sabato 22 marzo 2014

Finmeccanica torna in utile, ordini in crescita.







Adnkronos – Tornano in nero i conti di Finmeccanica. Dopo un biennio di ”significative perdite”, la holding dell’aerospazio e difesa archivia l’esercizio 2013 all’insegna di un risultato netto positivo per 74 milioni di euro che si confronta con le perdite di 792 milioni del 2012. In crescita gli ordini pari a 17.571 milioni di euro rispetto a 15.869 milioni di euro dell’esercizio 2012, grazie alla performance del settore Aerospazio e Difesa significativamente superiore a quella del 2012. Per effetto di tale andamento il ”book-to-bill” (rapporto ordini/ricavi) e’ tornato superiore a uno (1,10).• Il portafoglio ordini si attesta a 42.697 milioni di euro rispetto a 44.908 milioni di euro del 2012: la contrazione e’ dovuta al deconsolidamento di Ansaldo Energia. La consistenza del portafoglio garantisce al Gruppo una copertura equivalente a circa due anni e mezzo di produzione. I ricavi sono pari a 16.033 milioni di euro rispetto a 16.504 milioni di euro dell’esercizio 2012, in lieve calo per effetto della contrazione dei budget della Difesa sia in Europa che negli USA.
L’ebita evidenzia una contenuta riduzione (949 milioni di euro del 2013 a fronte dei 1.006 milioni di euro del 2012), a causa del peggiore andamento di AnsaldoBreda e al persistere di difficolta’ in alcune aree di Selex ES (Air Traffic Control), riduzione parzialmente compensata dagli effetti positivi dei piani di ristrutturazione ed efficientamento, che hanno consentito il miglioramento della redditivita’ operativa del settore Aerospazio e Difesa dal 7,3% al 7,5% dei ricavi. Il free operating cash flow risulta negativo per 307 milioni di euro rispetto ai 91 milioni positivi dell’esercizio 2012, condizionato dai mancati incassi relativi alla commessa indiana di AgustaWestland, dagli esborsi relativi alla restituzione degli anticipi e dai minori incassi sulla commessa Fyra di AnsaldoBreda. Pur in presenza di queste difficolta’, il settore aerospazio e difesa ha realizzato una generazione di cassa positiva. L’ indebitamento netto di gruppo e’ pari a 3.316 milioni di euro rispetto a 3.382 milioni di euro del 2012.Con l’esercizio 2013 si chiude per Finmeccanica un anno di transizione nel quale e’ stata condotta una fase di profonda riorganizzazione e ristrutturazione del Gruppo attraverso tre interventi prioritari: il rafforzamento della governance, attraverso iniziative mirate ad accorciare le linee di controllo e a rendere la gestione piu’ efficace ed efficiente; la ristrutturazione delle attivita’ industriali, con significativi benefici, complessivamente superiori alle previsioni, nell’aerospazio e difesa, in particolare nei settori aeronautica ed elettronica per la difesa e sicurezza; la concentrazione nell’aerospazio e difesa, attraverso la cessione di Ansaldo Energia e la ricerca di soluzioni che consentano il deconsolidamento del settore Trasporti.
 




Grazie a questi interventi, sottolinea la societa’, Finmeccanica presenta una struttura piu’ solida e sostenibile, in grado di affrontare le sfide di uno scenario internazionale in continua evoluzione, caratterizzato da una concorrenza sempre più marcata. Si apre per Finmeccanica una fase di rilancio in cui l’assetto del Gruppo consentirà di rafforzare il posizionamento sul core business, con un portafoglio più omogeneo sia in termini di tecnologie e prodotti che di mercati. Quanto all’outlook, a partire dal primo gennaio 2014 entreranno in vigore i nuovi principi contabili in materia di consolidamento (IFRS 10, 11 e 12). Per Finmeccanica risulterà di particolare rilievo l’adozione dell’IFRS 11, che elimina il metodo di consolidamento proporzionale per le Joint Venture, che dovranno ora essere rilevate come partecipazioni e valutate con il metodo del patrimonio netto. Conseguentemente, Finmeccanica dovrà deconsolidare le proprie joint venture (principalmente ATR, MBDA, e JV Spazio), il cui contributo economico al bilancio sarà ora espresso unicamente dalla quota parte di risultato netto. Questi, pertanto, gli effetti attesi sui Key Performance Indicator 2013: ordini per 15,1 miliardi, ricavi per 13,7 miliardi, ebita 878 milioni, ros al 6,4%, focf negativo per 220 milioni e indebitamento netto di 3,9 miliardi. Nel 2014 le previsioni stimano ricavi tra 13 e 13,5 miliardi, l’ebita tra 930 e 980 milioni, focf da negativo per 100 milioni a zero.


Nel quarto trimestre 2013, gli ordini sono pari a 8.131 milioni di euro rispetto ai 5.729 milioni di euro del quarto trimestre 2012; • i ricavi si attestano a 4.690 milioni di euro rispetto ai 4.854 milioni di euro del quarto trimestre 2012. L’ebita e’ pari a 252 milioni di euro rispetto ai 300 milioni di euro del quarto trimestre 2012, il ros pari al 5,4% rispetto al 6,2% del quarto trimestre 2012; l’ebit è negativo per 247 milioni di euro rispetto ai 1.120 milioni negativi del quarto trimestre 2012. Il risultato netto registra 210 milioni di euro rispetto ai 933 milioni di euro negativi del quarto trimestre 2012. Il focf è pari a 1.433 milioni di euro rispetto a 1.255 milioni di euro nel quarto trimestre 2012.

di Redazione
20 marzo 2014, pubblicato in Analisi Industria
fonte: http://www.analisidifesa.it

http://edoardo-medini.blogspot.it/ 

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