Lo avevamo scritto con una trilogia di articoli ( pecunia non olet ) tra luglio e settembre 2013, oggi iniziano a filtrare le prime ammissioni riguardo alle pressioni esercitate da " forti gruppi economici " non è ancora il watergate nostrano ma iniziano ad uscire gli scheletri dall' armadio, ci chiediamo quindi perchè l' inviato speciale, l' algido Staffan continua a gestire la vicenda, perchè la Bonino non sale su un aereo e si precipita in india, perchè continua la censura dei media su quanto è realmente accaduto, a nessuno conviene indagare veramente sulla verità e su quanto fatto finora ? i poteri forti a cui si è genuflesso il professor Monti continuano a pressare, una cosa è certa noi non ci facciamo comprare, noi continueremo a pescare nel torbido fino a quando Max e Salvo non torneranno a casa dalle loro Famiglie liberi e a testa alta, oggi è la volta del Gen ( r ) Termentini a porre domande che esigono risposte, di seguito inoltre tutta la trilogia sulle aziende Italiane con interessi in india, oltre a quanto scrive Termentini, a voi la lettura e le dovute considerazioni
Latorre e Girone rispediti in India da chi?
nonostante questo forte segnale a distanza di un mese nulla è cambiato............
ma veniamo al discorso dei rapporti commerciali..............
Attualmente, sono circa 400 le società italiane già operanti nel Paese, con un interscambio commerciale che, nell’anno 2011 (secondo gli ultimi dati disponibili forniti dall’Istat) è aumentato del 18,2%, attestandosi a 8,5 miliardi di euro.
Il premier indiano Singh ha presentato già nel 2012 al parlamento un piano quinquennale di sviluppo (2012-2017) necessario a spingere la crescita: proprio il 2012 si è chiuso infatti con un aumento del Prodotto interno lordo pari al 5%, in calo rispetto alle stime che puntavano al 7%.
INFRASTRUTTURE CRUCIALI. Tra le opere messe in cantiere da New Delhi per dare slancio alla ripresa ci sono 650 miliardi di dollari in infrastrutture, su cui anche Confindustria, con un centinaio di aziende, è pronta a mettere le mani. L’obiettivo siglato dai due governi, però, è ancora più ambizioso: sfondare quota 15 miliardi entro il 2015. Il traino dovrebbe arrivare da macchinari e apparecchi per l’industria che Delhi assorbe avidamente dall’Italia, nel tentativo di consolidare il proprio settore produttivo.
Il 16% delle imprese italiane in India sono del settore automobilistico
Dopo lo scandalo tangenti di Finmeccanica e la possibile rescissione del contratto per la fornitura di 12 elicotteri della AgustaWestland (di cui nove ancora da consegnare), che vale 560 milioni di euro, è ora tutto il comparto dell’export in difficolta'
Il 2012 è già stato un anno difficile, in cui le esportazioni verso il gigante asiatico si sono ridotte del 10,3% (dati Assocamerestero di febbraio 2013)la resa incondizionata del governo italiano a quello indiano ha invece dato adito ad alcune interpretazioni. L'autorevole quotidiano della capitale Times of India si è chiesto se il ritorno dei Fucilieri dopo la licenza elettorale che porto' alle dimissioni dell' allora M.A.E. Giulio Terzi non sia stato "influenzato" da valutazioni di ordine commerciale:
Il 2012 è già stato un anno difficile, in cui le esportazioni verso il gigante asiatico si sono ridotte del 10,3% (dati Assocamerestero di febbraio 2013)la resa incondizionata del governo italiano a quello indiano ha invece dato adito ad alcune interpretazioni. L'autorevole quotidiano della capitale Times of India si è chiesto se il ritorno dei Fucilieri dopo la licenza elettorale che porto' alle dimissioni dell' allora M.A.E. Giulio Terzi non sia stato "influenzato" da valutazioni di ordine commerciale:
E anche l'Hindustan Times ha rimarcato : "Roma potrebbe aver realizzato che la sua decisione era controproducente, visto che l'India era pronta a riconsiderare i rapporti bilaterali nel caso di un mancato rientro dei due Fucileri. Un ridimensionamento dei rapporti avrebbe colpito duramente l'Italia, e la prima vittima sarebbe stata Finmeccanica”.
Nell'interscambio, ovviamente, ha più l'Italia da perdere che l'India.
inoltre a quanto detto sinora bisogna aggiungere tutte le aziende di abbigliamento con stabilimenti manifatturieri in india........sarebbe da scompisciarsi dal ridere per una coincidenza incredibile.......il marchio Marina Militare........ebbene si !
un altra chicca.......... il presidente del Gruppo Piaggio, Roberto Colaninno, ha inaugurato a Baramati, nello Stato di Maharashtra, un nuovo impianto industriale per la produzione della Vespa per il mercato indiano.Accompagnato dal presidente di Piaggio India Ravi Chopra, da ministri indiani e dall'ambasciatore d'Italia a New Delhi, Colaninno ha dichiarato che "con l'ingresso in India la Vespa diventa a tutti gli effetti un veicolo globale e si trasforma in un elemento chiave nella nuova strategia di globalizzazione del gruppo".
L'impianto di Piaggio Vehicles Private Ldt. è il terzo costruito a Baramati. Si sviluppa su un'area di 150mila metri quadrati di cui 32mila coperti, ed è in grado di produrre 150mila unità l'anno della Vespa LX, dotata di un nuovo motore 125cc a 4 tempi e 3 valvole, che potranno diventare 300mila entro la fine del 2013.
un detto molto popolare recita "a pensar male si commette peccato, ma spesso si azzecca"
PECUNIA NON OLET !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pecunia non Olet ( parte seconda )
Sabato 3 Agosto 2013, giorno 530
E anche oggi analizziamo le dichiarazioni del M.A.E. Bonino, in un intervista concessa e pubblicata sul quotidiano " il giorno" ad Alessandro Farruggia : ROMA, 2 agosto 2013 - «SUI MARÒ io sono sempre più speranzosa che la road map che ci eravamo dati, porti al risultato atteso. Attendiamo la conclusione dell’inchiesta, e poi a settembre l’apertura del processo davanti alla corte speciale. Credo che potremo riportarli a casa prima di Natale». Ogni giorno ha la sua pena per Emma Bonino
FONTE : http://qn.quotidiano.net/politica/2013/08/02/928812-bonino-pasticcio-kazako-ombre-ablyazov.shtml
Road map ? io la chiamerei "money map" .......
E anche oggi analizziamo le dichiarazioni del M.A.E. Bonino, in un intervista concessa e pubblicata sul quotidiano " il giorno" ad Alessandro Farruggia : ROMA, 2 agosto 2013 - «SUI MARÒ io sono sempre più speranzosa che la road map che ci eravamo dati, porti al risultato atteso. Attendiamo la conclusione dell’inchiesta, e poi a settembre l’apertura del processo davanti alla corte speciale. Credo che potremo riportarli a casa prima di Natale». Ogni giorno ha la sua pena per Emma Bonino
FONTE : http://qn.quotidiano.net/politica/2013/08/02/928812-bonino-pasticcio-kazako-ombre-ablyazov.shtml
Road map ? io la chiamerei "money map" .......
Casi e casini di borsa /De Benedetti vuole crescere in India,
Sogefi inaugura nuovo stabilimento a Pune
Mercoledì, 4 luglio 2012
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