Sabato 3 Agosto 2013, giorno 530
E anche oggi analizziamo le dichiarazioni del M.A.E. Bonino, in un intervista concessa e pubblicata sul quotidiano " il giorno" ad Alessandro Farruggia : ROMA, 2 agosto 2013 - «SUI MARÒ io sono sempre più speranzosa che la road map che ci eravamo dati, porti al risultato atteso. Attendiamo la conclusione dell’inchiesta, e poi a settembre l’apertura del processo davanti alla corte speciale. Credo che potremo riportarli a casa prima di Natale». Ogni giorno ha la sua pena per Emma Bonino
FONTE : http://qn.quotidiano.net/politica/2013/08/02/928812-bonino-pasticcio-kazako-ombre-ablyazov.shtml
Road map ? io la chiamerei "money map" .......
Casi e casini di borsa /De Benedetti vuole crescere in India,
Sogefi inaugura nuovo stabilimento a Pune
Mercoledì, 4 luglio 2012
Gruppo Cir sempre più presente coi propri impianti produttivi in Asia: una nota di Sogefi, società di componentistica auto del gruppo Cir, ha annunciato stamane l’avvio di un nuovo stabilimento di componenti per sospensioni nell’area di Pune (in India) e il raddoppio dell’impianto per la produzione di sistemi di filtrazione nella zona di Bangalore.
Attraverso la controllata (al 58%) Allevard IAI, nel cui capitale è presente col restante 42% il partner indiano del gruppo (Imperial Auto), Sogefi (oggi in rialzo di mezzo punto a Piazza Affari, in controtendenza al calo attorno al punto percentuale degli indici di mercato)ha infatti inaugurato stamane una fabbrica da 12mila metri quadri a Chakan per la produzione di barre stabilizzatrici e barre di torsione destinate ad auto e veicoli commerciali. Al classico “taglio del nastro” erano presenti, tra gli altri, l’amministratore delegato del gruppo Cir (e presidente di Sogefi), Rodolfo De Benedetti, l’amministratore delegato di Sogefi, Emanuele Bosio e il managing director di Allevard IAI, Aman Mehtani.
Il nuovo impianto servirà in una prima fase a rifornire clienti storici quali Tata, Mahindra, Fiat e Piaggio, già presenti nel subcontinente asiatico, ma in un prossimo futuro è previsto l’avvio della produzione per servire gli impianti indiani e dell’area Asia-Pacifico di altri clienti globali di Sogefi tra cui General Motors, Renault-Nissan e Ford. In parallelo, nell’area di Bangalore, il gruppo ha raddoppiato la capacità produttiva dell’impianto di sistemi di filtrazione frutto della joint venture con il partner locale (al 40%) MNR.
L’interesse mostrato dai maggiori gruppi industriali italiani per il mercato delle due e quattro ruote indiane è evidente e trova riscontro in prospettive molto appetibili: già negli ultimi dieci anni, dal 2001 al 2011, secondo dati dell’Oica (Organisation Internationale des Constructeurs d’Automobiles), la produzione locale è quasi quintuplicata, con un tasso di sviluppo secondo solo a quello della Cina, mentre lo scorso anno, con 3,9 milioni di veicoli, l’India è risultato il sesto mercato mondiale in termini di produzione.
Sogefi è entrata nel paese in tempi relativamente recenti, a fine 2008 attraverso una joint venture con MNR nel settore della filtrazione, tanto che lo scorso anno i ricavi del gruppo in India hanno rappresentato appena l’1,2% del totale. L’obiettivo del gruppo De Benedetti, con i due nuovi impianti a regime, è di far salire questa cifra almeno al 5% del totale entro i prossimi cinque anni, coerentemente all’obiettivo annunciato da Sogefi di affiancare la sua tradizionale leadership in Europa ad una sempre più forte presenza nei mercati extra-europei, “nei quali punta a raggiungere circa il 50% dei propri ricavi totali nell’arco di un triennio”, come ha ricordato lo stesso Rodolfo De Benedetti.
Al momento l’investimento totale del gruppo in India ammonta a circa 10 milioni di euro concentrato su tre stabilimenti che danno lavoro a circa 500 dipendenti: oltre a quelli di Pune e Bangalore si affianca infatti un terzo impianto di sistemi aria-motore a Gurgaon, ereditato dall’acquisizione di Systèmes Moteurs, perfezionata nella seconda metà del 2011. Numeri ancora “piccoli”, visto che a livello globale il gruppo Sogefi dispone di 44 stabilimenti in 16 paesi (6 in Sud America, 3 in Nord America, 29 in Europa, 1 in Africa e 5 in Asia), che sembrano però destinati a crescere nel prossimo futuro.
Al riguardo è utile consultare questo interessante articolo per alcuni chiarimenti sulla politica indiana : https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&ved=0CCwQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.iai.it%2Fpdf%2FIndiaIndie%2FIndiaIndie_13-01.pdf&ei=Gdj8UdyPGOrU4QSq-oGwAQ&usg=AFQjCNEPZfa3oi1wEuEKUuWWvuosEdq3ug&sig2=ws9U6g2p_ZvpcfDc24liUw
mentre l’India si incammina verso le elezioni generali del 2014, il nuovo numero di Indiani si propone di esplorare più da vicino lo scenario politico del paese, ripercorrendone nodi problematici urgenti e sfide aperte attraverso l’autorevole contributo della politologa Neera Chandhoke.
muovendo da alcuni importanti avvenimenti recenti, l’autrice si sofferma sulle principali contraddizioni che nel corso degli ultimi anni hanno segnato, talvolta pesantemente, il tessuto politico e sociale del paese, richiamando la necessità di riportare al centro dell’agenda di governo i bisogni di ampie fasce di popolazione.nel far ciò, Neera Chandhoke sottolinea come l’India del miracolo informatico e degli elevati tassi di crescita (seppur non manchino nell’attuale andamento dell’economia alcuni segnali preoccupanti), sia al contempo un paese attraversato da gravi carenze nello sviluppo delle infrastrutture, da pesanti nodi irrisolti nelle politiche dell’occupazione, dal permanere di indigenza e diseguaglianza, nonché dall’insorgere della lotta armata in alcune fra le sue regioni più povere. A fronte di tale scenario, l’autrice propone una riflessione sul fenomeno dell’intreccio clientelare che lega oggi strettamente in India la sfera dell’economia e quella della politica, riverberandosi in scandali di ampie proporzioni. Il suo superamento sembra essere una condizione necessaria per aprire la strada a un modello di sviluppo più inclusivo.
Fonte : www.iai.it/pdf/IndiaIndie/IndiaIndie_13-01.pdf
ecco spiegato il basso profilo della nostra diplomazia......Pecunia non olet !!!
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