Dichiarazione del Presidente Napolitano sulla vicenda che
vede coinvolti in India due militari italiani
Roma, 07/03/2012
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha
rilasciato la seguente dichiarazione sulla vicenda che vede coinvolti in India
due militari italiani:
"Credo sia stato molto significativo e importante il
colloquio telefonico che oggi si è riusciti a realizzare tra il primo ministro
indiano e il presidente Monti. Come ho potuto sapere, si è trattato di un
colloquio improntato alla massima cordialità e a uno sforzo di reciproca
comprensione.
Sono stato fin dall'inizio in continuo contatto con i
ministri degli Esteri, della Difesa, e anche personalmente e direttamente con
il sottosegretario De Mistura che era in India. E ho avuto modo di rivolgermi
ai familiari dei due marò per esprimere la mia apprensione, la mia
partecipazione e la massima vicinanza e solidarietà.
Per riportare, essendo questo l'obiettivo di tutti noi, i
nostri due marò in Italia, l'unica via è quella di una accorta azione sul piano
giuridico e giudiziario, anche perchè abbiamo una magistratura indiana che
opera secondo le sue regole e in piena indipendenza, e di un'azione molto
tenace e riservata anche sul piano politico e diplomatico. Questo è l'unico
modo per riportare i ragazzi a casa. Riaffermiamo con decisione le ragioni dei
nostri militari impegnati in una missione di indubbia importanza per la
comunità internazionale, ed evitiamo qualsiasi elemento di incrinatura nel
rapporto di amicizia e di reciproco rispetto tra Italia e India perché la
continuità di questo rapporto è la migliore garanzia per una soluzione positiva
del caso dei nostri due marò".
3 aprile 2012
Giorgio Napolitano in
visita ad Amman in Giordania rispondendo a delle domande sui marò dichiara
:“Che la situazione è molto difficile ma ce la mettiamo tutta. Se qualcun altro
oltre a mettere qualche striscione ha delle idee, aspettiamo di conoscerle...”
Roma, 8 giugno 2012
Messaggio del Presidente Napolitano in occasione della Festa
della Marina Militare
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha
inviato al Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Luigi
Binelli Mantelli, il seguente messaggio: "Nell'anniversario dell'eroica
impresa di Premuda, che concorse a determinare l'esito del primo conflitto
mondiale, saluto la Bandiera della Marina Militare e rivolgo un pensiero
commosso a tutti i marinai che hanno perso la vita per la difesa della Patria e
per l'affermazione dei valori di libertà, democrazia e cooperazione pacifica
tra i popoli a cui l'Italia si ispira.
Istituita nel 1861 con la fusione di diverse formazioni
navali pre-unitarie, la Forza Armata costituisce oggi uno strumento operativo
altamente professionale, dotato di mezzi tecnologicamente all'avanguardia,
integrato nelle strutture dell'Unione Europea e dell'Alleanza Atlantica e
pienamente impegnato nel complesso e ambizioso processo di trasformazione e
razionalizzazione della difesa.
Negli scenari mutevoli e densi di rischi di un mondo sempre
più interdipendente, la Marina concorre efficacemente all'azione delle
organizzazioni internazionali per la salvaguardia dei commerci marittimi e
della libertà di navigazione e per il contrasto dei traffici clandestini e
dell'emergente fenomeno della pirateria. A fianco delle altre Forze Armate,
essa contribuisce altresì alle missioni per la stabilizzazione e il ripristino
della legalità nelle aree di crisi.
Nell'esprimere il mio apprezzamento per le altissime qualità
umane e professionali degli uomini e delle donne della Marina Militare ed il
plauso per l'impegno costante e incondizionato che essi profondono
nell'assolvimento del proprio compito, rivolgo un particolare pensiero e
incoraggiamento ai marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ancora
ingiustamente costretti lontano dall'Italia e dai propri affetti famigliari.
Ufficiali, sottufficiali, marinai e personale civile della
Forza Armata, in questo giorno di festa giungano a voi tutti e alle vostre
famiglie il saluto caloroso e l'augurio più fervido dei cittadini italiani e
miei personali.
Viva la Marina Militare, viva le Forze Armate, viva
l'Italia!"
4 novembre 2012
Giorgio Napolitano ha voluto
ringraziare i militari impegnati in missioni di pace all'estero,
esprimendo a tutti "vicinanza e gratitudine, con particolare affetto e
ansietà per chi è ancora privato della libertà, ovvero i nostri Marò in
India" e affermando che il governo continuerà a compiere "ogni tenace
sforzo" per una soluzione positiva della vicenda.
Roma, 14 dicembre 2012
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha
ricevuto questa mattina al Quirinale, i familiari dei marò Massimiliano Latorre
e Salvatore Girone da dieci mesi trattenuti in India, accompagnati dal Ministro
della Difesa, Giampaolo Di Paola e dal Ministro degli Affari Esteri, Giulio
Terzi di Sant'Agata. Il Capo dello Stato ha manifestato la propria solidarietà
ai due sottufficiali della Marina Militare e ai loro familiari, esprimendo il
sostegno del Paese e il costante, forte impegno delle istituzioni per una
rapida soluzione della dolorosa vicenda.
Roma, 14 dicembre 2012
Il Presidente Napolitano ha ricevuto i familiari dei marò
italiani trattenuti in India
C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha
ricevuto questa mattina al Quirinale, i familiari dei marò Massimiliano Latorre
e Salvatore Girone da dieci mesi trattenuti in India, accompagnati dal Ministro
della Difesa, Giampaolo Di Paola e dal Ministro degli Affari Esteri, Giulio
Terzi di Sant'Agata. Il Capo dello Stato ha manifestato la propria solidarietà
ai due sottufficiali della Marina Militare e ai loro familiari, esprimendo il
sostegno del Paese e il costante, forte impegno delle istituzioni per una
rapida soluzione della dolorosa vicenda.
Marzo 2013 I Marò tornano in India nota del Quirinale.
"Il Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano," si legge nella nota, "ha avuto una conversazione
telefonica con il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre nel corso della
quale ha espresso a lui e al suo collega Salvatore Girone l'apprezzamento per il
senso di responsabilità con cui hanno accolto la decisione del Governo e ha
assicurato loro la massima vicinanza nel percorso che li attende con l'augurio
di un sollecito, corretto riconoscimento delle loro ragioni".