martedì 1 ottobre 2013

Lettera aperta alla ministra Bonino



ottobre 2013, giorno 590

Mi chiamo Antonio Milella, sono un cittadino Italiano nato a Bari il 12/12/1964, ho giurato fedeltà alla Repubblica di fronte alla Bandiera Tricolore il 25 maggio 1987 a Como durante la cerimonia del "giuramento" alla fine del mio mese di C.A.R. nell' Esercito Italiano, da allora non sono mai venuto meno al mio giuramento.

Oggi mi rivolgo a Lei Ministro Bonino, ho parecchi sassolini da togliermi dalle scarpe, inizio col dire che sono stato uno dei tanti che ha rimproverato il suo predecessore alla guida della Farnesina, l' ex Ministro Giulio Terzi all' epoca del rinvio in india di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ricordo perfettamente di aver scritto nella sua pagina Facebook le testuali parole "vergogna, dimissioni", dimissioni peraltro subito date dall' ex Ministro Terzi...
ad oggi inoltre lo stesso Giulio Terzi non ha mai "bannato" ed escluso nessuno  ( compreso il sottoscritto ) dalla sua pagina personale, anzi interviene spesso sui commenti degli utenti rispondendo con garbo e sapienza ad ogni quesito gli venga posto...

Ma veniamo a noi, sono amareggiato del trattamento riservatomi dallo staff che cura la sua pagina, mi è stata negata la possibilità di scrivere il mio pensiero, pensiero che ho sempre espresso in maniera civile ed educata nel linguaggio espresso, forse ne son stato escluso perchè nessuno voleva rispondere in maniera sincera ai miei quesiti ?
forse a Lei ed al suo staff non conviene avere civili spine nel fianco ?
forse a Lei non si può rimproverare la mancanza di un intervento fermo e garantista all' assemblea del' ONU a cui ha partecipato ?

Lei si è fatta ritrarre in fotografie ufficiali accanto al Segretario Generale Ban Ki-Moon, ma di cosa ha parlato col segretario , del tempo o di dove far shopping a New York ?

Resto basito dal suo comportamento in veste di M.A. Esteri Egr. Ministro Bonino, vorrei sapere perchè lei (che si batte sempre per affermare i diritti civili ),  invece ora ha ignorato completamente l' affaire Marò, forse essi non meritano di esser difesi ? 

Inoltre il suo staff ha provveduto a specificare che la settimana scorsa Lei ha parlato con i Familiari dei Fucilieri, è riuscita a guardarli negli occhi? è riuscita a non arrossire ?
Sono i Familari di Latorre e Girone le vere vittime di questa scandalosa gestione del caso
 ha potuto vedere i figli di Max e Salvo ? 
cosa ha fatto gli ha carezzato il capo ?
perchè non vuole far niente per fargli riabbracciare i propri padri ?

Un altra sciocchezza che è stata scritta dal suo staff riguarda una scusa da quattro soldi, una scusa che nemmeno mio nipote di 13 anni riuscirebbe mai ad usare, ovvero "ereditiamo la gestione del caso" rimettendo in ballo l' ex Ministro Terzi, una bugia clamorosa questa a mio avviso, Le spiego anche perchè, se fosse vero Lei avrebbe preso in mano l' affaire Marò, e si sarebbe battuta come una belva per riportarli a casa, invece ha solo dichiarato auspichiamo un processo " fast & fair", non si è degnata nemmeno di dirlo in Italiano, ovvero " rapido ed equo"...

Il suo staff continua a parlare di attacchi politici verso la sua figura, ci ha definito con un arroganza incredibile "una mezza dozzina di individui" una figura inqualificabile di un rilievo bassissimo sia morale che ineducato al tempo stesso, le ricordo che Lei è al servizio del cittadino e non il contrario.
Inoltre non capisco perchè stiate ignorando il diritto internazionale riguardo ai Soldati in missione e il principio basilare dell' immunità funzionale, lo stesso che i caschi blu indiani rei di stupri durante una missione in Congo si son visti applicare, infatti son stati giudicati in india e non dove hanno commesso il fatto (ovvero in Congo)

Se fosse vero che Lei sta facendo tutto il possibile avrebbe esonerato dall'incarico l' inviato speciale Staffan De Mistura e ne avrebbe preso il posto in prima persona, ma ahimè nulla di quanto ho supposto è stato fatto.

Chiudo questa mia lettera a Lei indirizzata con il seguente appello rivolto a chi mi leggera' , partecipate numerosi all' evento del digiuno programmato per domenica 13 ottobre, in modo tale da far vedere quanti "individui" non ritengono giusta la sua gestione del caso :https://www.facebook.com/events/1417046985185458/?ref=3&ref_newsfeed_story_type=regular


E aggiungo anche la mia richiesta personale, sicuramente da molti condivisa,si dimetta dall' incarico, ne esca a testa alta come fece il suo predecessore Giulio Terzi, assicuri in questo modo che mi son sbagliato sul Suo conto, grazie


in fede
Antonio Milella
Bari,1 ottobre 2013, giorno 590





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