5 dicembre 2013, giorno 655
Da questa pagina invitiamo a tenere gli occhi aperti su questa vicenda specialmente in un momento topico come questo, invitiamo tutti i lettori a guardare a fondo i fatti che seguiranno tenendo bene a mente tutte le dichiarazioni degli ultimissimi giorni delle varie forze politiche e verificare attentamente tutto quello che verrà fatto per garantire i diritti dei Fucilieri di Marina per i quali il governo Monti prima e il governo Letta ora stanno di fatto cedendo sovranità
Apriamo i pensieri odierni con una nota del Capogruppo di FDI alla camera Rampelli :
Maro': Rampelli, da Governo ennesimo atto codardia
(ANSA) - ROMA, 4 DIC - "La bocciatura dell'ordine del giorno presentato da Fratelli d'Italia, che impegnava il Governo a condizionare la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali di pace al rientro dei maro', e' l'ennesimo atto di codardia di questo Esecutivo e della maggioranza che lo sostiene". Lo afferma Fabio Rampelli, vicecapogruppo Fdi alla Camera.
"Sulla scia di Monti, il governo Letta e Alfano accetta supinamente, in barba al diritto internazionale, che l'India
detenga da quasi 2 anni due nostri militari impegnati in una missione contro la pirateria. La dignita' della Nazione viene continuamente calpestata e umiliata, senza che l'Esecutivo sia capace di mostrare quegli attributi che il presidente del Consiglio si vanta di avere ma che finora ha utilizzato per spremere la povera gente e distruggere la nostra sovranita'", conclude
Dopo l' ordine del giorno presentato e votato da tutti i presenti in parlamento ieri 4 dicembre, occorre guardare a fondo nelle dichiarazioni pre voto e in particolare a una significativa :
On. Cirielli (Fdi) ha detto: "Ci sono *responsabilità gravissime del Ministro Monti, probabilmente del Ministro Di Paola e forse anche del Ministro Passera*, che ha avuto in tutta la vicenda della restituzione vergognosa dei nostri due Marò all'India un ruolo stranamente iperattivo..."
E nel frattempo, il M.A.E. Bonino affida tutto il pacchetto ai funzionari del suo Ministero, ma cosa è successo al M.A.E. Bonino, è cosi' impegnata da disertare tutto ? ormai il suo è il Ministero delle deleghe, un funzionario delegato a rappresentare l' Italia alla conferenza Asia/Europa del 12 Nov scorso svoltasi proprio a New Delhi, il segretario generale del M.A.E. a parlare con l' ambasciatore Indiano, ora l' ennesimo viaggio dell' algido De Mistura in india come riportato da una agenzia di ieri :
Maro': De Mistura, partito nuovamente per New Delhi
(ANSA) - ROMA, 4 DIC - L'inviato del governo italiano per la vicenda dei maro', Staffan de Mistura, e' partito stasera nuovamente per New Delhi, con il proposito di seguire da vicino possibili sviluppi riguardanti le indagini ed il processo per l'incidente avvenuto al largo del Kerala in cui sono morti due pescatori indiani. Lo ha appreso l'ANSA da fonte certa.
De Mistura, che e' alla sua ottava missione in India, fara' scalo a Dubai e raggiungera' la capitale indiana a fine mattinata locale.
La partenza dell'inviato avviene nel giorno in cui la Camera ha approvato all'unanimita' un ordine del giorno, sostenuto dal governo, in cui si chiede una idonea e sollecita soluzione della vicenda dei maro'. Ed in cui il segretario generale della Farnesina, Michele Valensise, ha incontrato l'ambasciatore indiano a Roma, Basant Kumar Gupta, a cui ha espresso la forte aspettativa che il procedimento in India possa concludersi presto e con esito quanto piu' favorevole ai due militari
++ Maro':Farnesina a amb.India,soluzione rapida e positiva ++
Odg votato dalla Camera presentato a diplomatico indiano
(ANSA) - ROMA, 4 DIC - Il segretario generale della Farnesina Michele Valensise ha presentato all'ambasciatore indiano a Roma l'odg approvato all'unanimita' dalla Camera per una idonea e sollecita soluzione della vicenda dei maro' e ha espresso la forte aspettativa che il procedimento in India possa concludersi presto e con esito quanto piu' favorevole ai due militari.
Nel colloquio con l'ambasciatore Basant Kumar Gupta il segretario generale della Farnesina ha espresso la forte aspettativa italiana che il procedimento in corso in India possa ormai concludersi sollecitamente e con esito quanto piu' favorevole ai due maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. E' infatti attesa a giorni la conclusione dell'indagine da parte delle autorita' investigative indiane, che sono state cosi' ancora una volta sensibilizzate sulla cruciale importanza che il caso riveste per i rapporti tra Italia e India.
L'ambasciatore Gupta, informa la Farnesina in una nota, ha recepito il messaggio con attenzione, assicurando che lo avrebbe trasmesso immediatamente alle autorita' di New Delhi. Valensise ha inoltre annunciato una prossima missione in India dell'inviato speciale del governo, Staffan de Mistura, per continuare a seguire da vicino l'attuale, delicata fase della vicenda.
Il testo di tutto l' intervento lo fornisce in un post sulla sua pagina facebook l' ex Ministro degli Esteri Giulio Terzi :
OGGI IL PARLAMENTO SUI MARO': SCHIACCIANTE VOTO ALL'UNANIMITA'! Ottima e netta presa di posizione del Parlamento su Salvatore Girone e Massimiliano La Torre: ma a quando - come in molti richiediamo da tempo - l'avvio di un contenzioso internazionale con l'India sulla base delle regole ONU...? Ecco per Voi il Verbale della seduta....
On. Cirielli (Fdi) ha detto: "Ci sono *responsabilità gravissime del Ministro Monti, probabilmente del Ministro Di Paola e forse anche del Ministro Passera*, che ha avuto in tutta la vicenda della restituzione vergognosa dei nostri due Marò all'India un ruolo stranamente iperattivo..."
ELIO VITO. Signora Presidente, onorevoli ...
PRESIDENTE. Mi scusi. Chiedo all'Aula di essere un po’ attenta e silenziosa, se possibile, anche perché poi procediamo subito con i voti.
Prego, presidente Vito, a lei la parola.
ELIO VITO. Grazie a lei, signora Presidente, anche per questa dimostrazione di attenzione. Io ringrazio il Governo del parere favorevole espresso sull'ordine del giorno. Tuttavia, ritengo, per l'alto valore politico e istituzionale che l'ordine del giorno stesso rappresenta, di doverle chiedere di metterlo ai voti. Brevemente – ieri l'ho illustrato – si tratta dell'Ordine del giorno condiviso dai rappresentanti di tutti i Gruppi parlamentari, della Commissione Difesa e del Parlamento, di vicinanza, di solidarietà ma anche di impegno al Governo rispetto a nuove iniziative sulla vicenda dei nostri due fucilieri di Marina, ancora trattenuti, dopo oltre seicento giorni, ingiustamente in India. Colleghi, è il primo voto che il Parlamento italiano dà su questa vicenda, sulla quale più volte ci siamo trattenuti, sia in Commissione sia in Aula, e credo significativo che questo voto avvenga in maniera unanime, a testimoniare l'unità delle forze politiche e delle nostre istituzioni parlamentari, per dare forza nella comunità internazionale e nella vicenda bilaterale con l'India al nostro Governo. Noi intendiamo, signora Presidente, pubblicamente ringraziare i nostri due fucilieri di Marina per l'onore, il senso di dignità e di responsabilità con il quale stanno affrontando una vicenda difficile e dolorosa per loro e per le loro famiglie, perché hanno vissuto questa vicenda mentre compivano il loro dovere in acque internazionali, il loro dovere di militari del nostro Paese impegnati in missioni internazionali. Riteniamo che esprimere il voto unanime del Parlamento di vicinanza, di solidarietà e di impegno del Governo ad ulteriori sforzi affinché la vicenda si concluda positivamente, con onore e con il rientro da persone, cittadini e militari liberi di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sia il modo migliore per rappresentare all'estero la nostra volontà e la nostra intenzione, ossia che quando si tratta di difendere l'onore dell'Italia, i nostri interessi nazionali, le nostre Forze armate e i nostri militari impegnati nelle missioni internazionali il Parlamento italiano sa farlo all'unanimità, senza distinzioni, senza speculazioni, senza strumentalizzazioni e voti di parte. Per questo, chiedo alla Camera di sostenere con questo voto un ordine del giorno – ripeto – sottoscritto da tutte le forze politiche, che anche per questo intendo ringraziare...
(Applausi)
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Cirielli. Ne ha facoltà.
EDMONDO CIRIELLI. Signora Presidente, colleghi, signor sottosegretario, innanzitutto noi vogliamo ringraziare il Presidente Vito, che ha preso giustamente a cuore questa situazione, veramente poco dignitosa per le istituzioni e per lo Stato italiano, ma, soprattutto, poco rispettosa dei diritti umani relativamente a due nostri concittadini, che lo Stato italiano ha mandato all'estero a svolgere una funzione e non ha adeguatamente tutelato. Al contempo, l'Italia non ha saputo fare rispettare il diritto internazionale, né si è saputa fare rispettare dagli alleati e dalla comunità internazionale. Ovviamente, nel merito dell'ordine del giorno, noi riteniamo che sia un ordine del giorno sufficiente e accediamo a questa votazione solo perché ci sembra assolutamente giusto e condivisibile il richiamo all'unità del Parlamento su una situazione così delicata, ma è chiaro che per noi la vicenda non finisce qui. Ci sono responsabilità gravissime del Ministro Monti, probabilmente del Ministro Di Paola e forse anche del Ministro Passera, che ha avuto, in tutta la vicenda della restituzione vergognosa dei nostri due Marò all'India, un ruolo stranamente iperattivo. Voglio anche dire che, quando noi avremo la forza parlamentare per farlo, chiederemo una commissione speciale d'inchiesta su questa vicenda, che sicuramente avrà visto anche la violazione di norme penali da parte delle istituzioni e di alte burocrazie dello Stato.
PRESIDENTE. Onorevole Cirielli (...) tutti i colleghi hanno ascoltato gli interventi, in particolare modo quello dell'Onorevole Vito. Passiamo ai voti. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Vito ed altri n. 9/1670-A-R/1, dichiaro aperta la votazione...
(Segue la votazione)
Crimi, Ciprini, Verini, Stumpo, Vecchio... Aspettiamo i colleghi che stanno salendo al posto. È il primo voto. Stumpo però ancora non riesce a votare, aspettiamo ancora. Vacca... Prego affrettarsi. Melilli... Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva, Presenti e votanti 415, hanno votato SI 415
(Applausi)
fonte : https://www.facebook.com/ambasciatoregiulioterzi?hc_location=timeline
Molti si chiederanno, Monti e Passera ? perchè sono chiamati in causa in Parlamento ?
Ecco cosa scriveva l' Huffington post il 21 marzo 2013
"I due marò torneranno subito in India", il dietrofront del governo italiano (FOTO)
I due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, torneranno in India. E partiranno già stasera. Lo ha deciso, in un clamoroso dietrofront, il governo italiano. "Le autorità indiane hanno garantito che nei loro confronti non ci sarà la pena di morte", ha spiegato il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura.
"La parola data per un italiano è cosa sacra", ha aggiunto De Mistura. "La decisione di sospendere il ritorno era basata sul silenzio indiano a una nostra richiesta chiara: questa corte non può nemmeno contemplare una pena capitale. Abbiamo ricevuto oggi una dichiarazione scritta sia sul trattamento dei marò che su questa questione. Quindi noi e i marò manteniamo la parola, ma restiamo fermi sulla posizione che i marò vanno giudicati in Italia e che chiediamo un arbitrato. Loro tornano a Delhi, ma in ambasciata come uomini liberi di circolare. E' stata una decisione difficile ma onorevole".
Questa la nota pubblicata da Palazzo Chigi:
"Sulla base delle decisioni assunte dal Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica, il governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l'assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali. Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il governo ha ritenuto l'opportunità, anche nell'interesse dei fucilieri di Marina, di mantenere l'impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in italia entro il 22 marzo. I fucilieri di Marina hanno aderito a tale valutazione".
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha avuto una conversazione telefonica con il fuciliere Latorre nel corso della quale ha espresso a lui e al suo collega Salvatore Girone l'apprezzamento per il senso di responsabilità con cui hanno accolto la decisione del governo e ha assicurato loro la massima vicinanza nel percorso che li attende con l'augurio di un sollecito, corretto riconoscimento delle loro ragioni.
Latorre e Girone rientreranno dunque in India domani, in tempo per l'ultimo giorno fissato dall'accordo. "Il presidente del Consiglio Mario Monti, insieme al ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e al sottosegretario agli Esteri Steffan De Mistura - si legge ancora nella nota - ha incontrato i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, per valutare congiuntamente la posizione italiana e i risultati delle discussioni avvenute tra le autorità italiane e quelle indiane".
I due marò - a quanto si apprende - partiranno stasera per l'India accompagnati dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, risiederanno nell'ambasciata italiana a New Delhi e avranno "libertà di movimento". Lo ha assicurato lo stesso De Mistura aggiungendo: "potranno anche andare al ristorante se vogliono".
La notizia del ritorno dei due marò in India è "un bene per entrambi i Paesi", ha dichiarato all'Ansa il ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid.
La crisi diplomatica con il governo indiano era precipitata dopo la decisione italiana - ora revocata - di non rimandare in India i due marò accusati di aver ucciso due pescatori nel corso di un'operazione antiterrorismo. Negli aeroporti indiani era scattata l'allerta per evitare che l'ambasciatore italiano Daniele Mancini (principale fautore dell'accordo per il temporaneo rientro in patria dei marò) lasciasse il paese.All'ambasciatore italiano era stata negata anche l'immunità diplomatica.
La posizione del governo circa il rientro dei due marò "era stata definita in mattinata in un'apposita riunione del Cisr (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica) presieduta dal presidente Monti, alla quale hanno partecipato i ministri degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, dell'interno Anna Maria Cancellieri, della Giustizia Paola Severino, della Difesa Giampaolo Di Paola, dell'Economia Vittorio Grilli, dello Sviluppo Economico Corrado Passera, e i sottosegretari Antonio Catricalà e Gianni De Gennaro".
fonte : www.huffingtonpost.it/.../i-due-maro-torneranno-in-india_n_2925754.html
Interessante leggere anche cosa scriveva Fausto Biloslavo dalle colonne de "Il Giornale " il 26 marzo 2013 :
I marò lanciano un appello dall'India «per unire le forze e risolvere questa vicenda», che si sta trasformando in farsa con il voltafaccia del governo italiano di rimandarli a Delhi dopo aver deciso di trattenerli in Italia.
Oggi il ministro della Difesa Giampaolo di Paola e quello degli Esteri, Giulio Terzi, presenteranno un'informativa al Parlamento sui due fucilieri del San Marco. Il dibattito si preannuncia rovente. Il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, punta il dito contro il presidente del Consiglio: «Monti ha fatto una figura vergognosa con la vicenda dei marò. È senatore a vita immeritatamente. Si dimetta».
Il Giornale ha ricostruito l'inversione a U del governo scoprendo che per rimandare in India i fucilieri si è schierato in prima fila il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Nella riunione mattutina ristretta del 21 marzo del Comitato interministeriale per la sicurezza, è stato l'ex banchiere a caldeggiare il ritorno di Latorre e Girone paventando rappresaglie economiche degli indiani. Sarà un caso, ma il consigliere diplomatico del ministro, ereditato dal precedente governo, era Daniele Mancini nominato in gennaio ambasciatore in India: il diplomatico che gli indiani avevano bloccato a Delhi e che rischiava il peggio se i marò non fossero rientrati dopo 4 settimane di permesso elettorale in Italia.
La vera Trimurti che li ha rispediti in India è composta dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dal premier Monti e dal braccio operativo, il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura. Terzi è responsabile della fuga in avanti dell'11 marzo con l'annuncio di voler trattenere i marò in Italia avallata da Di Paola. Dopo la colossale figuraccia farne dei capri espiatori per la Caporetto indiana serve solo a coprire i veri responsabili del voltafaccia.
Il 15 marzo, quattro giorni dopo l'annuncio che Latorre e Girone restavano in Italia, Napolitano convoca al Quirinale i ministri interessati puntando ad «una soluzione amichevole» con l'India. Mario Monti non aspetta altro e rimette in pista De Mistura, relegato in un angolo. Il sottosegretario, di fatto scavalcando il ministro degli Esteri, prende contatti con l'ambasciata indiana per una resa onorevole, che si trasformerà in una «farsa», come l'ha definita il Capo dello stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli. La mattina del 21, un giorno prima dello scadere del permesso elettorale dei marò, Passera va all'attacco. Più tardi nel Consiglio dei ministri Monti gela Terzi e Di Paola che tentano di reagire. Secondo una fonte del Giornale anche il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi, si schiera nettamente con Monti per il rientro in India dei marò. Quello della Giustizia, Paola Severino, avalla il voltafaccia parlando il giorno dopo di garanzie «per un giusto processo». Ieri Berlusconi si è scagliato contro il premier: «Ha sbagliato tutto. Hanno fatto tutto di testa loro, non ci hanno chiesto niente, si devono dimettere in gruppo, cacciamo Monti dal Senato».
Dall'India arriva la notizia della nomina del giudice Amit Bansal a presidente del Tribunale speciale che deciderà il destino dei marò. Secondo il codice di procedura penale non può applicare la pena di morte o l'ergastolo, ma una condanna massima a 7 anni. Il sottosegretario de Mistura ha incontrato il ministro degli Esteri indiano cantando vittoria, come se non esistesse un'evidente disfatta.
I più seri sono i marò. Ieri sera nella puntata di «Terra!», su Rete 4, Toni Capuozzo ha letto un messaggio di Latorre. «Non ci serve ora sapere di chi sia stata la colpa perché non ci porta a nulla - spiega il fuciliere -. Quel che vi chiediamo ora non è divisione, ma unite le forze e risolvete questa vicenda (prima aveva scritto tragedia e poi l'ha corretto). Come dicono i fucilieri tutti insieme, nessuno indietro. Siamo italiani dimostriamolo».
www.faustobiloslavo.eu
Il Giornale ha ricostruito l'inversione a U del governo scoprendo che per rimandare in India i fucilieri si è schierato in prima fila il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Nella riunione mattutina ristretta del 21 marzo del Comitato interministeriale per la sicurezza, è stato l'ex banchiere a caldeggiare il ritorno di Latorre e Girone paventando rappresaglie economiche degli indiani. Sarà un caso, ma il consigliere diplomatico del ministro, ereditato dal precedente governo, era Daniele Mancini nominato in gennaio ambasciatore in India: il diplomatico che gli indiani avevano bloccato a Delhi e che rischiava il peggio se i marò non fossero rientrati dopo 4 settimane di permesso elettorale in Italia.
La vera Trimurti che li ha rispediti in India è composta dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dal premier Monti e dal braccio operativo, il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura. Terzi è responsabile della fuga in avanti dell'11 marzo con l'annuncio di voler trattenere i marò in Italia avallata da Di Paola. Dopo la colossale figuraccia farne dei capri espiatori per la Caporetto indiana serve solo a coprire i veri responsabili del voltafaccia.
Il 15 marzo, quattro giorni dopo l'annuncio che Latorre e Girone restavano in Italia, Napolitano convoca al Quirinale i ministri interessati puntando ad «una soluzione amichevole» con l'India. Mario Monti non aspetta altro e rimette in pista De Mistura, relegato in un angolo. Il sottosegretario, di fatto scavalcando il ministro degli Esteri, prende contatti con l'ambasciata indiana per una resa onorevole, che si trasformerà in una «farsa», come l'ha definita il Capo dello stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli. La mattina del 21, un giorno prima dello scadere del permesso elettorale dei marò, Passera va all'attacco. Più tardi nel Consiglio dei ministri Monti gela Terzi e Di Paola che tentano di reagire. Secondo una fonte del Giornale anche il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi, si schiera nettamente con Monti per il rientro in India dei marò. Quello della Giustizia, Paola Severino, avalla il voltafaccia parlando il giorno dopo di garanzie «per un giusto processo». Ieri Berlusconi si è scagliato contro il premier: «Ha sbagliato tutto. Hanno fatto tutto di testa loro, non ci hanno chiesto niente, si devono dimettere in gruppo, cacciamo Monti dal Senato».
Dall'India arriva la notizia della nomina del giudice Amit Bansal a presidente del Tribunale speciale che deciderà il destino dei marò. Secondo il codice di procedura penale non può applicare la pena di morte o l'ergastolo, ma una condanna massima a 7 anni. Il sottosegretario de Mistura ha incontrato il ministro degli Esteri indiano cantando vittoria, come se non esistesse un'evidente disfatta.
I più seri sono i marò. Ieri sera nella puntata di «Terra!», su Rete 4, Toni Capuozzo ha letto un messaggio di Latorre. «Non ci serve ora sapere di chi sia stata la colpa perché non ci porta a nulla - spiega il fuciliere -. Quel che vi chiediamo ora non è divisione, ma unite le forze e risolvete questa vicenda (prima aveva scritto tragedia e poi l'ha corretto). Come dicono i fucilieri tutti insieme, nessuno indietro. Siamo italiani dimostriamolo».
www.faustobiloslavo.eu
fonte : www.ilgiornale.it/.../i-mar-rispediti-india-proteggere-affari-899962.html
Ed infine ecco le parole chiare di La Russa del 10 maggio 2013 :
Bravo Antonio ottima ricostruzione.
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