7 Novembre 2013, giorno 627
L' onda iniziata il 4 novembre con la tempesta di tweet, inizia a colpire di risacca !
Una nuova onda inizia a creare movimento nelle placide acque in cui i nostri rappresentanti istituzionali sono abituati a navigare sicuri, la farsa indiana non piace ai sostenitori dei Fucilieri che chiedono a gran voce l' affermazione della sovranità nazionale e che continuano instancabili goccia dopo goccia a chiedere una soluzione, anzi la soluzione e cioè il rientro in Italia per essere giudicati da un nostro tribunale che accerti i fatti e il conseguente proscioglimento dalle infamanti accuse strumentalizzate in primis dal governatore dello stato indiano del Kerala, e a cascata con i soliti giochi sporchi che contraddistinguono la politica, quella stessa politica che resta inerte a guardare le scelte indiane, scelte che chiaramente son volte a far scorrere tempo per arrivare alle elezioni nello stato delle caste.
Ricordiamo anche come la vicenda si è svolta e sottolineamo il comportamento del governo Monti che lasciò condurre la vicenda agli indiani che innanzitutto trassero la nave in loro acque con l' inganno chiedendo un riconoscimento formale di pirati che a loro dire avevano fermato, giungendo al sequestro dei Fucilieri, addirittura arrestati dalle autorità di Polizia keralesi, con un indagine svolta in modo a dir poco approssimato e con una accusa volta a garantire il successo nelle elezioni locali al partito del governatore Chandy, fino al tira e molla in cui l' inviato De Mistura si presto tranquillamente , fino a che l' unica voce fuori dal coro, l' allora M.A.E. Terzi con una decisione che trovo' consensi dalla grande maggioranza degli Italiani sulla vicenda dei due Fucilieri in missione antipirateria fini' con una evoluzione dei fatti che portarono al rientro in india giustificata dal governo Monti di cui ricordiamo la dichiarazione : Monti spiega che quella di far tornare i marò in India è stata «una decisione difficile e dolorosa ma che ci è apparsa necessaria per garantire l'onorabilità del Paese e dell'uniforme che i nostri militari indossano con giusto orgoglio». La verifica della «compatibilità costituzionale» del tribunale ad hoc davanti al quale sarebbero dovuti comparire i due marò in India «non era pretestuosa ma doverosa». «La nostra iniziativa è sempre stata volta a garantire il contesto nel quale andavano giudicati i due militari italiani». In particolare, «processo giusto» e «pene compatibili» con il nostro dettato costituzionale.
fonte : www.corriere.it › Esteri 27/mar/2013
Inoltre ricordiamo come il allora Ministro degli Affari Esteri Terzi si comportò alla decisione dell' esecutivo Monti di rinviare in india i due Fucilieri, esprimendosi contro la sua azione volta a trattenerli in patria : http: http://www.youtube.com/watch?v=6g_-blubO3E
Inoltre sembra che i media Italiani continuino sulla falsariga di quelli indiani a pubblicare notizie più tendenti alla disinformazione che alla corretta informazione sul caso, basta vedere come sono corsi tutti a spendere inchiostro con i seguenti link degli articoli da "repubblica" fino al " times of india" sembra come quando si scuote un alveare, tutte le api impazziscono e corrono ad attaccare qualsiasi cosa si muova :
(ASCA) - Roma, 7 nov - Oggi alle ore 16, presso la sala stampa di Montecitorio, il presidente della Commissione difesa della Camera, Elio Vito, terra' una conferenza stampa per illustrare l'ordine del giorno da lui presentato e
sottoscritto da tutti i membri della Commissione, che impegna il governo ad ''assicurare un'idonea soluzione alla vicenda relativa ai due fucilieri di Marina e ad ''assumere tutte le iniziative necessarie per ottenere un rapido e onorevole rientro in Italia dei due maro'''.
sottoscritto da tutti i membri della Commissione, che impegna il governo ad ''assicurare un'idonea soluzione alla vicenda relativa ai due fucilieri di Marina e ad ''assumere tutte le iniziative necessarie per ottenere un rapido e onorevole rientro in Italia dei due maro'''.
(AGI) - Roma, 7 nov. - "Le commissioni Affari Esteri e Difesa del Senato della Repubblica hanno richiesto di udire l'inviato speciale del governo, Staffan de Mistura, sulla questione relativa alla detenzione in India dei due maro' appartenenti al reggimento della Marina militare 'Brigata San Marco', Massimiliano Latorre e Salvatore Girone". Lo ha annunciato Nicola Latorre, senatore del Partito Democratico e presidente della commissione Difesa a Palazzo Madama.
L'audizione e' prevista per il prossimo mercoledi' 13 novembre, alle ore 10.
"Abbiamo chiesto di ascoltare De Mistura per fare il punto della situazione confidando in un rapido rientro in Italia dei due fucilieri che sono trattenuti in India da piu' di un anno e mezzo", ha spiegato, "e' nostro dovere tutelare secondo regole e accordi certi tutti gli operatori nel mondo che prestano servizio al nostro Paese".
L'audizione e' prevista per il prossimo mercoledi' 13 novembre, alle ore 10.
"Abbiamo chiesto di ascoltare De Mistura per fare il punto della situazione confidando in un rapido rientro in Italia dei due fucilieri che sono trattenuti in India da piu' di un anno e mezzo", ha spiegato, "e' nostro dovere tutelare secondo regole e accordi certi tutti gli operatori nel mondo che prestano servizio al nostro Paese".
(ASCA) - Roma, 7 nov - ''Io preferisco la politica dei risultati a quella degli annunci e credo che la riservatezza,
che non e' segretezza, a volte protegge di piu'''. Cosi', il ministro degli Esteri Emma Bonino, parlando a Repubblica Tv.
che non e' segretezza, a volte protegge di piu'''. Cosi', il ministro degli Esteri Emma Bonino, parlando a Repubblica Tv.
( AGI ) - Roma 7 Novembre
Il ministro degli esteri, Emma Bonino, non andrà personalmente in india per affrontare con il governo di Nuova Delhi la vicenda giudiziaria dei due marò Italiani detenuti in loco, ma lavora al caso dall' Italia.
Lo ha precisato lei stessa, rispondendo a una domanda sulle indiscrezioni della stampa indiana secondo cui sarebbe in procinto di recarsi nel paese proprio per affrontare la questione: " no ", ha risposto la titolare della Farnesina, e poi ha aggiunto : " lavoro ( al caso ), ma non in india.
Il ministro ha parlato a margine della presentazione dello spettacolo teatrale sul femminicidio, " ferite a morte ", che andrà in scena il 25 novembre a New York
Concludendo, il M.A.E. Bonino si trincera dietro la "riservatezza" e il lavoro d' ufficio, ma sarà come dice oppure è una mossa degna del temporeggiatore Quinto Fabio Massimo ?
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