questa vicenda la vergognosa strategia messa in atto da tre esecutivi e il " rumore del silenzio " nelle sedi internazionali, 870 giorni sono passati senza che nessuno, senza che il Presidente della Repubblica e ben tre Presidenti del consiglio abbiano preso posizione in difesa dei nostri Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, inoltre desta ancora più scalpore che i media nazionali abbiano cancellato dai loro palinsesti questa vicenda, di fatto non ci si è opposti a ogni decisione indiana, non si è paventato un ritiro di tutti i nostri contingenti in missione all' estero, non ci si è mai rivolti all' ONU, al consiglio Europeo o alla NATO, si è scelto di sacrificare due soldati e di perdere la faccia a livello mondiale per ragioni sicuramente commerciali, vedasi ad esempio la portaerei Vikrant che ironia della sorte viene assemblata a Kochi con un importante contributo di aziende Italiane, Fincantieri per la motorizzazione, Oto Melara negli armamenti, e Selex ES per i RADAR, Nuova Delhi lo scorso anno ha speso per il comparto difesa 27,5 Miliardi di Euro e intende potenziare ulteriormente la propria flotta che si presume nel 2022 conterà 162 navi di cui 90 da combattimento, ricordiamo inoltre che per il periodo 2010/16 sono stati stanziati 112 miliardi di dollari per la produzione di nuovi armamenti, esplicative le parole del Ministro della Difesa indiano in carica nei giorni del febbraio 2012 in cui iniziava l' odissea dei nostri fucilieri, Ak Anthony enfatizzando il ruolo della marina indiana dichiarava ad agosto 2013 in occasione del varo della vikrant " Si tratta di una giornata di orgoglio per la nostra nazione che ha raggiunto l'autosufficienza in questo settore strategico ed è entrata nel ristretto club di Paesi che sanno progettare e costruire portaerei ".

Guarda caso lo stesso ministro Anthony apparteneva al partito del congresso indiano di Sonia Gandhi, su cui si stava per abbattere lo scandalo del processo a Busto Arsizio per le presunte tangenti versate ad esponenti dello stesso partito per la famigerata acquisizione degli elicotteri Agusta del gruppo Finmeccanica, appare chiaro ed evidente di come gli affari siano sempre in connubio con la politica, sarà questa la ragione per cui i rappresentanti della misera italietta non hanno voluto contrastare il gigante indiano ? Monti e l' apertura della International school of business Bocconiana a Mumbay, Letta e la Bonino assenti in ogni scenario internazionale sui due Marò, e ora il trio delle meraviglie Renzi, Pinotti, Mogherini che asseriscono di non parlarne per non cavalcarne l' onda mediatica ?

Non solo è stata cancellata l' immunità funzionale dei nostri soldati, ma si è creato un precedente pericoloso per tutti i nostri soldati in missione all' estero, si è dato forza all' ossimoro con  cui l' india combatte chi è impegnato nell' anti pirateria... evidente anche dalla vicenda di un altra nave sequestrata dalle autorità indiane, la Seaman Guard Ohio, di cui si è taciuto nel nostro paese...

Ora chiediamo che qualcuno dei dei nostri Politici e dei nostri Giornalisti assolvano ai loro compiti, ovvero nelle sedi istituzionali di porre un interrogazione parlamentare a cui il trio delle meraviglie risponda con criterio, e sui media di informare il popolo Italiano su questa vicenda, il nostro contributo da queste colonne lo facciamo da sempre e anche oggi vi riproponiamo alcuni contributi video da cui si evince che qualcuno ha tradito i nostri soldati, inoltre vi riproponiamo una considerazione di Stefano Tronconi molto incisiva su quello che si dovrebbe fare e invece ahimè latita da questo attuale governo 




IL SEQUESTRO DEI FUCILIERI DI MARINA LATORRE E GIRONE -
DOPO IL 'GRIDO' DI SALVATORE GIRONE, L''OSCURAMENTO' DI MASSIMILIANO LATORRE

7 Luglio 2014

Stefano Tronconi 

L'errore di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, più che comprensibile e giustificabile dal loro punto di vista, è stato solo quello di continuare per oltre due anni a fidarsi di questo Paese chiamato Italia che si dibatte da tempo in una bancarotta etica e morale ancora prima che finanziaria.

La via d'uscita maestra da questo intrigo internazionale esiste ormai da un anno a questa parte.
Ci sarebbe solo bisogno che il governo e le istituzioni italiane ritrovassero quel minimo di dignità e di coraggio necessari per:
1) sposare pubblicamente l'innocenza dei due fucilieri di marina, già dimostrata attraverso il lavoro di Toni Capuozzo, di Luigi Di Stefano e dello scrivente;
2) riconoscere e rimediare agli errori ed ai tradimenti che hanno portato l'Italia ad umiliarsi a tal punto da accettare che due propri soldati innocenti venissero presentati al mondo come assassini.

In realtà, si possono ipotizzare anche altre vie d'uscita, sicuramente meno trasparenti, ma potenzialmente altrettanto efficaci. Ad esempio, la strada proposta dal giornalista indiano Pushp Sharma. Purtroppo però anche il lavoro e la proposta di Pushp Sharma, presentata a Roma il mese scorso, sono passati pressochè sotto silenzio.

L'ultima cosa di cui Massimiliano e Salvatore hanno invece bisogno è che ci si indirizzi ora, dopo quasi 900 giorni di sequestro, sulla strada di un lungo ed incerto arbitrato internazionale in cui India e Italia si trovassero contrapposte.

Questa, ancora una volta, non sarebbe una strada intrapresa nell'interesse dei due fucilieri di marina. Sarebbe solo la strada utile per provare a difendere e tutelare quei politici, quei militari, quei burocrati, quei giornalisti, quei giudici, quegli interessi economici, italiani ed indiani, che fin dal primo giorno sono responsabili, direttamente od in concorso, del sequestro di Massimiliano e Salvatore e dei numerosi crimini commessi nei loro confronti.

Questa è la stessa strada filosoficamente (e vergognosamente) purtroppo sempre seguita dai governi guidati da Monti e da Letta.
Che ora anche il governo Renzi si appresti a seguire la stessa strada, pur immaginando le numerose pressioni a cui possa essere sottoposto in tal senso, è impensabile per qualsiasi persona che voglia minimamente credere nei valori dell'onestà e della giustizia nella vita pubblica.
Starebbe purtroppo ad indicare che anche Renzi è pronto ad accettere di farsi inghiottire dalla stessa palude che negli anni ha distrutto l'Italia e di cui il sequestro di Latorre e Girone è solo una evidente, per quanto clamorosa, manifestazione.

fonte : https://www.facebook.com/stefano.tronconi.79?hc_location=timeline






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