venerdì 7 febbraio 2014

Max e Salvo svenduti all' india, ancora nessun arbitrato, e la Bonino zittisce Mauro


7 febbraio 2014


Tra meno di  settantadue ore arriverà l' ennesima bufala italo/indiana, lunedi'  10 saremo tutti in attesa della " decisione finale " della corte suprema sui nostri Fucilieri di Marina ormai rapiti da due lunghissimi anni, e svenduti all' india da Mario Monti.






Proviamo a fare oggi un ipotesi a nostro parere molto cattiva ma allo stesso tempo veritiera in base alle poche parole affidate ai media dalla sempre più defilata e infastidita signora Ministro Bonino, ieri la Signora Ministro ha fatto sapere che qualsiasi cosa accadrà le decisioni le prenderà Letta " la linea da tenera la deciderà la squadra presieduta dal premier Letta, con decisioni che tutti dovranno seguire" si capisce subito a chi sono riferite queste parole, al Ministro della difesa Mauro che aveva minacciato con queste parole l' india " ci ritireremo dalle missioni antipirateria qualora i Marò non dovessero tornare con pieno onore in Italia " e ancora
" bisogna agire in modo coerente e disciplinato mandando messaggi univoci " sottolinea la signora Ministro Bonino non dimenticando che "un lavoro diplomatico lungo e impegnativo, anche se molto discreto " ci ha fatto
guadagnare il sostegno "affatto scontato" della Ue e degli Usa. 
Lo stesso premier Letta ieri in una lettera a il Tempo ha evidenziato: 
"Ci aspettiamo, prima di tutto che la Corte Suprema si pronunci il 10 febbraio senza più rinvii in merito alle nostre
richieste ". 
E ha promesso:
"Continueremo ad operare, senza sosta e senza proclami velleitari restando accanto ai Marò e alle loro famiglie. e proseguendo l'azione di pressione a livello globale".
Poi, alludendo allo striscione esposto dal giornale con su scritto "Riportiamo a casa i marò", ha assicurato: "Quello è un auspicio forte e legittimo. E soprattutto, un impegno del nostro governo".

Non si capisce come mai la Signora Ministro Bonino non abbia usato l' assist fornito dai due Marò che si proclamano chiaramente e finalmente innocenti, no a lei questo non importa, anzi forse la soluzione tanto propagandata  " fast & fair " auspicata sino dalla prima ora dalla Signora Ministro Bonino antimilitarista da sempre fa ipotizzare questo semplice scenario che il macchiavelico Staffan ancora non ci ha venduto con quei suoi modi affettati tanto utili nei salotti, quanto inutili nelle aule dei tribunali.


Di fronte alle reazioni dell' opinione pubblica sollevatesi prepontemente appena è apparso il disegno indiano di chiedere la pena di morte per i Marò, non si è subito chiesto un arbitrato internazionale, si è continuato con inchini melliflui e minacce da asilo nido verso i furbi indiani, è chiaro che la posta in gioco non sono i due Marò, ma le carte del processo per le tangenti degli elicotteri sequestrate al faccendiere Guido Haschke che inguaiano gli amici degli amici del partito del congresso di Sonia Gandhi, anche nella democratica india il cui sport nazionale è lo stupro funziona come da noi... tutto il mondo è paese e in vista delle elezioni di maggio ogni colpo basso serve a uno o all' altro partito per prevalere e vincere le elezioni.


era il febbraio 2013 quando usciva questo comunicato ANSA e subito dopo Monti rispediva i Marò in india condannandoli in anticipo a un esilio forzato in attesa di un processo che non dovrebbe esser celebrato :


17 febbraio 2013



BUSTO ARSIZIO - Giuseppe Orsi non esercitò nessuna pressione su ex magistrati per far cambiare il pm di Busto Arsizio che conduce le indagini su Finmeccanica. Lo ha detto il suo avvocato, Ennio Amodio ricordando che fu la stessa difesa a sollevare il problema della competenza dei pm di Napoli.' Non ho mai saputo di manovre illecite" nell'ambito dell'operazione di vendita degli elicotteri all'India. Lo ha detto Giuseppe Orsi, ex presidente di Finmeccanica, davanti al Gip, come riferisce il suo avvocato.
Il professor Ennio Amodio, legale dell'ex presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, ha spiegato che, nel corso dell'interrogatorio, il manager "ha detto tre no". Nessun mandato allo svizzero-americano Guido Hashcke per "alcun tipo di manovra" per l'operazione indiana; di non aver mai conosciuto la famiglia Tyagi, di non aver mai saputo di manovre illecite nell'ambito dell'operazione di compravendita dei 12 elicotteri. I difensori di Orsi presenteranno istanza di scarcerazione successivamente all'interrogatorio davanti al Pm.
fonte ANSA 
ma chi è Guido Haschke ? e sopratutto cosa doisse Monti al riguardo della gestione Finmeccanica Augusta ? 
l' intermediario italo-svizzero-americano di Finmeccanica  si sarebbe spartito una torta di 51 milioni di euro per gli elicotteri venduti da Augusta Westland al governo indiano. Secondo l’accusa, Haschke sarebbe stato uno dei due mediatori (l’altro è il britannico Michel Christian) della vendita dei 12 elicotteri all’India, un Paese che vieta l’intermediazione, nel senso che la legge indiana non consente compensi per chi svolge questo ruolo.
Sulla vicenda è intervenuto anche il premier Monti, dicendo che per Finmeccanica c’è un problema relativo alla governance che va affrontato. "La magistratura deve fare il suo lavoro fino in fondo. Sul tema della corruzione, al di là di quella internazionale, bisogna intervenire per estirparla sul piano nazionale ".

ed ecco cosa diceva il GIP di Busto Arsizio riguardo all' arresto di Orsi lo scorso anno :



Giuseppe Orsi, intercettato, "rivela il suo disincanto per la pratica tangentizia" e "il suo convincimento che la stessa sia un fattore naturale della pratica aziendale".
Secondo il Gip nella vendita degli elicotteri all’ India "vi fu corruzione di pubblici ufficiali indiani posta in essere dagli intermediari italo svizzeri" Haschke e Gerosa "con l’assenso della dirigenza dell’Agusta Westland, in particolare di Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini".  In particolare, scrisse il giudice, Orsi e Spagnolini "quali corruttori" e Haschke, Gerosa e Cristian Mitchell (titolare della Global Service Fze con sede a Dubai e consulente di AgustaWestland) "quali intermediari promettevano ed effettivamente corrispondevano per il tramite dei fratelli Tyagi somme di denaro, non esattamente quantificate nella complessiva entità, al maresciallo Sashi Tyagi, capo di Stato maggiore dell’Indian Force dal 2004 al 2007...per compiere e per aver compiuto un atto contrario ai doveri d’ufficio" . 

Pecunia non olet...

Ma non è finita qui, ecco un altra chicca riguardo i futuri sviluppi delle nomine ai vertici dei servizi la apprendiamo dalla voce di Bechis da Libero TV 


e intanto i nostri Marò sequestrati a Delhi e la signora Ministro Bonino si mangia la pizza a Gibuti, e come diceva il mitico Totò.... e io pago !



Lunedi' ci attendiamo una reazione forte e unitaria da parte dell' esecutivo Letta, i nostri militari devono tornare in Italia e sopratutto non devono essere processati dall' india, se questa è la soluzione indiana accettata dal nostro governo  è meglio se sciogliamo le forze armate e arruoliamo le guardie svizzere come lo Stato del Vaticano, in caso di esiti negativi dalla corte suprema si chieda l' arbitrato internazionale, stop alle prese in giro verso due Soldati, le loro Famiglie e il Popolo Sovrano, ora basta !

Tag Marò, Bonino, Mauro, Letta, Monti, Finmeccanica, Elicotteri, Tangenti, Arbitrato


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