lunedì 9 dicembre 2013

Intanto in india, il partito indiano nazionalista hindù verso il potere


Mentre i nostri politici continuano a tacere sulla questione Marò, complici tutti i media nazionali come del resto ha fatto il neo Dott. Linguetta nella trasmissione Virus di Rai2 la scorsa settimana lasciando la conduzione al M.A.E. Bonino e non contrastandolo mai su temi scottanti di politica estera come questo, in india si iniziano a vedere i primi segni elettorali che danno un quadro di quello che potrà essere il risultato politico delle prossime elezioni, ovvero la debacle elettorale del partito di quella che è ancora considerata una straniera, la Sonia Gandhi, ora come andrà a finire ? il caro Sen. Monti si vedrà scombussolare i piani degli accordi commerciali che vedono in prima fila il colosso Finmeccanica ?
il buon Passera cosa suggerirà ora a questa combriccola del business, ecco cosa ci dice la cronaca dal paese delle caste : 

L’India celebra la vittoria del BJP e la sconfitta dei Gandhi

Si sono celebrate oggi in India le prove generali per la tornata elettorale nazionale prevista per la prossima primavera. I risultati delle elezioni locali dei quattro stati: Delhi, Rajasthan, Madhya Pradesh e Chhattisgarh hanno mostrato la schiacciante vittoria del BJP (Bharatiya Janata Party) formazione nazionalista hindu e la cocente sconfitta dell’Indian National Congress (Inc).
Il BJP è riuscito a sopravanzare sul Partito dei Gandhi al punto che ha conquistato letteralmente i seggi: 151 su 200 a Rajasthan, 31 su 70 a New Delhi, 157 su 230 a Madhya Pradesh e addirittura 43 su 45 a Chhattisgarh.
La vittoria porta alla luce il fatto che le promesse del Congresso non attirano un elettorato giovane e metropolita.
“E ‘una sconfitta di fondo per il Congresso”, ha detto lo storico Ramachandra Guha“Ha costruito un muro e non ha imparato nulla dalle critiche interne. Ma quello che abbiamo imparato è che il carisma della famiglia Gandhi è sostanzialmente andato. Per lui risultati hanno rappresentato la voce di “un gruppo molto più giovane di elettori che non ricordano i contributi o sacrifici, reali o immaginari, di Indira Gandhi, il martirio di Rajiv Gandhi.”
La popolazione ha festeggiato in tutte le città dove il Partito ha conquistato i seggi.
I sostenitori del Bharatiya Janata Party (Bjp), formazione nazionalista hindu, festeggiano la vittoria a Japuir . Un successo clamoroso per l'ex ministro Vasundhara Raje, ben 156 seggi contro i 24 del coongresso indiano. I simpatizzanti di Raje sono scesi in piazza con tamburi e bandiere.
fonte : http://www.squer.it/of/lindia-elezioni-gandhi/

Dall' altra parte invece :

Sonia Gandhi, compleanno mesto con debacle elettorale

Dopo la pesante sconfitta subita ieri a New Delhi e in altri tre stati

NEW DELHI - La presidente del partito del Congresso indiano, Sonia Gandhi, compie oggi 67 anni in un clima sicuramente mesto a causa della pesante sconfitta subita ieri nelle elezioni svoltesi a New Delhi ed in tre Stati dell'Unione. Il "regalo" per lei meno gradito deve essere stato senza dubbio la batosta subita nella capitale, dove il Congresso dominava da tre legislature grazie all'azione della sua fidata alleata, Sheila Dikshit. Nelle dichiarazioni rilasciate ieri dopo l'ufficializzazione dei risultati dello scrutinio, Sonia ha parlato della necessità di "capire immediatamente le molte ragioni che hanno portato a questa situazione" trattandosi di una emergenza che richiede da parte di tutti una "profonda analisi". Nata a Lusiana (Vicenza) come Antonia Edvige Albina Maino, la Gandhi è stata rieletta nel settembre 2010 per la quarta volta a capo del potente partito della dinastia Nehru-Gandhi ereditato dal marito Rajiv, assassinato nel 1991. Ha due figli, Rahul, che potrebbe assumere le redini del partito in occasione della imminente campagna elettorale per le legislative di primavera, e Pryianka, che potrebbe scendere in campo nel caso il fratello decidesse di farsi da arte.
New Delhi nel limbo senza maggioranza  - Nessun partito è riuscito a conquistare una maggioranza a New Delhi e in assenza di alleanze post-elettorali c'è la possibilità che la metropoli debba tornare alle urne. Lo scrive oggi The Hindustan Times. Al partito del centrodestra del Bharatya Janata Party (Bjp) che ha fatto il pieno di voti (31 seggi su 70) mancano quattro seggi, mentre la star emergente Arvind Kejriwal, il "Beppe Grillo indiano", si è fermato a 28. Il Congresso, con appena otto seggi, è fuori dai giochi. Come previsto, la presenza di un terzo polo, a cui sono andati soprattutto i voti della classe media che abita nel sud della metropoli, ha portato a uno stallo politico. Il partito dell'Aam Admi (Uomo comune) di Kejriwal ha già detto che non intende allearsi con nessuno dei due partiti principali. Da parte sua, il Bjp ha fatto sapere che "non ha fretta di fare un governo" e che "preferisce sedere sui banchi dell'Opposizione piuttosto che tessere alleanze con i rivali e perdere la fiducia degli elettori". A questo punto, scrive il giornale, e' probabile che la capitale sia "commissariata" in attesa che si indicano nuove elezioni.
fonte : ANSA

E ora come andrà a finire, forse è un bene che ci sia il ricambio politico alla guida del paese, inoltre la Sonia era sempre stata messa sotto accusa per i suoi rapporti con persone particolari, vedi ad esempio Ottavio Quattrocchi, scomparso nel corso di quest' anno
NEW DELHI: Controversial Italian businessman Ottavio Quattrocchi died of a stroke on Saturday, perhaps taking with him crucial secrets of the Bofors howitzer scam that led to Rajiv Gandhi dramatically losing power in 1989 amid corruption allegations.
The man who became infamous as "Q" managed to evade the law till the end with the CBI finally withdrawing charges against him in 2011. Earlier, his bank accounts in London were defreezed in 2006 after the Congress returned to power.
fonte Times of India Jul 13, 2013, 10.26PM IST
ovvero tradotto 
NEW DELHI: Il controverso imprenditore italiano Ottavio Quattrocchi è morto a causa  di un infarto lo scorso Sabato, magari portando con sé i segreti cruciali della obice truffa Bofors che ha portato  Rajiv Gandhi a perdere drammaticamente il potere nel 1989 tra accuse di corruzione.

L'uomo che divenne tristemente famoso come "Q" è riuscito a eludere la legge fino alla fine con il CBI che finalmente ritirò le accuse contro di lui nel 2011. In precedenza, i suoi conti bancari a Londra erano stati scongelati nel 2006, dopo che il Congresso è tornato al potere.

A breve vedremo gli sviluppi in casa india, una cosa è certa la Sonia non è mai stata amata dai turbantati, ed ecco una breve biografia del marito a cui è succeduta nella continuità politica
Rajiv Gandhi, in Devanagari राजीव गान्धी (Bombay20 agosto 1944 – Tamil Nadu21 maggio 1991), è stato un politico indiano.
Fu primo ministro dal 1984 al 1989. Figlio maggiore di Indira Gandhi e Feroze Gandhi, studiò in Inghilterra dove conobbe l'italiana Sonia Mainoche sposò nel 1968; era pilota della Indian Airlines, quando nel 1980, alla morte del fratello Sanjay, la madre Indira lo convinse ad entrare in politica nella direzione del Partito del congresso. Dopo l'assassinio della madre fu eletto primo ministro.
Intorno a lui si creò un'immagine di politico incorruttibile, e proprio grazie ad essa, e all'emozione suscitata dalla tragica scomparsa di Indira, il partito ottenne grande consenso alle elezioni tenutesi dopo pochi mesi.
Rajiv cominciò un profondo rinnovamento del partito. In politica interna favorì inizialmente una linea di conciliazione nazionale volta ad arginare le spinte centrifughe causate da forze politiche regionali particolarmente forti tra i sikh.
In campo economico si distaccò dal modello socialista tentando di accelerare la modernizzazione del paese, con una politica più liberale ed enfatizzando la spinta verso una maggiore efficienza del contributo statale all'economia.
Già alla fine del 1986 seguire questo programma risultò problematico: Rajiv inaugurò quindi una politica più accentratrice e personalistica mentre le spinte centrifughe peggioravano. Si trovò inoltre coinvolto in un grosso scandalo nel quale erano implicati alcuni suoi collaboratori, accusati di avere incassato tangenti per l'accordo stipulato con una ditta svedese (Bofors) e l'intermediario italiano Ottavio Quattrocchi (vicino alla famiglia Gandhi dai tempi in cui egli lavorava per Saipem in India) per forniture militari all'India. Nel 1989 il Partito del congresso venne pesantemente sconfitto alle elezioni generali.
Il 21 maggio 1991, a Sriperumbudur, pochi giorni prima delle nuove elezioni generali dove avrebbe potuto ottenere un riscatto politico, Rajiv fu assassinato da un appartenente alle setta dei Sikh o, secondo altre ipotesi, da un commando delle Tigri Tamil, l'organizzazione militare clandestina che lotta per l'indipendenza dei tamil di Sri Lanka.
fonte Wikipedia
Una cosa è certa se ti chiami Gandhi, non muori nel tuo letto....


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