mercoledì 15 gennaio 2014

I due marò, un appello ai sostenitori, di Magda Menchini


Salve a tutti voi, donne e uomini italiani che ancora conservate questa appartenenza nel cuore nonostante decenni di lavaggio del cervello da parte di una certa politica il cui unico desiderio è sempre stato quello di comandare approfittando delle nostre divisioni. 
Evidentemente il detto "Divide et Impera" è sempre attuale.
Proprio per questo mi rivolgo a voi tutti, di tutte le associazioni, di tutti i gruppi e gruppetti e di tutti i singoli che state sostenendo la Grande Battaglia per Latorre e Girone.
Quando leggo su Facebook le parole toccanti che usate, i commenti ironici ed anche le ingiurie verso determinate persone che hanno in mano la vicenda marò, mi sento fremere uno spirito dentro che mi fa sentire viva, italiana e fiera di esserlo.  Mi sento di appartenere ad una numerosa famiglia che pensa tutta insieme allo stesso modo, pronta a lottare per due nostri fratelli italiani che nessuno di noi, nessuno vuole abbandonare.  Un popolo che li vuole qui, sul suolo patrio, ricongiunti alle loro famiglie, ai loro figli ed a noi, i loro compatrioti.
Ma non farete e non faremo assolutamente nulla se non rinunceremo ai nostri egoismi di visibilità, se non faremo a meno di personalismi. Purtroppo è il male della nostra Italia, per emergere molti di noi farebbero a botte dalla mattina alla sera.  Ed è su questo che contano i cosiddetti spiriti illuminati che prendono le loro decisioni alle nostre spalle. L'unico rimedio che mi viene in mente è quello di riunirci tutti insieme, tutte le associazioni ed i singoli sotto un'unica bandiera, I nostri Marò.  Se è vero ciò che mi è stato detto stasera, e cioè che siamo decine di migliaia e oltre, lo sapete cosa vorrebbe dire una force de frappe di questo genere?  Roba da spaventare gli imbelli che ci stanno guidando, roba che neanche il più carogna e smaliziato dei magistrati può contrastare, roba da far muovere i giornali e da dichiarare guerra a mezzo stampa al nostro ed al governo indiano. Ma dobbiamo essere tutti insieme, tutti tesi a riportare a casa Massimiliano e Salvatore. E non farci spaventare da nessuno, e sottolineo il nessuno, fosse anche il Presidente della Repubblica in persona.  Quando mai capiremo ciò che vuol dire il numero? 
Se i capi dei vari movimenti formassero un comitato, che potrebbe riunirsi in videoconferenza su Skipe, per effettuare azioni rilevanti, potremmo muoverci tutti all'unisono, senza storie e critiche e varie altre cose nelle quali noi italiani siamo maestri. Maestri mossi da impulsi infantili.  Uno scopo solo deve essere nella nostra testa, salvare i due ragazzi in ogni modo.  Lasciate perdere suppliche, domande, appelli, o lettere ai politici:  l'abbiamo capito, non ci filano neanche. A loro non interessa la questione, non sono mica loro amici o parenti, i due marò.  Li hanno svenduti e pace. E noi ci prendiamo dalle nazioni del mondo schiaffoni in pieno viso e sputi e disprezzo,  Non li sentite quando parlano di noi? Italiani? Vigliacchi, traditori, panciafichisti, imbelli, buoni a nulla etc., etc.
Non è importante quanto la nostra civiltà, cultura, arte e bellezza abbiano dato a loro ed al mondo, saremo sempre pizza e mandolino.  Ma a voi piace essere giudicati così?  A me no.  Conseguentemente, vogliamo fargliela vedere a questo pazzo mondo di cosa siamo capaci noi italiani?  Se leggete la storia vi accorgerete che moltissime volte siamo riusciti a rendere le cose impossibili possibili.  Rialziamo la testa con l'orgoglio di tanti nostri padri, scrolliamo le autorità militari fino all'ultimo soldato, carabiniere, poliziotto.  Lo scopo è nobilissimo, nessuno può permettersi di criticarci se rivendichiamo un atto di giustizia che è stato giocato nel più sbagliato dei modi. Facciamo vedere al mondo quanto, talvolta, siano sbagliati i luoghi comuni nei nostri confronti.
Esorto quindi i responsabili di tutti questi movimenti a mettersi alla testa delle truppe che attendono da troppo tempo di essere incanalate in una campagna decisa, ferma e determinata per salvare Max e Salvo.
Forza amici, in alto il nostro amato tricolore e Viva l'Italia.

Una donna italiana  
Associazione La Martinella

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